G+ ti da la possibilità di mettere la tua vita nelle mani degli altri, sta a te decidere cosa scrivere e cosa mostrare, suppongo che una pesona maggiorenne sia in grado di gestire la sua privacy...
Sì, questo è quello che ti dà, per evitare che tu rifletta sul fatto che se cerchi "nocciola" nel motore di ricerca, entro una settimana hai la mail piena di spam di Nutella, surrogati di Nutella e viaggi vacanza in agriturismi dove coltivano noccioli.
Ommioddio. Stai dicendo che potrebbero darmi della pubblicità che potrebbe DAVVERO interessarmi?
Ma è una cosa terribile! Molto meglio la pubblicità delle donnine nude su facebook. Decisamente. Già Già.
Beh, vedi... il fatto è che... se lo facesse la Postal Market lasciandovi volantini nella posta cartacea, ti incazzeresti.
Se lo facesse Facebook (e lo fa), ti incazzeresti.
Siccome lo fa Google, che è riuscita a
convincerti di essere "buona", allora lo giustifichi.
Le tecniche di direct marketing sono le stesse per tutti e anche i risultati che puoi ottenere sono gli stessi.
La percezione del brand fa la differenza in cosa tu reputi "male" e cosa "bene".
Di fatto, è una violazione della privacy anche quella che fa Google.
Comunque ricordatevi sempre che se nessuno vi chiede soldi per darvi un servizio è perché forse, dentro a quel servizio, voi siete il prodotto in vendita.