Che cosa avrei affermato, scusa? Puoi citare il post specifico, per favore? Anche solo per capire che cosa avrei detto.
E' la seconda volta in questo thread (almeno) che ti chiedo di dimostrare le affermazioni che mi attribusci, senza esito, e mi pare di non essere il solo. Ti chiedo di evitare, per cortesia.
Visto che mi limito a rispondere alla domanda di Dairon, e non aggiungerò alcun commento, credo che questo post non violi le indicazioni di Mattia (lo metto sotto la categoria "per indirizzare in modo sensato i nuovi thread"). Se mi sbaglio ditemelo che lo sposto e creo il thread "ecco cosa ha detto Dairon"
Per evitare di alterare il senso delle frasi con quote troppo piccoli, e allo stesso tempo evidenziale le parti salienti, sottolineerò queste ultime e metterò in grigio le cose che ho lasciato per la comprensibilità ma che non fanno parte della risposta.
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se non fosse una regola, il gioco funzionerebbe nella stessa maniera anche se io non facessi finta che.
No, come altrove ho già detto (e quindi tu sai) non ritengo che le procedure e gli strumenti necessari a poter cominciare un gioco siano una regola. E senza di essi, il gioco non funziona.
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Condivido che è semantica, ma no, non penso che una procedura necessaria sia una regola.
Una procedura necessaria è, per esempio, il fatto di doversi organizzare per trovarsi allo scopo di giocare a Non Cedere al Sonno (o, beh, a qualunque altra cosa). Non è diversa dal dover accendere il computer per giocare al videogame per pc in questione. Una cosa interessante delle procedure necessarie è che sono piuttosto personali e in realtà variabili, anche se quando sono necessarie, beh, sono necessarie: per esempio se io e te fossimo in montagna assieme in vacanza, per giocare a NCAS non dovremmo fisicamente uscire di casa per trovarsi. In ogni caso, quel che mi preme è che non sono regole -certamente mia cugina che fa l'arbitra di pallavolo non considera regole che i giocatori salgano sull'autobus per venire al campo, né gli altri con lei lo farebbero...
Lo strumento è la cosa fisica necessaria per giocare. La palla a basket, il tabellone di gioco a Risiko, la scheda a Polaris (non oso dire il manuale, perché uno potrebbe ricordarsi tutto dal sunto sulla scheda, ma insomma...). Anche qui non è una regola l'oggetto - al massimo è regola come è fatto, che debba essere accessibile e visibile a tutti, etc.
Prima intendevo che entrambe sono necessarie per cominciare a giocare - questo perché le procedure "logistiche" di cui sopra che mi vengono in mente sono tutte preparatorie. Però è chiaro che gli strumenti sono di solito necessari anche durante il gioco.
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secondo il tuo ragionamento le regole per fare un personaggio non sarebbero regole:
Hrm. Sì, direi che hai trovato un'ulteriore categoria che è bene distinguere dalle "procedure (logistiche) necessarie".
Mi sembra l'equivalente dello "schieramento" nei boardgame "grossi", quando non stai giocando ma perdi N minuti a preparare tabellone, schede e ammeniccoli.
E' interessante perché è un'attività regolata e pure esplicitamente (esiste un esempio equivalente implicito?), tuttavia non fa parte del gioco!
La chiamiamo semplicemente "preparazione"?
Probabilmente i termini che ho abbozzato sono ampiamente raffinabili o magari dimenticabili, eh. Sto già pensando che sia da cambiare "procedure necessarie" ("logistica"?). Ora però cerco di usare gli stessi per far capire che sto continuando a parlare della stessa cosa.
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@Mauro:
Sulla cosa dello schieramento non credo di seguirti. Eravamo partiti da questo:
Inoltre, secondo il tuo ragionamento le regole per fare un personaggio non sarebbero regole: non giochi a un GdR, se non fai un personaggio, quindi è necessario farlo; quindi, per la tua definizione, cose come "Per sapere la forza del tuo PG tira 3d6 e sommali" non è una regola (salvo che consideri la creazione del PG come già facente parte del gioco, cioè creare un PG significa in sé giocare di ruolo; ma mi pare porre un paletto di comodo).
Mi sono focalizzato sulla parte tra parentesi, forse perché non avevo capito benissimo se prima dicevi "io penso che" o "secondo il tuo ragionamento ne discende che". Inoltre è certamente vero che non si usa dire "sto giocando" quando compili la scheda, almeno non spesso.
Ho quindi pensato che sia simile allo schieramento nei giochi da tavolo che mi pare simile (Risiko probabilmente è un caso molto illuminante, visto che scegli delle cose, come alla creazione PG normale. Se giochi ad Axis & Allies non scegli niente tranne la fazione, per esempio, lo schieramento è standardizzato). Mi sembrava che avessimo, sia per lo schieramento che per la redazione delle schede, delle regole che funzionano prima del gioco vero e proprio (cioè.... queste regole esistono certamente, sono regole e pure regole esplicite e formali, e sono necessarie, tuttavia non sempre si dice "non abbiamo cominciato a giocare" quando fai le schede del pg).
Quindi, visto che mi pareva di aver implicato che le regole "si attivano" solo durante il gioco, ho provato a correggere il tiro. Le regole sulle attività "di schieramento" o di "creazione pg" sono preparatorie ma antecedenti al gioco. Meritano una nuova categoria (beh, sottocategoria di regole)? Non so, non è che qui stia scrivendo un saggio di teoria (seeeeh!), sto usando termini modificabili per spiegare meglio come la vedo; quel che mi premeva era correggere il tiro.
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Una cosa abbastanza semplice in realtà. Tra l'altro è ampiamente possibile che mi si spiegato male dopo, ma, Mauro, non penso che il fatto di posizionare una fabbrica in Caucaso in Axis and Allies (schieramento, non si fa "giocando", si fa preparando il tavolo di gioco) non sia un'attività regolata come, in gioco vero e proprio, il fare blitz col carro armato (con un carro armato conquisti un territorio, in fase di attacco, se quello è sguarnito, come pare del movimento da due del carro stesso). E mi sembra anche ovvio, sono due attività che stanno sul manuale*. Semplicemente lo "schieramento" o "preparazione" non è un insieme di azioni che vengono considerate "il gioco", mentre il gioco... beh, sì!
(non penso ci siano problemi a fare esempi del tutto equivalenti nel gdr. Quando prepari la scheda sei in un ambito strettamente regolato ma non stai giocando, etc.)
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Provo con uno schemino.
ATTIVITA' NON REGOLATE
= procedure necessarie (l'idea è che il termine indicasse proprio ciò che si deve fare ma non è regolato. Accordarsi, spostarsi, etc.)
Aggiungerei anche la scelta del gioco.
ATTIVITA' REGOLATE:
A) prima del gioco* (preparazione della strumentazione, scelta delle opzioni di gioco personali)
B) durante il gioco (mosse consentite, svolgimento del dialogo nei gdr...)
(gli strumenti di gioco ovviamente non sono attività, per quanto siano o meno soggetti a certe regole e specificazioni)
Meglio?
*=intendendo la distinzione linguistica che si fa tra preparazione del gioco e gioco vero e proprio. A me piace il discorso che fai sul fatto che facendo la scheda del gdr non sto facendo quel che faccio dopo in gioco, non produco fiction nei modi con cui lo faccio dopo per esempio. Non è utile se poi non gioco? Sì, certo, ma non vedo il problema, non è utile neanche mettere su la rete della pallavolo se poi a a pallavolo non ci gioco... non lo è nemmeno che prenda l'auto per venire sotto casa tua a fare un LAN party (si fanno ancora?) se non ce la facciamo, la lannata.
@Davide: il fatto è che una certa corrente del discorso è partita dall'affermazione che tutto ciò che è necessario al gioco sia una regola: a me sembra pacifico che sia vero esattamente il contrario, non è che voglio tirar fuori categorie perché vengano poi usate come termini di teoria (seeeeh), semplicemente voglio indicare le categorie di roba che si fa ed è non regolata.
A parte che tecnicamente nemmeno è vero che l'attività regolata sia una regola, ma vabbè.
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Qui cito il mio post:
Cos'è questa storia che fare le schede sia "preparazione per il gioco"?
Ma siete ancora rimasti a D&D? Al portarsi la scheda pronta da casa e tenuta segreta?
Quand'è l'ultima volta che avete giocato ad un gioco dove le schede non si fanno al tavolo secondo una procedura prevista dal manuale?
Intendiamoci: la divisione fra "regole di preparazione" e "regole di interpretazione" (o come cavolo le chiamate) è ridicola e farlocca in ogni caso: ma è l'esempio che mi lascia basito e mi fa intuire quanto indietro si sia ancora su certi concetti...
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Che cosa avrei affermato, scusa? Puoi citare il post specifico, per favore? Anche solo per capire che cosa avrei detto.
E' la seconda volta in questo thread (almeno) che ti chiedo di dimostrare le affermazioni che mi attribusci, senza esito, e mi pare di non essere il solo. Ti chiedo di evitare, per cortesia.
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A questo punto ciascuno può giudicare da solo se Dairon ne corso del thread ha detto che ci sono 2 tipi di regole, tipo per esempio...
A) prima del gioco* (preparazione della strumentazione, scelta delle opzioni di gioco personali)
B) durante il gioco (mosse consentite, svolgimento del dialogo nei gdr...)...o se mi sono inventato tutto io.