Autore Topic: Ennesimo thread sulle regole  (Letto 14188 volte)

Dairon

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Ennesimo thread sulle regole
« il: 2012-01-11 13:04:17 »
[Questo thread viene splittato da "Chiacchiere sulle Chiacchiere di Moreno e Roberto" perchè si è ricominciato a parlare di teoria e a discutere di regole e game design in un thread di commenti e chiacchiere.

Tranne ovviamente per i messaggi già postati al momento dello split (ore 7.00 del 12 Gennaio 2012), visti i precedenti di altri thread recentissimi sullo stesso argomento, anche in questo thread c'è l'obbligo di FARE ESEMPI DI PARTITE DI GIOCHI DI RUOLO EFFETTIVAMENTE GIOCATE

(Moreno - Big Model Watch) ]


---------------------------------------- qui sotto, il post originale, senza modifiche-------------------------------------------


Il punto che quindi mi interesserebbe vedere chiarito da Roberto e Luca (per non rischiare di attribuire loro pensieri estranei) è se loro ritengono o no che una struttura anche minima (imposta alla famigerata normale conversazione) sia necessaria per giocare anche soltanto al "Facciamo finta che..." dei bambini.

No, credo di no. Non ne sono sicuro, però.

Il mio famigerato e bistrattato esempio di "facciamo finta che", o gdr spontaneo, era quanto di più vicino al senza regole che mi venisse in mente, visto che lo facevamo camminando senza nemmeno guardarci in faccia, contraddicendoci e a volte litigando... non a caso lo facevo con pochi amici "selezionati" e pure in occasioni particolari. Se non ricordo male questa cosa addirittura la facevo di solito quando eravamo "costretti" a non utilizzare altre restrizioni (dopo elaboro), tanto che nel ricordo è più chiaro quando lo facevamo in gita in montagna (quando effettivamente non puoi fare altro che camminare e parlare!).

Tuttavia, che avesse o meno regole e sono pronto a discuterlo (ma tenete presente che c'è anche il discorso che secondo me anche avesse avuto regole suggerisce abbastanza una possibilità modalità senza anche quelle regole) trovo pure interessante che quando non avessimo simili restrizioni spesso (la maggior parte delle volte?) ci mettessimo delle regole, a volte addirittura più stringenti di quante ne hanno i gdr che gioco adesso. Un esempio estremo è che mi ricordo una specie di "recita" che abbiamo fatto di La Storia Infinita - senza nemmeno che tutti avessimo visto tal film. Esempi più normali erano molte discussioni sul "tono" da tenere... discussioni che facevamo dopo aver cominciato, ovviamente...
La cosa buffa però è che in tutto questo mi ricordo non solo con più affetto il "gdr senza regole" fatto a passeggio, ma che ci tenevamo molto all'epoca.

E' comunque importante notare ch giocare al "facciamo finta che" non è "giocare" in toto.
« Ultima modifica: 2012-01-12 08:23:38 da Moreno Roncucci »

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Re:Ennesimo thread sulle regole
« Risposta #1 il: 2012-01-11 13:17:40 »
Non sono esperto di pedagogia, ma per quanto ne so l'affermazione

Citazione
giocare al "facciamo finta che" non è "giocare" in toto

è sbagliata in quanto si chiama "gioco simbolico" ed è stato studiato da Piaget (http://it.wikipedia.org/wiki/Gioco_simbolico).

La mia morosa (laureata in scienze della formazione primaria) sostiene che il nostro gioco di ruolo sia una forma di gioco simbolico.
Ci tengo però a precisare che la suddetta morosa non ha esperienze al tavolo con i gdr, non condivide questa mia passione (quindi può risultare polemica), ma ci ha visti giocare centinaia di volte.

Se qualcuno è esperto in materia potrà facilmente confermare o smentire queste mie affermazioni o quelle della mia morosa. Io non mi spingerò oltre e non replicherò ad eventuali smentite perchè ammetto di aver letto solo una parte di un libro che in quel capitolo parlava di gioco simbolico.

Dairon

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Re:Ennesimo thread sulle regole
« Risposta #2 il: 2012-01-11 13:46:51 »
Non sto ovviamente dicendo che non rientra nell'insieme (come potrebbe, visto che si usa il termine "giocare"?) ma che non è corrispondente all'insieme "gioco".

E' una ovvietà? Sì, ma la ribadisco perché temo fortemente si possa ricadere in un cortocircuito per cui quello che uno dice riferendosi al "facciamo finta che" venga applicato all'insieme totale "gioco", o viceversa, oppure che si identifichi un altro sottoinsieme interno ai giochi, li si riferiscano certe qualità, e queste vengano intese per essere qualità (anche) dell'interezza dell'insieme gioco o del sottoinsieme "facciamo finta che". Cose così.
« Ultima modifica: 2012-01-11 14:09:36 da Dairon »

Moreno Roncucci

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Re:Ennesimo thread sulle regole
« Risposta #3 il: 2012-01-11 16:25:02 »
"Facciamo finta che" è una regola.

Dimostrazione per assurdo:  se non fosse una regola, il gioco funzionerebbe nella stessa maniera anche se io non facessi finta che.

Dimostrazione per actual play (di Dairon): poteva giocarci solo con poche e selezionate persone. Cioè quelle che "magicamente" seguivano quella regola, facendo finta che non fosse una regola. Non dicendo chiaro e tordo "è una regola",  finiva che doveva selezionare a monte le persone che lo facevano (sapevano che era in pratica una regola) senza che glielo dicesse.
Se non fosse stata una regola, Dairon avrebbe potuto giocarci con chiunque, anche con chi non era disposto a far finta che.

La cosa, ribadisco, mi pare così ovvia ed evidente che mi è impossibile non pensare che ci sia una specie di "blocco" cognitivo in chi non la vede (tipo quei superpoteri mentali da fumetti Marvel, che hai Charles Xavier in carrozzella che mangia alla tua tavola e ti mangia dal piatto e tu non te ne accorgi)
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Re:Ennesimo thread sulle regole
« Risposta #4 il: 2012-01-11 17:06:32 »
Citazione
se non fosse una regola, il gioco funzionerebbe nella stessa maniera anche se io non facessi finta che.

No, come altrove ho già detto (e quindi tu sai) non ritengo che le procedure e gli strumenti necessari a poter cominciare un gioco siano una regola. E senza di essi, il gioco non funziona.
Ora, se anche tu dicessi che "si può giocare solo con pippo e pluto" è una regola (accettabile, anche se non sono persuaso a livello linguistico), questo non implicherebbe che in assoluto tutto quanto renda possibile o meno giocare sia una regola.
Se non lo ritieni così... eh, dubito potrò persuaderti. Al massimo potrò fornirti altri esempi, anche se sinceramente non so cosa possano aggiungere ai vecchi.

C'è da dire che "facciamo finta che" non è uno strumento o una procedura necessari. Però non sono molto convinto sia una regola... ma semplicemente un nome!

Citazione
Dimostrazione per actual play (di Dairon): poteva giocarci solo con poche e selezionate persone.

Un aneddoto non è una dimostrazione, Moreno, specie se non esclusivo come questo (non è che mi fosse chiaro con chi farla. A volte funzionava, per quanto raramente, anche con bambini che abbiamo incrociato una volta in vita nostra). Comunque la domanda verteva sul fatto che esistesse in assoluto tale possibilità di "facciamo finta che" senza regole (ma vedi sopra se questa era una regola), ed ad essa ho risposto secondo la mia esperienza.
« Ultima modifica: 2012-01-11 17:48:07 da Dairon »

Mattia Bulgarelli

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Re:Ennesimo thread sulle regole
« Risposta #5 il: 2012-01-11 17:32:57 »
Citazione
se non fosse una regola, il gioco funzionerebbe nella stessa maniera anche se io non facessi finta che.

No, come altrove ho già detto (e quindi tu sai) non ritengo che le procedure e gli strumenti necessari a poter cominciare un gioco siano una regola.
Anche qui, ragazzi: state facendo della semantica. La definizione di "regola" di Moreno è più larga e quella di Luca/Dairon è più stretta.

Luca divide quelle che Moreno chiama "regole" in vari gruppi la cui divisione non mi è chiara, mi fai un esempio concreto di una "procedura per cominciare", di uno "strumento per cominciare" e di una "regola"?

A Moreno l'esempio non lo chiedo per ora, probabilmente mi direbbe "sono tutte regole".

POI, una volta chiarita la semantica, si può ragionare.
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Dairon

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Re:Ennesimo thread sulle regole
« Risposta #6 il: 2012-01-11 17:43:13 »
Condivido che è semantica, ma no, non penso che una procedura necessaria sia una regola.

Una procedura necessaria è, per esempio, il fatto di doversi organizzare per trovarsi allo scopo di giocare a Non Cedere al Sonno (o, beh, a qualunque altra cosa). Non è diversa dal dover accendere il computer per giocare al videogame per pc in questione. Una cosa interessante delle procedure necessarie è che sono piuttosto personali e in realtà variabili, anche se quando sono necessarie, beh, sono necessarie: per esempio se io e te fossimo in montagna assieme in vacanza, per giocare a NCAS non dovremmo fisicamente uscire di casa per trovarsi. In ogni caso, quel che mi preme è che non sono regole -certamente mia cugina che fa l'arbitra di pallavolo non considera regole che i giocatori salgano sull'autobus per venire al campo, né gli altri con lei lo farebbero...
Lo strumento è la cosa fisica necessaria per giocare. La palla a basket, il tabellone di gioco a Risiko, la scheda a Polaris (non oso dire il manuale, perché uno potrebbe ricordarsi tutto dal sunto sulla scheda, ma insomma...). Anche qui non è una regola l'oggetto - al massimo è regola come è fatto, che debba essere accessibile e visibile a tutti, etc.

Prima intendevo che entrambe sono necessarie per cominciare a giocare - questo perché le procedure "logistiche" di cui sopra che mi vengono in mente sono tutte preparatorie. Però è chiaro che gli strumenti sono di solito necessari anche durante il gioco.
« Ultima modifica: 2012-01-11 17:53:57 da Dairon »

rgrassi

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Re:Ennesimo thread sulle regole
« Risposta #7 il: 2012-01-12 06:59:09 »
Citazione
POI, una volta chiarita la semantica, si può ragionare.


Well done.
Rob

P.S. Mi piace il discorso di Dairon.

Citazione
In ogni caso, quel che mi preme è che non sono regole -certamente mia cugina che fa l'arbitra di pallavolo non considera regole che i giocatori salgano sull'autobus per venire al campo, né gli altri con lei lo farebbero...

Ma no?!?!?!?!
Accidenti, ha bisogno di una 'regolata'. :)
Rob
« Ultima modifica: 2012-01-12 07:19:38 da rgrassi »
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

Moreno Roncucci

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Re:Ennesimo thread sulle regole
« Risposta #8 il: 2012-01-12 08:24:52 »
[Questo thread viene splittato da "Chiacchiere sulle Chiacchiere di Moreno e Roberto" perchè si è ricominciato a parlare di teoria e a discutere di regole e game design in un thread di commenti e chiacchiere.

Tranne ovviamente per i messaggi già postati, visti i precedenti di altri thread recentissimi sullo stesso argomento, anche in questo thread c'è l'obbligo di FARE ESEMPI DI PARTITE DI GIOCHI DI RUOLO EFFETTIVAMENTE GIOCATE

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Moreno Roncucci

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Re:Ennesimo thread sulle regole
« Risposta #9 il: 2012-01-12 09:04:58 »
Il mio famigerato e bistrattato esempio di "facciamo finta che", o gdr spontaneo, era quanto di più vicino al senza regole che mi venisse in mente, visto che lo facevamo camminando senza nemmeno guardarci in faccia, contraddicendoci e a volte litigando... non a caso lo facevo con pochi amici "selezionati" e pure in occasioni particolari. Se non ricordo male questa cosa addirittura la facevo di solito quando eravamo "costretti" a non utilizzare altre restrizioni (dopo elaboro), tanto che nel ricordo è più chiaro quando lo facevamo in gita in montagna (quando effettivamente non puoi fare altro che camminare e parlare!).

Il tuo esempio non è "bistrattato". Semplicemente non è un esempio.

Hai detto che giocavate ad un gioco,  chiamati "facciamo finta che". OK. E io giocavo ad un gioco chiamato "Cipperimerlo". OK, ti ho fatto un esempio di gioco che spiega le mie affermazioni? O ho solo sparato un nome?

Come funzionava il tuo gioco? Come si svolgeva? Come facevi a capire quando giocavi e cosa no? Si poteva fare qualunque cosa senza fermare il gioco, o c'erano cose che non si potevano fare?

Nel tuo caso un esempio pratico è ancor più necessario, perchè, davvero, non si capisce di cosa parli nel resto di questo post.  Quindi passo a rispondere ai successivi, ove arriviamo davvero al teatro dell'assurdo:

Citazione
se non fosse una regola, il gioco funzionerebbe nella stessa maniera anche se io non facessi finta che.

No, come altrove ho già detto (e quindi tu sai) non ritengo che le procedure e gli strumenti necessari a poter cominciare un gioco siano una regola. E senza di essi, il gioco non funziona.

Cioè, le cose CHE E' NECESSARIO FARE PER GIOCARE (tipo "ehi, ragazzi, facciamo finta di essere cowboy e indiani") non sono "regole"...   :o

Cioè, quindi rimangono, secondo la più elementare logica, 2 possibilità...

1) le regole non esistono. mai.
2) le regole, se esistono, sono cose che si possono tranquillamente violare per giocare. Se non si possono violare senza cambiare gioco, non sono regole...  ??? ::)

Ma capisci a che punto di totale irrazionalità sei arrivato, pur di negare ogni evidenza??   

Vabbè, che per dimostrare che nel gioco "facciamo finta di essere cowboy",  "facciamo finta di essere cowboy" non è una regola, scendere nella più totale irrazionalità mi pare l'unica strada...

Citazione
Ora, se anche tu dicessi che "si può giocare solo con pippo e pluto" è una regola (accettabile, anche se non sono persuaso a livello linguistico), questo non implicherebbe che in assoluto tutto quanto renda possibile o meno giocare sia una regola.

Strawman.

E' una tecnica retorica (una delle tecniche ninja alogiche) che consiste nel fare un affermazione ridicola che l'interlocutore non ha mai fatto, e contestare quella invec delle sue affermazioni.

Non mi serve dimostrare che "gioco solo con pippo" è una regola.  Non ritengo che lo sia, ovviamente, ma in ogni caso, stai facendo il salto della quaglia.  Non devo dimostrare che "tutto è regola" come stai facendo ne tuo strawman.

Mi basta, per negare la tua affermazione, dimostrare che C'è UNA REGOLA. Me ne basta una.

(riassuntino logico: io dico "in ogni gioco ci sono regole", tu dici che ci sono giochi senza regole, allora devi farmi un esempio di gioco SENZA NESSUNA REGOLA, non un gioco dove qualcosa che ti sei scelto tu bno è una regola)

E davvero, se la tua "argomentazione" è "nel gioco di fare finta di essere cowboys, fare finta di essere cowboys non è una regola", "e perchè mai?", "perchè se non lo fai non riesci a giocare, quindi non è una regola",  direi che siamo andati bel oltre a qualunque tecnica ninja alogica. E' totalmente alogica, ma è un elefante, non un ninja.

Ora ti faccio quello che tu non fai mai, nonostante sia dal tuo arrivo nel forum che ne abbiamo chiesti un sacco: un esempio pratico.

Da bambino con i miei amici si giocava a "cowboy e indiani" (io giocavo sempre l'indiano. Leggevo già Tex).  Ecco le regole (quelle che mi ricordo almeno, è passato un sacco di tempo)

- ci dividiamo in due gruppi
- uno dei gruppi sono "i cowboys", l'altro gli "indiani".
- si gioca facendo finta di essere, appunto, indiani e cowboys.  Se vuoi tornare a parlare come te stesso, fermi prima il gioco (il nostro regolamento non arrivava a specificare come, si improvvisava al momento)
- Puoi usare il tuo fucile ad elastico, anche se giochi l'indiano.
- Chi viene colpito in un punto vitale è "morto" (questo ha dato vita ad una serie di "precedenti legali" per stabilire quali erano i punti vitali che non ricordo più nei dettagli, ma era molto estesa. Avrebbe potuto riempire un modulo di D&D. Ricordo per esempio che le orecchie erano esplicitamente escluse perchè io avevo colpito, con 2 colpi, ENTRAMBE le orecchie di un altro bambino e lui si era rifiutato di morire, e il capo gli aveva dato ragione)
- (regola implicita, la prima, le altre erano tutte esplicite): se c'è una discussione decide il capo. (il capo della banda. I bambini formano sempre, allo stato brado, bande sul modello di quelle criminali, con capi e sottocapi)
- Si gioca nella vecchia cava (che sembrava un set perfetto per i film western, una monument valley in miniatura), se esci dal campo sei fuori dal gioco.
- Se ti fai male, non lo dici ai genitori e in ogni caso non dici di chi è la colpa..
- Se finisci i colpi del fucile ad elastico puoi fermare il gioco per andare a recuperarli, e nessuno ti può sparare.
- il gioco finisce quando quelli di una squadra sono tutti morti. Vince la squadra che ha almeno un superstite.
- Se gli ultimi due si fanno fuori a vicenda, vince chi ha sparato per primo.

Poi c'erano le regole per accettare nuovi bambini a giocare (decide il capo), le regole per decidere cosa si giocava (a votazione), e le regole per i casi eccezionali (cosa succede se l'ultimo di una squadra viene richiamato dalla mamma e non può più giocare?), etc etc.

Se questo per te è "non avere regole"...

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Mr. Mario

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Re:Ennesimo thread sulle regole
« Risposta #10 il: 2012-01-12 09:34:38 »
Il mio famigerato e bistrattato esempio di "facciamo finta che", o gdr spontaneo, era quanto di più vicino al senza regole che mi venisse in mente, visto che lo facevamo camminando senza nemmeno guardarci in faccia, contraddicendoci e a volte litigando... non a caso lo facevo con pochi amici "selezionati" e pure in occasioni particolari.

A volte funzionava, per quanto raramente, anche con bambini che abbiamo incrociato una volta in vita nostra).

Secondo la mia esperienza, questo che dici è il chiaro segnale che il gioco aveva un suo rituale implicito che come amici seguivate, e che funzionava anche con gli estranei quando per caso o per intuito riuscivano ad entrarci. E un rituale è un complesso di regole, anche se non le chiamavate così e non ne discutevate esplicitamente.

Inoltre, si accresce per esperienze successive. Quando parlavate del tono da tenere, stavate cercando di dare una direzione al vostro sforzo comune, per migliorare il divertimento che vi dava il gioco. Così come i punti vitali codificati poco alla volta di Moreno servivano ad evitare un'interruzione ogni volta per discutere, e migliorare così l'esperienza.

Questo è un processo estremamente comune. Io giocavo ai cavalieri dello zodiaco con mia sorella e mio cugino in campagna. Invece che tirarci dei cazzotti, ognuna descriveva e poi lanciava una palla nella direzione dell'avversario di turno. Ogni tanto la palla finiva nel fossetto che portava i liquami fuori dalla stalla. A questo punto, la regola 'chi ce l'ha buttata la va a lavare' era l'unica maniera di poter continuare a giocare. L'aggiunta di questa regola era necessaria perché il gioco potesse continuare.

Perciò quando dici:
Tuttavia, che avesse o meno regole e sono pronto a discuterlo (ma tenete presente che c'è anche il discorso che secondo me anche avesse avuto regole suggerisce abbastanza una possibilità modalità senza anche quelle regole)
sono estremamente scettico. Il percorso naturale per me è sempre quello di aumentare le regole per perfezionare il gioco, mai di diminuirle, nell'ambito dello stesso gioco. 'Cambiamo le regole (cancellandone diverse) e facciamo quest'altra cosa' è partire con un gioco nuovo, che ha poi il suo naturale percorso di accrescimento e stratificazione. La direzione naturale è che le regole diventano di volta in volta più numerose e più esplicite.
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Ezio

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Re:Ennesimo thread sulle regole
« Risposta #11 il: 2012-01-12 09:43:29 »
Anch'io giocavo a "facciamo finta che!", all'asilo, ed ero il capo di quelli che ci giocavano, dato che ero quello che aveva "inventato" il gioco.


Eravamo piccoli, quindi avevamo solo tre regole:


- Il gioco inizia quando qualcuno dice "Facciamo finta che..."
- Il gioco finisce quando tutti si sono stancati (e quindi o si obbligava gli altri a giocare oppure si giocava da soli) o quando la maestra chiama.
- Solo io potevo fare finta di essere il supereroe con la tutina rossa e il lampo giallo che si trasforma negli animali che vuole (probabilmente lo spirito di Shazam! era disceso su di me in tenera età). Quando il vice-capo cercò di violare questa regola ci litigai.


Sfido chiunque a dirmi che la prima e la seconda, in particolare, non fossero una regola, e, forse, insieme formano la singola regola che accomuna tutti i giochi: ogni gioco ha un inizio e una fine, codificati, che lo separano dalla vita "reale". Quale sia questo inizio e questa fine è la regola, a volte implicita, a volte esplicita, che non ho MAI visto mancare.

Da notare che, ovviamente, queste regole erano del tutto arbitrarie, non scritte ed emerse naturalmente dal gioco e dall'ambiente sociale di noi bambini.
« Ultima modifica: 2012-01-12 10:32:58 da Ezio »
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Mattia Bulgarelli

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Re:Ennesimo thread sulle regole
« Risposta #12 il: 2012-01-12 10:38:50 »
Prima intendevo che entrambe sono necessarie per cominciare a giocare - questo perché le procedure "logistiche" di cui sopra che mi vengono in mente sono tutte preparatorie. Però è chiaro che gli strumenti sono di solito necessari anche durante il gioco.

Provo a seguire la logica di Luca (Dairon, mi pare non ci siano altri Luca, qui), e dividiamo:

- Elementi Preparatori
- Materiali/Strumenti di gioco
- Regole

Ora, con che logica li dividiamo?
Se i "Preparatori" sono cose che servono fino ad un attimo prima di iniziare a giocare, e le Regole sono quello che si usa "durante"... perché "facciamo finta che" dovrebbe essere un preparatorio? Forse che non si usa anche DURANTE la partita?

Oppure dobbiamo usare una logica diversa? Cioè, non riesco a capire cos'è che mette "Facciamo finta che" in una casella diversa dalle Regole, se prima non mi spieghi com'è la distinzione. ?_?
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Mauro

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Re:Ennesimo thread sulle regole
« Risposta #13 il: 2012-01-12 12:29:51 »
le cose CHE E' NECESSARIO FARE PER GIOCARE (tipo "ehi, ragazzi, facciamo finta di essere cowboy e indiani") non sono "regole"...   :o

Cioè, quindi rimangono, secondo la più elementare logica, 2 possibilità...

1) le regole non esistono. mai.
2) le regole, se esistono, sono cose che si possono tranquillamente violare per giocare. Se non si possono violare senza cambiare gioco, non sono regole...
Ci sono regole che non è necessario applicare per giocare, ma sono e restano regole, quindi oltre le due possibilità che dici ce n'è almeno una terza.
Per esempio, in Cani non è necessario entrare in conflitto, si può finire una partita senza farlo nemmeno una volta e senza violare una regola. La partita magari farà schifo, ma si può fare.
Nello stesso modo, non è necessario fare escalation a (ambito a caso) Fisico, non è necessario tirare Tratti, ecc., ma sono tutte regole.
Non applicare una regola e violarla sono due cose diverse: una regola può non essere applicata senza essere violata.
Dall'affermazione di Dairon rimarranno, per semplice logica, quelle due possibilità; ora però ti chiedo di dimostrarlo (se discende dalla logica, si può dimostrare con gli strumenti della logica), visto che non vedo come dalla sua affermazione si arrivi automaticamente a quelle due uniche possibilità (come detto, senza nemmeno pensarci ce n'è almeno una terza).

A parte questo:
Citazione
capisci a che punto di totale irrazionalità sei arrivato, pur di negare ogni evidenza??   

Vabbè, che per dimostrare che nel gioco "facciamo finta di essere cowboy",  "facciamo finta di essere cowboy" non è una regola, scendere nella più totale irrazionalità mi pare l'unica strada
E se si evitassero toni simili? Per te sarà evidente, per Dairon evidentemente no; se decidi arbitrariamente che lo è anche per lui stai affermando che è in malafede.
E nota che sono d'accordo con te: "Facciamo finta che siamo indiani e cowboy" è una regola; ma con quei toni e con affermazioni indimostrate è un bisticcio da strada, non una discussione.

Dairon: la differenza tra "Andiamo al campo con l'auto" e "Giochiamo a indiani e cowboy" è che la prima non è - per così dire - nel libretto d'istruzioni del gioco; la seconda - se esistesse tale libretto - sì, perché dice cosa devono fare i giocatori.
"Andiamo al campo in auto" è irrilevante, per lo svolgimento del gioco; "Giochiamo a indiani e cowboy" no. Non è solo una procedura per iniziare, è la definizione di cosa i giocatori faranno durante tutto il gioco: indiani e cowboy. Infatti, non puoi ignorarla nemmeno a gioco iniziato (mentre puoi ignorare il mezzo con cui hai raggiunto il campo).

Inoltre, secondo il tuo ragionamento le regole per fare un personaggio non sarebbero regole: non giochi a un GdR, se non fai un personaggio, quindi è necessario farlo; quindi, per la tua definizione, cose come "Per sapere la forza del tuo PG tira 3d6 e sommali" non è una regola (salvo che consideri la creazione del PG come già facente parte del gioco, cioè creare un PG significa in sé giocare di ruolo; ma mi pare porre un paletto di comodo).

Marco Costantini

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Re:Ennesimo thread sulle regole
« Risposta #14 il: 2012-01-12 12:46:39 »
Sono tre-quattro topic (forse più) che vi leggo accapigliarvi su questo "dilemma" (fra virgolette perchè che un gioco, per sua natura, abbia delle regole, mi sembra talmente ovvio che sto rischiando di non capire più nulla).
Luca (Dairon), probabilmente l'hai già fatto ma in questo guazzabuglio di topic e di risposte forse me lo sono perso, ma potresti essere così paziente e gentile da spiegarmi più o meno precisamente come si svolgeva una di queste giocate senza regole?
Cioè, come si svolgeva la cosa?
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

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