Gente Che Gioca > Levity - Orgoglio e Pregiudizio

Playtest #1 con Marco Bartolini

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Whiskeyjack:
Allora io sono il Capitano in seconda Jasper Chapman e tu l'armatore Horatio Nelson, scusa in effetti ho inserito anche un terzo personaggio, il maggiordomo, che nelle mie intenzione è solo di contorno

rgrassi:
Molto bene. Procedi pure.
Io ho due sole possibilità.
1) Posso fare "pollice verso" per ogni cosa riguardi me (come personaggio) che non mi aggrada. In tal caso, DOVRAI riformulare. (Per questo motivo, ti suggerisco visto che siamo in PBF, di non scrivere frasi troppo lunghe, perchè potresti essere costretto a dover scrivere kili e kili di parole ogni volta che io mi oppongo. Dal vivo la cosa è molto più veloce è 'intuitiva'). NON POSSO oppormi a qualunque cosa non mi riguardi direttamente. Tutto quello che dirai, che non venga bloccato da me, è VERO 'nella fiction'.
2) Posso chiamare "Fine Scena". In tal caso andremo alla procedura di chiusura (che vedrai).


Attendo prosecuzione della narrazione.
Rob

Whiskeyjack:
SCENA #1 - "Tutto è perduto"


L'armatore ci mise più del dovuto a riconoscere colui che proprio egli aveva spinto ad imbarcarsi sulla Falmouth in estate. «Mio caro Jasper, scusate, questo vecchio barbone che avete di fronte ha scolato fin troppo rum per oggi» Sir Nelson si accomodò sulla poltrona con un tonfo sconsolato invitando Mister Chapman a sedersi, poi continuò «quello che mi avete appena detto è quello che ho temuto in queste ultime due settimane, dentro di me però ho sempre saputo che il destino della Falmouth fosse stato segnato da quei luridi tagliagole primitivi» in effetti l'armatore non sembrava troppo sorpreso dalla notizia, sapeva che quel galeone avrebbe potuto resistere a qualunque tempesta tropicale e solo un dispiegamento in forze dei bucanieri del Malabar avrebbe potuto evitare il rientro della Falmouth.

rgrassi:
Procedi.
Rob

Whiskeyjack:
SCENA #1 - "Tutto è perduto"

Prosegue Horatio Nelson «se non mi sbaglio però avete nominato gli Olandesi, come fate a sapere che l'agguato è stato progettato da loro? Sono anni che non battono più quelle rotte, il monopolio della Compagnia è stato avallato da mezza Europa.»


Mi aspettavo questa domanda, o meglio, gliel'avevo tirata fuori volutamente. Non mi restava che ripetere tutta la storiella che io e gli altri avevamo minuziosamente ideato e a quel punto vedere la sua reazione, sperando che avesse soddisfatto le nostre attese.

«Giorni prima di salpare da Madras, dieci degli uomini dell'equipaggio si sono ammalati, abbiamo dovuto trasferirli in un campo medico gestito da speziali indigeni, in quanto la Compagnia aveva smantellato il proprio campo medico ad Aprile. Alla vigilia della partenza i dieci uomini erano letteralmente spariti, ovviamente abbiamo lasciato direttive all'ambasciata per indagare sull'evento. La partenza non poteva essere rimandata ed abbiamo assoldato dei marinai filippini per completare l'equipaggio. Il giorno dell'agguato siamo stati ingaggiati da tre Indiaman battenti il Jolly Roger. Due li abbiamo affondati, il terzo ci ha sopraffatto e siamo stati vittime di un arrembaggio. Qui viene il bello, tre dei nostri ufficiali che credevamo dispersi stavano sul ponte del vascello pirata, i filippini erano evidentemente al corrente del piano visto che erano stati sabotati ben 12 cannoni sulla Falmouth e sono usciti allo scoperto passando a fil di spada diversi dei nostri. Insomma, il piano era studiato bene, se non che uno degli Indiaman affondati, il "Batavia" è stato riconosciuto da James, pace all'anima sua, come un vecchio vascello della marina olandese. Non c'è dubbio Sir Nelson, la sua cara Falmouth è stata vittima di un complotto architettato da chi si poteva permettere di assoldare spie nella Royal Navy, qualcuno come la Corona d'Olanda.»

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