Come funziona? Cosa ci devo fare con questa storia?
Discutere, negoziare ed accordarsi.
Ah, ecco, comincio a capire. Ne discutiamo insieme finchè non scriviamo una storia insieme, giusto?
Come Fruttero e Lucentini, Pohl e Kombluth, e altri scrittori che scrivevano a quattro mani.
Pensa che io avevo capito che si giocava a qualcosa invece che a discutere su un racconto da scrivere a quattro mani. Chissà dove ho la testa...
Però se arriviamo in fondo e non siamo d'accordo, cosa facciamo? Ciascuno dei due può scrivere il suo finale "appropriandosi" del testo in comune senza bisogno del permesso dell'altro? Oppure non si può usare la parte prodotta fino a quel momento senza essere d'accordo? O si decide uno dei due finali? Come? Se fossimo in tre potremmo accordarci per votazioni a maggioranza, ma così dovremo stabilire se serve l'unanimità o se si tira una moneta...
Se la pubblichiamo, come dividiamo i guadagni?
Intanto che mi mettiamo d'accordo sulle regole da seguire, possiamo comunque iniziare. io inizierei dalla fine. un buon finale è la parte più importante di una storia. Scriviamo un abbozzo di trama, con il finale, dividiamo questa storia in atti, e poi scriviamo le singole scene. Proprio come fanno gli autori famosi che lavorano in coppia!
Ad esempio, vada per Robert. E no, non possiamo cambiarlo dopo, a meno che non rinegoziamo come si chiami. E' quello che vuoi fare?
Vuoi farlo perchè VUOI negoziare o perchè DEVI?
Beh, che si possa è ovvio, finchè non diciamo "finito", tutto si può cambiare in un racconto. poi questa sarà il primo draft da rifinire via via con le varie stesure. Ci pensi se il Manzoni si fosse sentito limitato nella possibilità di cambiare nomi dei personaggi? Oggi avremmo Fermo e Lucia invece dei Promessi Sposi...
Quindi, è importantissimo non considerare nulla fisso e definito, tutto si può cambiare e rinegoziare se ci viene un idea migliore. Sei d'accordo? Ce la diamo come regola?
E a me il pacco piace. Tienine conto.
Ma almeno che dentro ci sia qualcosa di meno "da Paese delle Meraviglie"! Io vorrei fare una storia drammatica e realistica!
Oppure... aspetto, devo raccontare una storia anch'io? Ma deve finire o no? Tipo, "un uomo entra in un caffè, Splash" va bene o è troppo corta?
Non preoccuparti se finisca, finirà quando lo desideriamo (prima persona plurale) e quando riterremo che abbiamo fatto qualcosa che CI piace.
No, bisogna saperlo prima, quanto è lunga la storia. Mica si scrive un racconto breve come un romanzo!
Se vogliamo fare una bella storia, è così che si fa. Non vorrai mica andare in sequenza, a scrivere alternativamente, come in un "
esquisite corpse"? Quello è un gioco letterario basato sulle regole di un vecchio gioco di società, un gioco in cui si scrive a turno e in sequenza una storia seguendo regole precise, ma quello è davvero un gioco per divertirsi, mica per fare letteratura.
A proposito, sai che c'è gente che sostiene che creare una storia in sequenza, un pezzo per volta, narrando un pezzo per uno senza cambiare quello già narrato, non sia un gioco? Ma se ha persino un nome, come gioco! (Esquisite Corpse, appunto). E' come vedere della gente che gioca a Risiko ma sostiene che non stya giocando a Risiko, è che gli viene così, di lanciare dadi per pura coincidenza... bah...