finalmente ho avuto tempo di leggermi questo topic.
premesse:
ho un giro di 5-10 amici con cui mi vedo abbastanza di frequente, per giocare o altro. Tra questi si formano solitamente i gruppi con cui gioco, ma i giocatori, i giochi e le attività cambiano.
se facciamo qualche gdr che richiede più sessioni, lo metto in chiaro da subito, e solitamente fissiamo un giorno della settimana dedicato alla sessione, così come un'altro giorno può essere dedicato alla partita di basket o al corso di teatro.
io sono sempre stato quello che organizza. Mi viene spontaneo, lo faccio volentieri, e credo di farlo abbastanza bene. E l'organizzazione (per me) funziona così:
si propone un evento. tipo: "Facciamo sessione questa settimana?"
se c'è interesse, si propone data e ora: "Venerdì alle otto a casa mia va bene a tutti?" (importantisimo: la gente è stranamente riluttante a proporre date, se non propongo io rischia di saltare XD)
se tutti confermano, la data è fissata: "Ok, allora venerdì alle otto a casa mia" (altrimenti si propone un'altra data)
il giorno stesso, giro di sms: "Stasera ti ricordi che c'è sessione vero?"
E poi ci si trova.
Insomma, è fondamentale ricordare, ribadire, confermare.
MA
Dopo anni di "voglio credergli" ormai con questa gente ho smesso di avere pazienza.
Attualmente ho smesso di contattare persone che vengono una volta si una no. Mentre 2 anni fa ho smesso di contattare i "mi sono appena ricordato che dovevo/ mi ero completamente scordato".
Diamine, chi si presenta sta occupando il suo tempo, offre disponibilità ad altri e si aspetta che ci sia rispetto verso un impegno preso, quale che sia l'attività.
Io ho individuato tre categorie di "amici": quelli affidabili, che una volta che confermano si segnano l'impegno e si presentano (avvisando per tempo se non ci sono); quelli che hanno buona volontà di venire, ma che sono "pigri", o "sbadati", ai quali va confermato millemila volte perchè potrebbero scordarsi dell'impegno, o che non si sbattono per venire e vengono solo se non devono fare altro (tipo organizzare un'auto); e chi è solito paccare all'ultimo (avvertendo o meno)
Per i primi non devo impegnarmi: avviso e se confermano so che ci sono. Per i secondi mi impegno a far si che vengano, perchè so che ne vale la pena. i terzi li avviso, magari mando un'altra conferma, ma non li contro tra i partecipanti finchè non si presentano al tavolo di gioco. Nel mio gruppo ci sono tutti e tre i tipi di giocatori.
actual play:
qualche anno fa ero riuscito ad organizzare una demo del LARP fantasy a cui partecipo. Invito un sacco di gente (per me vale la regola: più siamo, meglio è!), diversi confermano. In particolare un mio compagno di corso, Geki, si dice interessato. Siamo a circa due mesi dalla data prevista. Man mano che la data si avvicina e l'evento va concretizzandosi, continuo a ricordare a Geki che si farà il live, e lui "si si, viene anche Piter (un altro nostro compagno)". il giorno del live, vedo arrivare piter da solo: "Eh, geki domani ha un esame, è dovuto restare a casa a studiare".
Specifico: geki sa che quella cosa mi è andata per traverso, ma da quel giorno non ha più tirato pacchi così colossali (anche se l'una o l'altra l'ha combinata comunque). Fa tutt'ora parte del gruppo con cui mi vedo.
Morale della storia? Geki è nella categoria 3: se organizzo qualcosa e mi dice che viene, lo "conto come 1/2", lo tolgo dal "forse" solo nel momento in cui si presenta.
Secondo me gran parte della bile si può evitare inquadrando onestamente i propri amici e sapendo come comportarsi con ognuno di essi. E questo senza malizia o "accuse" varie: geki sa com'è fatto, sa che io lo so, e mi regolo di conseguenza, senza nulla togliere alla nostra amicizia.
passando al secondo grande argomento:
Ok, adesso mordo.
Prima di iniziare a giocare, probabilmente come master (ma questo è indifferente), vi hanno messo sul petto la stella dello sceriffo per buttar fuori la gente? [...]
Posto che se ci sono problemi nel mio giro di amici, prima ne parlo con loro, qual'è il problema a decidere che "no, purtroppo con questo amico non possiamo prendere impegni per sessioni regolari di gdr. Non lo chiamo per giocare a Cani, vuol dire che lo inviterò se facciamo serata film, o se ci troviamo a giocare a Scotland yard."
Che poi, tra "escludere qualcuno" e "decidere di abbandonare il gruppo" non vedo questa enorme differenza. Esempio: in un gruppo siamo in 5. Due degli altri sono tirapacchi, due son affidabili (vedi categorie sopra). Che differenza c'è tra "kickare i tirapacchi" e "smettere di giocare con il gruppo, proponendo ai due affidabili di giocare a qualcos'altro insieme a me"? Alla fine finiamo sempre io e i due affidabili a giocare a qualcosa, senza i due tirapacchi (che magari vediamo comunque per fare altro).
Ovvio che le cose si discutono prima, ma se dopo n richiami i tirapacchi non mostrano buona volontà, che vadano a farsi friggere...no? evidentemente non sono in grado di prendersi un impegno fisso.