Per la domanda relativa alla teoria lascio rispondere altri, mi concentro sulla parte linguistica:
[cite]Postato da: rgrassi[/cite]A mio parere questa definizione di sistema NON E' convincente, e non è che 'espande' una definizione precedente, ma la 'riduce'. Se la "rideterminazione" consente anche questo, ne prendo atto... ma mi sembra una cosa controintuitiva
Direi di sí; sempre citando da
Italiani scritti (libro che consiglio: non l'ho ancora finito, ma lo sto trovando interessantissimo relativamente sia a come scrivere, sia ai linguaggi settoriali), "colpa" è classicamente inteso in maniera piú larga dell'accezione giuridica (giuridicamente non indica volontarietà, ma comunemente l'esclamazione "Non è colpa mia, non volevo farlo!" è normale). Ci sono anche cambi di significato: "severo" significa, in campo medico, "grave" (se riferito a patologia) o "dubbia" (se riferito a prognosi); normalmente, significa (cito da
Il Treccani, a cura di Aldo Duro, Istituto della Enciclopedia Italiana) "Che esercita la propria autorità o il proprio ufficio con rigore, senza indulgenza e senza debolezza [...] Per estens., riferito agli atti improntati a tale tipo di atteggiamento". Notare che in un caso si riferisce a persone, nell'altro a cose.
Sotto questo aspetto, ci sono due cose rilevanti: la prima è la caratteristica propria dei linguaggi settoriali di essere esclusivi, difficilmente comprensibili dagli esterni, cosa che ovviamente tocca la controintuitività che citi; la seconda è il meccanismo per cui un termine specifico può passare al linguaggio comune (si pensi a "metastasi"), ricadendo però nel rischio che una volta lí giunto assuma significati divergenti da quelli specialistici.
Aggiungo che "sistema" non sempre si riferisce a qualcosa di esistente a prescindere dall'attenzione di chi lo usa: un sistema di equazioni non ha un'esistenza fisica, cosí come il Sistema Internazione di unità di misura, il sistema di riferimento (per esempio in uno spazio cartesiano), ecc.
Del resto, nota sui giochi di ruolo: che sistema esiste in un sistema con la Regola Zero? Nel senso, nel momento in cui dico "Il master decide" non esiste nulla al di fuori di "Il master decide", la stessa esistenza del sistema richiede un master che prenda quelle decisioni. Si potrebbe dire che senza il master esiste comunque "Il master decide"; ma allora, riallacciandosi al Principio di Lumpley, senza che si giochi esistono comunque le regole, che sono una parte del sistema plausibilmente piú ampia di quella rappresentata da "Il master decide".