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LMVcP - Gestire i servitori

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Simone Micucci:
Ciao,

ho appena completato una partita di La Mia Vita col Padrone (che per inciso è stata grandiosa! Ho una fracca di giocatori soddisfatti! Sono felice come un tacchino sopravvissuto al giorno del ringraziamento!)
e mi viene un piccolo dubbio su come avrei potuto affrontare alcune situazioni che si sono verificate in gioco.

Nella sequenza finale (dopo che un servitore è riuscito a spezzare il giogo del Padrone) devo (ero il Padrone) frammare una scena su ogni servitore, facendolo vedere in pericolo.
Durante questi giri di scene una dei Servitori era nelle prigioni del Padrone e io frammo la sua scena descrivendo la fuga di alcuni prigionieri. Quando lei si trova faccia a faccia con i prigionieri mi dice semplicemente che scappa...io mi son trovato interdetto...non era ne violenza ne infamia. Io me la sono giocata un pò, continuando la scena finché la giocatrice non arrivava ad una delle due (fondamentalmente è fuggita, ma uno dei prigionieri l'ha inseguita e su per le scale le ha afferrato un braccio....allora la giocatrice ha detto che lo colpiva e io le ho fatto tirare Violenza).
In gioco non è stato un effetto sgradevole, ma ho come la sensazione di aver sbagliato qualcosa...
qualcuno sa dirmi nulla?

Ezio:
Male non hai fatto... ma non era necessario.


Si era nel finale e il Servitore non era obbligato a fare un tiro, non era sotto un Ordine. Se, attraverso l'uso di un Più che Umano o semplicemente facendolo riesce ad uscire dalla situazione senza tirare ha tutto il diritto di farlo.


L'unica cosa da far notare è che una situazione in cui un Servitore possa dire semplicemente "scappo" e poi farlo, così, è piuttosto debole e, difficilmente, una scena interessante.
Di fatto il finale è l'ultima chance che si ha per chiedere al giocatore se davvero vuole morto il padrone, se lo odia davvero abbastanza. Vale la pena di uccidere dei Paesani per vederlo morto? Anche un tuo Legame, magari?
Per esperienza posso dirti che la risposta non è per nulla scontata (oh, quella volta che sono arrivato a UN PASSO dall'uccidere tutto il villaggio piuttosto che il Padrone...), e sprecare questa cartuccia potrebbe essere un peccato.


Poi bisogna vedere com'è la partita dato che, ripeto, non c'è realmente obbligo di tiro...

Mauro:
Mi era capitata una situazione simile; la soluzione (una soluzione), se vuoi evitare di trovarti a gestire una fuga senza sapere cosa tirare, è di cambiare la scena: c'è una fuga di prigionieri, sei circondato (o magari, prendendo spunto da Ezio, un Legame ti blocca la strada).

Moreno Roncucci:
La regola è:
"Così, dopo “l’innesco” di cui sopra, il GM sospende drammaticamente il conflitto con il Padrone e taglia su ciascuno degli altri giocatori in sequenza, facendo un framing aggressivo che metta ognuno di loro in una scene pericolosa e ricca di minaccia, che i Servitori devono risolvere senza il supporto della Paura.
Se stanno lottando contro i Paesani, per esempio, durante il Finale tirano solo Disgusto di sé per agire con ostilità. La Paura non contribuisce più alla loro efficacia. Dopo un giro di scene di questo tipo, l’azione ritorna sul Servitore bloccato nel conflitto con il Padrone, con il giocatore del Servitore che fa un test per la morte del Padrone tirando Amore meno Stanchezza contro il Padrone che tira Paura più il Disgusto di sé del Servitore."

Simone, dici:
--- Citazione ---Durante questi giri di scene una dei Servitori era nelle prigioni del Padrone e io frammo la sua scena descrivendo la fuga di alcuni prigionieri. Quando lei si trova faccia a faccia con i prigionieri mi dice semplicemente che scappa...io mi son trovato interdetto...non era ne violenza ne infamia.
--- Termina citazione ---

Il problema di questa scena, è che se le basta scappare... non è in una scena pericolosa. Sta passeggiando, vede un pericolo, e dice "oh, meglio che cammino nella direzione opposta, sennò magari mi trovo in una situazione pericolosa"

OK, la sto esagerando per chiarezza, dalla tua descrizione non era una cosa così tranquilla. E l'hai fatta inseguire da un prigioniero. Ma per me qui è un problema di framing. Hai fatto il framing alla scena precedente a quella pericolosa, in pratica hai fatto un annuncio di future badness ("i prigionieri si avvicinano, che fai?"). Insomma, il problema è nel framing..

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Simone Micucci - 2011-11-23 00:08:08 ---Durante questi giri di scene una dei Servitori era nelle prigioni del Padrone e io frammo la sua scena descrivendo la fuga di alcuni prigionieri. Quando lei si trova faccia a faccia con i prigionieri mi dice semplicemente che scappa...io mi son trovato interdetto...non era ne violenza ne infamia. Io me la sono giocata un pò, continuando la scena finché la giocatrice non arrivava ad una delle due (fondamentalmente è fuggita, ma uno dei prigionieri l'ha inseguita e su per le scale le ha afferrato un braccio....allora la giocatrice ha detto che lo colpiva e io le ho fatto tirare Violenza).
In gioco non è stato un effetto sgradevole, ma ho come la sensazione di aver sbagliato qualcosa...
qualcuno sa dirmi nulla?

--- Termina citazione ---

A me sembra che tu abbia fatto tutto "giusto", eccetto forse che hai frammato una scena un pochino "debole" come livello di pericolo all'inizio.

Poi però hai portato la scena ad un "crescendo" per arrivare ad un momento di VERO pericolo (in cui, appunto, è saltata fuori Violenza per necessità).

Poi con cordo con Ezio: non c'è nessun obbligo di tiro. Se la scena si risolve senza tirare (vuoi per un Più Che Umano che risolve la cosa, vuoi perché la fiction lo consente per una qualche combinazione di fattori)... si risolve senza tirare.

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