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Spione PbF 1 - fase 6 - Crisi

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Moreno Roncucci:
Mancate tutti e due...    8)

[edit:

Vorrei fosse chiara una cosa: i comprimari su cui usate le carte del destino ESCONO DAL GIOCO. Se descrivi quello che che accade al figlio di Thomas, quella è la fine della sua vicenda, e poi non potrai narrare più nulla su quello che fa o che gli succede.  Non ti sembra un po' prematuro farlo uscire così? Il gioco comunque prosegue finchè ci sono comprimari. ]

Marco Costantini:
Io sinceramente sono prontissimo a fare uscire Chris dal gioco, anzi, ho scelto lui proprio perchè personalmente credo che la sua storia sia stata già sufficientemente raccontata. Personalmente vorrei ora puntare l'attenzione su altri: abbiamo un Schneider che per mantenere una promessa fatta ad un amico si è palesemente messo contro l'HVA, una giovane donna che scopre di essere la figlia dell'uomo che fino a poco fa credeva essere solo il suo datore di lavoro e c'è un politico che non ha ancora fatto capolino nelle nostre vicende.
Se per voi va bene io sono per eliminare Chris, nel modo che ho già descritto.

Moreno Roncucci:
E' una scelta individuale, non serve il consenso del gruppo (anzi, la funzione delle regole è appunto quella di ELIMINARE la necessità del consenso di gruppo).  8)   Volevo solo assicurarmi che tu avessi compreso le conseguenze, mi era venuto il dubbio leggendo il tuo post precedente.

OK, allora, narra il destino finale di Chris, con i dettagli giusti stavolta.

Marco Costantini:
Schneider portò di corsa Chris a Tempelhof.
Lungo la strada gli mise in mano senza troppi convenevoli un biglietto di sola andata per Londra e dei documenti falsi.
Quando Christian sembrò rifiutare, Schneider decise di raccontargli tutto; in fondo anche quello faceva parte del suo impegno a mettere in salvo il figlio di Thomas.
Quando Christian chiese a Schneider come mai stava facendo tutto questo per lui, la vecchia spia tirò fuori una foto ingiallita e spiegazzata dal portafoglio. Nella foto un giovane Thomas con un braccio ingessato sorrideva su un letto d'ospedale.
"Tuo padre mi ha salvato la vita molto tempo fa. Quando gli chiesi cosa avrei potuto fare per ricambiare il favore, lui mi fece promettere che avrei protetto la sua famiglia se lui non ne fosse più stato in grado".
Il racconto di Schneider proseguì fino all'aeroporto e nelle parole della vecchia spia Christian lesse finalmente la verità: ora riusciva a comprendere e in parte giustificare il comportamento di suo padre in tutti quegli anni. Ma fu il conoscere il motivo del suo suicidio che gli alleggerì il cuore.
"Non posso dirti come sentirti, ragazzo. Forse tuo padre è stato davvero un bastardo con te, ma è stato anche il mio unico amico. Non sprecare la vita che ha sacrificato per te (nè la mia, pensa Schneider). Prendi quel volo e tieni un profilo basso. Se tutto andrà bene la tua vita potrà ancora essere piena di gioia".

Ecco qui, forse un po' troppo romanzata.
Il succo è sempre lo stesso: Chris, capendo la storia del padre, riesce a perdonarlo e se ne parte per Londra, dove cercherà di rifarsi una vita lontano dalle trame delle agenzie.

Francesca Giacomini:
TA-DAAAA!!!Sono tornata....ehm.....ok, potete uccidermi, nè avreste ogni ragione....ehm....Ecco il mio destino:

Qualche giorno dopo Gretchen si dirigeva verso casa di sua sorella, come ogni venerdì sera per la loro "cena di famiglia"...
Di Lars non aveva saputo più nulla: aveva passato il muro? E la sua famiglia? In cuor suo Gretchen si sentiva un po' come quelle benefattrici che in tempo di guerra avevano salvato dalla forca tanti giovanissimi soldati impauriti, di quale fazione non aveva importanza..
Improvvisamente, svoltando l'angolo, si paralizzò alla vista di qualcosa di totalmente impensabile...
Un piccolo drappello di curiosi  accanto a lei commentava la scena:"hai sentito? pare sia coinvolta con il traffico di persone dall'altra parte del muro!" "naaa, io la conosco, non ci credo! E' una manovra politica!" "Beh, se è vero la faranno cantare, vedrai!Loro fanno sempre cantare tutti, prima o poi..."
E l'auto della polizia si allontanava con sua sorella che incrociava il suo sguardo dal vetro posteriore..."

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