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PsychoSys v3 - Vampire The Masquerade
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione ---[cite] Domon:[/cite]
--- Citazione ---
Appunto... questo è un errore del MASTER, non del regolamento.
--- Termina citazione ---
no, non credo. il povero master si trova soloa dover preservare lo spirito del gioco perchè il regolamento, fallimentare, lo mette tutto sulle sue spalle e non funziona.
--- Termina citazione ---
Se il master non applica una regola, fa un errore.
--- Citazione ---[cite] Domon:[/cite]
--- Citazione ---
Non ho capito questo frase... mi stai dicendo che io sono fermo a quella fase? Oppure è un insegnamento generico per l'occasionale lettore?
--- Termina citazione ---
non lo so. lo considera DAVVERO un modo inferiore di giocare? se si, IMO sei ancora a quella fase. altrimenti, ovviamente, no.
--- Termina citazione ---
Mah... :D:D sei -TU- che poni problemi di inferiorità e di "lungo-misuraggio" :D:D io non considero inferiore a me neanche una formica :D Figurati uno stile di gioco in un gioco di ruolo :D se uno si diverte a giocare come vuole, io lo lascio giocare come vuole :D:D
questa è proprio comica...
@ Mauro, che il sistema sia incoerente lo sappiamo, altrimenti non saremmo qui. Secondo me è incoerente sul Rewarding però: ti premia (XP) solo perché sei lì a far presenza (ricevi punti esperienza solo perché ti siedi al tavolo per la sessione) e quindi non ti rende -necessaria- la lotta interiore con la Bestia. Quindi basterebbe dare XP a chi combatte e vince la Bestia per renderlo più coerente (e no, non è la base dell'hacking che sto facendo io). Ma come dici tu, siamo fuori dal seminato...
Quindi -> @ Hasimir, il punto a cui volevo arrivare è che per rendere più coerente il SETTING di VtM, devi essere sicuro di avere un Rewarding che premi "quello che tu ritieni il fondamento di quel Setting" (per me è sempre stato arrivare a 10 di Humanity).
Io non conosco il sistema che stai usando, ma se riesci a legare (ad esempio) il superare la Furia del Sangue con un qualche tipo di Rewarding temporaneo o permanente, stai fissando in modo forte il carattere del gioco.
Moreno Roncucci:
Il problema di certi tipi di reward non è solo COSA premia, ma COME premia.
Per esempio, il reward di molte edizioni di D&D premia lo sconfiggere mostri. E ti premia come? Rendendoti più forte e più abile a sconfiggere mostri.
Anche se sposti il reward sull'interpretazione, interpreti solo per diventare più forte a sconfiggere mostri. Il gioco rimane comunque con lo scopo di sconfiggere mostri. Se lo scopo del gioco non è più sconfiggere mostri, quello non è più un reward.
(questo è il motivo principale per il fondamentale fallimento di tutti i sistemi basati sull'idea di incoraggiare l'interpretazione fornendo xp a chi la fa)
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite] khana:[/cite]
--- Citazione ---[cite] Korin Duval:[/cite]
Aggiungo che, preparazione del GM o no, Regola Zero o no, tenere un PG fuori dai giochi mentre gli altri continuano è inutilmente punitivo per il GIOCATORE.
--- Termina citazione ---
Perchè? Se un giocatore decide deliberatamente di portare una storia, di qualsiasi gioco di ruolo esistente o ancora a venire, verso un punto in cui il personaggio "esce" dal gioco, non capisco perché non lo si debba assecondare.
--- Termina citazione ---
La mia risposta è nelle tre parole evidenziate lì sopra. :P
--- Citazione ---
Al giocatore verrà dato un altro personaggio e potrà comunque partecipare; quello che è stato il suo contributo fino ad ora rimane, poiché quello che è successo è successo e da ora in avanti darà un nuovo contributo con un nuovo personaggio.
Non capisco il problema.
--- Termina citazione ---
E'un problema nella misura in cui il gioco si prefigge di essere puntato su QUEL personaggio. L' "investimento emotivo" del giocatore può essere alto, ma se il PG esce di scena "per caso" o per opera di "un altro (GM)", la sensazione di frustrazione può essere alta, per il giocatore che non se l'aspetta.
E il giocatore "esperto" che fa? Si premunisce, NON investendo emotivamente nel personaggio. ^_^;
Avere PG "immortali" fino a fine storia (AiPS) o finchè il giocatore decide di rischiarlo per un motivo (CnV) garantisce che il Giocatore possa investirci sopra almeno un po' senza paura di essere "derubato" a metà strada.
Davide Losito - ( Khana ):
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Il problema di certi tipi di reward non è solo COSA premia, ma COME premia.
Per esempio, il reward di molte edizioni di D&D premia lo sconfiggere mostri. E ti premia come? Rendendoti più forte e più abile a sconfiggere mostri.
Anche se sposti il reward sull'interpretazione, interpreti solo per diventare più forte a sconfiggere mostri. Il gioco rimane comunque con lo scopo di sconfiggere mostri. Se lo scopo del gioco non è più sconfiggere mostri, quello non è più un reward.
(questo è il motivo principale per il fondamentale fallimento di tutti i sistemi basati sull'idea di incoraggiare l'interpretazione fornendo xp a chi la fa)
--- Termina citazione ---
Perfettamente d'accordo.
Infatti suggerivo di dare XP a chi crea conflitti di gioco, non interpretazione.
Se dai XP in D&D basati sui mostri che sconfiggi solo nella situazione specifica in cui rispetti l'allineamento morale (sempre per fare un esempio pratico), la gente farà più attenzione al suo allineamento morale.
Se dai XP sui mostri uccisi a mani nude, la gente combatterà a mani nude... (e prenderà talenti specifici per farlo).
Se nello Storytelling dai XP per quante volte un personaggio supera tiri di Self-Control contro la bestia, la gente inizierà a procurare scene in cui fa quel tiro.
Risolve l'incoerenza? No, chiaro... ma almeno caratterizza e rende tutto meno vago. La lotta con la bestia ha un senso pratico (fai XP) e quindi improvvisamente apparirà nelle storie.
Alessandro Piroddi (Hasimir):
--- Citazione ---[cite] khana:[/cite]
--- Citazione ---[cite] Domon:[/cite]
--- Citazione ---
Appunto... questo è un errore del MASTER, non del regolamento.
--- Termina citazione ---
no, non credo. il povero master si trova soloa dover preservare lo spirito del gioco perchè il regolamento, fallimentare, lo mette tutto sulle sue spalle e non funziona.
--- Termina citazione ---
Se il master non applica una regola, fa un errore.
--- Termina citazione ---
Falso.
In un gioco tradizionale se il Meister ignora le regole fa solo bene, perchè garantisce il divertimento ai giocatori NONOSTANTE le regole del cavolo che il manuale gli suggerisce.
Il problema è a monte...il problema è nel gioco fatto male che costringe i giocatori ad ignorarlo per ottenere ciò che vogliono.
Al contrario in un gioco NW, che nasce con l'idea di dover funzionare as is e se così non è si torna in officina, allora si... ignorare le regole equivale a giocare male (quel gioco).
Per il resto, Khana, apprezzo lo spirito proattivo e di collaborazione :D ... ma come pretendi di potermi aiutare se non sai come funziona il regolamento di riferimento per l'hack? :roll:
Se interessa, basta cliccare la mia firma.
E comunque, please, leggete tutti il mio post precedente a questo e magari provate a rispondere alle 5 problematiche che espongo alla fine.
Grazie 8)
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