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[SLOW DOWN] Relazioni reali e "in gioco".

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Mattia Bulgarelli:
Parliamo di relazioni tra giocatori, persone reali, e come vengono influenzate dalle relazioni tra personaggi.

Partiamo da un caso concreto di una persona che lascerò anonima e che seguirà questo thread... Spero con abbastanza costanza da imbeccarmi le risposte ad eventuali vostre domande.
Questo thread parte in SLOW DOWN anche per questo.

Se avete altri casi concreti, proponeteli. Non fatevi problemi a splittare il thread se necessario.

Per i curiosi: no, io non c'entro. No, non è nessuno che gioca regolarmente con me. No, non l'avete mai vista di persona all'INC o altre fiere (che io sappia).

IL CASO:

Questa ragazza, Z, ha un fidanzato, M.
Hanno interessi in comune, tipo videogiochi, giochi, ecc.

M. ha avuto, in una serie di larp, tramite il suo PG, una trama "personale" con una giocatrice (e relativa PG), chiamiamola X.

Ora, i personaggi di M e X hanno avuto una relazione tra loro.
M e X personalmente, NO (questo datelo per fatto certo, è il fulcro del discorso).

Z non ha ben digerito la cosa, e la cosa ha incrinato il loro rapporto, per un certo periodo.
Ovviamente Z era nella posizione di "sono gelosa" e M in quella di "è solo un gioco, non te la puoi prendere".

Ora la faccenda s'è risolta quasi del tutto, ma è anche vero che M ha dovuto "forzarsi" ad un gioco un po' meno "unsafe" con X. Testualmente (mi dice Z), M avrebbe parlato di "giocate più distaccate".

Ne hanno parlato di recente. Z mi dice che M ha parlato di "giocate come le altre", ma dice che all'epoca aveva colto una cura particolare nel pianificare queste giocate.

Z, ad oggi, continua a chiedersi: "Cosa spinge un giocatore a volere andare così in là nella simulazione, al di là del suo buonsenso, da rischiare di perdere le sue relazioni reali?"

Ovvero: "cosa si può dire del fatto che coloro che giocano non si rendono conto o ignorano volutamente le eventuali conseguenze negative del coinvolgimento emotivo su chi non gioca?"


Chiedo agli utenti max serietà e il minimo storico di battute, grazie. Commentate nel rispetto delle persone coinvolte, anche.

Zachiel:
Non solo nel gioco eh.
Una ragazza che conosco fa tango da una vita con un ragazzo, con cui non è fidanzata. Ovviamente ci mette anima e corpo, vincon gare, fanno spettacoli... e da copione devono essere provocanti (sennò che tango è?). Il fidanzato di lei è geloso.
Io gli ho consigliato di imparare a ballare il tango, così almeno fa con lei quello che lei fa con l'altro e non si sente completamente escluso da quel mondo.
Pare che non gli piaccia il tango.
Dovrebbe la mia amica non ballare più il tango? Limitarsi nel ballare il tango? Io spero di no.

Ovviamente nel tango sei costretto a metterci attenzione ma io vedo il caso dei tuoi amici paragonabile ad una qualsiasi attività. Se lui preparasse con la sua collega un camposcuola di Azione Cattolica o una recita per il circolo di teatro e ci mettesse particolare dedizione, probabilmente l'effetto sarebbe lo stesso.
Io interpreterei come sana gelosia, ne parlerei con la lei fidanzata e poi, a seconda di quel che ne esce, magari farei un passo indietro nel gioco, a malincuore... ma per me è più importante un rapporto di coppia che non un gioco. Farei del metagame per allontanare, nel gioco, i due personaggi, dopo aver spiegato alla giocatrice perché.

Serenello:
Oh, grazie Zachiel *_*

Ti pago da bere a UtopiaR.

E' esattamente quello che cercavo di scrivere da mezz'ora ma non trovavo un buon esempio: il problema non è del gioco ma delle persone.
E' come se uno venisse a darmi del nazista perchè gioco i tedeschi in Axis&Allies.

La soluzione non si può trovare nel gioco ma solo al di fuori di esso e, imho, la realtà è molto più importante del gioco.
In questo caso è ambiguo poichè per lui "è solo un gioco" mentre lei ci vede qualcosa di più. Ma la soluzione non si può introdurre come regola, come una meccanica nel gioco. Si parla e le persone troveranno punti di accordo.

A questo punto poi sta a me decidere se il gioco è più importante della relazione con quella persona. Di base direi che il rapporto con la mia fidanzata > qualsiasi attività ludica, ma è una valutazione unicamente personale, i nostri consigli/esempi non valgono nulla.

Suna:
Se ami una persona devi essere anche capace di amare la sua libertà, che si esprime spesso e volentieri nei passatempi che più ama. La gelosia è una mancanza di fiducia, ma anche e soprattutto di amore verso la libertà di quella persona. Come fai a dire di amare una persona di cui dimostri di non fidarti? Quello non è amore. E' solo desiderio di possesso.

Tutto per dire che il problema non è il passatempo (o se è un termine svilente, la passione), ma la persona che non permette a chi dice di amare di perseguirlo.

Mauro:

--- Citazione da: Paolo Bosi - 2011-08-09 12:45:15 ---A questo punto poi sta a me decidere se il gioco è più importante della relazione con quella persona. Di base direi che il rapporto con la mia fidanzata > qualsiasi attività ludica, ma è una valutazione unicamente personale, i nostri consigli/esempi non valgono nulla
--- Termina citazione ---
Il problema rischia di essere che per te rapporto > qualunque gioco, ma per lei rapporto < gioco; anche senza entrare nella discussione su fiducia e gelosia, un simile rapporto non parte da una situazione paritaria, e anzi uno dei due chiede all'altro di mettere da parte un suo interesse senza che ci sia un vero motivo.
Conoscendo poco la situazione e le persone non è che si possa valutare granché, anche se, come giustamente dici, il problema è nelle persone, non nel gioco; però rischia di essere anche nel rapporto stesso, nel modo in cui viene visto e vissuto.

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