Chiacchieriamo > Generale

Chi se la sente di fare un articolo di spiegazione su LegaNerd?

<< < (2/7) > >>

Riccardo Rossi:
Misi questi link per maggiori spiegazioni
http://www.internoscon.it/2011/pdf/INC_Book_2010.pdf
http://www.internoscon.it/pdf/INC_Book_2011.pdf

Devo dire che il secondo non lo trovai facilmente, continui rimandi a che fosse gratis e scaricabile ma ho dovuto sudare per rintracciarlo.

Dopo una risposta che non riesco ad incollare qui che diceva di aver trovato molte banalità in quei discorsi e che il linguaggio tecnico fosse pretestuoso ho aggiunto questo
http://it.wikipedia.org/wiki/Big_Model

L'utente di LegaNerd non è stato sgarbato, ho riportato solo le critiche per velocità.



Matteo Stendardi Turini:
La pagina di Wikipedia è sostanzialmente un riassunto, con qualche integrazione qua e là, dell'articolo presente sull'IncBook del 2010 (poi qualcuno ha aggiunto anonimamente alcune parti contenenti vere e proprie imbecillità).

Iacopo Benigni:
@Riccardo: si scusa nella furia di scrivere anche io ho confuso la richiesta di una descrizione del big model con la richiesta di capire la storia del gdr recente, i due temi sono strettamente collegati per il mio modo di vedere. La pagina di wikipedia epurata dai vandalismi è il riassunto dell'articolo della Boss a pagina 53 dell'INCBOOK2010 fondamentalmente come ha appena ricordato Matteo.

@Matteo chi cavolo ha scritto il paragrafo "Critiche e Confutazioni"? Prima contraddice quanto detto nelle parti precedenti e poi fa una supercazzola sul fatto che il big model non è scientifico ma sociologico, insinuando che la sociologia non è una scienza o è una scienza minore, senza considerare il fatto che il big model non ha certo la pretesa di essere un modello sociologico. :(


Comunque insisto non so cosa vogliono sapere, ma è quasi impossibile discutere di teorie sui giochi di ruolo senza averli provati. Secondo me sarebbero più utili una serie di articoli che segnalassero le nuove uscite e riproporre recensioni fatte bene dei "classici", perlomeno di quelli diffusi in Italia. Non si può negare che su Lega Nerd quando parlano di teoria si vede benissimo che non sanno di quello che parlano, non lo dico con malizia: ci sono migliaia di utenti è normale che ci sia qualcuno a cui piace ciarlare più che discutere. L'atteggiamento medio è questo: non si tratta di fisica non si tratta di letteratura russa perchè perdere così tanto tempo a scrivere di teorie sul gioco di ruolo?

Non sarà stato sgarbato, ma è difficile sul web cogliere la differenza tra lieve ironia e sfottò gratuito quando si legge:

"Ho provato a dare un'occhiata a questa teoria forgista, che non conoscevo. Posso dire liberamente la mia opinione? Certa gente non ha veramente un cazzo da fare..."

Il refuso forgita/forgista non è mio.



Ora smetto di lamentarmi: vediamo cosa si può fare!

Matteo Suppo:
Sinceramente: ma a che pro?


Lasciamo ai nerd i giochi da nerd. D'altronde già solo il fatto che siano più accessibili ai non-nerd rende alcuni giochi meno appetibili per loro.


Il nerd ha bisogno di sentirsi intelligente e superiore agli altri. Per cui gioca con giochi complicati e/o con centinaia di pagine che una persona non-nerd schifa.


E chiedo scusa se ho offeso qualcuno che si autoproclama nerd, ma ultimamente sono abbastanza intollerante verso questa categoria. Se può farvi sentire meglio, sostituite alla parola nerd la parola poser-nerd.

Moreno Roncucci:
Applausi per triex. Non è elitarismo, è il rendersi conto che il modello "tradizionale" dei gdr ha creato una cultura e una "selezione innaturale" dei giocatori, che ha selezionato proprio le ultime persone al mondo che potrebbero giocare con l'onestà, la partecipazione e la creatività necessaria per ottenere buoni risultati con i gdr.  Perchè insistere a cercare di proporgli qualcosa che gli mina alla base un identità costruita in anni di fatica? E' ovvio che poi si incazzano!

Tornando al post iniziale:
@Riccardo: la teoria non dovrebbe venire nemmeno citata a chi non ha mai provato questi giochi. Non è che non ci capirà niente: peggio, molto peggio, capirà l'esatto contrario.  La piaga peggiore che infesta il mercato Indie americano (l'unica abbastanza forte da avere serie possibilità di farlo estinguere, e che comunque ne ha frenato l'espansione) è stata causata dalla diffusione di queste idee al di là del circolo di chi giocava a questi giochi.  Le idee ovviamente sono state "mappate" sul gdr tradizionale, creando interpretazioni aberranti. Poi quando le persone che avevo interiorizzato queste interpretazioni aberranti hanno finalmente provato giochi forgiti, li hanno giocati secondo le loro aspettative pregresse (roba tipo "tutti fanno il GM", "la storia si decide insieme parlandone prima", "il GM deve fare quello che dicono i giocatori se non vince con i dadi", "in questi giochi non c'è il GM" o "in questi giochi il conflitto è fra giocatori"). Creando un cumulo di false giocate, actual play assurdi, pratiche ottuse e baggianate sparse come "verità" che temo ormai abbia superato, e di molto, l'area di persone che gioca davvero a questi giochi come sono scritti.

Da qui quelli che giocano a Cani dicendo al loro GM chi deve essere "il colpevole", e se il GM non ci sta gli dicono "di di sì o tira i dadi". Da qui quelli che giocano ad avventure in prima serata discutendo fra di loro su "come deve andare avanti la storia". Di quelli quelli che giocano a Polaris facendo a gara a chi la spara più grossa.  Dal dare in mano questi giochi a persone con la testa ormai riempita di baggianate, e convinto e sicuri che "si gioca così, lo dice la teoria".

Io ho letto, riletto e straletto gli articoli di The Forge per anni. Ero convinto di averli capiti. Poi ho giocato a Cani nella Vigna e ho capito che non avevo capito un tubo, che la mia interpretazione del testo era avvelenata da anni ed anni di abitudini e "cose che sanno tutti" fino a diventare una massa di baggianate. Ho vista la stessa cosa su TUTTI quelli che conosco che hanno letto la teoria prima di provare i giochi. Non conosco eccezioni. Non conosco nessuno che abbia mai conosciuto un eccezione. Non ci sono eccezioni.

Quindi? Mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai, mai parlare del Big Model o della teoria forgita a qualcuno senza prima avergli fatto capire BENE come funzionano almeno un paio di questi giochi, e finchè non li gioca di persona.

A quel punto è facile come bere un bicchiere d'acqua. Prima, è praticamente impossibile. Ci passi la vita nei forum a discutere senza ottenere nulla.

Quindi, niente teoria. Non postare link alla teoria, non tradurre teoria, non postare teoria, non citare teoria, non nominare mai la teoria. Piuttosto, parla di giochi. Di un singolo gioco per volta. Di come si chiama, di come si gioca e di quanto è divertente. E' così che si diffonde davvero la teoria.

P.S.: mi rendo conto, rileggendo il tuo post iniziale, che avevi parlato di teoria E di singoli giochi. Mi ero perso il secondo pezzo.  Facevo prima a dirti semplicemente "singoli giochi sì, teoria no". Però il rantone mi è venuto troppo bene per cancellarlo...   8)

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa