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Il Barone di Munchausen

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Renato Ramonda:
Ho come l'impressione che la versione "funzionale" del Barone sia 1001 Nights: li' racconti storie per vincere, ed e' fatto apposta per funzionare bene. :)

Ecco, un drift piu' cazzaro di 1k1 nights (piu' che altro di Colore) potrebbe essere un Barone 2.0

Antonio Caciolli:
io lo ho sempre paragonato a SOS o c'era una volta

non ad un GDR e penso che non sia paragonabile ad un GDR

Raffaele Vota:
Non ho ben capito la questione della poca funzionalità. Nella versione che ho io del Barone non è che si vinca o si perda. Se accumuli monete poi le devi scommettere sulla storia  migliore (eccetto ovviamente quella che hai narrato tu).

Il sistema ad obiezioni e scommesse può dare dei problemi se non hai inventiva e non riesci a "bloccare" una scommessa o obiezione altrui. Mal che vada, le alternative sono:

1. la incorpori nella tua descrizione.
2. passi, cedendo la storia ad un altro e... bevendo! "La mia gola è forse troppo secca per continuare?".

Nello stesso manuale ci sono elencate delle strategie di gioco. L'ottica sta nell'accumulare monete, quindi scommettendo e incorporando le scommesse/obierzioni altrui, tanto poi puoi sempre cedere e, alla fine, le monete che hai di fronte a te le PERDERAI tutte in favore di un altro, quello che ha raccontato secondo te la storia migliore.

In sintesi, quindi, da come la vedo io, è: racconta belle storie, con il fondamentale contributo degli altri giocatori. Che poi ti premieranno.

adam:
credo sia classificato come gdr solo per fini editoriali °L° in maniera scherzosa è detto anche nel manuale (ad esempio nel paragrafo della "creazione del personaggio" che l'autore non voleva mettere ma l'editore lo ha costretto a farlo). Ma non essendo un gdr non può di certo ricadere nelle teorie forgite... e quindi non può essere definito incoerente secondo queste teorie. Se fosse un gdr, sarebbe sul vivere le avventure narrate tramite i personaggi, non sul narrarle e basta. è la solita storia di "risiko è un gdr perché interpreti capi d'armata".

Concordo quindi sul fatto che sia molto più assimilabile ad un gioco come c'era una volta che ad un qualsiasi gdr.

Comunque, l'ho comprato a lucca quest'anno (dopo tanto che l'avevo adocchiato—insieme a osok che ho tanto giocato ma mai avuto °L°) e sul treno al ritorno non smettevo di ridere leggendolo.

Moreno Roncucci:
Rafman, il problema è che gli altri ti "mettono ostacoli" mentre narri la tua storia.

Se sono bravi, e ti sgambettano bene, ti interrompono. Per evitarlo, tendi a dargli pochi appigli. E la narrazione piena di dettagli e di inventiva che dovresti fare in gioco va a farsi friggere. (insieme a gran parte del colore)

O, in alternativa, si gioca per il colore, impostando molto sul parlare in character come gentiluomini, e chissenefrega del sistema di gioco.

Insomma, L'IDEA del gioco è molto carina. Ma il sistema sta sulle scatole, in realtà non serve a migliorare il gioco. Ostacola il colore del gioco.

Più sopra Renato ha parlato di 1001 Night. Somiglia molto, concettualmente, come idea: chiusi della reggia del sultano, potete usare solo le vostre storie, che raccontate, per acquisire favori, vantaggi, o far decapitare gli altri. Ed è un gioco che si gioca ferocemente per vincere.

Però, i tuoi avversari non hanno nessun vantaggio, lì, a bloccarti la storia. Hanno piuttosto vantaggio a sottolinearne certi aspetti e non altri. Puoi giocarlo nella maniera più "feroce con il coltello tra i denti", attento tatticamente ad ogni singola mossa che possa farti guadagnare qualcosa o possa danneggiare il tuo avversario... e la storia narrata non ne risentirà minimamente.

Ha risolto la classica incogruenza che c'è sia in B.M che in Once Upon a Time che in On Stage: giochi dove, in teoria, si dovrebbero creare e narrare storie, in cui però costantemente c'è una sola persona che costruisce e le altre che distruggono e lo ostacolano...

(non so però che edizione hai tu, non riesco ad aprire il link...)

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