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Cosa c'è di divertente in D&D ?

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Moreno Roncucci:
Non esiste una risposta. Probabilmente ciascuno è lì per motivi diversi, per fare cose diverse con metodi diversi.

E il risultato, appunto, è il tipo di gioco che hai descritto.  Si cazzeggia per passare il tempo. (e notare che questa è la parte divertente. Che paghi magari con il pallosissimo railroading del GM e della sua "bella storia").

Perchè alcuni (non tantissim, la maggior parte ha smesso)) proseguono a giocare così? Alcuni perchè giocare a "facciamo finta di essere" comunque diverte abbastanza, altri semplicemente per stare fra amici, altri per non rompere il gruppo, anche lì dipende da persona a persona.

Di sicuro non tornerei mai indietro a quel tipo di gioco.

Manfredi Arca:
Ma il cazzeggio non può dipendere dal gruppo ed esserci anche in una partita a cnv?
Secondo me non è un tipo di gioco ma un modo di giocare.

Zachiel:
Che te posso dì...

Il nano del mio gruppo (il giocatore del nano) vuole andare in taverna a fare le risse. Non importa se c'è da salvare il mondo, a lui piace di più fare casino e caciara.
Ed allora penso che anche se gioco a Trollbabe dove può ambire ad avere il suo impero la sua trollbabe andrà come prima cosa in taverna a fare caciara... perché anche quella è ua cosa che il giocatore non può fare nella vita reale. E lo vedremo perché volendo testare Trollbabe una partita per capire bene le regole ce la faremo.

Certo in un gioco come D&D dove vincere contro un mostro di pari grado di sfida è fin troppo facile si tende a ricordarsi quando si era in difficoltà... cioè quando hai rischiato la morte in modo abbastanza stupido, perché morire in combattimento in modo sensato è da un po' che non lo vedo.

Se riesci a farci un gioco sopra, ben venga.

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Alessandro Piroddi (Hasimir) - 2011-07-21 09:24:28 ---
E mi è mezza venuta in mente l'idea di un gioco umoristico "Failure-Driven" in cui le gesta eroiche siano un elemento di sfondo mentre in primo piano c'è il cazzeggio, le minchiate da taverna e ovviamente tutta la serie di TIPICI fallimenti insensati che accadono quando si tirano i dadi per attività triviali.

--- Termina citazione ---

Ed ecco il momento "Mattia si fa odiare" della settimana! XD

Per me non funzionerebbe.

Il perché me l'hanno spiegato i miei compagni di gruppo del "gruppo storico", anche senza saperlo.

Perché se lo scopo socialmente dichiarato è quello di fare una storiella scema piena di buffonate, disinneschi il gusto della trasgressione.

Quei momenti lì sono divertenti perché la buffonata consta proprio nel rompere la finalità dichiarata di storia seria, o addirittura "epica".

DnD se la tira da matti, nei manuali (in ogni edizione, conformemente all'epoca): eroi, combattimenti epici, i mostri, donnine seminude incatenate, draghi giganteschi, ecc... poi uno "fa il cretino con i poteri" e gli pare di trasgredire un sacco.

È il meccanismo goliardico che ti fa morire dal ridere ( -_-; ) se fai la pipì sotto il cartello "non sporcare i muri", o dei bambini che dicono le parolacce.
Anche persone che nella realtà non trasgredirebbero (neanche per cose da poco) sono spinte a trasgredire dal fatto che "tanto è tutto finto".

Se il patto sociale è "adesso facciamo i cretini", hai tolto il gusto di trasgredire.

Matteo Suppo:

--- Citazione ---Ma il cazzeggio non può dipendere dal gruppo ed esserci anche in una partita a cnv?
--- Termina citazione ---
Non confondiamo il cazzeggio con le risate e l'atmosfera rilassata. In una partita a Cani nella Vigna si ride, scherza, etc etc. Ma si fanno anche cose. Non è cazzeggiare: alla fine della sessione hai avuto momenti intensi, hai vissuto/creato una storia soddisfacente.

In una partita a d&d in realtà è lo stesso: solo che la parte di scherzi/risa/battute etc etc è molto più ampia, e soprattutto straborda spesso nella fiction.

Il motivo è semplice: d&d è un gioco noioso.

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