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Zombi... come renderli in un gdr indie?
Moreno Roncucci:
Alcuni titoli e link:
Narrativisti:
Per giocare la piaga degli Zombie come un romanzo di fantascienza (conseguenze sociali, futuro dell'umanità, etc.) va benissimo Shock
Per giocarli come un telefilm ("i sopravvissuti") o comunque come le avventure di un gruppo di personaggi che non sono solo carne da macello, va bene AiPS
Poi, giochi specifici sugli Zombie... la beta di "Infected" pare sparita dalla rete, non ho trovato links, comunque c'è Zombie Cinema di Eero...
Simulazionisti:
Per simulare un "film di zombie" senza GM e con narrazione condivisa: Geiger Counter (gratuito, lo scarichi da qui )
Se preferisci il GM e qualcuno ha Jenga, puoi usare Dread (quello con Jenga, non l'altro), che adesso è di nuovo disponibile su IPR (e QUI c'è il sito)
Se vuoi qualcosa di più "tradizionale", c'è Dead of Night, inglese, attualmente esaurito su IPR ma non dall'editore. Solo che nel sito dell'edityore il link per comprarlo è morto, questo è il forum del gioco nel collective endeavour
Dino Antonio Tappat:
--- Citazione ---[cite]Autore: Suna[/cite][p]Personalmente ritengo che la figura dello zombie sia una sorta di autocritica, o di critica sociale. Basti guardare come la questione viene spesso trattata dai registi più validi, primo tra tutti Romero. La questione non sono tanto gli zombi, ma come i sopravvissuti reagiscono. Lì infatti, privi della protezione offerta dalla "normalità", saltano fuori i loro veri io.
E gli stessi zombi... se all'essere umano togli razionalità e ipocrisia, cosa ne rimane, se non un mostro che divora altri esseri umani? Però gli zombi tra di loro non si ammazzano mai, mentre i sopravvissuti, molto spesso, sono capaci di autentiche mostruosità verso i propri simili.
The Walking Dead è un fumetto che tratta molto bene questa tematica.[/p]
--- Termina citazione ---
Sai, proprio mentre leggevo la prima parte del tuo post mi veniva in mente "secondo me dovrebbe leggere The Walking Dead" ^_^ Quel fumetto, in effetti, presenta una critica sociale molto interessante... e se quel che cerchi da un gioco è ricreare un'atmosfera simile, penso che ti convenga sul serio provare con Shock. D'altronde, se vuoi critica sociale e conflitti personali, gli zombie sono praticamente di secondaria importanza: è la maniera in cui le persone reagiscono di fronte a una situazione così estrema che fa la differenza.
Alessandro Piroddi (Hasimir):
Non ho letto l'intero thread, cosa che mi riprometto di fare, ma partendo da qui...
--- Citazione ---[cite]Autore: Suna[/cite]La questione non sono tanto gli zombi, ma come i sopravvissuti reagiscono. Lì infatti, privi della protezione offerta dalla "normalità", saltano fuori i loro veri io.
--- Termina citazione ---
Direi ke a te andrebbe bene un gdr narrativista centrato sulle scelte personali e morali dei PG.
Gli zombi alla fine ti servono solo come strumento per generare pressione e minaccia, spingendo così i sopravvissuti ad operare scelte difficili ... insomma è una questione di Colore più che di altro.
Solar System, PsychoSys, magari un hack di NCaS (non insonni, ma sopravvissuti, non Follia ma Isteria, non poteri magici ma scariche di adrenalina o soluzioni creative).
Anche AiPS potrebbe funzionare considerando che il gioco verte sui problemi personali dei PG.
Però sono tutte soluzioni a medio termine.
Per qualcosa di più contenuto ed immediato forse mi viene in mente Shell Shock ... sostituisci la guerra in vietnam con l'invasione di zombie, e dovrebbe fungere bene ;)
Geiger Counter ti può far giocare un "perfetto" film di zombie, ma molto probabilmente mancherebbe quasi del tutto l'elemento che cerchi (cioè il dramma interiore) che verrebbe soppiantato dall'azione, dalla scenografia, magari dalla commedia nera.
Suna:
Innanzitutto ringrazio tutti per il gentile contributo.
Spero di avere occasione di provare alcuni dei sistemi proposti. Altri, come AiPS li ho provati, ma con scarsi risultati (AiPS pone al centro la trama, che non è esattamente il punto forte di un film sugli zombi, infatti il risultato è stato parecchio scialbo: non avevamo deciso o capito bene in che direzione volessimo andare).
Hasimir ha centrato in pieno il nocciolo della questione, un gioco narrativista incentrato sulla psicologia dei personaggi. Non mi resta che provare un po' di soluzioni tra quelle proposte.
Grazie ancora!
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