Autore Topic: Regolamento per land virtuale - Esercizio di design  (Letto 12090 volte)

Bramante

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Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #30 il: 2011-07-14 10:41:28 »
La butto li: mai pensato che cose che paio tanto care come la descrizioni dell'abbigliamento vadano rimandate nella finestra di descrizione del personaggio? quando si entra in chat si descrive il vestito che si indossa lì e per sapere come uno è vestito basta cliccare sul nome, evitando le costanti descrizioni. un click e sei subito aggiornato. non si sacrifica la descrittività, rimandandola in una finestra e non si inficia la velocità delle azioni. Capisco che quando si è abituati a scrivere tanto (o più in generala a fare un qualcosa) tornare indietro faccia storcere il naso, ma a parer mio quando ti accorgerai di quanto di più giochi il personaggio facendolo vivere di più ne trarrarai conclusioni diverse.
Troppo spesso nel gdr classico il rapporto tra Narratore e Giocatore somiglia a una relazione Master & Slave, ma senza Safe Word

Zachiel

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Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #31 il: 2011-07-14 11:04:13 »
La butto li: mai pensato che cose che paio tanto care come la descrizioni dell'abbigliamento vadano rimandate nella finestra di descrizione del personaggio? quando si entra in chat si descrive il vestito che si indossa lì e per sapere come uno è vestito basta cliccare sul nome, evitando le costanti descrizioni. un click e sei subito aggiornato. non si sacrifica la descrittività, rimandandola in una finestra e non si inficia la velocità delle azioni. Capisco che quando si è abituati a scrivere tanto (o più in generala a fare un qualcosa) tornare indietro faccia storcere il naso, ma a parer mio quando ti accorgerai di quanto di più giochi il personaggio facendolo vivere di più ne trarrarai conclusioni diverse.

Se stai pensando al fatto di evitare descrizioni abbigliamento in tag sono parzialmente d'accordo.
Per come sono abituato a vedere (e non è una cosa regolamentata ma soluzioni inventate dai giocatori) ci si scrive in scheda diverse combinazioni di abbigliamento, magari descritte fin troppo minuziosamente, poi si specifica in tag quale delle tante si ha.
Io ho provato, proprio per distaccarmene, a scrivere in scheda quali cose ho addosso e quali no ma aggiornare la scheda ogni volta che tolgo un mantello o cambio pantaloni è stressante. (apri la scheda, seleziona la finestra di modifica, cerca le parti da modificare, salva...)
Stessa cosa cercarlo in schede di altri, a meno di non inserire un campo apposito dove creare descrizioni vestiti con un segno di spunta a fianco in modo che compaiano in scheda.

Importante: mai assegnare proprietà magiche o non agli abiti. Mi capita continuamente di dover giocare con un mantello indosso nonostante il personaggio sia un acrobata o il clima sia caldissimo perché se lo tolgo la mia vulnerabilità sale da "per colpirmi devi attaccarmi con certi tipi di magie che mi permettono di sopravvivere al primo turno" a "mi colpisci, muoio".
A questo proposito... armature. Certo un cavaliere da giostra non va sempre in giro in armatura. Come evitiamo che la gente se ne approfitti (es. protezioni magiche direttamente sulla persona, ma a questo punto perché le armature?)? O meglio, evitiamo che la gente se ne approfitti?

Ivano P.

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Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #32 il: 2011-07-14 11:18:51 »
 :P Secondo me è un bene, piuttosto apro una discussione a parte per un idea molto alternativa.

Sulle azioni, personalmente quando masterizzavo via msn seguivo la regola "più azioni fai nel tuo turno più è difficile ti riescano"

Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #33 il: 2011-07-14 11:34:10 »
Tutt'altro, state certamente andando in una direzione, io pr dire sarei molto più simulazionista
Ok, apro una parentesti che spero si richiuda subito.

L'intento creativo (creative agenda) è qualche cosa di cui il designer deve tenere conto - o almeno conoscere - durante la progettazione di un gioco.
E' però un tratto prettamente teorico che nella pratica si manifesta solo dopo un ciclo intero di giocate, e spesso non è nemmeno facilmente individuabile: se il gioco è ben progettato e i giocatori si sono divertiti, magari loro stessi nemmeno saprebbero dire quale i.c. si sia sviluppato, ma sono comunque usciti soddisfatti.

E, in particolare (e qui rispondo pure a Marco), le singole tecniche non sono categorizzabili per intento creativo.
Per il momento noi abbiamo solo detto che il gioco si svolge in chat, che per essere divertente deve favorire l'interazione e quindi le azioni in chat devono essere il più veloci e dirette possibile.
Questo non rimanda ad alcun tipo di intento creativo, sono solamente regole per rendere il gioco scorrevole.

"Vengo premiato per fare la storia interessante" non è in alcun modo indice di intento narrativista così come "cerco di far sembrare verosimile il mio personaggio" non lo è di simulazionista; sono entrambi indice di concetti mal digeriti.

Davvero, non è un problema da porsi - e di certo non adesso che stiamo semplicemente parlando di chat, stream e lunghezza delle azioni.

Ci siamo?

Zachiel

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Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #34 il: 2011-07-14 15:34:44 »
Ok, concetti assorbiti, almeno nella memoria a breve termine. Parentesi chiusa per me e continuiamo sulla strada di Matteo, che rimane capoprogetto visto che è stato tanto interessato da aprire il post.

Matteo Suppo

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Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #35 il: 2011-07-15 06:24:59 »
Concordo con matteo. a parlare delle creative agenda non si ottiene nulla se non una figuraccia.

secondo me un problema da evitare son le descrizioni fini a sè stesse. in un film esistono i costumisti perché visualmente si possono passare informazioni agilmente senza inficiare la comunicazione degli eventi. in un gioco di ruolo no, specialmente online.

nel pbf di apocalypse world descrivevo il mio personaggio con una vecchia e rattoppata giacca militare, ma perché era un po' il simbolo di potere di madison. era rilevante. ma le sue scarpe non lo erano, così come i pantaloni.

con questo voglio dire che bisognerebbe ridurre al minimo le descrizioni inutili e ridondanti. separarle in un altro pannello ci può stare, ma mi spiacerebbe vedere chi perde tempo a modificare il proprio vestiario.

se proprio piace cambiare vestiti e look si può sempre mettere un servizio di avatar dress up xd
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Zachiel

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Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #36 il: 2011-07-15 07:35:46 »
Avatar dress up (non di quelle cose fatte in flash ma "ogni oggetto in equipaggiamento ha un'immagine che puoi personalizzare" e disposto tipo equipaggiamento di un videogioco alla Diablo II) funziona e dà un'idea visiva di cosa indossi, ma potrebbe essere difficile trovare esattamente il vestito come lo vuoi tu.

D'altro canto capita spesso, interagendo con altri personaggi, che sapere come sono vestiti sia importante. Per dirgli di togliersi quei sudici scarponi quando entra in casa di altri, per sistemargli il colletto della camicia dopo che si è cavato la giubba, per deridere il suo gonnellino ricamato a boccali di birra (l'ho visto succedere, sì).
Che magari il gonnellino era importante quanto la giacca da militare di Madison ma il fatto che indossasse degli stivali e non delle infradito non era così scontato.
Insomma, favorevole a che ci sia una descrizione degli abiti in scheda, almeno.
Ma una cosa sbrigativa, a punto elenco, non una cosa pesante ed illeggibile come quella della mia barda, che cito a titolo d'esempio:

Citazione
Le piace vestire comodamente, anche se raramente si concede il lusso di non portare un'armatura leggera sotto le vesti.
Solitamente indossa una sottoveste bianca in tessuto povero per minimizzare lo sfregamento della pelle contro l'armatura, sopra la quale porta una veste di seta senza maniche a girocollo piuttosto largo e terminante in diagonale a metà coscia circa, di colore indaco scuro nella metà superiore e dolcemente degradante verso un rosso acceso nella parte inferiore, mentre dalla linea dei fianchi varie sfumature e disegni nei toni del verde pallido e del grigio vanno a conferire un'aria elegante all'abito. Tutti i bordi del vestito sono contornati da circa un centimetro di stoffa argentata. Sopra a questo abito, è solita indossare una sopravveste sempre senza maniche ma più corta e con una larga scollatura circolare, di raso celeste con motivi tono su tono, con un bordino bianco ricamato che corre tutt'intorno alla scollatura, a mezzo centimetro dall'orlo della stessa. I vestiti sono stretti in vita da una serie di sottili cinture alle quali sono appesi un borsello, rigorosamente con l'apertura verso l'interno cosicchè sia nesessario slacciare la cintura o stare in piedi e trattenere il fiato per metterci dentro con fatica una mano ed un pugnale ben incastrato nel suo fodero. L'elsa del pugnale è in legno dorato e traforato a ricordare la forma stilizzata di un occhio dalla pupilla triangolare, riproduzione parziale del simbolo di Deneir.
Al di sopra di questo, che possiamo definire la tenuta da interni della ragazza, indossa una giubba di foggia marinara, che le arriva a metà polpaccio. La giubba è di cuoio abbastanza leggero, impermeabilizzata con l'uso di sostanze animali e tinta di un blu scuro che si è leggermente sbiadito col tempo. Sul davanti, i lembi ricadono praticamente verticali dalle spalle, come due rettangoli rigidi, fatta eccezione per il largo colletto riccamente intarsiato con filamenti bianchi ed argentati, come quelli indossati dagli ammiragli inglesi ai tempi d'oro, ma forse ancora più sfarzoso. La giubba ha delle maniche abilmente cucite nella parte interna, di seta in tinta con la veste, impreziosite da larghi riquadri a motivi dorati, bianchi e porpora; tali maniche sono del tutto simili, almeno esteticamente, alle maniche larghe di un kimono. E' solita arrotolarle quando si dedica ai lavori manuali.
Spesso, nonostante il caldo, ama indossare questa giubba anche negli interni, anche perché nell'interno della parte anteriore della giubba sono riposti, in tasche ricavate nella robusta fodera interna e rinforzate con cuoio, oppure direttamente legati con laccetti e fascette in cuoio, gli strumenti che le servono per il suo hobby di cartografa e tre piccoli taccuini rilegati in cuoio scuro: uno per gli appunti personali, uno per gli schizzi preparatori per le mappe ed uno per gli appunti relativi agli schizzi.
Anche se dovesse togliersi la giubba, le spalle e la parte superiore del braccio sarebbero coperti dall'armatura, nel caso la stesse indossando.
Al collo porta un'alta sciarpa di seta azzurra e blu dagli angoli riccamente decorati con motivi dorati. Sopra a questa, indossa una catenella dorata alla quale è appeso il simbolo della Legione delle Guardie del Destino: un largo e vistoso tondo metallico con inscritto il bassorilievo smaltato del simbolo sacro di Kelemvor.
Alla catenella è infilato, quando non lo indossa, un anello col simbolo di Tyr.
Sempre più raramente porta una tracolla di cuoio verde decorato con motivi geometrici dorati alla quale è appesa, dietro le spalle, la yarting (che ricordo essere l'equivalente della moderna chitarra).
Sotto alla cintola, indossa invece un pratico paio di pantaloni color sabbia che le stanno leggermente larghi, fasciati intorno alle caviglie con delle bende strette per facilitarne l'inserimento nel robusto paio di stivali di cuoio con risvolto, alti fino a metà polpaccio.

Ora la si vede spesso con una magnifica, lucidissima armatura in pregiato mithral, che sembra (con sua somma meraviglia) non brunire mai.
La spallina destra e le fibbie sono cesellate a forma di testa di lupo... quelle a testa di drago erano finite, a quanto pare...
Gli oggetti che normalmente porta nella giubba sono in tal caso in un borsello allacciato alla cintura con robuste cinghie, sempre con l'apertura rivolta verso l'interno.

Appesi alla cintura, un sacchetto di tela con dentro una scatola 15x15x30 e -al fianco del sacco- il falchion.


Effettivamente, un paio d'immagini sarebbero bastate a chiarire il concetto (l'avatar ed un'immagine dell'armatura), ma una regola della land era: una descrizione del genere "vedi avatar" è considerata insufficiente. Sforzatevici almeno un po'.
E mi rendo conto ora che non ho neppure descritto la tracolla con l'arco e la faretra e neppure i mutandoni di lana. :-[

Matteo Suppo

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Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #37 il: 2011-07-15 10:30:44 »
Si può ragionevolmente dedurre il vestiario di colore dal personaggio, per cui se ti dico di togliere i sudici scarponi, a meno che tu non indossi delle infradito e per te sia importante averle, me la fai passare, anche se non hai esplicitamente detto che li indossavi.

ah, comunque senza offesa, ma la descrizione ho iniziato a leggerla e poi ho saltato completamente per noia. non costringerei mai qualcuno a leggere un wall of text solo per capire come è fatta una persona.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Zachiel

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Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #38 il: 2011-07-15 11:54:27 »
ah, comunque senza offesa, ma la descrizione ho iniziato a leggerla e poi ho saltato completamente per noia. non costringerei mai qualcuno a leggere un wall of text solo per capire come è fatta una persona.

Infatti nessuna offesa, era la descrizione puntuale di ciò che si vedeva nel pezzo dell'immagine che mi era toccato tagliar fuori dall'avatar, salvo per l'armatura.
Non si pretendeva che nessuno la leggesse ma importava come riferimento nel caso a qualcuno fosse servito sapere un dettaglio, tipo "indossi il simbolo del tuo dio?". (Ripeterlo ad ognuno è, nel complesso, una perdita di tempo più lunga).

Favorevole, ripeto, a rendere più agile la lettura trasformandola in un:
  • sottoveste bianca povera
  • armatura di cuoio borchiato con spalline corte
e così via.

Ivano P.

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Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #39 il: 2011-07-15 12:38:19 »
Citazione
Concordo con matteo. a parlare delle creative agenda non si ottiene nulla se non una figuraccia.

Allora, io trovo positivo che più persone abbiano idee che si incastrano bene, fine.
Dovendo fare una land da zero andrei in direzione completamente diversa, quindi c'è una sorta di affinità di intenti.
Va meglio così?

Matteo Suppo

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Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #40 il: 2011-07-15 18:08:59 »
Guarda che a noi interesss anche questa direzione completamente differente.

esponila, tanto è in topic.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Zachiel

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Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #41 il: 2011-07-20 08:04:12 »
Ivano?

Ivano?

Ok non lo vedo, intanto andiamo avanti che ci stiamo arenando, se ha idee buone vederle poi non ci farà troppo male, spero.

Ivano P.

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Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #42 il: 2011-07-21 14:57:00 »
Rieccomi!


Citazione
Guarda che a noi interesss anche questa direzione completamente differente.

esponila, tanto è in topic.

Ok, allora andate a curiosarvi questo, l' altra volta ho provato a riassumere ma sono stato frainteso.

http://battlemaster.org/

La wiki intendo.

Lo scopo sarebbe simulativo, per un po' stacchi e vai a viverti un mondo fantasy, che tu sia un oste, un bandito o un condottiero

Combattimenti automatizzati, magari con aspetti tattici complessi, ma automatizzati.

In ogni location in cui si trova gente può apparire una chattina

Morte: solo se la corteggi o è significativa per qualcuno. Al live questo si ottiene rendendo l' istant kill  molto difficile tramite un meccanismo di coma da dissanguamento di durata immodificabile e guarigioni infinite.

Possibilità di reclutare npc come soldati per certi personaggi.

Alcune zone da picchio automatizzate


Ambientazione:

Arcana Domine: la mia, nel caso metterei "quest" di carattere sociale che vanno a scavare nelle zone volutamente grige dell' ambientazione (per dire un classico, la resurrezione è una forma di negromanzia? E' immorale?)

Isprarsi a Warlord Battlecray un simpatico wargame con un fottiliardo di razze in cui avevi il tuo eroe e di scontro in scontro potevi tenerti degli seguaci, e visitare le varie location facendo imprese di vario genere sulla mappa del mondo che si riflettevano su quano eri amato da questa o quella razza.

Niente cose che forniscono oro regolarmente

Le "classi" basate in primissul tipo di gioco che la persona vuol fare tipo:

Avventuriero: Un rappresentante della sua razza con varie abilità particolari (tizio che si può intrufolare non visto o  vede i nascosti ad esempio, o capace di teletrasportarsi)

Lord: capace di reclutare e comandare truppe che lo seguano (ergo per tattiche coplsse più lord devono cooperare)
Vuoi fare gioco politico? risci a farlo anche se non hai PG sotto di te

Popolano: un tizio con abilità di supporto che favoriscono l'aggregazione della gente (es. oste)


Per dire, mettiamo che vogliam rendere giocabile una razza rara, dramma in molte land, semplicemente non potranno esserci lord di quella razza.
Vogliamo i draghi? ok, saranno avventurieri con lo svantaggio di non poter accedere alle locande.

Devo scappare, scusate ma se non postavo così non postavo più, poi vedo di chiarire meglio magari.












Matteo Suppo

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Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #43 il: 2011-07-21 17:46:22 »
Ivano, faccio anche a te le stesse domande fatte ad altri:


Quale sarebbe lo scopo ultimo della land che vorresti? Dici "staccare per un po' e vivere in un mondo fantasy, che tu sia un oste, un bandito o un condottiero", ma anche "[/size]quest" di carattere sociale che vanno a scavare nelle zone volutamente grige dell' ambientazione (per dire un classico, la resurrezione è una forma di negromanzia? E' immorale?)"
[/size]
[/size]A me sembra che tra fare un oste e un condottiero impegnato in una quest del genere ci sia una bella differenza. A livello proprio di tipo di gioco. Tu non trovi?
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Re:Regolamento per land virtuale - Esercizio di design
« Risposta #44 il: 2011-07-22 10:29:53 »
Scusatemi se non rispondo, sono sotto esami e ho poco tempo per stare dietro a questa cosa, al momento. Pardon!