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Spione PbF 1 - fase 1 - Manovre
Francesca Giacomini:
Ricapitolando, domanda: Lars è ancora sulle scale o, a questo punto, se ne è andato?
Dopo il post di Marco direi che è andato..
Marco Costantini:
Il dettaglio della casa l'ho preso dal primo post di Claudia, che mi sono andato a leggere prima di postare
--- Citazione ---[cite] Claudia Cangini:[/cite]Come ogni giovedì si erano incontrati al Kabarett. Nella scarsa luce del locale avevano ascoltato la musica dal vivo, fumato, bevuto. Poi lui la aveva accompagnata a casa e, come al solito, era salito da lei e avevano fatto l’amore.
--- Termina citazione ---
La questione riferita a dove Gretchen abiti può essere ancora aperta. In effetti anche io me li vedevo meglio in un alberghetto di quart'ordine, anche perchè portarsi il "contatto" a casa potrebbe destare sospetti e magari rovinare la leggenda di Gretchen. A Francesca l'ultima parola direi.
Per quanto riguarda la tempistica della scena: no, Lars non se n'è andato ancora. La scena che ho descritto avviene mentre Lars chiude la porta della camera; se vuoi puoi ancora fermarlo.
Per quanto riguarda la scena in se e per se, invece, con l'investigatore ed i problemi legati alla sua figura ditemi se la cosa vi suona troppo strana o fuori luogo. In tal caso posso benissimo editare la scena e mettere al posto dell'investigatore Andi direttamente la moglie di Lars (sì...forse così la cosa è anche più interessante).
Per Thomas invece mi trovo un po' in stallo. Urgerebbe che qualcuno cominci a metterlo davvero in pericolo.
Io verso le 15.30 parto per tornare stasera. Se l'idea di mettere Karin al posto di Andi vi va bene ma io non ho ancora editato, continuate pure come se l'avessi fatto. L'idea è che la moglie di Lars voglia "indagare" sulla sciacquetta che si porta al letto il marito.
@Moreno
Grazie per i link. In effetti mi son fatto prendere la mano dalla quantità di film e telefilm col classico investigatore fermo in macchina. E' un'immagine così forte (mutuata in effetti da una New York qualsiasi) che il mio cervello non ha potuto ometterla :P
Moreno Roncucci:
Sì, l'investigatore mi pare parecchio fuori luogo. Stiamo parlando di un economia dove il 98% del volume d'affari va allo stato e l'attività privata si ferma al piccolo artigianato. Non esistono gli idraulici privati, come fa a lavorare un investigatore privato? In uno stato di polizia poi? E' come se avessi descritto un vichingo del settimo secolo arrivato da una macchina del tempo.
Si potrebbe sostituire con un agente della stasi, ma questo cambierebbe parecchio la natura dell'indagine e il problema: non sarebbe mandato dalla moglie, sarebbe mandato dai superiori di Lars. Sarebbe una deviazione decisa dell'atmosfera verso la letalità rendendo abbastanza ininfluente a questo punto il fatto che Lars dica o no alla moglie di Gretchen
Claudia Cangini:
Sulla questione di chi è che sta seguendo Lars.
L'idea della moglie non mi entusiasma, mi sembra che metterci lei ci precluderebbe molte possibilità. Intendo dire che farla venire a conoscenza immediatamente della tresca brucia parecchi ponti.
L'osservatore potrebbe anche essere un'altra persona, però.
Abbiamo detto che Lars è un funzionario del partito in disgrazia, ergo è facile immaginare che ci sia qualche "collega" che gli vuole male e magari ci ha già messo del suo nei suoi guai.
Costui potrebbe avergli messo alle calcagna un suo galoppino per rimediare qualche informazione compromettente.
Infatti, sembra che Lars si preoccupi degli effetti sulla sua carriera se si venisse a risapere che tradisce la moglie, quindi un'nformazione simile sarebbe utile a qualcuno che voglia danneggiarlo politicamente.
L'investigatore privato può essere una figura improbabile, nella Berlino Est anni 60, ma il giovane lecchino che spera di fare carriera politica mi pare ci stia benissimo (probabilmente ci starebbe ovunque e in qualsiasi epoca :shock: )
Francesca Giacomini:
L’interfono riportò Thomas al presente e alla pressante presenza di Schultz, impassibile davanti a lui, quasi in attesa…
“Signor Baum, c’è suo figlio al telefono, glielo passo”
“Che fortunata coincidenza!” Esplose Schultz.
“Puoi fissare un incontro con il tuo caro figliolo proprio ora! Rispondi Thomas e ricordati di mettere in viva voce!”
Il telefono nero cominciò a squillare insistente quasi volesse trapassargli la testa e Thomas si sentiva come un topolino affamato di fronte ad un boccone avvelenato: doveva solo scegliere di che morte morire, era in trappola, stretto nelle corde che lui stesso si era legato attorno al collo.
Come un automa schiacciò il pulsante accettando la comunicazione, ma non riuscì ad emettere alcun suono
“Pronto, papà??La mia segretaria mi ha detto che mi hai cercato?Dimmi!...papà? Ci sei?Pronto?”
@ Casa di Gretchen. Io pensavo stesse nell'appartamento modesto e spoglio di un condominio popolare, dove ha ricreato perfettamente la sua identità e dove porta Lars per fargli credere che tutto sia assolutamente autentico. Prima viveva con la sorella, quindi un appartamentino suo mi sembra adeguato: evita alberghi, domande, rientri e domande su casa sua, no?
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