Play by Forum > (Cani nella Vigna) PbF 8: Fort Mask
Personaggi
Manfredi Arca:
potrei sostituire il tratto a 1d4 io porto la verità (che non mi convince troppo) con "Occhi inquisitori" o giu di li.
e crearne un'altro ad 1d4, abbassando il primo, con conosco a memoria il libro della vita, che ci sta molto anche con l'oggetto.
Manfredi Arca:
Riporto qui il pg, al fine di sapere dove prenderelo quando tireremo.
Nome: Thomas
Concetto: Fratello Thomas è un fedele severo, duro, capace, che sembra più vecchio di quello che è in realtà.
E' poco robusto e piuttosto esile, ma è agile e preciso con le armi da fuoco.
Si interessa talmente tanto alla dottrina che ai suoi occhi alcuni aspetti pratici della vita di tutti i giorni sfuggono. Non comprende il perdono e la redenzione, ma comprende l'esigenza della punizione. Odia chi mostra pietà, in tutte le sue forme.
Dentro però, è ancora un ragazzino insicuro, nascosto e tremante dentro un'armatura di dogmi e concetti assolutistici.
Background: Passato Travagliato.
Cappotto: 2d6 Il mio cappotto è di colori austeri nero e grigio e motivi ripetitivi con gomiti e spalle rinforzate di cuoio marrone scuro. Non fu fatto dalla mia famiglia (non c’era.), ma dai miei concittadini ed il suo colore è il riflesso delle loro anime. E’ ben fatto, come tutte le ipocrisie dell’uomo, ma non arriva al cuore, ci si ferma solo sopra senza sfiorarlo. L’ho trovato adeguato, ma ho ricucito personalmente il simbolo del re della vita sulla schiena e sul cuore, più largo, con fili bianchi.
Caratteristiche:
Acutezza 4d6
Cuore 3d6
Corpo 3d6
Volontà 5d6
Tratti
2d4 Non riesco più a credere alle persone
1d4 Mi sento a disagio discutendo con qualcuno.
1d4 Occhi inquisitori
1d6 Conosco a memoria il libro della vita.
1d6 I peccatori vanno sempre puniti
2d10 Quando sparo, colpisco sempre il bersaglio.
Relazioni (rimanenti 1d6,2d8)
Sono un cane 3d6
John McIntire 1d6 - Quel ragazzo grande e grosso, sempre pronto a mettere una buona parola. A volte vorrei essere come lui… più senza pensieri… più buono. Solo a volte. Confido farà ciò che deve quando dovrà sporcarsi le mani.
Oggetti
2d6: Faith. Il mio cavallo nero con una croce bianca in volto. Era difficile da domare e se qualcuno gli si avvicina troppo o troppo velocemente poteva imbizzarrirsi. Con me c’è sempre stata intesa ora è più docile quando ci sono io.
2d6+1d4. Il mio fucile che pulisco ogni sera e tengo dietro la schiena. La linea del mio sguardo, il prolungamento della mia mano.
1d6+1d4. Una pistola qualunque. Il maestro ha insistito che la portassi con me e che fosse ben visibile.
1d4. Il mio libro della vita. Lo leggo di continuo e le pagine sono consumate. Ripasso a china le parti ormai sbiadite. Non intendo prenderne un altro.
1d4. Il ciondolo con all’interno la foto sbiadita di mio padre.
2d8. Il coltello che una volta era di mio padre. L’ho dovuto usare da solo, per amputare le dita marce. Non l’ho più usato. Spero di non doverlo fare. Mi fa paura.
Cappotto: 2d6
Jiwa:
SCHEDA DEL PERSONAGGIO
Nome: Rey Davis
Background: Equilibrato (Well Rounded)
Conflitto iniziale: "Toccare" qualcuno con le Scritture
Caratteristiche
* Acutezza: 5d6
* Cuore: 5d6
* Corpo: 5d6
* Volontà: 2d6
Tratti
* Le Scritture dicono...: 2d8
* Sano calmissimo, hai notato?: 2d6
* So essere autorevole quando serve: 2d6
* Sparare? Spariam... ehm, speriamo bene!: 1d4
Relazioni
* Apostasia (peccato): 2d8
* Violenza (peccato): 2d6
* (non assegnati): 2d6
Proprietà
* Revolver: 1d6+1d4
* Carabina: 2d8+1d4
* Sbroccolo, il ronzino mezzo matto: 1d4
* Corda lunga lunga, per un mandriano che si rispetti: 1d8
* Libro della Vita in radica di noce: 2d6
* Anello, ricordo di papà: 1d6
* Cappotto "Bel Pasticcio": 1d6
BACKGROUND
Dettagli sulla Storia di Rey:
Nato e cresciuto in un villaggio saldo nella Fede, che è come una grande famiglia.
La sua è una famiglia di mandriani. Orfano del padre, un sant'uomo, onesto e lavoratore, che fu ucciso sotto i suoi occhi per mano di un manipolo di razziatori senza scrupoli.
All'epoca era poco più che un bambino. Ma dovette presto rimboccarsi le maniche, diventare l'uomo di casa e, abbracciando la fede, imparò anche a perdonare gli assassini.
Contrariamente a suo fratello maggiore, Leo, che da allora divenne rancoroso e scostante.
Rey diventò la "mascotte" del villaggio. Leggeva tutto impettito le scritture in chiesa, aveva sempre un sorriso per le ragazze, una smorfia buffa per i bimbi, e in generale, una buona parola per tutti... Chissà se per bontà, o per un pizzico di egocentrismo.
Adesso che è partito per l'addestramento e che la madre è malata, il peso del ranch ricade tutto sulle spalle di suo fratello Leo.
Il villaggio lo ha salutato con una gran festa, regalandogli il cappotto (sua madre non poteva farglielo), e chi questo, chi quell'altro. Il becchino addirittura gli rivestì un Libro della Vita con la radica di noce "Sai com'è, mi avanzava un po' da una bara..".
Dettagli sulla personalità di Rey:
È un guascone che ama la vita. Tutto è un dono, tutto ha il suo aspetto positivo. Tutto! E la sua abilità di coglierlo sempre e comunque, talvolta manda fuori dai gangheri qualche musone.
Ma lui se ne sta lì tranquillo, ironico, che cita provocatoriamente certi passi dal Libro, sottolineando che il Signore di ironia deve avercene tanta.
Non è un violento, ma una sana scazzottata a volte è quello che ci vuole. Una bella botta di adrenalina, e magari un buffo modo per fare amicizia, come ha qualche volta sperimentato.
Dettagli fisici di Rey:
Come direbbero alcuni: è un pezzo d'uomo. Non di quelli ben piazzati, ma di quelli longilinei. Elastico ma elegante nei movimenti.
Ha occhi chiari, pungenti, e capelli biondi. Un po' stempiato, cosa che lo fa apparire più adulto di quanto sia, e a lui piace.
La mascella squadrata, imbiondita da un leggero velo di barba, lo fa apparire duro, ma allo stesso tempo protettivo... soprattutto quando sorride.
Dettagli sul Cappotto:
Il cappotto di Rey è un bel pasticcio.
Inizialmente non era male, ma poi nel villaggio ognuno ha voluto aggiungerci del suo. Metti questo, metti quell'altro, alla fine è uscito un pastrocchio di toppe colorate. Tra cui spiccano: una verde con l'Albero della Vita, una blu con un fulmine, una rosa con un cuore, una gialla con un'aquila, una rossa con un occhio, e una grigia con una bilancia.
Molti lo trovano, appunto, un pasticcio e basta. Ma a Rey piace credere che quei simboli abbiano un significato molto profondo.
Jiwa:
Simone se c'è da aggiustare dì pure.
Sulle proprietà ero un po' indeciso, non so come regolarmi.
Per fare una cosa che mi pareva equa, ho messo una cosa di tutto. Una proprietà grande (1d8), una eccellente (2d6), una grande eccellente (2d8) e una robaccia (1d4).
Per il resto tutta roba normale (1d6)
Mattia Bulgarelli:
Io confermo che ci sono.
Stiamo aspettando qualcun altro?
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