Letto, e penso che lo proverò tra breve, visto che alcuni nel mio gruppo (penso in seguito a un'overdose di Game of Thrones

) hanno espresso il desiderio di giocare nella parte dei "regnanti". Per il momento però ho un dubbio su come la fiction si lega coi conflitti.
All'inizio di un conflitto si stabilisce cosa si vuole ottenere, che è un obiettivo in fiction, quindi si decide quale caratteristica usare e a quale contrapporla. A questo punto cosa succede? Si vede come va il conflitto, e poi si "traduce" in termini di fiction? In quel caso, chi lo fa? Quanto in dettaglio può scendere nel raccontare l'avvenuto, e quanti elementi può inserire?
Oppure si imposta una scena, si effettuano i tiri e si mostra il risultato? Anche in questo caso, chi narra cosa, e quanta autorità ha di inserire dettagli?
Mmm... forse non sono stato chiaro... faccio un esempio.
Il reggente della Casata Sabellius vuole mandare un assassino per liberarsi del generale della Casata Teodosia che ha umiliato in battaglia le sue truppe un paio di anni prima. Tiro di Cerchia Stretta contro Esercito.
Caso 1) Si tirano i dadi e si vede il risultato. Vince la Casata Sabellius. Il giocatore di quella casata dichiara "Nell'anno 36, il generale Gheorghios fu assassinato da mani sconosciute. Una grave perdita per l'esercito del suo signore". O, se volesse, potrebbe spingersi a dire "Nell'anno 36 il generale Gheorghios fu assassinato da mani sconosciute. Nelle sue tasche venne trovato oro recante il marchio della Casata Bramante"? E in caso di vittoria della Casata Teodosia, sarebbe il giocatore di quella Casata a raccontare cosa avviene? E potrebbe dire qualcosa del tipo "Nell'anno 36, un assassino fu scoperto mentre cercava di nuocere al generale Gheorghios. Prima di essere giustiziato davanti alla Torre di Porpora, confessò di essere stato assoldato da Jorge Sabellius"?
Caso 2) Uno dei giocatori coinvolti (quale?) imposta una scena. "Il generale Gheorghios, accasciato sui cuscini della casa di piacere di dama Celeste, confuso dai fumi dell'erba dei sogni notò appena la piccola sguattera che gli porse la quarta coppa di vino. In quel vino erano state sciolte con cura sostanze mortali provenienti da oltre le montagne..." Si tirano i dadi. Vince Casata Sabellius. Anche qui, chiunque debba narrare può raccontare qualcosa del tipo "Due ore dopo, il generale uscì barcollando in strada, sperando che l'aria fresca alleviasse quella strana sensazione di soffocamento che lo opprimeva. Riuscì a fare solo pochi passi, prima di cadere al suolo senza vita. Una ragazzina che sembrava una sguattera, sbucata da un vicolo, gli si accostò, e gli fece scivolare nella cintura una borsa contenente oro dei Bramante, prima di fuggire a gambe levate nella notte".
Oppure vince Casata Teodosia, con l'aiuto di Casata Bramante. Qualcuno (?) racconta: "Mentre il generale sta per portare la coppa alla bocca, due uomini gli si avvicinano. Uno allontana con forza il calice, facendolo rovesciare a terra, l'altro afferra la sguattera per le spalle. Il generale salta in piedi cercando la spada, ma si rassicura quando i due uomini rivelano, sotto gli abiti sgargianti, le livree degli armigeri dei Bramante, e quando nota lo strano colore assunto dal vino rovesciato sul pavimento di marmo. Si avvicina alla ragazzina, e le sussurra: 'Ora verrai portata alla Torre di Porpora, e ti assicuro che, prima di incontrare la scure del boia, mi avrai raccontato tutto di chi ti ha mandato qui!' "
Qualcuno ha l'autorità per farlo?