per quanto mi riguarda io di solito parto da una tematica, un argomento che vorrei esplorare con il mio PG.
spesso si tratta del tema del riscatto e della rivalsa, che credo sia legata a mie vicende personali, ma mi diverto anche ad esplorare altre tematiche a seconda di quello che sento in quel periodo.
poi passo a vedere come dare forma a quella tematica, che tipo di personaggio lo rappresenterebbe bene, con quale stile mi piacerebbe esplorarlo.
un personaggio che subisce tale tematica per poi imparare a reagire? o un personaggio attivo che invece lo prende di petto? o piuttosto qualcuno che tenta di fuggire da tale tematica, in vari modi?
infine, passo a vedere come il sistema e il setting mi permette di tradurre tale idea, quali aspetti mi consente di approfondire maggiormente e in che modo.
ma spesso accade anche che tale processo sia circolare, ovvero che siano il sistema e il setting stessi a darmi lo spunto per la tematica da affrontare, percorrendo poi i passi sopra elencati fino ad arrivare alla traduzione dell'idea attraverso il sistema.
un esempio recente è il PbF che sto facendo con il solar system: mentre si definiva il setting è uscito il concetto di "forgiato che acquisisce la coscienza" (i forgiati sono degli automi creati con la tecno-magia), quell'idea ha attivato un trigger nella mia mente e non sono riuscito a cambiare idea neanche volendo, volevo giocare quello!
inconsciamente ho iniziato a trasferire su quell'idea le tematiche che più mi affascinavano: una macchina creata per uccidere che improvvisamente "prende vita" e si accorge di quello che ha fatto, che si pente delle sofferenze che è stato costretto ad infliggere (era un'arma dell'esercito) e che vuole dimostrare in tutti i modi di non essere un mostro, alla ricerca di una redenzione per colpe che non ha.
l'idea mi piaceva un casino!
poi è emerso anche un'altro concetto dell'ambientazione: l'utilizzo degli elementali per alimentare i congegni tecnologici, al che mi è venuto in mente l'idea di un elementale che mantenesse la propria identità che fosse cosciente della sua condizione di costrizione.
ho fuso le due idee, pensando che il mio forgiato fosse alimentato da un elementale che vedesse con estremo fastidio l'idea di condividere la sua esistenza con un pezzo di ferraglia, ma dal momento che il forgiato di suo era un personaggio molto drammatico, ho dato all'elementale un carattere scontroso e sarcastico, a fare da contraltare alla seriosità e alla cupezza del forgiato.
l'accoppiata è perfetta: da una parte un essere solo e tormentato che ha come unico amico un elementale scontroso che mal tollera la convivenza forzata e manifesta il suo disappunto con battute e frecciate continue!
tradurre il tutto in meccaniche è stata solo la logica conseguenza di tutto questo processo creativo, il personaggio era nato ancora prima di iniziare a pensare alla scheda