A domanda rispondo:
Per me un personaggio a tutto tondo è un personaggio che reagisce coerentemente al contesto.
Troppo semplice.
Immagine il contesto "mondo reale".
Conosci questo contesto, ci hai vissuto tutta la vita.
Questo ti consente di prevedere le reazioni della gente attorno? O anche le tue?
Certo, nella maggior parte dei casi puoi prevedere le reazioni della gente che conosci bene, con una buona sicurezza... ma con certezza assoluta?
In realtà, un personaggio è sempre libero dalle scelte, indipendentemente dal contesto.
Questo in generale nei giochi story now, e in particolare in un gioco basato sul contrasto fra regole della società e desideri dell'individuo come CnV. Ogni singola regola del setting, pone una scelta reale e concreta: rispettarla o trasgredirla. Aggiunge scelte, non le limita.
Vanno ovviamente definiti i suoi tratti comportamentali come base per discriminare ciò che è e non è coerente.
E non uno che, poichè ha un ruolo nel gioco, deve essere un cartello con un'informazione per i pg. Tipo: "sono-stato-io-iniziate-un-conflitto"
La coerenza, quella vera, è la continuità. Ogni cosa fatta si basa sulle precedenti. E tutto cambia, la vita ci cambia, gli eventi ci cambiano, e le storie ci piacciono perchè i personaggi cambiano. Restando coerenti.
Il concetto di "coerenza del personaggio" dei gdr tradizionali è un costrutto regolistico che non ha nessuna base nè nella realtà nè nella letteratura, serve solo perchè nei primi gdr gli aspetti della personalità davano "poteri" e quindi dovevano essere "bilanciati" con limitazioni. Sono meccanismi da wargame, solo che dopo anni sembra "normale" che i personaggi si comportino in maniera così monocorde, come soldatini.
E' interessante vedere come, per fortuna, dal tuo racconto hai giocato i personaggi molto meglio di così. Descrivi tu stesso cambiamenti di opinioni, emozioni, errori, etc: può darsi che nel tuo caso il "danno" si limiti al prendere per buona quella versione di "coerenza" a priori, anche se poi in realtà non la usi in gioco. Meglio così.
(o forse siamo ai soliti equivoci. Mi dici "coerentemente al contesto" come se bastasse, e ho dovuto farmelo bastare. E' compito tuo essere chiaro, non degli altri l'indovinare)
Quali sono i tratti comportamentali dello stregone in questione?
Infame, manipolatrice, eminenza grigia, doppiogiochista, ambiziosa, pianificatrice, offesa, rancorosa. Era stata una ragazza allegra, gioiosa, ma un anno dentro casa, in prigionia, l'ha cambiata. Ora vuole, vuole,vuole.
Cosa vuole?
Che alla fine tutto il ramo professi il sesso libero
Che chi si oppone venga sacrificato
Che i cani puniscano i padri, che odia, poichè hanno causato ingiustizia.
E che se ne vadano. O si uniscano a loro, ma sa che è difficile.
Perfetto. Hai quindi una ragazza che, mi pare di aver capito, hai stabilito nel processo di generazione della città come ormai tanto piena di odio da desiderare la morte di altri. Tanto da adorare COSCIENTEMENTE dei demoni. Non l'avevo vista così dalla descrizione della città, credevo che rimanesse in buona fede, convinta di seguire il Signore della Vita. Ma va bene anche così.
Hai insomma questo personaggio che trasuda odio, che si sente tanto "vittima" degli adlti, da desiderare la morte (e provocarla, pure) non per freddo interesse personale, ma per odio ("odio e omicidio")
Tutto questo, in una ragazzina di campagna, giovanissima, con pochissima esperienza nei contatti con gli altri (visto che l'hanno segregata...)
E per te sarebbe stato "coerente" che tutto questo odio non si notasse minimamente? Tipo giocatore di poker? In una ragazzina? La versione teen-ager di Eva Kant con la sua maschera?
Coerentemente, questa ragazza cosa ha fatto?:
incalzato i cani
è uscita fuori dai ruoli (è stata ripresa da un cane), intimandogli di condannare i padri
si è dimostrata indipendente
interrogata ha tentennato, ha inventato e incartato (i pg senza l'occhiolino del master hanno capito che puzzava)
E non è stata foese più "coerente con la situazione" così, che a giocarla come Eva Kant?
Ma la stregona? Ha ucciso un uomo, provessa una fede diversa, prega i "demoni".
Lei sa che per i cani ciò che ha fatto è sbagliato. E che va punita.
I Cani sono la legge, ma sono anche giovani come lei. E come lei, gli è proibito fare sesso.
Ecco già un aggancio per cercare di "fargli capire che anche loro devono liberarsi"
E se non lo fanno... questo è un tradimento, proprio da parte di qualcuno che dovrebbe invece essere il primo a capirla
Che farà? li ucciderà a tradimento, ovvio... (vedi capitoletto sugli agguati ai Cani addormentati...)

Mi sembra molto più adeguato al contesto, rispetto ad Eva Kant.