Vediamo un pò che altro occorre....
Sareste cosi disponibili da parlarmi un pò dei conflitti non fisici ma in cui il gm interpreta condizioni ambientali/psicologiche?
Anche in maniera generale.
Premesso che non sono sicuro di aver capito bene, ecco cosa mi viene in mente.
1) il Conflitto va fatto contro un PnG. Un Conflitto contro una "cosa astratta" non l'ho mai fatto al tavolo, è una regola "residuale" da tirare fuori in casi eccezionalissimi: i Cani risolvono situazioni "tra persone".
2) gli effetti dell'ambiente di solito io li uso come parte di Rilanci e Vedute: Es.: "[paro con 2 dadi] una folata di vento ti butta sabbia negli occhi all'ultimo secondo e manchi il colpo". Ora, se "la sabbia" sia un Oggetto Improvvisato (1d6, oggetto comune) o no, dipende dal gruppo: se va bene a tutti, ok, sennò niente (regola del Veto).
Aggiungo: le cerimonie.
Usare una cerimonia è l'equivalente di portare un tratto o un'oggetto in gioco?
Ma sono solo riti che ogni cane conosce? Come 2 esorcisti che uno ha un cavallo ed è rosso, l'altro ha una pistola ed è miope, ma entrambi conoscono la formula per esorcizzare un corpo?
Sul manuale c'è scritto che ogni Cane conosce i riti della Fede e ha il potere di amministrarli.
Come questi vengano fatti in concreto, nella narrazione (o "in fiction", se preferisci), beh, i giocatori possono inventare tranquillamente.
Vogliono battezzare o benedire con acqua invece che con la terra consacrata? Se lo dicono Tre In Autorità è Dottrina! ^_-
Quando questi riti vengono incorporati in un Rilancio, il Fallout per Stregoni e Posseduti è diverso, ma a parte ciò niente cambia di una virgola: una benedizione è una benedizione, un esorcismo è un esorcismo (e, nota bene, è un esorcismo perché i Cani dicono che lo è ^_- ).