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[CnV] Il nostro Actual Play
Marco Costantini:
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
L'errore che avete fatto è stato decidere, freddamente, "i dadi giusti per quello che faremo poi", e poi dopo, ripensandoci (o per errore) non l'avete fatto. Ma vi siete fregati da soli nella parte niziale. Come non mi stanco mai di dire, questo non è GURPS o un altro gioco dove dai i dadi in base a valutazioni fatte IN SILENZIO sulla situazione, magari pensando al "realismo" o altre considerazioni, I dadi li dai in base a cosa DICI. Non devi PENSARE "più avanti, in un altro momento, quando inizieremo a parlare, dirò che sparo, quindi adesso tiro i dadi per l'ambito "sparare". No. DICI "gli sparo" MENTRE scegli i dadi per l'ambito. Poi magari aspetti il tuo turno per rilanciare/vedere etc, ma quello che STAI GIA' facendo è chiaro.
--- Termina citazione ---
Oh! Qui c'è un punto interessante! Quindi, prendendo l'esempio che ho fatto i dadi sarebbero da tirare non tanto quando genericamente inizia il conflitto, ma quando siamo chiamati in causa dal conflitto.
Esempio:
la vecchia insulta il Cane---> la vecchia tira "non fisico"
il Cane le risponde--->il Cane tira "non fisico", ma lo tira solo ora, non prima! E' giusto così?
Tra l'altro forse l'errore scatenante di questo conflitto è stato "anticiparlo". Nel senso che se i PG erano andati lì con l'intenzione di bloccare i Ballards allora il Conflitto sarebbe dovuto iniziare quando loro avessero cominciato ad agire. Invece noi ci siamo limitati a dire "ok, facciamo un conflitto dove i Cani cercano di bloccare i Ballards" e poi abbiamo tirato per tutti i partecipanti. Quindi altro errore, direi!
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
Infine, un appunto: un omocidio preterintenzionale come quello della bambina non è valido come "odio e omicidio". Vabbè, poco male, avete semplicemente giocato una città che arrivava fino alla falsa dottrina...
--- Termina citazione ---
Anche questo è un punto interessante e probabilmente un mio mezzo sbaglio. Ho considerato l'omicidio non come Peccato ma come Odio&Omicidio perchè i ragazzi l'hanno compiuto istigati dal clima di terrore scatenato dal Culto Corrotto e dal Falso Sacerdozio (erano mesi che la nonna gli riempiva la testa con i suoi "Il Re della Vita ci dice che vendicarci per un torto subito è lecito!!! Ed i Groove ci hanno fatto un gran torto!!!")
Un'altra cosa sull'influenza demoniaca e sul soprannaturale.
Da manuale dovrei aggiungere l'influenza demoniaca alla mano dello Stregone con "effetti speciali" che la giustifichino. Ma se abbiamo settatto il livello di soprannaturale molto basso, come potrei fare? Qualche consiglio o esempio esplicativo?
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite] marco.costantini:[/cite]
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
L'errore che avete fatto è stato decidere, freddamente, "i dadi giusti per quello che faremo poi", e poi dopo, ripensandoci (o per errore) non l'avete fatto. Ma vi siete fregati da soli nella parte niziale. Come non mi stanco mai di dire, questo non è GURPS o un altro gioco dove dai i dadi in base a valutazioni fatte IN SILENZIO sulla situazione, magari pensando al "realismo" o altre considerazioni, I dadi li dai in base a cosa DICI. Non devi PENSARE "più avanti, in un altro momento, quando inizieremo a parlare, dirò che sparo, quindi adesso tiro i dadi per l'ambito "sparare". No. DICI "gli sparo" MENTRE scegli i dadi per l'ambito. Poi magari aspetti il tuo turno per rilanciare/vedere etc, ma quello che STAI GIA' facendo è chiaro.
--- Termina citazione ---
Oh! Qui c'è un punto interessante! Quindi, prendendo l'esempio che ho fatto i dadi sarebbero da tirare non tanto quando genericamente inizia il conflitto, ma quando siamo chiamati in causa dal conflitto.
--- Termina citazione ---
E' la stessa cosa!
Piò darsi che il problema qui sia l'identificazione del momento in cui parte il conflitto. Vediamo il tuo esempio:
--- Citazione ---
Esempio:
la vecchia insulta il Cane---> la vecchia tira "non fisico"
il Cane le risponde--->il Cane tira "non fisico", ma lo tira solo ora, non prima! E' giusto così?
--- Termina citazione ---
Questo NON E' UN CONFLITTO!
"la vecchia insulta il cane". Che conflitto è? Il cane viene scaraventato a venti metri di distanza dalla forza degli insulti, e un braccio gli viene strappato dalla seconda frase? Beh, non è un conflitto lo stesso!
Quando è che è un conflitto?
"la vecchia insulta il cane"
Il giocatore: "non passa, glielo impedisco".
Marco Costantini:
Perfetto, tutto recepito (bisogna poi vedere se sarò bravo a riapplicarlo :) ). Stasera giochiamo ancora per recuperare dalla scorsa settimana: vediamo che succede.
Marco Costantini:
[size=18]Hollow Tree[/size]
1a. Orgoglio
Benjamin Torn si occupa più di difendere la città che della propria famiglia.
Benjamin: Ben è un atletico quarantacinquenne, un ottimo cacciatore ed un superbo tiratore. Il Ramo dove vive, Hollow Tree, è sotto la costante minaccia di attacchi da parte del Popolo delle Montagne e lui si è sempre dimostrato disponibile ad utilizzare le proprie capacità al servizio della comunità: ha rischiato più volte la vita e ha perso da non molto la moglie proprio a causa degli attacchi. Un paio d’anni fa, una squadra di Cani passati per il Ramo si trovarono a dare man forte agli abitanti del Ramo contro l’ennesimo attacco del Popolo delle Montagne. Vedendo l’attitudine di Benjamin e considerandolo un dono del Cielo per quel Ramo, stabilirono che dovesse essere lui ad occuparsi delle questioni che riguardassero la difesa del Ramo dal Popolo delle Montagne. In città nessuno fu scontento. Anche il Sovrintendente fu felice di passare a qualcun’atro questa patata bollente. Col tempo si decise di affidare a Benjamin la custodia delle armi e lui si mise ad addestrare alcuni uomini alla difesa cittadina. Cominciò quindi ad occuparsi a tempo pieno della cosa, tralasciando il resto. La cosa si accentuò quando sua moglie venne uccisa in uno scontro con gli uomini del Popolo delle Montagne.
1b. Ingiustizia
Tutto il peso della gestione della famiglia ricade sulla figlia maggiore di Benjamin, Constance.
Constance: è una quindicenne pratica e forte, ma anche allegra e sorridente. E’ ovviamente cresciuta molto in fretta, visto che deve occuparsi a tempo pieno dei tre fratellini e di mandare avanti casa Torn. Certo, Benjamin non gli fa mancare il denaro né il cibo, ma se ne sta spesso lontano da casa ed ormai s’è abituato al fatto che Constance sia la “donna di casa”. Di fatto Constance subisce i doveri di una donna sposata. Sa che suo padre è impegnato per un buon motivo, sa che una ragazza non deve lamentarsi, ma quello a cui è sottoposta è troppo grande per lei.
2a. Peccato
Quando le cose cominciano a farsi difficile per la ragazzina, ecco comparire il giovane Adam, un orfano meticcio del Popolo delle Montagne accolto in città e cresciuto come Fedele. Adam comincia ad aiutare Constance e non passa molto tempo da che i due passino dal giocare a “mamma e papà” all’andare a letto insieme.
Adam: è figlio di uno stupro fatto da un uomo del Popolo delle Montagne ai danni di una donna del Ramo. La donna, decisa a portare avanti la gravidanza, muore nel darlo alla luce. Attualmente è accolto nei “dormitori” della scuola, che fanno da casa anche ad altri orfani del Ramo. Adam è un tipo allegro ed un curiosone, anche lui sui sedici anni, che tira avanti cacciando piccoli uccelli. Conosce Constance e subito si affeziona a lei. Mentre Benjamin è lontano, Adam comincia ad entrare in casa sua e a passare del tempo con la figlia, oberata di lavoro. I due ovviamente si amano e, sebbene non possano frequentarsi proprio alla luce del sole (Ben non è mai in casa per assistere al corteggiamento) non trovano metodi sordidi per i propri incontri. La casa dei Torn è distante dal paese e lui è abbastanza tranquillo nel suo andare e venire. Sicuramente qualcuno in città ha notato i suoi spostamenti, ma nessuno s’è mai azzardato a dire nulla.
2b. Attacco dei Demoni
I demoni attaccano facendo ammalare gravemente i tre fratellini di Constance.
Daniel (4 anni), Delilah (2 anni), Adha (meno di un anno): sono tre splendidi bambini, ma da circa un mese (cioè da quando Adam e Constance fanno sesso) si sono ammalati. Hanno febbre alta e convulsioni e nessuno pare in grado di curarli.
3a. Falsa Dottrina
“Il rito ufficiale del matrimonio non è essenziale affinché un uomo ed una donna possano unirsi carnalmente”. Questo è ciò di cui sono convinti i due amanti. Ritengono di aver più che degnamente dimostrato di essere destinati ad amarsi: praticamente fanno già quello che farebbero se fossero sposati.
3b. Culto Corrotto
Constance è preoccupata per i fratellini e pensa che la loro malattia sia causata dal suo peccato. Per riparare decide di celebrare un “matrimonio fatto in casa” con Adam. I due si scambiano promesse d’amore e si donano due anelli (che Adam ricava da un nocciolo di pesca).
6a
Constance: vuole che i Cani dichiarino valido il suo matrimonio e che dicano al padre che la colpa è tutta sua!
Adam: vuole che i Cani dichiarino valido il matrimonio e che tolgano il potere dalle mani di Benjamin
Benjamin: vuole che i Cani dichiarino sua figlia ancora pura, ma vuole che puniscano esemplarmente Adam (e non la figlia).
6b
I Demoni vogliono che i Cani non sposino i due e vogliono che loro o Benjamin uccidano Adam; vogliono che Constance sia considerata innocente.
6c
Se i Cani non fossero arrivati Benjamin avrebbe sparato a Adam e Constance l’avrebbe odiato. Forse avrebbe covato rancore fino ad arrivare ad uccidere il suo stesso padre e magari avrebbe trovato anche qualcuno disposto a darle una mano (in fondo non tutti in città sono sicurissimi di Benjamin, soprattutto dopo questo fattaccio).
[size=18]Giocandola[/size]
La scena l'ho aperta idealmente col botto, ma poi non ho sparato.
I personaggi arrivano in città durante l'esecuzione di Adam. Adam, Benjamin e il Sovrintendete sono su un patibolo sotto il quale si accalca la folla. Benjamin intima ad Adam di confessare qualcosa. Poi però, anziché comunicare ai giocatori che Adam se ne resta zitto e che Ben gli spara (cosa che avrebbe potuto farli intervenire alla grande), congelo la scena dicendo che i Cani vengono notati dal Sovrintendente che, praticamente, li invita ad avvicinarsi.
I Cani vengono informati più o meno dell'accaduto (Ben accusa Adam di stupro) e loro ovviamente mandano tutti a casa finché non avranno preso una decisione.
Da qui passiamo ad una serie di "interrogatori" da cui i Cani apprendono che i ragazzi si amano e che, secondo loro, sono sposati. Inizialmente la loro idea è di celebrare un matrimonio riparatore per i due (ho rincarato dicendo che Constance è incinta), ma poi, dopo aver parlato nuovamente con tutti, si convincono ad agire diversamente: convincono Adam a chiedere perdono difronte a Ben, che però non acconsente ancora al matrimonio. A questo punto decidono che Adam dovrà vivere fuori dalla comunità del Ramo per fare da "intermediario" col Popolo delle Montagne e che potrà rientrare e sposare Constance solo quando Ben acconsentirà al matrimonio. Fanno poi promettere a Ben di dedicarsi di più alla famiglia e di occuparsi di meno del suo incarico di protettore del Ramo.
A questo punto avviene una cosa che un po' mi spiazza: i Cani vogliono andare dal Popolo delle Montagne.
Inizialmente credo che intendano che vogliono giocarsi l'arrivo al villaggio del Popolo delle Montagne come se fosse la prossima città...poi invece va a finire che ci accompagnano solo Adam per il primo incontro con gli indiani.
Ma sarebbe stato possibile giocare l'arrivo dei Cani al villaggio come se fosse una nuova città? Secondo me no, perchè loro non sono nemmeno Fedeli, quindi teoricamente la parola dei Cani non varrebbe nemmeno. Forse avrei dovuto giocarla come un proseguo della città attuale.
Siamo stati tremendamente verbosi. Pensate che in tutta la sessione c'è stato un unico conflitto. I giocatori hanno detto di essersi comunque divertiti, ma forse io mi sono annoiato più di loro.
Probabilmente è la città a non essere funzionata. Alla fine, parlandone, ci siamo resi conto che forse i personaggi chiamati in causa erano tutti troppo ragionevoli. Forse avrei dovuto creare una situazione con più contrasti (magari facendo di Adam il figlio del Sovrintendente) o mettendo in gioco qualcuno con interessi più estremi (ad esempio un altro ragazzo innamorato di Constance a cui la ragazza era stata promessa).
Mi chiedo: ma in città più tranquille (tipo WhiteChurch del manuale) com'è possibile giocare "duramente"? Come si fa a fare conflitti tosti in queste situazioni?
Moreno Roncucci:
Ciao Marco!
Sì, sembra anche a me che la città sia fin troppo "tranquilla". Alla fine il problema si risolve semplicemente facendo sposare i due o no. Ci metti cinque minuti di gioco, specie se li dipingi da subito come persone ragionevoli che danno retta ai cani.
Ricordati sempre che il meccanismo di creazione delle città non è altro che un sistema passo-passo per mettere in contrasto i desideri, le passioni e le pulsioni dei singoli individui, con il bene della comunità. Più il personaggio è consapevole del bene della comunità ed e' disposto a rinunciare alle proprie passioni per essa, più i Cani avranno ben poco da fare. Ogni città in cui tutte le parti in causa accettano di buon grado il giudizio dei cani sarà breve (cosa magari non negativa, se i giocatori sono lenti come i tuoi)
Anche se la città era facile, associata alla lentezza con cui l'avete giocata, l'avete finita di precisione. Il villaggio degli uomini delle montagne non può ssere un altra "città" in termini di gioco, non giocarli mai come tali, non avrebbe senso. ZSe vogliono proprio giocare l'arrivo al villaggio indiano, etc, etc, txc, è solo una coda ad un avventura già risolta.
Magari, a seconda di come l'hai descritto (a che distanza è, etc.) fea voi e il villaggio indiano c'è un altra città che ha i suoi problemi con gli indiani da risolvere...
La lentezza che hai avvertito.. a cosa si deve? Ci possono essere millemila motivi molto positivi per giocare lenti e cento negativo per ciascuno di essi, ma senza sapere il perchè non so se congratularmi per la concentrazione o suggerirti tecniche di scene framing aggressivo per smettere...
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