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[CnV] Il nostro Actual Play

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Marco Costantini:
Provo a rispondere ad entrambi:

Claudia: è facile che io sia stato superficiale. D'altra parte sono il primo a dire che la città non mi ha convinto. Moses aveva sì familiarità con li indiani, ma di sicuro non aveva partecipato a rituali e cose del genere (nei queli si invoca un dio diverso dal re della vita in cui l'elemento esoterico o occulto sembra preponderante ecc ecc). Quando la cosa si è trasformata da "Virigl ha le sue erbe indiane e usa una particolare benedizione per farci stare bene" a "partecipiamo attivamente ad un rito che non è della Fede insieme a non Fedeli per giunta visti malissimo in città", Moses ha preferito tirarsi fuori, cercando di non coinvolgere i compagni

Mauro: la ragazzina (che è Dee) fa parte del culto. La posta del conflitto era interrompere Virigil che stava compiendo un rituale su una anziana signora. Ho calcolato i membri del culto presenti (cioè Virgil, Hirma, Luke e Dee) come un gruppo. Il rilancio del Cane è stato "spero a Virigl". A quel punto io ho tirato i dadi del tratto che avevo denominato Dee ed ho descritto la ragazza che, urlando "NOoOOooO!!!" si getta fra il colpo e il dottore (ho usato 5 dadi per vedere).
In effetti potrei aver sbagliato. L'esempio infatti sarebbe andato più che bene se avessi bloccato o schivato (quindi si avessi visto con due dadi) mentre io ho accusato il colpo, quindi avrei dovuto accettare il rilancio.
Ad ogni modo il fallout dei gruppi va dato "ai singoli individui nel grppo in modo plausibile" (pag 112).

Mauro:
Concordo con quanto dici, faccio solo una nota: per decidere se quella Veduta è un Bloccare o un Ritorcere guarderei ai PG: il Cane ha sparato a Virgil, ma che muoia l'uno o l'altro del culto è lo stesso? Bloccare. Il Cane cercherebbe con tutto sé stesso di salvare Dee (magari per la giovane età)? Ritorcere.
Ovviamente non sono tutti i casi possibili, è solo per rendere quello che ho in mente ;)

Marco Costantini:
[size=18]Silvergate's Branch[/size]

1a. Orgoglio
Phineas crede che il denaro (il suo, in particolare), sia più importante di qualsiasi altra cosa.
Fratello Phineas è un ricchissimo fedele, in assoluto il più ricco del Ramo. E’ giunto dall’est (già ricco) in cerca di vene di materiali preziosi e si è stabilito a XXX avendo trovato numerose tracce d’argento. E’ un fedele per modo di dire: si è convertito solo per non indispettire gli abitanti del Ramo, ma in realtà non crede al Re della Vita. In poco tempo Phineas ha raggiunto un’indiscussa ricchezza. Le sue miniere hanno portato in città molti alti fedeli e non provenienti da altri Rami (magari anche qualcuno del Popolo delle Montagne). Con i suoi soldi, Phineas la fa davvero da padrone. Non si muove foglia senza che lui abbia dato il suo assenso. Anche il Sovrintendente di fatto non può che attendere i suoi ordini. D’altra parte Phineas è uno che paga bene e sa ricompensare chi ha voglia di lavorare (in realtà questa generosità è quantomeno interessata, fatta d hoc per stabilire una serie di favori e relazioni). A volte può sembrare persino un filantropo.

1b Ingiustizia
La ricchezza di Phineas costringe alcuni a condizioni ingiuste.
Fratello Carmine: è un minatore con una numerosa famiglia sulle spalle. La vita in miniera lo sta spezzando. Prima era un mandriano, felice di fare la sua bella vita all’aria aperta. Con l’arrivo della miniera è stato costretto ad abbandonare il suo lavoro ed ora passa le sue giornate nei cunicoli delle miniere. Questo lo ha reso duro, scontroso, irascibile.
Fratello Amos: vuole arrivare ad avere un alto tenore di vita e sa che se si farà il mazzo in miniera guadagnerà bene e Phineas potrà promuoverlo. Non è già un semplice minatore, ma un caposquadra. Questo però lo tiene molto lontano dalla propria famiglia.
Fratello Jesse: è un bambino sui 10 anni, convertito del Popolo delle Montagne. La sua famiglia vive stentoreamente  e lui si è dovuto sobbarcare il peso di mantenerla. Lavora in miniera e questo non gli permette di vivere la propria infanzia.

2a. Peccato
Fratello Carmine: distrutto dal proprio lavoro, si ubriaca (con liquore datogli da qualche indiano che lavora con lui) e picchia la moglie che, a sua detta, non fa nulla per lui e non si rende conto degli enormi sacrifici che fa per loro. [in effetti la moglie potrebbe essere un po’ stronzetta e spendere con leggerezza il denaro del marito].
Sorella Susan: è la moglie di Amos. Poiché il marito non c’è mai, si sente trascurata e trova rifugio e consolazione fra le braccia del giovane Henry. I due si vedono segretamente copulando come ricci nelle stalle di Henry.

2b. Attacchi demoniaci
I demoni rendono gli uomini più violenti ed irascibili.

3a. Falsa dottrina
“Gli adulti sono corrotti. I bambini sono innocenti e sono i prediletti del Re della Vita: è a loro che spetta i compito di amministrare la giustizia di Dio”.
David è il figlio di Carmine. Suo padre picchia spesso sua madre e qualche volta anche lui. Ha appena otto anni. E’ il miglior amico di Jesse, che in qualche modo gli fa anche da padre. Jesse trova per loro due un rifugio (che è un po’ un rifugio dalle loro difficoltà): una vecchia galleria della miniera ormai in disuso, dove sono stati trovati dipinti rupestri fatti dal Popolo delle Montagne.

3b. Culto corrotto
Con un rito, David consacra se stesso e Jesse (ed i suoi amici in seguito) che d’ora in avanti saranno i veri “Sovrintendenti” del Ramo.

4a. Falso Sacerdozio
Jesse e David coinvolgono altri bambini disgraziati del Ramo, a cui danno rifugio nella grotta e a cui insegnano quel che sanno.
Jesse (11 anni): è il capo della banducola di ragazzini. E’ poco più di un bambino, costretto dagli adulti a crescere decisamente troppo in fretta. Conserva queste caratteristiche da adulto anche con i compagni, di cui diventa mentore ed ispiratore. E’ lui ad accogliere gli altri e a tirarli fuori dai guai.
David (8anni): è un bimbo molto intelligente che è sempre stato timido e spaventato (anche e soprattutto a causa del padre che picchiava lui e la madre). E’ lui lo Stregone del culto e gli altri ragazzi gli riconoscono il suo ruolo di “prete” e consolatore.
Rebecca (10 anni): lavora come “servetta” presso una famiglia agiata del Ramo. In questa famiglia, i maschi (soprattutto i ragazzi) la molestano, dandole pacche sul fondoschiena, allungando le mani, facendo commenti volgari. Lei è spaventata e angosciata, ma la madre (che lavora per la stessa famiglia) cerca di rassicurarla dicendo che questi comportamenti sono del tutto normali e che non c’è nulla d’ave paura o di che lamentarsi.
Sarah (8anni): è la figlia di Susan e Amos. E’ una bambina “agiata” sempre ben vestita e ben pettinata, alla quale la madre insegna un comportamento da signorina. Il padre non c’è mai e le manca terribilmente perché i due erano molto legati e simili (Sarah è una bimba che vorrebbe essere molto più maschiaccio di quanto vuole sua madre). Ha da poco scoperto che sua madre tradisce il padre che ama con un giovane del Ramo.

4b. Stregoneria
I bambini usano la stregoneria per punire gli adulti. David ad esempio usa la possessione per ribellarsi alle botte del padre ed impedirgli di fare del male a lui e alla madre. In particolare i membri del culto usano la possessione per ottenerne i vantaggi e  usarli per portare avanti la propria idea di giustizia.

5a. Odio e Omicidio
Rebecca è la prima a decidere di compiere un passo deciso nell’amministrazione della giustizia.
La bambina decide di “approfittare” delle molestie del giovane e, fingendo di essere ben più che accondiscendente, si fa portare dal ragazzo nello studio della sua grande casa. Qui, usando anche i poteri della possessione demoniaca, lo sopraffà e lo uccide tagliandogli la gola.
Ovviamente viene subito trovata e tratta in arresto, in attesa della punizione che verrà impartita dal Sovrintendente (che consiste nell’essere mandata al rogo).

6a. Cosa vogliono i PNG
Jesse: nonostante si sforzi di non darlo a vedere, Jesse vuole che i Cani gli dicano che non è lui a doversi prendere cura di tutti gli altri (sia la sua famiglia che i suoi amici).
David: vuole che i Cani ammettano che gli adulti sono ingiusti e colpevoli e che lui e i suoi amici non hanno realmente peccato, poiché sono stati costretti ad agire in quel modo perché gli adulti non erano in grado di occuparsi di nulla.
Sarah: vuole che la storia fra sua madre d il ragazzo venga interrotta e che i due vengano giudicati per quello che hanno fatto.
Carmine: vuole che i Cani non scoprano quello che ha fatto. Vuole che la colpa di tutto ricada su Phineas.
Amos: vuole che i Cani mettano una buona parola per lui con Phineas.
Phineas: vuole che la propria autorità sia riconosciuta.
Susan: vuole che i Cani non scoprano il suo tradimento.

6b. Cosa vogliono i Demoni
I demoni vogliono che i bambini siano sempre più sicuri della bontà delle proprie azioni e sempre più violenti nell’esercizio della loro falsa dottrina. Vogliono che gli adulti, soprattutto quelli legati ai membri del culto, continuino a sbagliare. Vogliono che i Cani non puniscano o che puniscano lievemente Susan (così Sarah avrà un motivo per avere sfiducia in loro e per farsi giustizia da sola). Vogliono che i Cani puniscano Rebecca.

6c. Cosa sarebbe successo se i Cani non fossero arrivati?
I bambini s sarebbero fatti più violenti e spavaldi; gli adulti avrebbe continuato a peccare e questo avrebbe creato una spirale che da una parte avrebbe ingrossato le fila del culto e dall’altro l’avrebbe reso sempre più spietato. Probabilmente ad un certo punto fra i membri del culto ci sarebbe stato un qualche contrasto su come giudicare qualcuno e ne sarebbe nato un violento scontro interno.

Marco Costantini:
[size=18]Giocandola[/size]

Sono accadute molte cose catartiche.
La città era decisamente "grande" ed un mio immenso errore è stato quello di cercare di "comprimerla". Dopo aver svelato che Rebecca aveva commesso un omicidio e che aveva confessato, ho subito detto che la sua morte sarebbe avvenuta la sera stessa. Questo ha messo i giocatori in qualche modo di fretta, credo, e a messo di fretta anche me, facendomi concentrare troppo su quella singola vicenda (che in effetti era il cuore della città) e tralasciando il resto.

Le cose che più mi hanno colpito sono state essenzialmente due:
1) Gebedia è venuto fuori ala grandissima! Nelle prime città era piuttosto timido e andava un po' a rimorchio di Gideon. Ora invece è praticamente lui a dettar legge. Grandiosa la scena in cui è lui a comunicare all'intero Ramo che la bambina non verrà uccisa. Il conflitto gli da modo di portare il suo "Sono un Cane ma non si direbbe" espresso in d4 a d10. Ed in effetti ci sta tutto perchè il PG è maturato tantissimo.
2)Gideon rinuncia alla sua Relazione con il Demone e per farlo il suo giocatore lo mette, durante uno scontro a fuoco, in una posizione di estremo pericolo, aiutando il compagno Gebedia anche a rischio della propria vita. Nello scontro usa l'influenza demoniaca comportandosi da vero folle (i due fanno infatti un massacro), convinto che quello scontro sarà l'ultimo della sua vita.
L'idea è che il PG si servirà fino all'ultimo dei demoni, sicuro di morire e quidni di "fregarli".
In effetti ha tirato un secchiodi d10 (sette per la precisione), ma il fato ha voluto che non morisse. Così il giocaotre con il fallout a lungo termine trasforma la relazione in d4 e con quello d'esperienza toglie del tutto la relazione. Memorabile Gebedia che si rifiuta di curarlo se Gideon non gli assicura che non ha più nulla a che fare coi demoni.

A questo punto una domandina proprio su quest'ultima parte.
Se non sbaglio Gideon aveva una Relazione coi demoni da 2d8. Con il fallout a lungo termine lo porta a 2d4. A quel punto, con quello d'esperienza "cambia la taglia del dado di una relazione preesistente". Siccome d4 è il minimo abbiamo considerato che questa scelta potesse cancellare del tutto la relazione. Vi pare che i conti tornino?

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite] marco.costantini:[/cite]
A questo punto una domandina proprio su quest'ultima parte.
Se non sbaglio Gideon aveva una Relazione coi demoni da 2d8. Con il fallout a lungo termine lo porta a 2d4. A quel punto, con quello d'esperienza "cambia la taglia del dado di una relazione preesistente". Siccome d4 è il minimo abbiamo considerato che questa scelta potesse cancellare del tutto la relazione. Vi pare che i conti tornino?
--- Termina citazione ---


No. "cambia la taglia del dado" significa proprio "cambia la taglia", non "togli dadi"  :evil:

Però poco male, fate conto che abbia invece calato di 1dado (a 1d8) la relazione con il fallout e poi l'abbia eliminata del tutto (sempre con "togli un dado ad una relazione") con l'esperienza.  8)

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