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Alimir di Nexus (Mr. Mario) - Storia

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Luca Veluttini:
Scena 1

Stai camminando nel mercato di Nexus, brulicante di persone intente ad acquistare, vendere e rubare. Alle tue spalle ti senti chiamare timidamente.

"Anatema?"

La voce è quella di una ragazza. Voltandoti il tuo sguardo si posa su una fanciulla dai lineamenti quasi innaturali. Lunghi capelli biondi e due grandi ed innocenti occhi azzurri. Al suo fianco quasi non noti il ragazzo che l'accompagna. Entrambi sono avvolti in una cappa che li copre quasi totalmente.

Il ragazzo rompe gli indugi:
"Ci hanno detto che fai un po' di tutto. Noi abbiamo disperato bisogno di uno come te"

Mr. Mario:
Alimir inclina la testa leggermente perplesso, giocherellando con quella che sembra una grossa biglia di pasta di vetro bianca ed opaca, appesa al suo collo con tre nastrini di pelle intrecciati, unico vezzo nel suo abbigliamento altrimenti molto sobrio.

"In che senso, uno come me? Se cercate un mostro distruttore e blasfemo, alla testa di un orda di demoni, temo rimarrete delusi. In caso contrario, non è carino cominciare una chiacchierata con un insulto, non trovate? Il mio nome è Alimir. Non sgualcitelo troppo. Di cosa avete bisogno, esattamente?"

Luca Veluttini:
Prende la parola il ragazzo, zittendo la giovane, chiaramente arrossita alle tue parole "Scusala, ma vi conosciamo solo con questo appellativo dalle nostre parti. Veniamo da un piccolo villaggio appena fuori da Nexus. Abbiamo sentito parlare di te recentemente e il consigliere Udelph ci ha fatto sapere di riferire a te il tutto: una banda di briganti minaccia il nostro piccolo villaggio. Ci derubano dei raccolti e non ci lasciano di che vivere."

Le parole del giovane sono piene di passione. "Sono troppo forti per noi. Abbiamo bisogno di qualcuno che possa tener loro testa."

Poi abbassa lo sguardo, si morde un labbro: "Non abbiamo ricchezze con cui ricompensarvi"

Ma a questo punto è la giovane che si frappone, timidamente e ancora con un vistoso rossore in volto: "Se però vuoi, potrò ricompensarti io..." ti dice mentre scosta il mantello e le vesti fino a farti intravedere i seni.

Mr. Mario:
Alimir sorride con apprezzamento, allunga la mano e... le risistema il mantello.

"Sono lusingato, ma.. dovrò sorvolare sopra questo piacevolissimo tentativo di corruzione. Se si spargesse la voce che sono disponibile a questo tipo di accordi, non avrei più un minuto libero. Fatemi pensare, e intanto seguitemi, vi offrirò qualcosa."

Li conduce in una piccola sala da té poco distante, e li fa sedere con lui.

"La vostra situazione è complicata. Se il vostro villaggio fosse al di qua dei confini, i vostri briganti sarebbero già diventati una lezione particolarmente pittoresca per chiunque altro provasse a fare qualcosa di simile. Essendo invece al di fuori, non c'è la paura dell'Emissario a tenerli a bada. Io vi aiuterei volentieri, ma, proprio perché siete al di fuori, non sono certo di poterlo fare direttamente. Al momento mi trovo alla mercé del Concilio, e temo che per uscire io dai confini, avrei bisogno di un'autorizzazione ufficiale."
Ci riflette un momento.

"Non necessariamente dovrei uscire io, però. Potrei provare a mandarvi qualcuno. Non avete di che pagare una gilda di mercenari, ma forse potrei organizzare uno scambio... uhm però rischierei di mettere il vostro villaggio in una posizione difficile. Oppure..."

Si ferma, colpito da un idea un po' strana.

"...potrei tentare di spostare i confini. Dovete dirmi voi però, se per il vostro villaggio, avere la protezione di Nexus varrebbe il dover sottostare alle tasse e alle leggi di Nexus."

Luca Veluttini:
"Siamo una piccola comunità che vale poco. Che abbiamo da offrire alla grande e prosperosa Nexus?" chiede sconsolata la ragazza.

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