Stamattina avevo voglia di scrivere in libertà, così per farti sapere chi è Karu ho raccontato un po'
La mia proposta è: ad ogni episodio ho legato uno dei rating. Se ti stanno bene ci teniamo questi, sennò cambiamo
Karu mi venne donato da mio zio come schiavo il giorno della mia partenza per An-Teng. A quel tempo era poco più che un bambino, e quando mi dissero che sarebbe stata la mia guardia del corpo temetti che fosse uno scherzo o, peggio, la manifestazione di un qualche complotto ai miei danni.
"E così dovrei recarmi sulla Soglia fra i barbari con un moccioso come scorta?!?" esclamai esasperato.
Ma mio zio sorridendo fece arrivare un uomo, un gaglioffo arrestato la sera prima. Disse all'uomo che sarebbe stato libero se avesse sconfitto il fanciullo. Gli si diede persino una rozza spada.
Ma non ci fu combattimento. Karu estrasse con rapidità fulminea i suoi due katar, spiccò un balzo e con le cosce agguantò il collo dell'uomo. Prima che i due cadessero a terra gli aveva già staccato di netto la testa. [+2 per combattere quando sono minacciato]
Questo è il racconto di come e perchè lo liberai.
Incontrai una giovane donna del sud ad una festa. Era meravigliosa e me ne invaghii. La corteggiai per alcune settimane, e finalmente le cedette. Inebriato dalla sua bellezza decisi che il nostro primo incontro sarebbe avvenuto al chiaro di luna in uno dei miei vigneti. Già pregustavo le voluttà di quella notte. E già allora ero in errore, poichè capii in seguito che era stata quella donna, con piccole parole gettate quasi senza peso nelle nostre chiacchierata a farmi venire in mente quell'idea.
Eravamo quindi già nel mezzo dell'amplesso quando alcune figure emersero dalle viti: Shezem, mio rivale in affari, e cinque dei suoi più perfidi taglia gole. Lui mi derise, mi trattò come uno sciocco, e mi minacciò: aveva con se un contratto. Se l'avessi firmato, cedendogli parte di un terro che ci contendevamo da anni, avrei avuto salvo l'onore e la vita.
Anche la donna, una prostituta ingaggiata da lui, rideva della mia stoltezza.
Ero pronto a firmare, cos'altro potevo fare.
E poi, dalle tenebre, emerse Karu in compagnia di un vecchio signore.
Tutti si voltarono a guardarlo, ma Shezem era ancora convinto di poterla spuntare "Stavolta non puoi fare nulla, miccioso! Se se fai un passo il tuo padrone morirà!".
Poi il vecchio si presentò. Era un magistrato. Disse che una pattuglia di [elmi neri? nelle satrapie sono presenti? cmq una qualche forza di polizia] lo attendeva in fondo al viale e che se non avesse fatto cenno entro pochi minuti sarebbero accorsi.
Ma lasciò a Shezem una via di fuga: aveva redatto un contratto in cui Shezem si impegnava a cedermi gran parte della sua attività. Se lo firmava poteva andarsene indisturbato.
Ovviamente firmò.
Venni a sapere che Karu aveva sempre sospettato della donna e che aveva deciso di indagare. Aveva quindi scoperto tutto il complotto e aveva deciso di operare questo grande inganno, lasciandomi all'oscuro, forse per impressionarmi. E fui impressionato.
Per una settimana lo feci imprigionare in una cella minuscola, senza finestre. Lo privai del cibo e l'unica bevanda che gli offrivo era corretta con una droga che l'avrebbe privato del sonno. All'alba gli facevo dare 50 frustate.
Sarebbe morto, ma resistette.
L'ottavo giorno lo feci uscire. Lo feci lavare e profumare. Chiamai un dottore perchè cominciasse a curare le sue ferite. Lo rivestii di abiti sontuosi e diedi una festa in suo onore.
"Ora siamo pare" gli dissi alla festa. "Quindi posso farti un regalo: da ora sei un uomo libero. Deciderai dove e cosa sarà la tua vita da solo da oggi in poi".
E lui timidamente rispose "Se posso scegliere vorrei continuare a servirvi per il resto dei miei giorni". [+3 per recuperare informazioni dalla strada]
Chi mi conosce un minimo, anche solo di fama, sa che questo bel ragazzo è sempre con me e la leggenda della sua abilità nell'uccidere è forse maggiore della mia, fra gli uomini comuni. [+1 per minacciare]
Karu conosce il sud meglio di me. Non è una conoscenza intellettuale, ma viene dal cuore. [+2 per "influenzare" uomini del sud]