Autore Topic: [SLOW DOWN] Avventure in prima serata - Contadini  (Letto 15176 volte)

Mr. Mario

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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #15 il: 2011-03-20 15:20:48 »
E comunque ce ne sono di serie TV completamente reali, mica si deve per forza fare sempre la serie sui supereroi e/o sugli alieni ò_ò

Sono curioso: ad esempio?
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Mattia Bulgarelli

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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #16 il: 2011-03-20 17:20:35 »
Serie TV a soprannaturale zero? Vediamo...

Mad Man?
The Big Bang Theory?
Glee?
Law & Order?
NCIS (ok, i protagonisti sono "eccezionali al limite del superumano", quindi FORSE non conta)?
Casalinghe Disperate?
Dexter?
Gilmore Girls?
Sex & The City (assurdo e parodistico, sì, soprannaturale no)?
Qualsiasi fiction RAI?

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Matteo Suppo

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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #17 il: 2011-03-20 17:28:05 »
Per chi è interessato a giocare, in quale slot la possiamo mettere?
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Matteo Suppo

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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #18 il: 2011-03-20 17:31:36 »
Altre serie tv non sovrannaturali:


My name is earl
How i met your mother
House MD
CSI
Castle
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Mattia Bulgarelli

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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #19 il: 2011-03-20 18:23:49 »
Per chi è interessato a giocare, in quale slot la possiamo mettere?
Mettetela dove volete, se poi c'è posto m'inbuco all'ultimo minuto... Ma so già che NON c'è posto. XD
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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #20 il: 2011-03-20 18:36:49 »
Serie TV a soprannaturale zero? Vediamo...
[...]

Perché tutti questi punti interrogativi? A me sembrano serie senza soprannaturale, in effetti, anche se non credo proprio realistiche. Forse le più realistiche, sono, in questo senso, le fiction RAI.

Matteo, una domanda: con serie "realistiche" intendi che non ci sia soprannaturale, oppure che i personaggi si trovino ad affrontare problemi comuni, quotidiani, che potrebbero capitare a chiunque di noi?

Mr. Mario

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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #21 il: 2011-03-20 19:45:52 »
Il mio punto era sul completamente reali, non sul senza soprannaturale.

Mad Men? te la passo.

The Big Bang Theory? Uhm. La sindrome di Asperger è reale, ma molto meno divertente. Sui supergeni lascio la parola a chi ne conosce davvero. Difficilmente una serie da AIPS.

Glee? Ceerto. I gruppi di canto e ballo delle superiori sono proprio così. Chiunque abbia cercato di far cantare, ballare e recitare degli adolescenti sa che quella è una rappresentazione *estremamente* reale.

Law & Order? te la passo, ma non è una serie da AIPS.

NCIS (ok, i protagonisti sono "eccezionali al limite del superumano", quindi FORSE non conta)? Beh, dimmi tu. Secondo te, è una rappresentazione reale dei rapporti internazionali? Inoltre, di nuovo una serie abbastanza episodica, difficilmente da AIPS.

Casalinghe Disperate? Oh, beh, certo. Nella realtà in quel posto, secondo in numero di omicidi solo a Cabot Cove, le case non si svaluterebbero fino a non costare più nulla. E' bello come la polizia si stupisce ancora che succeda qualcosa in un quartiere così delizioso.

Dexter? Oh, sì, credo sia molto realistico che tutti gli omicidi di Miami vengano affidati alla medesima squadra, con solo due esperti della scientifica. Inoltre, davvero non vorrei essere il capo della squadra persone scomparse della città.

Gilmore Girls? Che quella cittadina funzioni con quel sindaco ne ha quasi del soprannaturale. Sul realismo della vita di alcuni personaggi molto ricchi resto sempre perplesso. Ma te la passo.

Sex & The City (assurdo e parodistico, sì, soprannaturale no)? Non soprannaturale, ma vorrei avere l'infinito conto in banca senza dover quasi lavorare di una qualunque delle protagoniste. Di nuovo non sono sicurissimo che sia una serie da aips, nel corso dell'intera serie i personaggi si evolvono pochissimo.

Qualsiasi fiction RAI? Don Matteo esprime realisticamente il funzionamento dell'arma dei carabinieri, o un medico in famiglia quello degli ospedali italiani?

My name is earl? L'ho vista poco, ma come tutte le serie dove i comici protagonisti fanno una valanga di follie, questo è realismo?

How i met your mother? Non l'ho vista.

House MD? Estremamente realistica. Mi piace in particolare il realismo di come qualunque medicine hanno un effetto magico e immediato, facilmente verificabile, di come i pazienti si riprendano perfettamente dopo essere stati sottoposti a torture inenarrabili nel giro di un giorno o due, e di come lui riesca ad avere ancora un appartamento nonostante le milionate di querele che realisticamente riceverebbe.

CSI? Uhmmm, sul serio? Matteo, sei un ingegnere informatico, per dio. Vuoi dirmi che i computer di CSI non sono soprannaturali?

Castle? Uhm, il realismo per cui grazie ad una non ben specificata amicizia col sindaco a qusto scrittore è permesso di inquinare qualunque scena del crimine e influenzare le indagini è notevole. In effetti, i processi dove la difesa dei criminali incenerisce l'accusa proprio grazie a questo non vengono mai fatti vedere.

Matteo, una domanda: con serie "realistiche" intendi che non ci sia soprannaturale, oppure che i personaggi si trovino ad affrontare problemi comuni, quotidiani, che potrebbero capitare a chiunque di noi?

Già, questo interessa anche a me. Perché non so come serial killer a gogo, persone infinitamente ricche o quant'altro rendano tutto 'molto ma molto più intenso'.
« Ultima modifica: 2011-03-20 19:47:46 da Mr. Mario »
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Moreno Roncucci

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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #22 il: 2011-03-20 20:19:13 »
E' qui il punto, Mario. Confondi "storie di persone senza superpoteri" (sia fantasy, sia fantascientifiche) con "storie di vita quotidiana".

Cioè, PRIMA escludi il comico, il parodistico, l'avventuroso, il giallo, la critica di costume, la critica sociale (stai escludendo personaggi ricchi o famosi...), qualunque intento politico (escluderesti West Wing perchè il presidente degli stati Uniti non è una persona comune. Come si il fatto che non possa leggere nella mente degli elettori o evocare demoni non faccia alcuna differenza)

Escludi le storie di guerra, le grandi passioni, le storie peculiari, i personaggi stravaganti.  Cioè escludi dalle storie di esseri umani normali, tutto ciò che non è "banale" nel senso di "routine".

PRIMA dai per scontato che una "storia di esseri umani" debba parlare solo della vecchietta che fa la spesa, POI per autoconfermarti quella visione, escludi dalla categotia "storie non fantascientifiche"  Simenon, Hassel, Eco, Calvino, Kundera, via via fino a Liala, eliminando cioè il 99.99999% della letteratura/cinematografia non di fantascienza o fantasy.

E invece, è vero il contrario. Gran parte della fantascienza non dà ai protagonisti capacità superumane, e quindi potrebbe essere inclusa tranquillamente in "storie di esseri umani".  Shakespeare con i suoi spettri e delitti ci rientra benissimo, Amleto non spara raggi distruttivi dagli occhi e non evoca lo spettro del padre con i suoi potenti poteri magici.

Perchè, non prendiamoci in giro: se facessi una partita in cui dico "OK, ci mettiamo spettri, fantasmi, e persino gli alieni: ma VOI giocherete SOLO ESSERI UMANI NORMALI", ci sarebbero LE STESSE IDENTICHE REAZIONI da parte di gran parte dei giocatori di gdr (persino in Call of Cthulhu hanno dovuto metterci gli incantesimi per i PG...).

Perchè torniamo al punto del mio primo post:in troppi hanno una visione estremamente chiusa e limitata non solo del gdr ("gioco ad essere qualcun altro! Qualcuno fico, bello, potente e con i superpoteri") ma anche della letteratura ("voglio immedesimarmi in qualcun altro. Qualcuno fico, bello, potente e con i superpoteri")

Ma questo è un ghetto. E' uno specifico settore merceologico: la "roba per nerd", in termini di marketing: per la gente che negli USA legge SOLO comic book sui supereroi Marvel (l'Italia non a una sua tradizione, si attacca a quelle di altri)

Come dicevo: una letteratura/cinematografia per gente che desidera ardentemente non evadere dalla propria personale vita, ma dalla condizione stessa di essere umano. Alla ricerca di soluzioni facili e superumane (ho dei problemi con le ragazze? Si risolvono facilmente quando guardo una VHS e mi appare davanti la ragazza perfetta. Oppure gli altri mi picchiano? Ma ho un altra identità segreta in cui sono io che sconfiggo la gente cattiva)

Se rimane solo questo, il gdr diventa un ghetto moribondo come i fumetti di supereroi (ormai praticamente estinti, negli USA la maggior parte della popolazione non sa nemmeno che escono ancora), mentre il resto della gente si diverte tranquillamente guardando Glee senza farsi dei problemi sul fatto che "i protagonisti sono belli e cantano bene, tanto vale allora che siano degli Elfi: è la stessa cosa, no? Quando nella prima puntata si parla di bulimia, come problema è serio come l'occhio di Mordor..."

Alla osservazione, comunissima nei fans dei supereroi, sul fatto che "si può parlare di tutto con  supereroi, come nelle storie realistiche", Alan Moore (semplicemente il più grande scrittore di storie di supereroi di tutti i tempi, mica pizza e fichi) rispose "Madame Bovary con i fantastici 4 fa semplicemente ridere" (potrei sbagliare la specifica opera e gli specifici supereroi, ma la frase era quella). E subito dopo abbandonò per anni i supereroi per scrivere "A small killing", "Big Numbers", from hell" e "lost girls".
« Ultima modifica: 2011-03-20 20:21:11 da Moreno Roncucci »
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Mr. Mario

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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #23 il: 2011-03-20 20:32:27 »
No, guarda che non confondo un bel niente. Ho detto che il realismo non è un valore aggiunto. Non è affatto il realismo che rende Madame Bovary migliore dei Fantastici Quattro. Se il realismo fosse un valore aggiunto, Carabinieri avrebbe dei punti in più rispetto a Battlestar Galactica.

The Wire è una serie grandiosa. Ma non perché è realistica, ma perché è recitata molto bene, scritta molto bene, e si va a spingere in punti di vista che nessuno aveva tentato prima. Il realismo arriva solo molto molto dopo tutte queste altre considerazioni.

Io non ho mai detto che bisogna chiudersi in un ghetto di sole storie fantasy e sf, benché continuo a contestare la storia dell'evasione dall'umanità, altrimenti mi tocca di dire che anche Dexter è fuga dall'umanità, perché un sociopatico è molto meno 'umano' di qualunque elfo o vampiro.

Quello che dico è che il realismo è orribile come punto di partenza. E' una limitazione artificiale. Se si fa una serie sui contadini, meglio che sia perchè ci dà la possibilità di dire qualcosa di interessante, per cui il realismo e i contadini siano un buono strumento.

Ma è dare valore alla rappresentazione della realtà in quanto tale, e non al suo contenuto, che è confondere. E non credo che da questo si tirino su buone storie.
« Ultima modifica: 2011-03-20 20:35:44 da Mr. Mario »
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Mauro

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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #24 il: 2011-03-20 21:05:09 »
CSI? Uhmmm, sul serio? Matteo, sei un ingegnere informatico, per dio. Vuoi dirmi che i computer di CSI non sono soprannaturali?
A parte che, nella realtà, i membri della scientifica non sono delle specie di tuttologi, se non ricordo male leggevo su Le Scienze che i veri CSI stanno avendo problemi, perché la serie TV sta abituando il pubblico a una facilità di trovare prove che in realtà non esiste e sono portati a richiederla anche nei processi veri.

E' qui il punto, Mario. Confondi "storie di persone senza superpoteri" (sia fantasy, sia fantascientifiche) con "storie di vita quotidiana"
Io ho avuto gli stessi pensieri di Mario, in parte prima che venissero dette le serie (appena ho letto il messaggio di Meme, ho pensato che sarebbe stato citato CSI e ho pensato al suo realismo apparente); nota che Mario stava rispondendo a Meme, che ha detto "ce ne sono di serie TV completamente reali". CSI non avrà superpoteri, ma non è completamente reale.
Se poi con "completamente reale" s'intendeva "senza superpoteri" le cose cambiano (ma ci sarebbe da discutere se i mega-computer di CSI non siano una sorta di superpotere...), ma nel leggere quello io ho automaticamente pensato che si riferisse a serie veramente realistiche.

Moreno Roncucci

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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #25 il: 2011-03-20 21:12:11 »
Io non ho mai detto che bisogna chiudersi in un ghetto di sole storie fantasy e sf,

Ma è questo il tema di questo thread.

Citando dal primissimo post:
Leggendo gli actual play e giocando effettivamente ad Avventure in Prima Serata mi son reso conto che non c'è UNA serie che sia UNA che non abbia cose strane in mezzo.

Se non è il fantasy becero, è la magia, o gli alieni, o poteri strani, o ancora peggio accozzaglie di robe improbabili. Nell'ultima giocata che abbiamo fatto c'era una civiltà sotterranea organizzata in caste che portava il consumismo allo stremo.

Ma io voglio vedere persone normali, problemi veri.


Da qualche parte Triex ha scritto "voglio fare un documentario di vita quotidiana"?

Citazione
benché continuo a contestare la storia dell'evasione dall'umanità, altrimenti mi tocca di dire che anche Dexter è fuga dall'umanità, perché un sociopatico è molto meno 'umano' di qualunque elfo o vampiro.

Certo. Dexter non è una serie di "gente normale", ma NON perchè "Dexter è sociopatico", ma semplicemente perchè il Serial Killer ormai è diventato il nuovo "supercattivo". E' come parlare di Diabolik.

L'evasione dall'umanità è una ricerca di soluzioni facili, banali, o una trasposizione che li renda tali.  In cui tutto si risolve a pugni o con la magia.  Anche una serie che mi piace un sacco come Buffy, si basa sulla trasposizione in chiave gonzo-horror dei problemi degli adolescenti e teen-agers. Ma non è una trasposizione senza conseguenze: rende questi problemi facili e divertenti. Li puoi prendere a pugni e piantarci un paletto nel cuore.  E in questo modo li rende "potabili" e accettabili per un pubblico che altrimenti non li accetterebbe.

Ma in un gdr il mio pubblico sono io. Perchè dovrei autolimitarmi a gusti massificati, sia che siano della Casalinga di Voghera, sia che siano di un ragazzino con problemi di relazioni sociali che legge e guarda solo fantascienza fantasy?

Perchè è questa la cosa paradossale: io mi guardo Buffy come mi guardo Romanzo Criminale.  Al cinema vedo Avatar come mi vedo Gomorra. leggo il Signore degli Anelli e mi leggo La Vita è Altrove.  Posso apprezzare la fantasia e l'immaginazione di una serie Fantasy e subito dopo guardarmi qualcosa che riguardi la realtà. Non ho bisogno che me la rendano "facile", "potabile" rendendola una favola "bene contro male". Eppure nel "mondo alla rovescia" tipico della cultura Nerd (forse la parola giusta sarebbe Geek, non ho mai capito bene le varie sfumature) chi fa così è "limitato" perchè non gli va di guardare e leggere sempre e solo Fantasy e SF. "perchè? Cosa c'è che non va nel fantasy e nella SF? Perchè cerchi altro? Si vede che non hai fantasia". Mentre invece io vorrei prenderli uno ad uno e dirgli "e tu, hai la fantasia necessaria per uscire dal tuo bozzolo, e leggerti un libro che parla di cose vere fra una romanzo di Star Wars e l'altro?"

Perchè a me Buffy piace un sacco, ma se dovessi guardare sempre e solo storie di vampiri ne avrei una piena adesso da spararmi nei maroni.

Citazione
Quello che dico è che il realismo è orribile come punto di partenza.

Non parlo di realismo, parlo di realtà. Sono cose molto diverse.

Battlestar Galactica è realistico, perchè le pallottole fanno un suono realistico. "The eternal sunshine of the spotless mind" è assolutamente non realistico, e c'è addirittura una premise che parte da un ipotesi fantascientifica (un metodo per cancellare i ricordi), ma parla di realtà. (perché la parte fantascientifica non offre nessuna soluzione, cosa abbastanza rara nei film di sf)

O meglio: parlo di riuscire, almeno per una partita di tre ore, a immedesimarsi in un comune, banale "essere umano", senza rimanere schifati e insozzati dal contatto con quella "cosa impura", così diverso  dal solito Elfo...

Citazione
E' una limitazione artificiale.

Madame Bovary con i Fantastici Quattro è ridicola.

Io alla Internoscon porto SOLO eventi con normali esseri umani. Sabato per esempio organizzo "Dubbio".

Pensi che possa essere un miglioramento, in "dubbio", dare superpoteri a Tom e Julia, per renderli "più appetibili" al pubblico di una convention?

O è meglio confidare sul fatto che L'Internoscon non è una "convention di gdr" come altre, e che ci saranno abbastanza giocatori in grado di giocare un essere umano?
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Mr. Mario

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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #26 il: 2011-03-21 01:48:55 »
Ma è questo il tema di questo thread.

Citando dal primissimo post:
Leggendo gli actual play e giocando effettivamente ad Avventure in Prima Serata mi son reso conto che non c'è UNA serie che sia UNA che non abbia cose strane in mezzo.

Se non è il fantasy becero, è la magia, o gli alieni, o poteri strani, o ancora peggio accozzaglie di robe improbabili. Nell'ultima giocata che abbiamo fatto c'era una civiltà sotterranea organizzata in caste che portava il consumismo allo stremo.

Ma io voglio vedere persone normali, problemi veri.


Da qualche parte Triex ha scritto "voglio fare un documentario di vita quotidiana"?

No, ma siccome mi sento chiamato in causa, perché uno dei più recenti actual play di AIPS è quello che ha scritto il Vellu di una serie a cui partecipo anch'io, Clear Water, te la cito come ad esempio. I protagonisti sono tutti dotati di un potere speciale.

Benissimo, questo fa sì che siano persone diverse da persone normali, senza problemi veri?

Guardiamoli:

Chad è un ragazzo lacerato tra l'immagine da supermacho superficiale che la società vorrebbe cucirgli addosso, e ciò che invece sente dentro di sé, al punto da creare una frattura nella sua personalità e renderlo insicuro persino dei suoi stessi ricordi.

Jimmy è un fallito, uno che per tutta la vita ha cercato di integrarsi in una comunità, ma il suo essere goffo, un po' strano, un po' distratto, il suo non rientrare negli schemi ha sempre congiurato contro di lui. Ha perso un lavoro dietro l'altro perdendo sempre più fiducia in se stesso.

Thara è un medico, una ginecologa, che in passato ha fatto scelte discutibili, violando l'etica della sua professione, e i sensi di colpa la tormentano, manifestandosi come fantasmi spesso più reali di ciò che le succede intorno, e lei cerca scampo nell'alcool.

Bob era un tranquillo barista, convinto che tutto il suo mondo fosse perfetto, quando un brutto giorno la sua ragazza, l'amore della sua vita, scompare nel nulla, e lui sprofonda in un baratro sempre più profondo man mano si rende conto che quelli che riteneva essere suoi amici non si rivelano affatto tali nel giorno del bisogno.

Persone anormali, problemi fasulli? I poteri sono serviti solo per dare uno spazio per esprimere, per ciascuno di loro, un tormento interiore, al punto che finito di definirli ci siamo resi conto che ognuno dei personaggi, più che dal suo potere, era definito dal disturbo mentale in cui rischiava di sprofondare.

Questo è stato l'elemento fantastico: un espediente. Né più né meno di quanto dici sia la tecnica per cancellare i ricordi in Eternal Sunshine.

Non mi ricordo nemmeno più chi nel pitch li ha proposti. Ma se dovessi fare un passo indietro al momento del pitch, e uno mi dicesse "ah no, ragazzi, niente elementi fantastici, sarebbero solo il trovare una soluzione semplice ai problemi" lo guarderei strano? Eccome. Lo troverei una limitazione incredibilmente artificiale, imposta ancora prima del formarsi del nucleo di una storia.

Citazione
Eppure nel "mondo alla rovescia" tipico della cultura Nerd (forse la parola giusta sarebbe Geek, non ho mai capito bene le varie sfumature) chi fa così è "limitato" perchè non gli va di guardare e leggere sempre e solo Fantasy e SF. "perchè? Cosa c'è che non va nel fantasy e nella SF? Perchè cerchi altro? Si vede che non hai fantasia". Mentre invece io vorrei prenderli uno ad uno e dirgli "e tu, hai la fantasia necessaria per uscire dal tuo bozzolo, e leggerti un libro che parla di cose vere fra una romanzo di Star Wars e l'altro?"

Perchè a me Buffy piace un sacco, ma se dovessi guardare sempre e solo storie di vampiri ne avrei una piena adesso da spararmi nei maroni.

Io non so esattamente dove incontri in continuazione questo idolo polemico stereotipato di nerd contro il quale ti piace tanto scagliarti, ma come giustamente fai notare, non è la tua realtà. Tu stesso fai notare che alla INC porti storie con elementi diversi e sono certo che ti diverti, e non credo che i tuoi eventi restino vuoti, succederà piuttosto il contrario.

Quindi il problema non è di chi ti impone qualcosa che non ti piace, visto che non ti viene imposto nulla, il problema è perché devi sostenere che i tuoi gusti siano tanto superiori a quelli degli altri, e che ci sia un valore oggettivo nelle scelte stilistiche che fai tu?

In questo topic non c'è nessuno che dice "no, dovete metterci dentro queste cose a tutti i costi". Mi pare invece che ci siano alcune voci che dicono "Sì dovete tirare via queste cose perché è meglio" e io non capisco le motivazioni e il valore.

C'è davvero un vantaggio nel mettere una limitazione a priori (a parte per il valore sperimentale, quello posso capirlo) o è solo per non sentirsi uno della massa senza volto dei nerd?

Citazione
Pensi che possa essere un miglioramento, in "dubbio", dare superpoteri a Tom e Julia, per renderli "più appetibili" al pubblico di una convention?

No, tutt'altro, non l'ho mai sostenuto, ma piuttosto pensi tu che sarebbe un miglioramento togliere i poteri da Clear Water, perchè è stato deciso a priori che rendono le cose meno intense?

Citazione
O è meglio confidare sul fatto che L'Internoscon non è una "convention di gdr" come altre, e che ci saranno abbastanza giocatori in grado di giocare un essere umano?

Perché chi viene alla INC è 'antropologicamente diverso' dagli altri giocatori di ruolo?
« Ultima modifica: 2011-03-21 01:55:21 da Mr. Mario »
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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #27 il: 2011-03-21 01:52:28 »
...ragazzi, scusate se mi intrometto, ma io da lettore ho l'impressione che vi stiate impantanando su una delle più famose e potenti supercazzole mai nate nelle discussioni di gdr: "il realismo". Soprattutto negli ultimi interventi di Moreno e Mario che, mi sembra, si sono un poco inaciditi con gli ultimi post, forse per nulla.


Se fossi il TO, prima del prossimo vostro intervento vi direi di scrivere esattamente cosa intendete con "realismo", a colpi di esempio concreto di gioco. Non sono il TO, sono un semplice utente, pure piuttosto di passaggio, ma come tale ve lo chiedo per favore: chiaritevi su cosa intendete con "realismo", prima di procedere oltre :-)


(un po' ne state già uscendo, da questo impantanamento, ma non si sa mai...)
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Matteo Suppo

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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #28 il: 2011-03-21 03:30:57 »
Allora, prima di tutto non vedo cosa ci sia da scaldarsi tanto, entrambi. ???


In secondo luogo mi state mettendo in bocca parole che non ho detto.



Ma vi pare che io, che ho rotto il cazzo a mezzo mondo con Solar Werewolf, vado a dire che "cose reali > cose sovrannaturali"?


Ho solo detto che mi sembra ci sia una inflazione di fantasy becero e cose lontane dalla realtà. Ho detto che mi sembra che queste ambientazioni mi hanno stufato e che voglio provare a giocare persone normali, con problemi normali. Persone che mi somiglino.


E sì, un contadino mi somiglia di più che un lupo mannaro, per quanto mi piaccia guardare la luna piena.


Vi faccio un actual play:


Matteo è un ragazzo che fa cose, vede gente e ha un grosso problema: Cuore Infranto. Lavora in una radio part-time, assieme ad altri suoi amici. Nella sua puntata spotlight lo invitano, assieme ad un altro suo collega, ad un raduno nazionale di radio, in quanto ospite. In questa puntata lui incontra una ragazza, di un'altra parte d'Italia. Carina, simpatica, intelligente. Si trovano a lavorare assieme, ma c'è uno degli amici di lei che le sta molto appiccicato. Per tutta la puntata Matteo cerca di sondare il terreno, e nelle scene di riflessione pensa alla sua ex ed è roso dal dubbio. Nella scena madre, lui scopre che lei è fidanzata. Ci rimane scemo, la saluta e se ne va.


Questa è una persona normale, con problemi normali. Lo so perché sono io. E' una storia di vita vissuta, di due giorni fa. Ora, cosa è stato tralasciato in quel brevissimo resoconto? Una valanga di cose. A nessuno interessa sapere cosa ha mangiato, nè chi gli paga il viaggio. Nessuno si chiede come fa uno che lavora in una radio a mantenersi. Nessuno si chiede come mai lui riesce magari a improvvisare un pezzo brillantissimo solo perché vede lei che lo ascolta. Sono espedienti narrativi. E' ovvio che la realtà funziona in maniera differente, non foss'altro che per la legge di Murphy, ma in nessuna storia viene rispettata la realtà.


E probabilmente è questo che cercava di dire Mario, quando ha smontato tutte quelle serie. Ok, siamo d'accordo, ma io non voglio storie realistiche_inteso_come_noiose.


Boh, non so bene come spiegarmi. So solo che se a un pitch di aips sento la parola superpoteri, mi scazzo. L'ho già fatto. E' tutta la vita che gioco persone coi superpoteri. A d&d, A vampiri, A solar system, Ad aips (eh sì, ho fatto una serie sui supereroi).


Voglio qualcosa di diverso. E non sto dicendo che sarà migliore. A tutti gli effetti non posso saperlo. Magari Contadini sarà un flop gigantesco, chissà. Magari poi non giocheremo neanche contadini. Giocheremo persone alle prese con una radio, o persone in un ufficio.


Mario, forse ti sei inalberato perché ho detto che voglio persone "vere". Beh, probabilmente è stata una scelta sbagliata di termine, e me ne scuso.


Poi dici che ti senti chiamato in causa per la serie Clearwater. Sarò sincero, della vostra serie me ne ha parlato Katia una volta in macchina, e ho pensato "meh". Ma non vuol dire che la vostra serie sia da buttare.


Il problema è mio. Sono io che mi sono stancato di certe cose, che ho bisogno di cose differenti. E di superpoteri e fantasy ho fatto indigestione.


In più io credo che il problema sia legato principalmente ad AIPS, perché stasera ad esempio ho giocato a Misspent Youth in una distopia vegana facendo un ragazzino con protesi meccaniche al posto delle gambe.


Probabilmente il fatto è che io AIPS non riesco a capirlo. L'ho giocato parecchie volte ma lo trovo molto difficile (non complicato, difficile). E quindi magari con un setting più "familiare" mi trovo più a mio agio perché posso concentrarmi meglio su come funziona anziché sull'ambientazione.


Altro actual play, sempre di aips. Abbiamo giocato a villa meme un pilota di una serie ambientata in italia, che aveva come protagonisti un vecchietto rivoluzionario, una agente di polizia, un tossicodipendente e un ometto xenofobo deciso a diventare Capitan Padania.


Capitan Padania era un personaggio "vero", "reale", "tangibile". Anche se sproporzionato, grottesco, improbabile. Probabilmente sentivo le tematiche che sollevava molto più vicine a me rispetto a una principessa figlia di un drago in caccia di un necromante, o a un superessere che salta di corpo in corpo, consumando l'ospite e assorbendo i suoi gusti e pensieri, o a un ragazzino che cerca sua madre in un mondo postapocalittico dove la pioggia è acida (altri personaggi che ho fatto in AIPS).


Ma come ho detto, probabilmente è un problema mio.


Spero di non essere stato acido e di essere stato più chiaro. Se non è così vi prego di comunicarmelo. Lo sapete che ho dei problemi comunicativi notevoli.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Mr. Mario

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Re:Avventure in prima serata - Contadini
« Risposta #29 il: 2011-03-21 04:13:18 »
Matteo, se il punto per te era giocare persone che ti somiglino, e elementi fantasy o soprannaturali ti sono di ostacolo, non che tu ne abbia bisogno, ma hai tutta la mia benedizione. :)

Ecco, questa è una cosa che capisco. E' una cosa che per me ha un valore.


Magari io e te la otterremmo in modi diversi, ma lì si entra nel campo dei gusti e delle preferenze personali, e lungi da me addentrarmici, e ancora più lungi farlo per fare gerarchie o valutazioni generali. Cerco di spiegarmi meglio: un conto è dire 'questo aiuta me a sentirmi più vicino al personaggio' e allora ti dico 'ottimo, vai decisamente in quella direzione'; un altro contro è dire 'questo, in generale, rende le cose migliori e più intense', a quello non ci sto.

Io questa settimana ho giocato ad AIPS, ad Apocalypse world e a Kagematsu. E benché Homura, la figlia del vecchio capovillaggio onesto, insidiata dal contabile che ha rubato le tasse del villaggio attirando così su di esso l'ira del daimyo, non avesse nessun superpotere, non c'è alcun dubbio che Chad di Clear Water mi assomigli molto di più. :)

A ragione di questo, se le mie considerazioni sul realismo o quant'altro ti danno fastidio qui, stralciale pure e sbattile dove preferisci. :)
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

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