inCONtriamoci > InterNosCon 2011: Bacchanalia
[SLOW DOWN] Avventure in prima serata - Contadini
Serenello:
Dagli interventi che ho letto mi sembra di notare un problema. Ci si scorda quella che è probabilmente la forza più grande del fantasy e della SciFi: i racconti fantasy nascono spogliando la realtà dei fronzoli che ci distraggono, da quelle cose che ci tengono attaccati al mondo "coi piedi per terra" , come si dice, e ci permette di analizzare le nostre paure e i nostri problemi nella loro forma più pura. Sollevando i protagonisti dai pesi come "andare al lavoro" "prendere i bambini a scuola" o "pagare le bollette" si crea uno dei paradigmi per la nascita di un eroe: colui che può dedicare tutto se stesso allo scopo che si prefissa.
Frodo in LotR avrebbe potuto lasciare la contea sapendo ci condannare a morire di fame sua moglie e i suoi figli? Forse si, ma a quel punto la storia avrebbe parlato dei dilemmi personali di Frodo e non della lotta fra il male (l'egoismo di tenere l'anello) e il bene (la promessa di un futuro incerto per la terra di mezzo)*.
Allo stesso modo si potrebbe prendere come esempio Farenheit 451: si scollega la vita di tutti i giorni parlando di un agente di un immaginario corpo del ordine per puntare i riflettori sull'apaticità dei popoli che si iniziava a delineare in quegli anni.
Quindi, un'ambientazione fantasy manca si di realismo (nessun avventuriero dovrà mai preoccuparsi di fare la dichiarazione dei redditi o qualcosa di similmente noioso) ma sono spesso verosimili: si tratta di persone che affrontano i veri problemi della vita con tutto se stessi.
D'altro canto potrebbe essere interessante vedere "l'eroe" alla presa con i problemi ED INOLTRE con le difficoltà della vita di tutti i giorni.
Quindi a triex invece dico: contami!
Però poi dovrai dirmi cosa pensi di inserire di backstory per questi Contadini.
Giancarlo è un ragazzo di 27 anni che ha eredito l'azienda agricola del padre. Si sveglia tutte le mattine alle quattro per andare nella stalla, fa un breve sonno dalle 8 alle 10 e poi ritorna a lavorare. Tutta la sua giornata è così: qualche ora di lavoro e qualche di sonno, solo per arrivare alla sera con abbastanza forze per uscire coi sui amici.
Ma nemmeno questo basta e un giorno incontra Marco, rappresentante di prodotti farmaceutici che gli propone una serata "due ore di macchina e siamo a Milano Marittima. una volta li ho una polverina magica che ti da tutte le energia che vuoi!"
Questo è realistico ma le premesse danno adito a speranze di non noia ^^
In più mi permetto di asteriscare in toto l'intervento di Matteo: io stesso ho provato a lottare (inutilmente sic) contro questi costrutti narrativi. Contro i gruppi di eroi "giusti" perchè spazzano via villaggi di hobgoblin, invece che preoccuparsi delle conseguenze morali di questo atto.
*Non prendetela come un'analisi del opera ma solo per quello che è, un esempio, per favore ^^
Matteo Suppo:
@Matteo turini: lo sento più vicino a casa perché io non abito a torino, ma a 5 minuti dal bosco e dai campi. fino a qualche tempo fa le mucche al pascolo passavano sotto casa mia.
@Ultimochehascritto: qual'é il problema di quel personaggio?
@altri in generale: non ho mai detto che voglio fare una serie noiosa. anzi, ho motivo di credere che sarà avvincente anche se non ci saranno aratri laser.
Serenello:
--- Citazione da: triex - 2011-03-19 21:09:41 ---@Ultimochehascritto: qual'é il problema di quel personaggio?
--- Termina citazione ---
tecnicamente avrei anche un nome e c'è scritto di fianco al mio post :v
relativamente al personaggio vorrei dire che la mia era solo una sparata, un esempio di come la vita di tutti i giorni possa portare spunti interessanti. comunque se dovessi scegliere su due piedi senza sapere nulla del resto del cast o della serie opterei per "fiducia in se stesso". il sapersi eccessivamente condizionato da un lavoro immersivo come quello del contadino potrebbe portarlo a scegliere una via più breve per mantenere le amicizie di gioventù con quelle persone che contadini non sono (e che quindi hanno ritmi e una visione della vita diversa).
Matteo Suppo:
--- Citazione ---tecnicamente avrei anche un nome e c'è scritto di fianco al mio post :v
--- Termina citazione ---
Sorry ma ero al cell, avevo finito di rispondere a matteo e non avevo modo di tornare indietro per controllare chi eri senza perdere tutto.
Emanuele Borio:
Visto che avevo espresso la stessa perplessità proprio con Triex, e avendo invece giocato con successo due serie molto carine, belle e intense senza alcun elemento soprannaturale a me piacerebbe assai partecipare.
Ovvio che nulla toglie che ci possano essere cose particolari, situazioni fuori dal comune, problemi molto grandi e volendo distanti, ma finché si rimane nell'ambito della realtà è tutto molto ma molto più intenso.
E comunque ce ne sono di serie TV completamente reali, mica si deve per forza fare sempre la serie sui supereroi e/o sugli alieni ò_ò
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