Riassumendo, e semplificando parecchio (se volete la versione più corretta e dettagliata leggetevi i link), e considerando la definizione più concisa ed efficace quella di Eero...
("
is that character advocacy requires the player to choose "how the character would act" in situations of choice, and it requires him to express the character's choices and thinking behind them powerfully for the benefit of the other players. (These elements are inexcricably intertwined because you can't depict choices unless somebody akes them, and it doesn't matter if you make choices unless you make them known to the other players.) I rather like the term "advocacy" here, because that's effectively what the player is doing: he's arguing his character's humanity and protagonism to the rest of the group, defending him against an ignomity.)
...si può definire la Character Advocacy come un
ruolo che il sistema di gioco (che è fatto anche dalle abitudini al tavolo - ricordatevi il principio di lumpley) assegna al giocatore
per le necessità "drammatiche" (o meglio, narrative) del gioco narrativistaNon è una cosa che "hai fatto una volta". E' un ruolo che il sistema (il tavolo) ti assegna. Che ti assumi. Lo fai bene, lo fai male, si vedrà dal fatto che il tuo personaggio (o personaggi) diventino veri protagonisti o restino pedine, macchiette, schede, o anche
antagonisti (in
Contenders succede, per esempio, quando un pugile non ha più speranza di raggiungere i suoi obiettivi, e il giocatore gioca per non farli raggiungere anche agli altri. Non è sbagliato dal punto di vista del gioco, è un effetto normale, che divide i PG in protagonisti - definiti da quello che vogliono e cosa fanno per ottenerlo - e antagonisti, definiti da come si oppongono ai desideri degli altri)
Parlando di questo ruolo con Simone (Spiegel) per telefono ho usato una descrizione che poi lui ha postato nel forum. Lo quoto, completando questo circolo vizioso di citazioni...
"Il personaggio non esiste. Un particolare personaggio non ha voce, non ha pensieri, non ha opinioni. Esiste nella fiction, ma non esiste nella realtà. Quando quel personaggio viene descritto alle persone reali queste potrebbero benissimo sbadigliare e dire «ma a me che me ne frega di questa cosa?», e il personaggio non avrebbe voce in capitolo, non riuscirebbe a far capire perché lui è rilevante. Ha bisogno di una persona vera, reale, che prenda le sue parti, che difenda i suoi obiettivi, che faccia in modo che il personaggio, le sue azioni ed i suoi scopi, abbiano un peso rilevante nella fiction. Tutto ciò che il giocatore incaricato fa per tutelare il PG in questo senso ricade sotto il nome di Character Advocacy".E' un buon riassunto della conversazione. In pratica, non basta "immaginare Pinco Pallino" per far sì che Pinco Pallino sia il protagonista di una storia. Non basta compilargli la scheda. Non basta tirargli i dadi. Perchè Pinco Pallino diventi un protagonista di una storia bisogna che
le sue azioni e le sue scelte abbiano un peso. Siano importanti. Siano importanti e abbiano un peso nello sviluppo sostanziale degli eventi, cioè in quello che avviene nel campo di gioco,
nel mondo realePrendiamo Topolino, che è il giocatore di Pinco Pallino. Gioca con Pippo, Pluto e Clarabella. E immaginiamo che Topolino si immagini nella sua testa le cose che fa Pinco Pallino, ma non parli mai agli altri giocatori delle sue motivazioni, delle sue scelte. Il tipico giocatore "ditemi quando devo tirare i dadi". Potrà mai Pinco Pallino essere un protagonista della storia? Al massimo sarà "quello in alto a destra sulla foto, di cui nessuno si ricorda mai il nome, ma aveva una gran fortuna con i dadi"
Ma anche il caso corrispondente di un Topolino che fa grandi descrizioni epiche di cosa vuole Pinco Pallino... ma poi nei conflitti lo fa fallire apposta e ride "perchè è divertente" (o si fa serio "perchè è drammatico").. il suo Pinco Pallino ha un "peso" nella storia o è solo una macchietta, un espediente narrativo?
No, il ruolo di Topolino è di
esprimere, rappresentare le azioni e l scelte del personaggio, e di dargli
peso (tramite le meccaniche), come un avvocato, davanti alla "giuria" composta da Pippo, Pluto, Clarabella
e dal sistema di giocoQuesto non vuol dire che Pinco Pallino deve essere "l'eroe", né che deve vincere sempre. Il Riccardo III di Shakespeare non è un protagonista? Thelma e Luise non sono protagoniste?
Ma faccio un esempio ancora più clamoroso. A parte un paio di film davvero brutti in cui è davvero una macchietta... Fantozzi, non è un protagonista? Specie nei primi due film, in cui si ribella, come una specie di Wile E. Coyote umano, cercando di emanciparsi dalla sua situazione, di conquistare la Signora Silvani... fa ridere, fallisce sempre, ma comunque riesce a creare
advocacy: vorresti che ci riuscisse.
Te ne importa di quello che gli succede. Perchè? Perchè ha speranze e obiettivi comprensibili, te li esprime chiaramente e ci prova davvero a raggiungerli.
Non so quanti di voi hanno visto i vecchi sketch televisivi di Paolo Villaggio in cui faceva Giandomenico Fracchia. Sotto molti aspetti era il "fratello gemello" di Fantozzi. Come lui una vittima di superiori, colleghi, autorità e in generale di chiunque altro. Ma c'è una differenza fondamentale. Fracchia non si ribella mai. Fracchia non ha scopi che speri che raggiunga. Non provi simpatia umana per Fracchia. Fracchia è una macchietta.
C'è un motivo per cui su Fantozzi hanno fatto un sacco di film, mentre gli episodi di Fracchia in TV ebbero scarsissimo successo... (lasciamo stare
Fracchia contro Dracula che era un misto fra il vecchio Fracchia e Fantozzi, e comunque non vale un decimo dei migliori Fantozzi)
Come sarà chiaro dall'esempio, non si richiede di generare IMMEDESIMAZIONE negli altri giocatori. Non dovete rappresentare solo personaggi "che tutti vorrebbero essere". Dovete generare COMPRENSIONE, o meglio, personaggi COMPRENSIBILI. E dimostrare in primo luogo che ci tenete VOI a questi personaggi, ai loro sforzi, ai loro drammi.. altrimenti, se non ci tenete voi, perchè dovrebbero tenerci gli altri giocatori? Perchè dovrebbe fregargliene qualcosa delle vostre giocate? Perchè non dovrebbero sbadigliare e andare in bagno?
Ma se giochi per creare una storia condivisa INSIEME (story now, narrativismo)... se gli altri sbadigliano e vanno in bagno hai fallito! La partita non è riuscita perchè non hai adempiuto al tuo ruolo!
(notare la differenza con il gioco gamista, dove è la TUA capacità di giocare bene che deve essere mostrata, NON il protagonismo del personaggio. Anche se, come dire Eero in uno dei quote più sopra, potrebbe trattarsi della tua bravura nel vincere con l'handicap di dover "interpretare il personaggio". O addirittura la sfida può essere sul piano della "bravura nell'interpretare". Se quello che ti si richiede è essere bravo ad interpretare... fa differenza se fai un personaggio o una macchietta, finchè li fai bene?)
Un buon esempio di un gioco che si basa ENORMEMENTE su questo, è Bacchanal. Che non si basa sul "far ridere", ma più esattamente (e fondamentalmente) sul riuscire a
interessare gli altri alle vicende che narri nonostante le difficoltà e limitazioni imposte dal sistema. (se lo scopo fosse "riuscire a narrare" con quelle limitazioni, sarebbe gamista. Ma per riuscire a renderlo competitivo le limitazioni dovrebbero essere molto più difficili da superare. Invece in bacchanal non è mai difficile narrare qualcosa. Il difficile è narrare qualcosa di
interessante)
Quindi, come si fa a fare un buon esempio di Character Advocacy? Devo descrivere una volta in cui ho fatto una cosa contraria agli interessi del personaggio per "interpretarlo meglio"? No. Questo ci dice che l'hai "interpretato", non se hai interpretato un protagonista o una macchietta.
Gli esempi di Character Advocacy fatti bene sono, per me, di due tipi:
1) un SISTEMA DI GIOCO che la usa (parlando quindi del sistema e di come agisce), se vuoi parlare di character advocacy come ruolo di gioco..
2) Se vuoi parlare invece di Characyer Advocacy FATTA BENE, RIUSCITA, allora... non è chi l'ha fatta che ne deve parlare! Dovete raccontare di una volta che UN ALTRO GIOCATORE vi ha fatto davvero appassionare alle vicende del suo personaggio, per tutta una partita / campagna, non solo per una scena! E come ha fatto!