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RPG Contest in italiano

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Ezio:
Nella speranza di non avvitarmi ripeto quanto ho detto nel primo post.


Già che ci sono ripeto il disclaimer:


ATTENZIONE!
Il seguente post contiene delle critiche negative. Leggerlo soltanto se si è in grado di affrontare delle critiche costruttive. L'autore non risponde di danni all'ipersensibilità.


Non vi chiedo neppure di leggermi. Sto solo esponendo la mia percezione delle cose. Se il mio parere non vi interessa passate avanti, non mi offendo di certo ^^








Le mie critiche non sono attacchi, sono... critiche. Iacopo, prendile come un punto di vista diverso su una  questione in cui tu hai, evidentemente, una visione cristallina.
Trovare imperfezioni nel cristallo è sempre utile, no? Altrimenti come fai a migliorarlo?


Ovviamente il giudizio definitivo dovrà avvenire a conti fatti e, come ho detto, se il vincitore del concorso vincerà anche la menzione speciale sarò contento.


Per quanto riguarda la precisione: c'è davvero bisogno, in quella sede, di spiegare?
Nel manifesto non viene espresso alcun altro metro di giudizio se non il "coerente in senso forgita" che è impreciso per stessa ammissione di Iacopo. Ragazzi, ma se questo era il vostro intento non vi conveniva stare zitti e usare tutta la forza che potevate in fase di giudizio per favorire quei giochi per voi meritevoli?
Oppure fare un concorso parallelo?


Almeno avreste evitato di spargere disinformazione.


Capisco che vogliate "tenervi buona" la riserva di utenza di GdRItalia, ma... ne avete davvero bisogno?
Devo ricordarvi il (mai smentito) Teorema di Domon? "Col tempo che ci metto a convertire un giocatore di parpuzio insegno a giocare a 3 nuovi... e mi avanza il tempo per una sveltina"?
Negli ultimi anni, come dice bene Domon, la comunità di GdR Italia si è dimostrata (in generale) composta dalla solita fauna di fanboy e quelli che non lo sono ormai sono qui.
L'unico modo, evidentemente, di penetrare è creare un McForgismo, un forgismo innocuo e che ha perso la sua carica rivoluzionaria, che può convivere col gioco "tradizionale" e che non disturba nessuno, un processo che passa dall'accettazione dell'etichetta "New Wave" e dei forum separati e che continua nel "mah, in fondo le due (DUE!!!?) visioni del GdR possono convivere".


Inizia a sembrarmi evidente che questa strada, per molti, sia allettante e valida, e inizio a pensare che questo concorso sia il primo passo in quella direzione, specialmente dopo le chiarificazioni di Iacopo e Davide.


Mi spiace, ma io non sono d'accordo. Non mi aspetto che questo cambi qualcosa e, in un certo senso, sono contento che esista disaccordo, che è il padre dell'evoluzione, ma non per questo rinuncio a mostrare la mia opinione ^^


Se ritenente questa strada valida andate pure avanti, ma non stupitevi se poi mi trovate dall'altra parte della barricata ;-)

Antonio Caciolli:
forse sarebbe bene splittare in due thread ... uno sul contest per chi è interessato e uno sulla discussione del se il contest è un bene o un male. perché il thread nasce come una segnalazione e non un "date addosso al contest"


poi non capisco il post di Ezio e non vedo i reali effetti di annacquamento della forge spinta (da dietro?) nella menzione speciale

Ezio:

--- Citazione da: Antonio - 2011-03-04 10:38:52 ---forse sarebbe bene splittare in due thread ... uno sul contest per chi è interessato e uno sulla discussione del se il contest è un bene o un male. perché il thread nasce come una segnalazione e non un "date addosso al contest"

--- Termina citazione ---


No.
In questo thread si sta discutendo del contest, esattamente come segnalato.


Ci sono opinioni positive (e sono la maggior parte), e ci sono opinioni negative. Si sta commentando una segnalazione che non rientra in alcuna altra categoria: non è gioco attivo, non è creare nuovi giochi.


Inoltre non si sta "dando addosso al contest", non più di quanto dire che l'idea piace sia "fare pompini al contest".
C'è chi è d'accordo con l'idea, c'è chi non l'ho è, ma se tutti fossimo d'accordo... che razza di discussione sarebbe?

Antonio Caciolli:
ma scusa Ezio ... una realtà come quella di Coyote con uno sguardo attento al pubblicare giochi italiani con un design innovativo cosa dovrebbe fare?


farsi il proprio contest non avendo né la forza né un bacino abbastanza grande per poterlo rendere appetibile a molti nuovi possibili designer?
oppure attaccarsi ad un carrozzone che è già partito e che andrà avanti dove loro possono ritagliarsi con sforzo a parer mio molto basso.
Fra parentesi avere la menzione speciale fa sì che siano solo loro a giudicare e non si debbano nemmeno sprecare troppo per far cambiare la testa agli altri.


il contest ci sarebbe stato cmq e sarebbe andato avanti cmq ... coyote mettendoci del suo lo devia portando l'attenzione sul fatto che ci sarà un attenzione maggiore a giochi che seguono idee di design innovative e coerenti


penso che il problema potrebbe essere se la menzione verrà data ad un progetto farlocco che sdogani il concetto che anche chi opera in ambito forgita si "accontenta" di idee deboli e poco sfruttabili


non riesco proprio a vedere come venga bloccata la spinta data da forge mettendo una menzione speciale in un contest, quando è palese che non è nelle forze e negli interessi di nessun editore italiano di fare contest di giochi coerenti in senso forgito


mi fai un AP di come viene sparsa disinformazione con un contest del genere? perché io non la vedo ma non significa che io abbia ragione ... ovviamente


tutto questo secondo la mia piccola visione del mondo




detto questo se uno vuol sapere come iscriversi al contest o capire quali sono i parametri di giusdizio per la menzione speciale deve leggersi la diatriba su "è giusto fare sto contest o no?"

Ander:
Niente da dire su Coyote Press ovviamente, ma data la PESSIMA esperienza avuta con GdR Italia in un precedente contest (ritardi su ritardi nella selezione dei giochi, nella pubblicazione dopo il concorso, nessuna  risposta da parte dei giurati, più di metà della giuria semplicemente volatilizzata, potrei andare avanti) non ci penso nemmeno ad interessarmi della cosa.

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