Dunque, per ora cerchiamo di aspettare Simone che mi pare sia un po' impicciato.
Vado un po' avanti con Antonio nel frattempo.
Al vedere la testa del bruciato gli uomini che ti circondano sgranano gli occhi e trattengono il fiato. Persino alcuni di quelli che si stanno occupando di Mirna volgono un istante gli occhi a quello spettacolo.
Geir, dapprima sorpreso quanto gli altri, fa alcuni passi verso Urlog e gli prende la testa dalle mani (qui sto sconfinando un po', ma spero non ti spiaccia). La osserva, la soppesa; socchiude gli occhi nel fissarla e storce la bocca, più irato che disgustato.
"Avrai la tua ricompenso, allora" dice brusco ricacciando con forza la testa nelle mani di Urlog.
"Ma dovrai pazientare e darmi retta. Troppe cose sono accadute oggi perchè io possa dimenticarmene. Il nostro signore è stato ridotto in fin di vita da quella creatura" dice sdegnato indicando Mirna.
"E solo lui può accordarti la ricompensa. Ma sta certa che lo farà, perchè il suo onore è nella sua parola!".
"Devo chiederti poi di accettare di essere scortata, insieme al tuo compagno" dice rivolgendo un gesto del capo piuttosto schifato in direzione di Urlog "in uno degli alloggi di questo palazzo. Non ho intenzione di farti alcun male, né di permettere che te ne venga fatto; ma non posso, dopo tutto quello che è successo, permettervi di gironzolare per la nostra cittadina. E se vorrai allontanarti dovrò lo stesso farti seguire e scortare. Ma per il resto sei libera di fare ciò che meglio credi, finchè il nostro signore non sarà in grado di riceverti. Questo è il massimo che io possa fare per te" conclude.
Questo è quel che accade a Kalima.
Invece, per essere chiari, le intenzioni verso Mirna sono del tutto diverse: gli uomini accorsi vogliono imprigionarti per giustiziarti all'alba.