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discussione su 25ed persa in partenza? Sob!

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Riccardo:

--- Citazione ---[cite] Fabio "Shia" :[/cite]Vabbè...qui però entra anche in campo un altro discorso, che è quello sulla qualità di ciò che si produce.

Si tratta ovviamente di un parametro che non puoi valutare dal mero numero di copie vendute, anche perchè in gioco entrano tutta una serie di parametri "esterni" legati più a questioni di commercializzazione che altro.
Peraltro è talmente ovvio che un brand affermato come DnD (esempio) abbia più "avviamento" (termine ragioneristico ormai desueto ma efficace) di qualsisiasi altro nuovo prodotto (indie o meno) che mettersi a discutere su questo è una cosa tutto sommato sterile.

Ma se si ragiona in puri termini numerici allora bisognerebbe dire che una Britney Spears è "migliore" in termini assoluti dei Beatles (tiro fuori un esempio a caso..nulla di voluto);  se si rimane imbirgliati in schemi mentali del genere è palese che si ritroveremo giocoforza tra le mani un numero incalcolabile di cloni e/o varianti dello stesso prodotto (magari pure scadente perchè deve accontentare pià utenza possibile).

Se è questo il futuro che si vuole per il gdr lo si dica pure....  :(
--- Termina citazione ---

Attenzione però... il discorso nasceva da una questione ECONOMICA e non verteva su "quale fosse il gioco più bello" ma su "cosa conviene fare ad un'autore, prendere 2 centesimi a parola creando un modulo per D&D o crearsi un gioco di ruolo indie?"
I dati mi pareva parlassero molto chiaro. Crearsi il proprio gioco indie è più redditizio, anche se vendi in totale 1000 copie hai guadagnato molto ma molto di più dell'autore del modulo di D&D che oltre quei 2 centesimi a parola non becca uno spiccio di diritti
Quindi, per quanto ogni persona può avere la sua idea su quale sia il gioco "migliore" e "peggiore", mi sembrano evidenti due cose
1) D&D vende di più
2) Per un autore è più redditizio crearsi un gioco indie che scrivere un modulo per D&D, visto che a lui non lo pagano in base alle copie vendute

E' ovvio che se sei un EDITORE ti conviene stampare e vendere manuali di D&D (economicamente parlando), ma è proprio il tentativo di "deviazione del discorso" che ho visto in tutto il topic. Nessuno dice che "per l'editore è più redditizio stampare giochi indie rispetto ai moduli di D&D", ma lo è per l'autore!

Fabio "Shia":
Avevo seguito il tutto a suo tempo: avevo però la necessità di aprire un nuovo fronte su un aspetto che trascendeva il vile denaro: quello per cui il gioco potesse essere una sorta di produzione "artistica" svincolata dal mero "fare cassetta"...solo questo  :)

Moreno Roncucci:
C'è però un aspetto, evidenziato in quel thread (mi pare da Vincenzo Beretta, ma potrei sbagliare): per creare un gioco Indie che funzioni e che non ti sputtani la reputazione serve comunque un certo tempo, sia per realizzarlo, che per il playtesting. SE alla fine lo vendi ci ricavi di più, per ogni singola parola pubblicata, che non a scrivere il classico modulo-tutto-ambientazione-e-railroading per un gdr tradizionale... ma quelle parole ti sono costate MOLTO più tempo e fatica!

Un autore di moduli per gdr tradizionali se ci si mette d'impegno te ne sforna uno in poche settimane. E poi ci pensa l'editor a fare correzioni, revisioni, etc (ovvio che il testo deve essere già accettabile senno' col cavolo che poi  te ne commissionano un altro). Se "entri nel giro" puoi macinare ogni mese decine se non centinaia di pagine di fuffa che si scrive in automatico (gli stat degli NPC e i dettagli tecnici andrebbero verificati, ma basta vedere la quantità di errori presenti negli stats dei manuali pubblicati per rendersi conto di quanto si tiri via nella verifica nei moduli d'avventura). Alla fine ti daranno anche solo 2 centesimi a parola, ma a macinare parole su parole delle solite descrizioni dei setting e degli NPC fatti con lo stampino, diventa una cifra.

Invece, per realizzare un gdr di 60 pagine A5, un autore Indie capace che ci metta quattro anni. E rischia di mettere da parte tutto alla fine senza vederci il becco di un quattrino perchè non funziona. E giocando con la propria reputazione e credibilità, non ci si può permettere di sputtanarsi con un prodotto farlocco (la prima volta magari te lo comprano, ma poi non si fida più nessuno). Non è come nel campo dei gdr tradizionali, dove va bene qualunque cosa "tanto il GM può cambiarla se non va bene"...

Insomma, come sempre, dipende dal perché delle cose: se l tuo gdr lo avresti fatto comunque, per hobby e per passione, l'editoria indie è una grossa opportunità per gli autori più bravi. Se cerchi invece un lavoro fisso e sei disposto a macinare fuffa su fuffa, ti conviene ancora puntare sul gdr tradizionale (se riesci ancora a trovare un posto, stanno licenziando a raffica, persino Jonathan Tweet è stato recentemente licenziato...).

La cosa tragica è che anche i secondi, quelli che scrivono fuffa su fuffa, lo fanno per passione. A parte i più quotati e veloci, la maggior parte guadagnerebbe di più in un macdonald. Se sono lì a scrivere rpg lo fanno comunque per passione. E la maniera in cui è strutturata l'editoria tradizionale dei gdr fa sì che quella passone venga incanalata a produrre fuffa a basso costo.

"ma perché produrre tanta fuffa?" "per mantenere la casa editrice, ha delle spese e non potrebbe sopravvivere pubblicando un solo manuale per ogni gioco, playtestato bene, con il suo tempo. Deve buttare sul mercato un minimo di prodotto in un certo tempo, o la casa editrice chiude", "sì, va be', ma perchè allora tenere in piedi una casa editrice a tempo pieno, che ti richiede questi costi?" "perché sennò come faccio a produrre quella quantità di prodotto in un certo tempo?"

Io stà ruota da criceti l'ho mollata. Non mi interessa più né come appassionato né come acquirente. E' un altro mondo, alieno. Adesso gioco da hobbista giochi fatti da altri hobbisti, con cui comunico direttamente. E mi trovo molto meglio. E' proprio tutta un'altra vita!  8)

Eishiro:

--- Citazione ---[cite] Rafu:[/cite]Visto che ormai Massimo ha compiuto il gesto di thread necromancy, ripasso da questo thread dopo un mese giusto per fare le pulci a Eishiro (niente di personale, sono solo nato rompicoglioni):


--- Citazione ---[cite] Eishiro:[/cite]quella originale di Gygax (quella dei gazeteer per capirsi)
--- Termina citazione ---


"Quella originale di Gygax" e "quella dei Gazeteer" sono due edizioni ben diverse di D&D.
--- Termina citazione ---


ho tutte le edizioni di D&D, la differenza tra quella di gygax con quella dei gazeteer è quella che passa tra D&D 3,0 e 3,5..... quindi son praticamente la stessa cosa.


EDIT: mi son letto la discussione su googlegroups e mi sto rovesciando dalle risate

Niccolò:

--- Citazione ---ho tutte le edizioni di D&D, la differenza tra quella di gygax con quella dei gazeteer è quella che passa tra D&D 3,0 e 3,5..... quindi son praticamente la stessa cosa.

--- Termina citazione ---


hai l'edizione di gygax di ADND o di DND? (i 3 libettini rosa, intendo)

perchè le differenze per molti versi sono enormi...

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