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[Trollbabe] Ma... sarà realistico? [SLOW DOWN]

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Ezio:
Non è lo stesso genere di attività.

Ero, infatti, molto più specifico.

--- Citazione ---[cite]Autore: Aetius[/cite]Il mondo di gioco sarà tanto "realistico" quanto a voi piacerà che sia.
Giochi-palestra per allenare questo modo di pensare:Il Gusto del DelittoeCani nella Vigna.
--- Termina citazione ---


Nello specifico il Gusto ti educa ad una sensibilità particolare: il gioco può risultare comico quanto lo vuoi, grottesco o nero quanto lo vuoi. Sei tu che devi usare gli strumenti messi a disposizione dal gioco per ottenere il genere di esperienza che trovi gradevole, su quell'asse.
E' didattico sul non mettere la mano nel frullatore, non sul giocare a Trollbabe ;-)

Hmmm... a ben pensarci dovrei espandere la coppia didattica inserendovi, di diritto, anche Fiasco...

Niccolò:
qui, l'esperto sei tu. ma ti chiedo lo stesso,per capire meglio, cos'hanno questi due (tre? il mio interesse non era certo quello della par condicio, eh!) giochi che altri giochi non hanno?

Ezio:
Tutti e tre possono essere portati facilmente a livelli estremi. Il grottesco del Gusto, lo slapstick/comicità di Fiasco, il... il TUTTO di Cani.

I primi due non hanno reti di sicurezza, ti chiedono soltanto di non inserire nel gioco elementi che tu per primo trovi sgradevoli. All'inizio può non essere facile, può venire naturale scivolare verso estremi che, alla fine, non ci soddisfano.
Cani ha invece strumenti di sicurezza (il sopracciglio), ma che ti chiede di essere estremamente attivo nell'inserire quegli elementi che A TE piacciono (sei un maniaco delle armi e ci tieni ad avere delle pistole realistiche? Alza il sopracciglio quando qualcuno fa il rilancio: "Scarico le due pistole saturando di piombo l'ambiente, uccidendo tutti") e nient'altro.

Si, hai ragione, meccanismi di questo tipo esistono in praticamente tutti i giochi, però credo che le caratteristiche di questi tre siano talmente estreme in questo senso che diventano esemplari, ottimi per capire.

Matteo Suppo:
Ecco, sono combattuto tra:
- dire "Questi sono i thread che mi piace leggere, mi ha aperto un ulteriore orizzonte (ho gli orizzonti aperti come finestre sul desktop) e mi ha insegnato cose che non sapevo e neanche mi sarei immaginato di sapere"
- stare zitto perché è un commento che non aggiunge molto al thread.

La domanda di Domon invece è molto interessante, e secondo me si merita un thread tutto suo.

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: Tronk[/cite]E' evidente che appena arrivata la Trollbabe non possa conoscere la situazione e alcuni gruppi vorrebbero affrontare la situazione in-game, magari con i PNG che fan la fila per andare da lei a lamentarsi mentre altri salterebbero quella scena dicendo che ha incontrato qualcuno che le ha spiegato "tutto" ma che non gli interessava giocarlo.
--- Termina citazione ---


Stai parlando del caso in cui una trollbabe arriva nell'avventura di un'altra? Perchè suppongo sia così, ma sarebbe meglio specificarlo, a scanso di equivoci.

Poi, in generale tutto questo discorso del "ma se il giocatore decide cosa sa la trollbabe, non rovina il gioco?" mi sa di "mano della mano nel tritacarne" (Ezio è più buono, la fa mettere nel frullatore...  ;-)

Trollbabe, come tanti altri giochi in cui non tutto è deciso da una sola persona, si basa molto sulla regola della mano nel tritacarne: "non vuoi una cosa in gioco, non mettercela". In tutti i giochi così, non si può guardare al funzionamento delle regole andando su estremi che non vorrebbe nessuno.

Altrimenti diventa la classica obiezione a Cani nella Vigna: "se posso descrivere io l'ambiente dico che c'è un disco volante parcheggiato nel saloon e se nessuno alza un sopracciglio rimane!". Sono obiezioni che presuppongono la presenza al tavolo di strane creature che non ragionano o agiscono come persone normali.

Questo discorso su trollbabe, così "teorico", mi sembra appartenere alla stessa categoria, anche se in modo molto meno plateale: se si ragiona su questa cosa ipotizzando strani individui al tavolo che non si comportano da esseri umani, il gioco non funzionerà perchè è stato scritto per essere giocato da esseri umani.

Insomma, in breve: quando ragioni su queste cose, fai un esercizio mentale che trovo liberi da molte di queste paure: non immaginarti il giocatore peggiore del mondo alle prese con questa regola: immagina TU cosa faresti. Come la useresti.

Ti danneggerebbe il gioco? Ti danneggereSTI il gioco? Perchè?

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