Autore Topic: Centodieci per cento [110%]  (Letto 3672 volte)

Matteo Suppo

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Centodieci per cento [110%]
« il: 2010-12-16 11:07:20 »
Sabato sera, dopo una estenuante giornata di serratissime giocate all'alter ego, sono andato per rilassarmi a trovare Dino, Rino e Giulia. Dovevo trattenermi poco, perché l'indomani dovevo andare a sciare, ma le cose sono andate diversamente.

"Dai ragazzi, prendo il pullman delle 21 50"
"Mi sa che resto fino alle 22 50"
"A questo punto prendo il pullman delle 23 50, che è l'ultimo"
"Ragazzi, non è che qualcuno mi riaccompagna a casa?"

Ho toccato il cuscino che saran state le 3:00, mi son svegliato alle 5:00

Abbiam giocato un poco, abbiamo parlato molto. Di giochi. Di esperienze di gioco. Di tecniche. Addirittura di game design. Ho apprezzato moltissimo il fatto che tutti e tre siano persone che rimangono sempre coi piedi per terra, parlando di esperienze di gioco.

Un concetto che è venuto fuori durante la chiacchierata, e di cui non mi prendo assolutamente la paternità, è quello del 110% dei giochi.

Mi spiego meglio: un gioco può funzionare al 100%, essere un gran bel gioco in cui tutto quadra e che restituisce l'esperienza voluta.

Ma a volte ha persino qualcosa in più. Qualcosa nella maniera in cui è stato scritto, per esempio. Oppure una tecnica emergente che vedi soltanto in gioco. La ciliegia sulla ciliegina della torta.

Prendiamo La mia Vita col Padrone, ad esempio. Da solo è un gran bel gioco, e le meccaniche ingranano tutte a meraviglia. Ma con A manifesto on Mastery, con il bastone, il mindfuck del linguaggio non verbale, diventa estremamente più godevole. Quello è il 10% che lo porta al 110%.

Prendiamo Polaris. Un gioco fantastico che ultimamente sta ricevendo poco amore. Funziona! Gira tutto! E in più c'è la candela. La candela non è un qualcosa di meccanico, non influisce sulle schede. Ma io senza candela a Polaris non ci gioco. E' il mio 10%.

Prendiamo Misspent Youth. Ci ho giocato solo una scena, non posso sapere se funziona. Ma ho già individuato un paio di elementi che potrebbero costituire il 10% sopra il 100%. Misspent Youth è un gioco di adolescenti che si ribellano all'autorità, e combattendo contro di lei perdono progressivamente sè stessi. L'autorità, quando deve fare dei cambiamenti sulle schede dei personaggi, deve (da regolamento) utilizzare un Marker Indelebile. Per me, che adoro questo tipo di BrainFuck, è semplicemente stupendo.

E così via anche per altri giochi. Ho il sospetto che quel 10% sia qualcosa di personale, ma non sono sicuro.

Questo è il topic:
Che mi dite? Vi ritrovate in questa riflessione? Trovate un 10% anche in altri giochi? E' davvero una questione personale?

Queste le regole:
Si parla di giochi specifici, non in generale.
Poiché si tratta (almeno secondo me) di cose personali e legate all'emotività, non vi dovete sentire obbligati a dare una spiegazione del Perché qualcosa per voi rientra nel 10%. Cappello rosso a manetta, voglio sondare il terreno dal punto di vista passionale.
Se pensate che un gioco non sia così conosciuto valutate di spiegare anche un attimo di cosa si tratta, come ho fatto io per Misspent Youth.
Se qualcuno chiede delucidazioni su un certo gioco preferirei si aprisse un thread specifico su quel gioco.
Se qualcuno vuole contestare queste regole, o suggerirne di nuove, può farlo in un thread differente.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Centodieci per cento [110%]
« Risposta #1 il: 2010-12-16 12:52:18 »
:)

Mi prendo la paternità di questa regola, usatela liberamente!

Insomma c'erano un sacco di discorsi stupendi, ad esempio quello sulla Sci-Fi.
Secondo me la regola esiste ma è una questione personale A MONTE (cit. LucaRicci) , è il game designer che inserisce i mindfuck e solo una attenta lettura li rivela.
Ad esempio in Misspent Youth la Autorità ha tutti i paragrafetti scritti per Lei con un tono servile e formale... And THIS is awesome.

(verrebbe da Dio in Italiano, col tono da lecchino che può avere il nostro linguaggio pieno di "Lei" e "La invitiamo a", "La preghiamo di")

Il mindfuck implica alcune cose, la regola del 110% ti costringe ad avere certe attitudini, certi rituali, assolutamente positivi per il gioco e per l'esperienza, prendendo il meglio dai Live (anche).
Quando in MIsspent Youth inizi la partita, si dovrebbe pitchare il grado di Sci-Fi.
Questa operazione secondo me andrebbe fatta per prima, perchè dopo l'Autorità dovrebbe entrare nel suo ruolo prendendo il pennarello indelebile, sedendo su una comoda poltrona e chiedendoci che cosa ci fa incazzare di brutto, aiutandoci a montare l'odio nei suoi confronti (e, implicitamente, facendoci fraternizzare) . FIgo no?

Idem con la candela in Polaris: La accendi, dici le frasi (che si chiamano RITUALI mica per niente eh) e la maschera è calata, il sipario si apre e inizia il gioco.
Quanto cazzo sono belli i capelli di Baker

Patrick

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Centodieci per cento [110%]
« Risposta #2 il: 2010-12-16 13:11:52 »
Perchè il manuale di A Penny For My Thoughts scritto come istruzioni di una terapia?

Citazione
[cite]Autore: Rinello[/cite][p]Ad esempio in Misspent Youth la Autorità ha tutti i paragrafetti scritti per Lei con un tono servile e formale... And THIS is awesome.[/p][p](verrebbe da Dio in Italiano, col tono da lecchino che può avere il nostro linguaggio pieno di "Lei" e "La invitiamo a", "La preghiamo di")[/p]

Tronk ha tradotto Penny usando la forma di cortesia, e rende veramente veramente bene :D


Ah, aggiungo anche 1001 notte, che ancora non ho giocato ma che ho sfogliato: c'è un elenco di "cibi evocativi" da mangiare durante la sessione, assieme a vari consigli sulla musica di sottofondo, e di accendere incensi, di usare tanti dadi diversi e colorati (che ricordino una ciotola piena di gemme),... Tutto per fare atmosfera :D
« Ultima modifica: 2010-12-16 13:13:20 da patmax17 »
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Centodieci per cento [110%]
« Risposta #3 il: 2010-12-16 15:17:36 »
Society of dreamers: battere le mani a inizio e fine partita, per allontanare gli mnemositi in ascolto.

Ci si sente stupidi, strani, imbarazzati... Ma soprattutto, straniti. In un angolino dentro di sé, ci si chiede: "Ma perché sto battendo le mani? Non ha senso! E' una cosa stupida!" e un'altra parte di se risponde "Certo che non ha senso: questo gioco parla di cose assurde e alienanti", "Ah ok... :)".

E così, entri subito nell'ottica di gioco di Society of dreamers ;-)
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Lollo

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Centodieci per cento [110%]
« Risposta #4 il: 2010-12-16 16:35:19 »
Le pedine-coniglietto di Dixit.
La plancia di cartoncino simil-legno di On Stage!, che appoggiata sulla scatola lo trasforma in un palcoscenico.
La grafica de Il gusto del delitto.
Jenga come metodo di risoluzione di Dread (anche se in effetti il gioco è quasi tutto lì).
Siamo qui per giocare, mica per divertirci.

Emanuele Borio

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Centodieci per cento [110%]
« Risposta #5 il: 2010-12-16 17:00:41 »
Le corna delle Trollbabe ò_ò
Ciao, sono Meme! - Fanmail 64 - DN=2 - Ingegnere delle Scienze Agrarie, Contadino, Nerd di Professione.

Niccolò

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« Risposta #6 il: 2010-12-16 18:27:17 »
Citazione
[cite]Autore: Lollo[/cite]Jenga come metodo di risoluzione diDread(anche se in effetti il gioco è quasi tutto lì).


beh, no.ci sono alcune tecniche su COME usare sto jenga.

alla fine le cose di cui stiamo parlando sono parte del colore. nulla di davvero nuovo. il big model mica per niente dice che il colore è un moltiplicatore universale del gioco

Ezio

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« Risposta #7 il: 2010-12-17 07:28:30 »
Il Gusto del Delitto arriva al 130%!
Un 10% lo da il manuale, con la sua appendice (metà libro, in realtà), che ti spiega "l'inglesitudine".
Un secondo 10% lo da l'edizione italiana, con la sua impaginazione da Giallo Mondadori.
Ma il 10% di mindfuck totale, per me, lo da la gestualità obbligatoria: guando ti puntano addosso il dito per l'Influenza tu voresti spezzarlo e farlo ingoiare al bastardo... quando invece Cross o chi per lui ti porge le mani tu vuoi parlare, vuoi riempire quel vuoto che ti guarda con un sorriso...
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

giullina

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« Risposta #8 il: 2010-12-17 11:32:40 »
In generale per me il 10% è qualcosa di fisico. Un gesto che ha effetto meccanico, ma qualcosa di più del tirare i dadi, gesto la cui carica emotiva è ormai nota a tutti.
Ecco, mi piacciono quei gesti che vanno oltre.
Il dado teschio di Steal Away Jordan: se lo tocchi, DEVI tirarlo.
Il marker di Misspent Youth: ti sei svenduto? è l'Autorità che ti cambia la scheda.

Sono dei 10% diversi da cose come "la bellezza del manuale" o "il tono del testo".
giullina.net - Gaming As Women - Banshee Cat [ScreamingCats - games that make you scream] - 26 FM

LucaRicci

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Centodieci per cento [110%]
« Risposta #9 il: 2010-12-17 11:41:24 »
Pure per me: è qualcosa di tangibile, di osservabile, di fisico il più delle volte.

Straquoto Il permanent Marker di Misspenth Youth e la candela di Polaris. Anche il Rituale iniziale di Society of Dreamers.

Poi c'è il finale di Penny (da brivido), i CV di Time&Temp (che ti fanno sentire troppo un precario), le ferite di Puppetland (quelle facevano male al pupazzetto...)
I've got crunch for breakfast! - Screaming Cats, Games That Make You Scream

Patrick

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Centodieci per cento [110%]
« Risposta #10 il: 2010-12-17 11:55:23 »
Citazione
[cite]Autore: LucaRicci[/cite]il finale di Penny (da brivido)
quale parte del finale, di preciso? :)
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

LucaRicci

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Centodieci per cento [110%]
« Risposta #11 il: 2010-12-17 12:03:00 »
Sia il segnare sulla scheda se vuoi ricordare il tuo passato o meno, sia il "tenersi per mano" recitando la frase.

Un gesto semplice quanto barrare una casella è lo spartiacque tra il ricordare il tuo doloroso passato e dimenticare tutto come lo scoppio di una bolla di sapone.
I've got crunch for breakfast! - Screaming Cats, Games That Make You Scream

Ezio

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Centodieci per cento [110%]
« Risposta #12 il: 2010-12-17 12:29:52 »
Citazione
[cite]Autore: LucaRicci[/cite]Un gesto semplice quanto barrare una casella è lo spartiacque tra il ricordare il tuo doloroso passato e dimenticare tutto come lo scoppio di una bolla di sapone.


Perché, ridare indietro tutto il tuo mucchietto di penny no?
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

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