Posso dirti che al tavolo a cui giocavo io l'abbiamo fatto, e il gioco non è esploso.
Più precisamente, la mia Trollbabe era in una taverna, festeggiando con un gruppo di tombaroli il recupero di tesori dalle vicine catacombe, fra cui un'urna sigillata. C'era come una palpabile sensazione che l'avventura volgesse al termine (avevo già conosciuto molte persone e fatto molte cose in questa città e nelle vicine rovine), e la scena stava volgendo sulle reazioni dei cittadini alla mia presenza e sulla solitudine del mio personaggio, "diversa" da chiunque altro.
Su questa nota, il buon Rev. proclama che la sua Trollbabe è anche lei in scena. La scena prima l'avevamo lasciata in un altro continente, dall'altra parte della mappa, a lottare ferocemente contro sicari troll sullo sfondo di un devastato paesaggio vulcanico a la Mordor, sul ciglio della Fenditura delle Anime... Ma adesso entrava dalla porta della locanda, senza dire una parola. Silenzio.
Terminata la scena dello storico incontro nella taverna (era la prima volta che la mia Trollbabe vedeva un altro essere simile a sé!), e giocata una scena con la Trollbabe di Claudia (la quarta giocatrice al tavolo, con me e il Rev. e il GM della partita, Marco), torniamo a vedere una scena presso la Fenditura delle Anime, in cui la PG del Rev. e un anziano saggio umano (sua Relazione) scendono una perigliosa scalinata fra le alte scogliere a picco sul mare ribollente, guidati dall'ultimo superstite dei sicari troll sottomesso fino a una misteriosa caverna...
E poi si torna alla taverna in città, dove l'anima di uno stregone morto da secoli si libera dall'urna e scatena il caos: palle di fuoco, demoni impazziti (liberati da me con uno dei miei maldestri incantesimi), avventori nel panico e cittadini in fuga, credo anche un preoccupante principio d'incendio. Io affronto lo stregone, ma comincio a vedermela veramente brutta e a un certo punto sono KO. L'altra Trollbabe si schiera al mio fianco quando io perdo i sensi, affronta lo stregone redivivo e lo caccia dalla città. Lo stregone andrà a far danni in altri luoghi, naturalmente, ma gli amici che mi sono fatta in questa avventura sono salvi.
La mia avventura si concluderà nella mia scena successiva, in cui riprendo i sensi circondata dai miei compari fra le rovine della taverna, ma dell'altra Trollbabe nessuna traccia più (e decido di lasciare la città seguita da una delle mie nuove Relazioni, concludendo appunto l'avventura). Come poi venni a sapere, lo stregone imprigionato nell'urna era la posta.
L'avventura della TB del Rev., invece, incentrata sulla misteriosa e perduta corte dell'ultima Regina dei saggi Troll Albini, prosegue ancora per varie altre scene prima di trovare la sua conclusione.
Insomma, la partecipazione dell'altra Trollbabe alla mia avventura è stata un cammeo di due scene, ma del tutto fuori continuity rispetto alla sua avventura personale, mostrando chiaramente che (per la logica della fiction) le due storie si svolgevano in tempi sfasati.