Noah è difficile da interpretare. Sembra infastidito dalla situazione, ma forse aggrotta la fronte solo perché sta cercando le parole nella sua mente. Non sembra avere un grosso groppo in gola tuttavia. Non è semplice capire se sia leggermente introverso oppure asceticamente disinteressato.
«È iniziato tutto quando tu te ne sei andato Wiley» dice, guardando le direzione di Wiley, più o meno all'altezza dei suoi occhi.
«Un sacco di persone erano in festa. Anche io ero felice per te. Non avevo ancora tenuto conto che sarebbe stato Jordan a dover partire, e non tu.»
si ferma un attimo per valutare la sua frase «Cioè, non voglio dire che tu abbia delle colpe. Semmai la colpa è di August, tu non c'entri nulla. E son felice che tu sia tornato. Però Jordan era arrabbiato e deluso. E lo stesso Phineas. August aveva promesso per anni che sarebbe partito per diventare un cane e quando arriva l'anno della chiamata senza alcun preavviso decide di mandare te, Wiley.»
«Jordan è tranquillo. Giusto quando gli si parla di quella storia si arrabbia. Lo capisco. Forse io mi arrabbierei lo stesso se fossi nei suoi panni. Per stargli vicino abbiamo spesso iniziato ad andare a casa sua, anche la sera. Lui passava le sere con il padre a studiare le letture, a discutere dei significati dei passaggi. Io l'ho sempre trovato noioso, ma con Phineas riusciva facile. Forse anch'io avrei potuto essere come Jordan se avessi avuto un padre come Phineas.»
si ferma un attimo per sentire un nitrito un pò prolungato, un cavallo forse un pò imbizzarrito che però viene tenuto sotto controllo.
«Bè Phineas ci spiegò di tutti gli errori che aveva fatto August. Di come non abbia mai insegnato adeguatamente le scritture ai ragazzi, di quanto le sue funzioni siano sbrigative. Ci disse di un paio di matrimoni riparatori celebrati alla meno peggio e in modo non ortodosso. O di tutte le volte che ha lasciato correre i problemi sperando che si risolvessero da soli. Te le ricordi le nostre zuffe, Wiley? Sai che non ci sono più state da quando studiamo le scritture con Phineas?
Io non sono molto sveglio, ma non ci vuole un genio per capire che diversi problemi qui a Eagle Point potevano essere evitati se August fosse stato un sovrintendente migliore. Compreso il tuo, Wiley.»
«Jordan era giù, perché non sarebbe diventato un Cane. Ed era colpa di August. Così decidemmo di fargli uno scherzo. Era una cosa innocente. Non si sarebbe fatto male nessuno. Non si doveva fare male nessuno. Jonathan aveva litigato con Jordan qualche giorno prima. Fu per uno scherzo credo. Gli tirò una palla di fango addosso, sporcandogli il vestito per le funzioni. Ricordo che Phineas sgridò Jordan. Così pensammo di fare uno scherzo a padre e figlio, nascondendo l'orologio di Jordan, il regalo di suo nonno, tra i libri di Jonathan.
Damian fece finta di ritrovarlo un paio di giorni dopo, quando eravamo andati a trovarlo.»
qui i suoi occhi si abbassano. Forse è il primo segno di emozione che gli vedete da quando lo avete incontrato per la prima volta.
«Doveva essere solo uno scherzo. Tant'è che Jordan perdonò Jonathan, dicendogli che "il perdono è il fondamento su cui si basa la nostra fede". Phineas faceva un sacco di sermoni sul perdono. Ricordo anche che Phineas era infuriato con August. Una sera che andò a trovarlo per discutere dell'accaduto io e Damian eravamo usciti e abbiamo sentito urlare dalla casa di August. Gli stava dicendo che era un fallimento come sovrintendente e come padre, che non sapeva educare i ragazzi e che stava rischiando di tirar su un ladro, anziché un uomo.
Non so cosa successe poi. Non vedemmo più Jonathan. Sua figlia ci disse che August era molto arrabbiato con lui, che lo sgridava di continuo. E una mattina si è im-impiccato, mentre August era ad una funzione.»
Quelli che di voi sono più attenti notano che quando smette di parlare Noah si morde leggermente il labbro inferiore.
«Da quel giorno Phineas ha cominciato sempre di più a sostituire August. Cominciò dal funerale di Jonathan e poi la gente iniziò a chiedergli consigli e a riceverne. Phineas si occupava anche di aiutarci. Durante il giorno sbrigava alcune questioni sue, e di mattina e di sera si occupava di aiutare chi andava da lui. Qualche tempo fa ha anche iniziato a fare delle vere e proprie serate di studio quotidiane. Mi ha insegnato a leggere, come anche ai miei fratelli. Insegnò a Damian a stare tranquillo, cosa che non gli ha fatto male. Phineas a breve sarebbe stato sovrintendente. August se ne sarebbe andato, Jordan sarebbe diventato un Cane. Tutto sarebbe andato al posto giusto.
Stava andando tutto bene, tanto che Malcom confidò a Phineas di voler sposare la figlia di August. Phineas gli consigliò di parlarne con August, e quella sera fece un sermone sulla fiducia reciproca e sulla sincerità.
Un paio di giorni dopo Malcom ci confidò di voler dire tutto a August. Jordan ci spiegò che così sarebbe finito tutto. Se la gente avesse saputo che Jonathan era morto per colpa di un nostro scherzo avrebbe creduto che forse era un'idea di Phineas, nascondere l'orologio in camera di Jonathan. Avrebbe pensato magari che Phineas non era in grado di dare buoni consigli. E allora abbiamo cercato di dissuadere Malcom. Lo abbiamo portato al fiume per discutere, gli piaceva il fiume, lo rilassava. Era il fiume dove si facevano i battesimi, dove Phineas avrebbe un giorno battezzato suo figlio. Ma Malcom non sentiva ragioni. Voleva dire tutto. Voleva far crollare ogni cosa. Non ricordò chi prese in mano la pietra per primo. Ma so che lo abbiamo colpito tutti. Anche io. Eravamo sicuri che Phineas potesse davvero aiutare Eagle Point. Ci vedevamo migliorare giorno per giorno ed era merito suo e volevamo che tutti potessero riscoprire la dottrina che Phineas. E così lo abbiamo ucciso...»
si interrompe un attimo. È provato, ma è davvero difficile capire per cosa (anche se è intuibile il triplo rimorso provato da Noah).
a voi...