[cite]Autore: Antonio[/cite][p]boh Spiegel ... l'ho scritto io quel pezzo era ovvio che pensassi che fosse un conflitto. Però il tema è sociale quindi nella narrazione finale potevano anche mazzuolarmi la Trollbabe (ora su questo non sono sicurissimo), l'importante era che il Troll mi dicesse la sua verità![/p][p]ovviamente avendo perso il conflitto il Troll non me lo dice, ma non è detto che il Vellu non volesse dirmela.[/p]
Uffah, un altra domanda fatta prendendo un pezzo del sistema in astratto... qua fra un po' inizio a usare davvero il bastone, con chi non posta esempi di actual play... =:-I
In astratto, senza il resto del sistema, quello che dici è giustissimo. Se dichiari il conflitto rischi che poi il troll non ti dica cose che voleva dirti. Proprio come una ruota di un automobile: da sola è troppo pesante, la guardi e dici "dovrei muovermi portandomela dietro? Ma mi ostacola e basta!
Vediamo invece come funziona nel mezzo del sistema (la ruota attaccata all'asse che è attaccato al motore e tu stai comodamente seduto)
Siete in una scena. Stai interrogando il troll. Vediamo i 7 casi che grosso modo si possono presentare:
1) Il troll non vuole parlare
1A: dichiari il conflitto per farlo parlare. Tutto OK, no?
1B: non dichiari il conflitto, sperando di convincere il GM sul piano sociale extra-gioco. Il GM deve subito chiamare il conflitto lui. come "notaio" addetto ad impedire cose del genere.
1C: non dichiari il conflitto perchè non te ne frega nulla della risposta, ti va bene che il troll non parli. Lo dici al GM e decide lui se anche i PNG iniziano conflitti con te o no.
2) il troll parla subito. Nessun conflitto apparente: e tu rispondi con:
2A) non dichiarando un conflitto, perchè non lo vedi
2B) dichiarando UN ALTRO conflitto che vedi, che non riguarda il fatto che parli
2C) dichiarando un conflitto per farlo parlare. Perchè? E' qui che si vede la differenza fra la regola in astratto e nel gioco. Il gioco ti dà la possibilità di dichiarare un conflitto sempre. Una soluzione semplice ed elegante al problema del murk che ammorba i gdr tradizionali e non solo (chi decide chi tira i dadi in un tradizionale, e che dadi tira? Non c'è mai scritto...). Però se dichiari un conflitto, devi anche dire che conflitto è, e QUAL E' IL TUO OBIETTIVO. In questo caso non dovrebbe essere "farlo parlare" perchè stava già parlando.
Ma mettiamo che vuoi proprio fare un conflitto per "farlo parlare".
Perchè?
Se sai il regolamento (te lo dovrebbero spiegare), o sei scemo, o hai i tuoi motivi. Motivi che potrebbero riguardare prendersi una relaionship (il troll parlerebbe, ma ti interessa di più averlo come Nemico Giurato da usare nei tiri. Gli molli una sberla, poi non fai tiri aggiuntivi. Lui non parla più e ti guarda con odio. Notare che in trollbabe il tuo scopo è interpretare il personaggio e vivere una storia appassionante, non "risolvere il caso" o "vincere", quindi questa mossa è valida come qualunque altra, non è "sbagliata".
Oppure, semplicemente, vuoi che dica qualcosa che non è la verità...
Tutte cose che sarebbero IMPOSSIBILI, se dovesse essere il GM a dirti "no, non ti dò il permesso di fare il conflitto".
Rimane un ultimo caso:
2D: conosci il regolamento, non hai nessun motivo, ma dichiari il conflitto lo stesso. E poi ti lamenti che il gioco te l'ha lasciato fare.
E' una situazione COMUNISSIMA nelle domande senza actual play. A leggere le domande nei forum di gdr, il 99% del tempo nelle partite si fanno azioni solo di questo tipo... ;-)
Nel gioco reale, non l'ho mai visto fare, se non quando qualcuno voleva "far lo scemo" apposta per rompere le scatole (e quindi poi non ci giochi più)
Si riconduce sempre alla domanda BASE che definisce tutto il mondo dei gdr:
"aiuto, aiuto, come posso fare per evitare di macinarmi la mano da solo nel tritacarne?"
"non so, forse evitare di mettercela?"