[cite]Autore: patmax17[/cite]La r0 è un indice di cattivo design.
Questo perchè un gioco che ha la r0 solitamente la necessita, il che significa che ci sono situazioni di gioco non coperte dal regolamento. E che quindi è un gioco incompleto e fatto male. E fin quì ok.
O magari il gioco è fatto benissimo (e funzionerebbe anche senza regola zero) ma l'autore non ha fiducia nel suo lavoro (o semplicemente non ci pensa o lo fa "perchè lo fanno tutti") e mette nel manuale una licenza a giocare a qualunque cosa, anche con risultati disastrosi, dicendo comunque che hanno giocato al suo gioco...
Cioè, può essere indice di un gioco carente, ma è anche in grado di rovinare un gioco funzionante, rendendolo carente.
[cite]Autore: patmax17[/cite]Pressioni sociali
Mi è abbastanza chiara la posizione di Moreno riguardo alle decisioni "di gruppo". Se non ho capito male, in breve un simile meccanismo implica che i giocatori al tavolo non abbiano tutti lo stesso potere, per le varie "pressioni sociali" che esistono (persone timide, esemplari alfa eccetera). E capisco che anche questo non vada bene.
Giusto una curiosità: in Non T'Arrabbiare, i giocatori possono decidere quale propria pedina muovere. Quindi possono potenzialmente decidere se mangiare la pedina di un avversario o no (muovendo l'altro proprio pedone). Anche questo è un male per via delle pressioni sociali ("Non gli mangio la pedina perchè mi sta simpatico/perchè non voglio fargli un torto" ecc ecc)?
La differenza la fa il tipo di gioco, e la consapevolezza dello scopo per cui si gioca.
In "non t'arrabbiare", lo scopo è chiaro a tutti: vincere. Di solito c'è una mossa strategicamente giusta e una sbagliata (se non ti mangio la pedina potendolo fare, sono un fesso). Se c'è qualcuno che "gioca male" e favorisce qualcuno con mosse assurde, rovina il gioco agli altri. E nessuno ha uno scopo nebuloso definito come "fai divertire tutti gli altri facendo finta di giocare".
Nei giochi coerenti, si realizza la stessa chiarezza di intenti e di gioco. Il sistema è chiaro.
Nei giochi incoerenti, il sistema ti dice di tutto. Come se in "non t'arrabbiare" ci fosse qualcuno che non ha capito bene il gioco e gioca per sentire il rumore delle pedine che si muovono, senza pensare a vincere. E nel manuale c'è qualcosa che gli dà ragione. MA ANCHE da ragione agli altri. E magari anche ad una terza idea di gioco.
Ora, la situazione del tipico gioco con regola zero, è una partita a non t'arrabbiare senza un idea precisa del gioco, com,e descritta nell'ultimo paragrafo, a cui aggiungi un povero tapino con il compito i "fare divertire tutti". Come? "cambiando continuamente le regole e decidendo dove vanno le loro pedine indipendentemente dai tiri".
Questo è l'inganno della "regola zero": "ti dò il compito di far divertire tutti, dandoti un arma che non può non rovinare il divertimento di chiunque. Se non ce la fai, è colpa tua"
[cite]Autore: patmax17[/cite]Ma in quei casi è un problema del sistema o del giocatore/del gruppo? Cioè, se c'è un master che vuol fare railroading, giocarci a Trollbabe risolve il problema? Non faccio prima a cercare un altro master?
Semplicemente, Trollbabe non gli IMPONE il railroading, gli IMPEDISCE il railroading, e NON GLI INSEGNA il railroading.
Poi, non è che un gioco si deve prendere come compito il "deprogrammare" gente ROVINATA da anni di giochi disfunzionali, incoerenti, sballati. Uno per cambiare deve volerlo da solo.
Se vuole giocare in maniera diversa, con trollbabe può farlo, e il sistema gli impedisce persino di ricadere nelle vecchie pessime abitudini.
Se non vuole giocare in maniera diversa, se vuole fare railroading, dopo una partita a Trollbabe (o dopo averlo letto) getterà via il manuale gridando "ma come cavolo si fa a giocare a questo gioco? Come faccio a imporre la mia storia?"
Ora, CHI E' CHE NASCE RAILROADER? Chi è che nasce già CON PESSIME ABITUDINI DATE DA UN GIOCO SPECIFICO?
Capisci perchè è una esperienza fatta praticamente da tutti il fatto che chi non ha mai giocato a Parpuzio gioca molte meglio a questi giochi sin da subito? Percè non ha pessime abitudini da cui disintossicarsi?
E se un gioco, prendendo gente a caso, li fa diventare pessimi giocatori, è colpa dei giocatori o del gioco?
Se ti inseguo per picchiarti e ti prendo, è colpa mia che ti picchio o è colpa tua che non sei stato abbastanza veloce da salvarti?
[cite]Autore: patmax17[/cite]Limiti e possibilità chiare
Un altro argomento (in particolare introdotto da Antonio) è il fatto che senza la r0 ogni giocatore al tavolo sa esattamente cosa può e non può fare e cosa può e non può succedere (in termini di regole) al suo personaggio. In trollbabe o anima prime il pg muore solo se lo decide il giocatore. Il giocatore non deve dunque temere in ogni secondo che il suo pg muoia, e ha la libertà di provare a fare tutto quello che ritiene divertente, anche caricare a testa bassa un esercito.
No. Quello che diceva Antonio è che ogni giocatore SA CHE REGOLE SI USANO, e quindi fa le sue scelte a ragion veduta.
Poi, REGOLE DIVERSE sono REGOLE DIVERSE. giochi diversi sono giochi diversi. Non è più il system zero che è sempre uguale, identico, in mille manuali.
Questo significa che in alcuni giochi il sistema ti può far morire il personaggio anche se non vuoi, in altri no, e in altri ancora il tuo personaggio morirà sicuramente qualunque cosa tu voglia. In altri ancora non esiste il concetto di "morte del personaggio" e in altri non esiste il concetto di "mio personaggio".
Sono giochi diversi.