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Coerenza con la Fiction - Regole e Giocatori
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite]Autore: mirkolino[/cite]Per anni ho visto giocatori cercare gabole e errori di regolamento per fare quello che volevano ignorando la coerenza della fiction!
--- Termina citazione ---
Verissimo, confermo e concordo.
Credo che il rimedio sia stato, appunto, slegare il bonus numerico dalla situazione contingente in fiction.
Esempi: In CnV "ho una gamba rotta" può essere 1d4 come 3d10. In AiPS, un PG con una gamba rotta non ti dà né una carta in più né una in meno.
Così facendo si smorza la tensione a voler "scavalcare" i malus, aggirare le regole, ecc.: puoi fare scelte di fiction basandosi sulla tua estetica senza che questa comprometta l'efficienza "regolosa" del tuo PG.
Quindi, se una volta c'era il conflitto d'interessi "fiction Vs regole", ora non hai più il dilemma di cercare i bonus e sfuggire i malus tramite la fiction.
vonpaulus:
Siccome a me piacciono i conflitti dirò che il modo migliore per far rientrare una situazione in fiction è quella di avere una regola per cui l'antagonista sfrutta la tua situazione a suo vantaggio, come il tag o il compel degli aspetti in fate o l'uso delle conseguenze in covenant.
Avrei preferito che anche AIPS avesse una regola di approvazione collettiva piuttosto che un consiglio ad autolimitarsi nell'uso dei Traits.
salut
PAOLO
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite]Autore: Korin Duval[/cite][p]Credo che il rimedio sia stato, appunto, slegare il bonus numerico dalla situazione contingente in fiction.
Esempi: In CnV "ho una gamba rotta" può essere 1d4 come 3d10. In AiPS, un PG con una gamba rotta non ti dà né una carta in più né una in meno.[/p][p]Così facendo si smorza la tensione a voler "scavalcare" i malus, aggirare le regole, ecc.: puoi fare scelte di fiction basandosi sulla tua estetica senza che questa comprometta l'efficienza "regolosa" del tuo PG.
Quindi, se una volta c'era il conflitto d'interessi "fiction Vs regole", ora non hai più il dilemma di cercare i bonus e sfuggire i malus tramite la fiction.[/p]
--- Termina citazione ---
Verissimo. Hai anticipato una cosa che già volevo dire leggendo alcuni post precedenti.
Il giocatore "cerca di fregare" sulla correlazione fiction / regole, perchè IL SISTEMA DI GIOCO lo spinge a farlo, ponendolo in conflitto di interessi. Gli dice, da una parte "è tuo compito nel gioco rispettare la fiction, se lo fai ti diverti di più", e dall'altra, IL GIOCO fa sì che se rispetti la fiction sei svantaggiato, magari esci dal gioco, ti diverti di meno e sei meno efficace. In pratica quei sistemi sono un istigazione al giocar male.
Un esempio pratico: in teoria l'idea che "uno svantaggio dia dei malus in certe circostanze" (GURPS, HERO, etc.) pare "realistica". Solo che poi nasce la solita tensione fra GM, gioco e giocatori, con i giocatori che DOPO aver fatto un personaggio zoppo, fanno DI TUTTO perchè questa cosa non si noti, non si avverta, non entri in gioco, sia ininfluente, per non avere malus.
I giochi di concezione moderna non è che "si affidano al buon cuore e alla maturità dei giocatori". Più semplicemente, ROMPONO questo conflitto di interessi. Il fatto di essere zoppo non ti dà malus (AiPS) o ti dà addirittura bonus (CnV, The Pool) o il fatto di farlo entrare nella fiction può essere vantaggioso, o altro ancora, ma comunque non ti trovi mai nella situazione "dovrei interpretare questa cosa, ma se lo faccio il gioco mi danneggia).
E senza questa spinta ATTIVA dei sistemi di gioco a ROVINARE le partite... chi è il pistola che se le va a rovinare gratis? Già il semplice fatto che sta giocando ad un gdr e non a scacchi o a un videogame indica che hai a che fare con qualcuno che ci tiene un minimo alla fiction, no?
--- Citazione ---[cite]Autore: vonpaulus[/cite]Siccome a me piacciono i conflitti dirò che il modo migliore per far rientrare una situazione in fiction è quella di avere una regola per cui l'antagonista sfrutta la tua situazione a suo vantaggio, come il tag o il compel degli aspetti in fate o l'uso delle conseguenze in covenant.
--- Termina citazione ---
E' solo un sistema fra tanti. Il "migliore" o il "peggiore" dipendono dal gioco che vuoi fare. Tag e compel sarebbero completamente inadatti a giochi più passionate e viscerali, per esempio.
--- Citazione ---[cite]Autore: vonpaulus[/cite]Avrei preferito che anche AIPS avesse una regola di approvazione collettiva piuttosto che un consiglio ad autolimitarsi nell'uso dei Traits.
--- Termina citazione ---
AiPS non si basa sul "consiglio ad autolimitarsi". C'è un regolamento e funziona. Questo fantomatico consiglio in gioco suonerebbe come "guarda, cerca di non fare cose che ti danneggiano in gioco, non ti sono utili e ti fanno perdere fan mail". Cioè, è come dire che l'arte della cucina è basata sul consiglio "guarda, cerca di non pugnalarti ripetutamente nella coscia con il coltello da cucina" ;-)
"l'approvazione collettiva" è il MALE. Fa rientrare dalla finestra quei meccanismi sociali storti di "branco" con "giocatori dominanti" che si era cercato di togliere insieme alla regola zero. NESSUN gioco funzionale la usa (la fan mail in AiPS è data individualmente, il veto in CnV è individuale, in Sporchi Segreti un obiezione è accolta con un solo voto a favore, in Trollbabe la cosa è detta in maniera esplicita e spiegata molto bene: non ci si deve accordare, ciascuno deve fare quello che vuole)
Mirko Pellicioni:
Bè non è del tutto vero Solar non è così esplicito, in The Pool l'accordo del gruppo è fondamentale mancando di qualunque sistema di salvataggio.
rgrassi:
--- Citazione ---[cite]Autore: -Spiegel-[/cite][p]ok, mi permetto di scherzare perché so che in genere stai al gioco. E poi chi lo sa che non ci incontriamo al levity day? Dove lo farai?[/p]
--- Termina citazione ---
A Torino per il Nord-Ovest.
A Mantova, credo, per il Nord-Est.
Sto valutando le sedi per il Centro ed il Sud.
Rob
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