Gente Che Gioca > Gioco Concreto
[AiPS]: Altri chiarimenti vari cercansi.
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]Visto che si tratta di Legami, approfitto della discussione per fare una domanda su di essi: il Legame è un PNG che può dare informazioni, strumenti, piú in generale aiuti, al PG; se uno ha un Legame con un senatore, come vedete il portarlo in Conflitto con cose del tipo "Io conosco il senatore X", minacciando ripercussioni in caso non si faccia come vuole il personaggio?
--- Termina citazione ---
Il rapporto con il senatore (e la sua utilità) dipende dal tono della serie. Per esempio, se fai una serie umoristica alla Totò la conoscena del senatore potrà essere tirata fuori ogni singola scena, ma non servirà ad un tubo nella fiction (anche se a scelta del giocatore in certe circostanze potrà usarla per avere la carta un tot di volte dipendenti dalla sua presenza in scena), in una serie alla "cospirazioni segrete" il senatore sarà utilissimo come "talpa", ma se il personaggio fa il suo nome, il senatore è un uomo morto. In una serie di supereroi magari il senatore e' superman invecchiato che corre in so aiuto sfasciando i muri
Insomma, come e quando puoi usare NELLA FICTION il senatore non lo devi chiedere ne' a me ne al manuale, dovete deciderlo voi nel pitch.
Questo, nella fiction. Nei conflitti, il senatore ti darà esattamente lo stesso numero di carte sia che non risponda sia se corre in tuo aiuto ogni singola volta (pero' non esagerate con il presenzialismo senno' diventa un protagonista e allora deve ssere un PG). Quindi non mettete nella fiction un amico senatore che risolve sempre tutto, senno' dovrete poi spiegare nella fixction come mai non risolve un tubo ogni volta che il giocatore perde la posta...
In effetti, come vedi la risposta a questa domanda una parte (nella fiction) è impossibile perchè ci sono infiniti senatori diversi in infinite serie possibili a PTA. Dall'altra parte, è facilissima, perchè ciascuno di questi senatori vale lo stesso identico numero di carte
E' un pattern comune a diversi giochi. Il sistema vi dà l'effetto nei conflitti, il corrispettivo nella fiction dovete deciderlo voi.
--- Citazione ---
Aggiunta: sulla morte dei PNG, lí sta molto anche al buon senso dei giocatori: di per sé, correggetemi se sbaglio, non c'è nessuna regola che vieti al narratore di dire "La Posta del tuo Protagonista era di liberare Tizio; ce la fa, ma muore nel tentativo", cosa che però ovviamente è decisamente pesante. Il narratore è in una posizione di potere, deve usarla in modo equilibrato, altrimenti rischia di rovinare la serie, e il divertimento di tutti.
--- Termina citazione ---
Non ho capito l'esempio: muore il tizio da liberare, o il protagonista? Nel primo caso non è proprio così (se muore non l'hai liberato, nella descrizione la posta a rispettata), nel secondo caso il Produttore andrebbe dritto contro il contratto sociale nel gioco. Il manuale dà praticamente per scontato che i protagonisti non muoiano mai. Poi negli actual play si è viato che a volte i giocatori volevano cambiare i protagonisti, e si è interpretata la regola sul cambiamento della scheda dopo o durante l'episodio si spotlight come la possibilità di cambiare personaggio (eventualmente con la morte del precedente), ma questo sicuramente solo nel suo episodio di spotlight, e solo se il giocatore mette attivamente la vita del personaggio come posta. Non in una semplice narrazione.
Mauro:
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]muore il tizio da liberare, o il protagonista?
--- Termina citazione ---
Il protagonista; sono d'accordo con te nel dire che nel farlo morire in quel modo si darebbe contro al contratto sociale del gioco, ma di per sé non c'è una regola, a memoria, che vieti al narratore di fare una cosa simile; per questo dicevo che comunque ci va un minimo di buon senso, nell'usare il potere decisionale che ha il narratore.
Ne approfitto per un altro dubbio che mi è venuto ora: dici che se muore il PNG "non è proprio così (se muore non l'hai liberato, nella descrizione la posta a rispettata)", ma qual è la differenza col caso trattato qui? In quel caso prima viene salvato, e poi viene ucciso (ma, di fatto, prima è stato salvato); in questo prima viene liberato, e poi viene ucciso (ma, di fatto, prima è stato liberato). L'unica differenza che vedo è che là ci sono due Poste da soddisfare, qui una; è questo?
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]muore il tizio da liberare, o il protagonista?
--- Termina citazione ---
Il protagonista; sono d'accordo con te nel dire che nel farlo morire in quel modo si darebbe contro al contratto sociale del gioco, ma di per sé non c'è una regola, a memoria, che vieti al narratore di fare una cosa simile; per questo dicevo che comunque ci va un minimo di buon senso, nell'usare il potere decisionale che ha il narratore.
--- Termina citazione ---
Beh, in realtà una regola c'è: quella che dice che l'efficacia del PC non può essere modificata (niente bonus, malus, perdite di hp, etc.) in un conflitto e che la scheda può venire cambiata solo dal giocatore, volontariamente, e solo nell'episodio di spotlight (o dopo per certe cose): difficile dire che un protagonista muore senza poi limitare in alcuna maniera l'efficacia e la scheda del personaggio... :)
Detto questo, è ovvio in generale che nessun gdr può funzionare se il master (o anche uno qualunque dei giocatori) è lì per rompere le balle: andiamo, questo è proprio l'ABC del big model... :roll:
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Ne approfitto per un altro dubbio che mi è venuto ora: dici che se muore il PNG "non è proprio così (se muore non l'hai liberato, nella descrizione la posta a rispettata)", ma qual è la differenza col caso trattato qui? In quel caso prima viene salvato, e poi viene ucciso (ma, di fatto, prima è stato salvato); in questo prima viene liberato, e poi viene ucciso (ma, di fatto, prima è stato liberato). L'unica differenza che vedo è che là ci sono due Poste da soddisfare, qui una; è questo?
--- Termina citazione ---
La differenza è che in un caso hai due conflitti perpendicolari da narrare separatamente (anche se contemporaneamente), nell'altro ne hai solo uno.
Con 1 solo conflitto:
Situazione: A esce di casa e chiama il gatto. Il gatto non vuole entrare.
Posta: "riesco a far rientrare in casa il gatto?"
B gioca 1 punto di fan mail, vince la narrazione e descrive la vittoria di A così: "il gatto entra, spaventato da una bomba termonucleare che fa esplodere tutta la città"
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]Visto che si tratta di Legami, approfitto della discussione per fare una domanda su di essi: il Legame è un PNG che può dare informazioni, strumenti, piú in generale aiuti, al PG; se uno ha un Legame con un senatore, come vedete il portarlo in Conflitto con cose del tipo "Io conosco il senatore X", minacciando ripercussioni in caso non si faccia come vuole il personaggio?
--- Termina citazione ---
Mi vengono in mente le scene di NCIS dove il Direttore Shepard ogni tanto tira fuori il numero di telefono di Condoleeza Rice o roba così per far pressioni su colleghi recalcitanti. ^_^
Suppongo che sia una cosa simile.
Il G prende una carta in più: il Legame gli dà (anche senza la presenza fisica sulla scena) un "potenziamento" nell'efficacia.
--- Citazione ---
Aggiunta: sulla morte dei PNG, lí sta molto anche al buon senso dei giocatori: di per sé, correggetemi se sbaglio, non c'è nessuna regola che vieti al narratore di dire "La Posta del tuo Protagonista era di liberare Tizio; ce la fa, ma muore nel tentativo", cosa che però ovviamente è decisamente pesante. Il narratore è in una posizione di potere, deve usarla in modo equilibrato, altrimenti rischia di rovinare la serie, e il divertimento di tutti.
--- Termina citazione ---
In questo caso, se il Produttore è carogna, lo si mette all'angolo anche DENTRO il gioco con Poste precise, es.: "il mio PG mette in salvo Tizio".
E'anche vero, inoltre, che chi ha la narrazione dovrebbe rispettare lo SPIRITO delle Poste, non solo la LETTERA espressa.
Sta scritto sul manuale (il "buonsenso" lo lasciamo a Parpuzio, che dite?) che il Produttore DEVE aiutare a fissare le poste, nel senso di chiarire PRIMA coi giocatori qual'è il desiderio VERO del PG.
Nel tuo esempio mi pare chiaro che il PG volesse liberarlo sì, ma per il bene del PnG.
Il narratore finale (chiunque sia), narra come se la Posta fosse "il mio PG vuole liberarlo, non importa a che prezzo".
EDIT: il chè è sbagliato.
Mattia Bulgarelli:
Ci sono altri pareri sulle mie domande iniziali?
Tanto perchè non sia "La Clinica Del Dottor Moreno", poi ci tocca pagargli gli straordinari... E un "secondo parere" fa sempre comodo.
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
Come consiglio: siate ESTREMAMENTE PRECISI su questa cosa. Non avere le idee chiare qui (e magari avere giocatori che ti descrivono la scena intera fino alla fine) è una delle maniere più efficaci di mandare in vacca il gioco.
--- Termina citazione ---
Quindi...
1- Location
Si spiega da sè. Ma le Scene DEVONO avere unità di location, o si può iniziare una scena in una Location e proseguirla altrove? Se è la seconda, chi decide?
2- Obiettivo
No problem su questo, sono indicazioni di massima (a volte il confine è un po'labile, ma finchè non ci sono lamentale...).
3- Argomento
Definisce, quindi, un punto di partenza "concettuale"...
...e subito dopo il Produttore fa il Framing "concreto" di chi c'è.
Poi si gioca, i G con i PG, il Produttore con PnG ed eventi esterni, TUTTI vincolati da Obiettivo ed Argomento.
E'corretto?
--- Citazione ---
--- Citazione ---
Es. da una mia puntata. Una scena finisce con alcuni PG catturati e messi in una cella. Alcune scene (non correlate) più tardi, il giocatore di turno imposta una scena con Argomento "il mio PG ed il PnG tizio scoprono che i PG precedentemente catturati sono evasi".
E' valida per voi?
--- Termina citazione ---
[...]
Ma l'esempio che descrivi è molto diverso. Il giocatore non sta "sottintendento" niente. Sta semplicemente DETTANDO AL PRODUTTORE LA BACKSTORY.
--- Termina citazione ---
Momento.
Il tuo esempio "fantasy" mi pare inadatto, c'è anche già la prosecuzione della stessa scena.
Nel mio esempio c'è:
Una scena conclusa con l'imprigionamento di alcuni PG.
Altre scene non correlate in mezzo.
Una seconda scena in cui l'argomento è "viene scoperta, colpo di scena, la fuga dei PG di cui sopra" (ovviamente NON le conseguenze di questa scoperta, che vanno giocate).
Il Produttore può imporre A SUA DISCREZIONE un "no, nega la storia finora scritta"?
Oppure DEVE farlo (distruggendo la possibilità di alcuni colpi di scena proposti dai giocatori)?
Sulla questione "Morte dei PnG", invece, avevo capito bene (una volta tanto).
Aggiungo solo una nota: secondo il tono della serie e le circostanze della dipartita, nulla vieta poi colpi di scena tipo "ma non era morto davvero"!
^____^
--- Citazione ---
Non ho capito quest'ultima parte (perchè ci deve essere "vera opposizione" fra i giocatori? Se fosse vero non si potrebbe nemmeno giocare...),
--- Termina citazione ---
Nel senso che ci dev'essere un Conflitto che nasce da un disaccordo su QUEL PRECISO PUNTO, sennò sono già tutti d'accordo e la scena prosegue.
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