[cite]Autore: il mietitore[/cite]Il fatto è che l'elemento caratterizzante di IaWA, che mi pare stia nella capacità di comporre una trama episodica in cui alcuni elementi ritornano, è perfetto per il ciclo di Conan, dove personaggi, luoghi, oggetti risaltano continuamente fuori nel corso dei vari episodi. A livello di tematiche, però, potrebbe in effetti essere più che adatto pure S/Lay. Lo aggiungo assieme a Iawa 
Mah, invece per me è proprio nelle tematiche che la differenza è più marcata.
IAWA parla di personaggi in scontro violento, di coercizione, e non ha un protagonista fisso. Il titolo è davvero azzeccato: si parla di un ERA in cui vari eroi hanno le loro avventure.
Se non fosse che il "colore" è completamente diverso, per molti versi potrebbe essere il gdr di un ambientazione corale come il Signore degli Anelli.
Potrebbe essere "il gdr dell'era hyboriana", ma non può essere il gdr di Conan: Conan non finirebbe quasi mai nella Owe List, Alla seconda avventura il protagonista sarebbe il suo nemico. Alla terza lo scudiero del suo nemico. Alla quarta la moglie dello scudiero del suo nemico, etc.
S/Lay w/Me invece è la storia delle gesta di un protagonista indiscusso che ogni singola avventura si impossessa di un "tesoro" (che può anche essere la corona di un regno, una persona cara, etc.), sconfigge "mostri" (o avversari umani che fanno le veci dei mostri) e praticamente in ogni avventura ha qualche amante che gli si getta fra le braccia. Insomma, se non è Conan questo... ;-)
Notare poi che le avventure dell'Eroe non cessano quando si mette con un amante, se questa lo segue di avventura in avventura (Belit, Valeria...). Cessano solo quando rimane in un luogo con l'Amante.
E cosa succede a Conan alla fine di The Hour of the Dragon? ;-)
(per chi non conosce il Conan letterario: libera Zenobia, una schiava che gli ha salvato la vita, e la porta ad Aquilonia dove sarà la sua Regina: e questa è l'ultima apparizione "cronologica" del vero Conan)
[cite]Autore: il mietitore[/cite]Come mai però S/Lay non andrebbe bene pure per il film?
Il film trasforma le gesta di un persoaggio larger-than-life, solare e positivo, che gira per il mondo a razziare, scannare, ubriacarsi con prostitute e, ogni tanto, salvare fanciulle (il tutto per puro gusto personale) in una oscura storia di delitto, schiavitù e vendetta. E' cupo, tragico, e addirittura moralista (Conan si trova nei guai le uniche due volte nel film in cui fa sesso con una sconosciuta - è una strega - e si ubriaca - viene arrestato - : la morale è "l'eroe deve essere casto, astemio e puro per avere la sua vendetta")
Vedrei bene per il film uno dei tanti gdr dedicati a storie di sangue e vendetta.