Ad ogni sillaba pronunciata, Tobias si rendeva conto di essere sempre più stanco. Stanco di una pesantezza innaturale, come quando ti trovi dentro un sogno e vorresti muoverti ma le tue gambe sono come sprofondate nel terreno.
...e poi successe.
Il mondo cambiò i suoi colori.
Letteralmente.
Il mondo davanti a sé divenne giallo.
Giallo come se avesse messo addosso un paio di lenti di quel colore, ma in modo più intenso, quasi che il colore fosse penetrato in profondità nella carne delle persone, nei loro abiti, negli oggetti, nelle strade, nelle mura delle case...
Giallo, colore di follia.
E poi all'improvviso azzurro, il colore del sogno, della fantasia.
E ancora giallo e poi blu, il colore della fiducia, della sicurezza.
La testa di Tobias girava, si sentiva fischiare le orecchie.
Blu come la notte, il suo collega gli si avvicinò.
"Tutto bene, agente Rendall? Venga con me, lei e suo figlio avete entrambi bisogno di riposare"