Autore Topic: DUBBIO , ovvero dei giochi che fanno PAURA!  (Letto 13270 volte)

Michele Gelli

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DUBBIO , ovvero dei giochi che fanno PAURA!
« il: 2008-10-09 20:52:01 »
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[cite] Hasimir:[/cite]Perdonate lo spudorato OT ma...quali sarebbero questi gdr "estremi" che vi fanno paura?
Sono curiosissimo! :roll:


Uno è sicuramente La mia Vita col Padrone. Quando fai il padrone gli ordini orribili ti vengono così, praticamente senza sforzo. Nella foga della partita non ci fai attenzione, perché è tutto perfettamente "ragionevole". Ma a ripensarci dopo...

Se si va a ruota libera c'è la fondata possibilità che i conflitti diventino parecchio disturbanti. Soprattutto se lo giocate con estranei, mi raccomando, andate di "nobody gets hurt".

Ma quello in un certo senso più spaventoso di tutti è Dubbio. Non solo per la seconda legge di Claudia (che recita "Fa più paura una storia d'amore che un drago rosso"), ma perché è scritto magicamente bene e TI COSTRINGE a metterci del tuo. Non ho ancora capito bene come fa, ma in qualche modo ti risucchia. Alla fine il confine fra personaggi e giocatori diventa molto sbiadito, e si gioca "everybody gets REALLY hurt". E' da provare per capirlo...

[edit: questo messaggio era stato postato nel thread http://forum.narrattiva.it/viewtopic.php?p=3839#3839, ma effettivamente lì era off-topic]
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DUBBIO , ovvero dei giochi che fanno PAURA!
« Risposta #1 il: 2008-10-09 21:57:05 »
Citazione
[cite] MicheleGelli:[/cite]
Ma quello in un certo senso più spaventoso di tutti è Dubbio. Non solo per la seconda legge di Claudia (che recita "Fa più paura una storia d'amore che un drago rosso"), ma perché è scritto magicamente bene e TI COSTRINGE a metterci del tuo. Non ho ancora capito bene come fa, ma in qualche modo ti risucchia. Alla fine il confine fra personaggi e giocatori diventa molto sbiadito, e si gioca "everybody gets REALLY hurt". E' da provare per capirlo...


Ti basti pensare che Michele ha dichiarato che non lo giocherà mai più con me ^__^ (nel senso "entrambi nel ruolo di giocatori").

Non avrebbe problemi a dirigerlo mentre io gioco o a giocare mentre io dirigo, ma giocarlo insieme mai più...
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Claudia Cangini »
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DUBBIO , ovvero dei giochi che fanno PAURA!
« Risposta #2 il: 2008-10-09 22:13:03 »
Io non l'ho giocato ma ho letto qualcosa a riguardo e capisco perché si chiama Dubbio! Mi intrigherebbe giocarlo con la mia ragazza, ma allo stesso tempo ho un po' paura.. perché sì, è un gioco infondo, ma sai mai... e se poi appunto t'insinua il Dubbio? ^^
Non dico che questo gioco possa mettere in crisi una coppia -anzi forse può svolgere un importante strumento di crescita- ma ... ditemi voi che ci avete giocato :)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Gabriele Pellegrini »

Eishiro

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DUBBIO , ovvero dei giochi che fanno PAURA!
« Risposta #3 il: 2008-10-09 23:05:22 »
sinceramente anche per me dubbio è un gioco "malato" nel senso che la tematica è assolutamente dannosa alle mie cellule cerebrali :P

qualche altro titolo estremo?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Eishiro »

DUBBIO , ovvero dei giochi che fanno PAURA!
« Risposta #4 il: 2008-10-09 23:32:28 »
Citazione
[cite] Gabriele Pellegrini:[/cite] Mi intrigherebbe giocarlo con la mia ragazza, ma allo stesso tempo ho un po' paura.. perché sì, è un gioco infondo, ma sai mai... e se poi appunto t'insinua il Dubbio? ^^
Non dico che questo gioco possa mettere in crisi una coppia -anzi forse può svolgere un importante strumento di crescita- ma ... ditemi voi che ci avete giocato :)


Premetto che la mia risposta vale esclusivamente per me: a me ha fatto un’impressione diversa rispetto a Michele  e le sensazioni che ha dato a lui è giusto che sia lui a descriverle.

Io, per esempio, non avrei problemi a rigiocarlo con lui MA solo in determinati ruoli.

Se hai letto il manuale sai che c’è una fase di Casting in cui vengono create due coppie random che giocano una breve scena fuori della storia principale in base a una premessa stringatissima. Una cosa che serve a “scaldare i muscoli”.

Caso volle che, la prima volta che giocammo, io e Michele finissimo abbinati a giocare la scena che verte sugli amanti di vecchia data che realizzano di non conoscersi poi così bene.
I personaggi di questa scena non sono descritti PER NULLA, quindi è ancora più difficile allontanarsi da se stessi giocando.
È una innocente scena di “riscaldamento”, ma io, giocandola, ho provato un certo disagio perché mi riusciva difficile interpretare una coppia insieme al mio compagno separando la finzione dalla realtà.
Cioè, io mi trovavo davanti Michele e mi riusciva difficile sovraimporre alla sua persona il personaggio con cui avrei dovuto interagire.
E sì, trovarmi ad avere problemi di coppia CON MICHELE piuttosto che con un personaggio fittizio lo trovavo piuttosto disturbante.

Non per niente, dopo questa scena, ho chiesto al master di NON abbinarmi a Michele e sono stata prontamente accontentata.

Personalmente non ho più avuto altri problemi nel corso del gioco: io interpretavo Julia e i miei problemi di coppia li avevo con un personaggio interpretato da Moreno.
Michele interagiva con me interpretando una “tentazione”  (John, l’agente immobiliare) e non avevo difficoltà a vederlo sotto questa luce :P .
Io interpretavo poi anche Maude, ossia “la donna dei sogni” del Peter interpretato da Michele, e anche questo tipo di interazione non mi creava problemi (spero nemmeno a lui :shock:).

Tra l’altro questo tipo di casting ha portato anche dei vantaggi dal punto di vista della resa di alcune scene (magari mi decido finalmente a finire la traduzione del mio vecchio actual play e lo posto, così è più chiaro) e adesso, quando arbitro, se mi capita una coppia fra i giocatori, e le persone mi sembrano adatte per le parti, spesso faccio il casting con la ragazza su Julia/Maude e il ragazzo su Peter/Tentazione-maschile-di-turno.
È vero anche che, memore della mia esperienza, non casto mai le coppie come tali.

Onestamente nessuna delle coppie che ha giocato con me finora mi ha riferito di problemi e mi sembra che si siano sempre divertiti.

Però quello che ha detto Michele, che il gioco “ti risucchia”, è vero. Credo dipenda da una serie di fattori: i temi vicini alla sensibilità e all’esperienza di chiunque, la storia coinvolgente e ricca di spunti che riesce a creare e, da non sottovalutare, il fatto che le cose non le racconti, ma LE FAI.

Io sono una sostenitrice dell’importanza del corpo nella comunicazione, penso quindi che faccia una bella differenza quando, anziché stare seduti a un tavolo e raccontarci delle cose, ci muoviamo nello spazio e usiamo le nostre potenzialità di comunicazione, tutto il nostro body language a “piena potenza”.
Anche se chi abbiamo davanti e noi stessi “stiamo facendo finta” credo non si possa fare a meno di avere una reazione particolarmente sincera e direi viscerale al nostro interlocutore. É un tipo di comunicazione poco razionale e molto “di pancia” e va a colpire parti del cervello davvero primordiali, per questo risulta tanto coinvolgente.

Insomma, Dubbio è una vera montagna russa emotiva e, come nelle montagne russe, non può fare a meno di spaventare quando si prova la sensazione di venire trascinati verso una meta incerta senza essere in totale controllo del percorso.  :twisted:
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Moreno Roncucci

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DUBBIO , ovvero dei giochi che fanno PAURA!
« Risposta #5 il: 2008-10-09 23:54:23 »
Beh, adesso che hanno fatto il thread specifico su Dubbio, se andiamo a parlare degli altri qui siamo daccapo...  :?

[edit: cross-postato con Claudia, stavo rispondendo a Eishiro]

Comunque, in generale, NELLA SPECIFICA (SOTTO)CULTURA FORMATASI ATTORNO AL GIOCO DI RUOLO, per le dinamiche chi si formano (non so se dovute soprattutto alla relazione disfunzionale fra GM e giocatori, o all'eta' in cui di solito si inizia giocare), spesso si hanno gruppi in cui il divertimento preferito di alcuni giocatori (ne basta uno, non occorre che siano tutti così) è prendere in giro gli altri ogni volta che non mantengono un atteggiamento adolescienzalmente "cool", o comunque totalmente distaccato dalla "storia".

In questo ambiente, per chi è stato effettivamente "condizionato" da questi gruppi, ci sono cose più terrificanti dello splatter, del gore, dell'horror più distubante. MOLTO più terrificanti.

Queste cose sono:
- Essere creativi ("qualunque cosa crei potrà essere usata contro di te!), spcie se quello che crei è importante per te a livello personale.
- Dimostrare sentimenti diversi da quelli di Rambo o Conan.
- trattare qualunque cosa in maniera matura.

Data questa situazione, non è strano che, per quello che ho visto in giro alle convention e nei gruppi di gioco, poche cose siano terrorizzanti come "Dubbio". Un live che ti richiede di giocare una RELAZIONE fra PERSONE ADULTE, in maniera MATURA (i personaggi possono pure essere immaturi, il giocatore no). Un live costruito per "artigliarti l'anima" e tirartela fuori, in gioco, di fronte ad altre quattro persone che magari conosci. E senza la "valvola di sicurezza" del fantasy, dei superpoteri o della magia.

Se non si tiene conto di questa premessa, appare strana la dicotomia: le persone che non giocano abitualmente ai giochi di ruolo reagiscono tipo "ho sempre desiderato giocare un gioco così!", i giocatori di ruolo non fai manco in tempo a sentire la rispota, vedi solo la nuvola di polvere mentre fuggono a gambe levate terrorizzati...

Non ho MAI visto un gioco terrorizzare così. Ne' Kult, ne' CoC, nè Vampire, nè Delta Green, nè Puppetland.  Non c'è nemmeno paragone.

E poverini, li si può anche capire: potrebbero dover interpretare non un mostro, un vampiro, uno spettro, un licantropo, un demone, un assassino seriale, una vittima di un assassino seriale, ma....    rullo di tamburi.... ....  trattenete il respiro...  UN UOMO IN UNA RELAZIONE CON UNA RAGAZZA!

("Oooohhh! Paura!!!!")

Ogni tanto però c'è il temerario, quello che arriva tutto baldanzoso per dimostrare che non ha paura di niente (di solito, trascinato dalla propria ragazza che vuole giocare). Iniziano che fanno i buffoni per farsi coraggio, ma vengono tanati subito dagli altri che disapprovano. Allora iniziano a concentrarsi sul personaggio, e non hanno più scampo. Li vedi arrivare alla fine con gli occhi sgranati, le gambe molli, euforici o disperati, ma catturati in una storia che è diventata di colpo la loro.  Nudi come persone, senza più maschere.

E' in fondo lo stesso tipo di situazione che terrorizaa in genere nei giochi narrativisti: in tutti questi giochi, da CnV a LMVcP a AiPS, tutti quanti, il senso del gioco è tirare fuori non "una storia alla Conan" o un altra banale e sterile imitazione, ma il vissuto personale dei giocatori. Per questo l'intensità delle storie non è nemmeno minimamente paragonabile a quelle tipiche dei giochi "tradizionali": e' come paragonare una fiamma alla fotocopia di un fiammifero spento. Nel gdr "tradizionale" il povero GM deve lambiccarsi per escogitare prima una storia che appassioni quattro-cinque persone diverse (lo slalom narrativo...  :lol:), poi trovare come presentarla a queste persone in maniera da appassionarle e al tempo stesso limitarne la partecipazione per non "farsela rovinare". E' una lotta persa in partenza, nemmeno Hemingway riuscirebbe a tirar fuori una partita appassionante con questi limiti ("ma come, una volta non ti appassionavi?" "tutto è relativo. Era sicuramente più appassionante dello stare a casa a guardare Bruno Vesoa in TV, e poi ogni tanto, ogni quattro-cinque mesi di gioco, c'era una scena veramente appassionante"). Mentre invece i giochi narrativi "barano", estraggono dai giocatori cio' che li fa bruciare e poi per fare il botto basta un piccolo dfiammifero, e il GM con un cerino se la cava senza doversi lambiccare prima.

Ma normalmente, per quanto i giochi narrativisti facciano molta paura, c'è qualcosa che limita questo timore: ogni giocatore di gdr sa benissimo, per lunghe ed estese esperienze personali, che basta poco per mandare in vacca qualunque gdr tabletop, se vuoi. Basta armarsi di queste tecniche, giocare alla cazzona solo per dimostrare che "non funzionano", et voilà, non funzionano!

E' possibile mandare in vacca anche Dubbio. Nessun gioco è indistruttibile. Ma a che costo personale di autostima? Dovresti farlo sotto l'attenzione di tutti, platealmente. E' difficile, molto piu' difficile.

Quindi: paura. Terrore. Raccapriccio. Panico.

Non è vero? Dite di no?

E allora, se avete le palle, mettetevi in gioco! "Dubbio" è lì che vi aspetta...  
 8)  :wink:   :lol:
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Michele Gelli

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DUBBIO , ovvero dei giochi che fanno PAURA!
« Risposta #6 il: 2008-10-10 00:33:23 »
Citazione
[cite] Gabriele Pellegrini:[/cite]Io non l'ho giocato ma ho letto qualcosa a riguardo e capisco perché si chiama Dubbio! Mi intrigherebbe giocarlo con la mia ragazza, ma allo stesso tempo ho un po' paura.. perché sì, è un gioco infondo, ma sai mai... e se poi appunto t'insinua il Dubbio? ^^
Non dico che questo gioco possa mettere in crisi una coppia -anzi forse può svolgere un importante strumento di crescita- ma ... ditemi voi che ci avete giocato :)


Stacco 5 minuti da Mailing List Che Non Ne Voleva Sapere, e vi dico anche la mia opinione.

Partiamo dal presupposto che Dubbio è un gioco che ha un alto buy-in: i personaggi sono appena abbozzati e devi metterci tanto del tuo. Anche se stai strillando contro il personaggio che viene interpretato dalla tua SO (significant other, partner, compagna, moglie, ragazza, fidanzata, ecc.), non puoi fare a meno di vedere i “pezzi“ della tua SO con cui è stato costruito.

Non credo di aver ancora messo a fuoco bene il problema, ma credo che fondamentalmente davvero Dubbio ti mette i dubbi (no pun intended).

Come la giri la giri, ti trovi in un rapporto “storto” con il tuo SO.

Puoi essere nella coppia in crisi, e quindi dover sovrapporre l’immagine della tua SO a quella del personaggio (che magari a tratti strozzeresti volentieri).

Oppure averla come tentazione, che forse è quasi peggio: da un lato ti mette di fronte ad un possibile tradimento nella migliore predisposizione d’animo per pensare seriamente “perché no?”, dall’altro ti stimola anche l’idea che quello che trovi nella tua SO lo trovi anche altrove, ma meglio. In fondo con la tua “moglie” della fiction ci stai avendo dei problemi (nella migliore delle ipotesi), e dall'altra parte hai un personaggio costruito con ampi pezzi della tua SO vera che sfodera tutto il suo arsenale (e che, come bonus non trascurabile, ha il fascino del “nuovo” e della conquista).

E poi il gioco è scritto davvero bene. Anche se tenti di partire con un certo distacco, dopo un poco ti trascina giù. Come chi sta annegando spesso trascina sott’acqua le persone che tentano di salvarlo.  Nelle diverse repliche molti giocatori hanno iniziato stronzeggiando, ma veramente in pochi sono arrivati senza averci lasciato qualcosa.

C’è più che q.b. per crearmi qualche disagetto di troppo. Lo giocherò volentieri millemila altre volte, ma con Claudia alla regia oppure dirigendola io.
« Ultima modifica: 2008-10-10 13:11:34 da MicheleGelli »
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Michele Gelli

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« Risposta #7 il: 2008-10-10 00:34:58 »
Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]sinceramente anche per me dubbio è un gioco "malato" nel senso che la tematica è assolutamente dannosa alle mie cellule cerebrali :P

qualche altro titolo estremo?


Come dicevo, un altro gioco molto “pericoloso” è LmVcP. In maniera diversa.

Mentre lo giochi e fai il Padrone è divertente e liberatorio. Sai che dovrai morire, venderai cara la pelle! Sarai cattivo. Cattivissimo. Puoi dare libero sfogo alla cattiveria. Costringi quei piccoli bastardi a fare – controvoglia – cose allucinanti. Non si meritano altro, no?

(potrebbe essere l’ideale anche per i gruppi disfunzionali: il master può vessare i giocatori come vuole e i giocatori possono contare comunque sul fatto che avranno al loro vendetta  :lol:).

Poi però ci pensi. E ti viene voglia di pulirti il cervello col sapone. L’altro giorno ero tronfio della “cantina delle bambine”, una creazione che sta diventando una “property” molto usata dai miei Padroni nelle mie giocate di LmVcP. E mi sono accorto come sono bastati 5 minuti di mancanza di responsabilità / libero sfogo alla fantasia per partorire idee che toglierebbero il sono a Stepehen King per mesi…  e non mi sono neppure impegnato più di tanto…
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Eishiro

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« Risposta #8 il: 2008-10-10 02:33:28 »
secondo me Moreno dubbio non è che è terrificante per chi gioca di ruolo, lo è per chiunque, tranne per chi è assolutamente sicuro di se (non che lo fa, proprio che lo è)

non si tratta di avere le palle, semplicemente si tratta di giocare coi sentimenti di una persona che ti sta cara, cosa che alcune persone (tra cui me) non se la sentono di fare.

Su MLWM invece mi viene in mente un mio amico che messo nella condizione del padrone potrebbe produrre cose che non farebero dormire nessuno per mesi (lo conosco e so di cosa è capace), mi state facendo venire voglia di provarlo per vedere cosa tira fuori quella mente bacata :P
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Niccolò

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« Risposta #9 il: 2008-10-10 03:21:06 »
Citazione
non si tratta di avere le palle, semplicemente si tratta di giocare coi sentimenti di una persona che ti sta cara,


ma vah. quello solo quando ci giochi con la tua ragazza. di certo è un rischio che non corri in vampiri - non grazie a vampiri, almeno.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Domon »

Eishiro

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« Risposta #10 il: 2008-10-10 03:53:15 »
Citazione
[cite] Domon:[/cite]
Citazione
non si tratta di avere le palle, semplicemente si tratta di giocare coi sentimenti di una persona che ti sta cara,


ma vah. quello solo quando ci giochi con la tua ragazza. di certo è un rischio che non corri in vampiri - non grazie a vampiri, almeno.


beh ovvio, ma credo che Moreno intendeva dire provarlo con la propria ragazza, io non ne farei una questione di "palle"
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Eishiro »

Moreno Roncucci

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« Risposta #11 il: 2008-10-10 04:18:54 »
No, no, giocatelo pure con chi vi pare...  8)

... tanto con altre ragazze i gamer hanno ancora più paura!  :lol:
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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Eishiro

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« Risposta #12 il: 2008-10-10 04:21:33 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]No, no, giocatelo pure con chi vi pare...  8)

... tanto con altre ragazze i gamer hanno ancora più paura!  :lol:


esagerato  :lol:
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Eishiro »

Rachel Cook

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« Risposta #13 il: 2008-10-10 08:50:41 »
Citazione
[cite] MicheleGelli:[/cite]Come dicevo, un altro gioco molto “pericoloso” è LmVcP. In maniera diversa.

Mentre lo giochi e fai il Padrone è divertente e liberatorio. Sai che dovrai morire, venderai cara la pelle! Sarai cattivo. Cattivissimo. Puoi dare libero sfogo alla cattiveria. Costringi quei piccoli bastardi a fare – controvoglia – cose allucinanti. Non si meritano altro, no?

(potrebbe essere l’ideale anche per i gruppi disfunzionali: il master può vessare i giocatori come vuole e i giocatori possono contare comunque sul fatto che avranno al loro vendetta  :lol:).

Poi però ci pensi. E ti viene voglia di pulirti il cervello col sapone. L’altro giorno ero tronfio della “cantina delle bambine”, una creazione che sta diventando una “property” molto usata dai miei Padroni nelle mie giocate di LmVcP. E mi sono accorto come sono bastati 5 minuti di mancanza di responsabilità / libero sfogo alla fantasia per partorire idee che toglierebbero il sono a Stepehen King per mesi…  e non mi sono neppure impegnato più di tanto…


Io sto ancora sperando che passi un giorno a Bologna per riaverti come master a LmVcP :(
Sono rimasto con l'appetito...
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Rachel Cook »

DUBBIO , ovvero dei giochi che fanno PAURA!
« Risposta #14 il: 2008-10-10 10:50:47 »
Citazione
[cite] MicheleGelli:[/cite]

Oppure averla come tentazione, che forse è quasi peggio: da un lato ti mette di fronte ad un possibile tradimento nella migliore predisposizione d’animo per pensare seriamente “perché no?”, dall’altro ti stimola anche l’idea che quello che trovi nella tua SO lo trovi anche altrove, ma meglio. In fondo con la tua “moglie” della fiction ci stai avendo dei problemi (nella migliore delle ipotesi), e un personaggio costruito con ampi pezzi della tua SO vera che sfodera tutto il suo arsenale (e, come bonus non trascurabile, ha il fascino del “nuovo” e della conquista).
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Se dovessi giocarlo con la mia ragazza credo sarebbe proprio la parte della tentazione che mi intrigherebbe e preoccuperebbe (Se non sbaglio "Parigi?". E mi piace che "ciò che succede a Parigi rimane a Parigi, sembra essere fatto apposta per tentarti! ^^).
Però siccome non l'ho giocato mi faccio piccolo piccolo e evito di dire strafalcioni :)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Gabriele Pellegrini »

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