Autore Topic: Giocare con un Regolamento "nascosto"  (Letto 12048 volte)

Matteo Suppo

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Giocare con un Regolamento "nascosto"
« Risposta #15 il: 2010-09-04 19:42:52 »
Io ho giocato per anni col regolamento nascosto (anche chiamato freeform). O meglio, col regolamento triex: triex decide a sentimento se le cose van bene o male.

Naturalmente rispetto a giocare utilizzando tutte le regole dei vari d&d et mdt veniva fuori una cosa estremamente più veloce, coinvolgente e interessante per i giocatori.

Il problema era che tutto pesava su di me, e la cosa da una parte alimentava il mio ego, dall'altra mi stressava come poche cose.

Pensate che avevo un rito: prima di ogni sessione dovevo fare training autogeno ascoltando determinate canzoni per "darmi la carica". Mi comportavo come un "artista", nel peggiore senso possibile del termine (non si offendano i veri artisti, il mio "artista" ha le virgolette). Se avete visto Boris ero sostanzialmente come l'attore Stanis.

Poi qualche anno fa mi è crollato il mondo addosso e quella che credevo essere autostima si è rivelata per quello che davvero era: boria. Non mi ha aiutato credere di cadere dall'altissimo podio per scoprire di essere sempre stato al piano terra. Ho iniziato a scavare per giustificare la caduta. :S

E peraltro poi ho scoperto che non era poi quella gran cosa: nascondere le regole ha senso se le regole fan cagare e ostacolano il gioco, ma se le regole son belle le vuoi in bella vista.

Vorrei citare un pezzo di Vincent Baker:

Citazione
Here's when I knew that Dogs in the Vineyard was good: I was showing Meg the dice mechanic. We played through the conflict in the book - does your brother go and shoot the woman? She knocked her brother down and took away his gun, but their back-and-forth suggested an essential follow-up conflict. Meg was psyched. She was diggin' it. Now you know that Meg and I are happy long-time freeformers, and Meg especially doesn't have any patience for noncontributing rules. She launched straight into the follow-up conflict and reached for the dice.


Anyway è un anno circa da quando ho giocato con -Spiegel- e 3evil e ho fatto giocate che messe a confronto con quelle vecchie in cui facevo tutto io sembra di confrontare il signore degli anelli con la lista della spesa (basta leggere i miei actual play ^^).

Quindi... riassumendo il mio personalissimo punto di vista:

giocare a rolemaster < giocare senza rolemaster < giocare ad aips

xD
« Ultima modifica: 2010-09-04 19:46:08 da triex »
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Giocare con un Regolamento "nascosto"
« Risposta #16 il: 2010-09-04 20:05:45 »
Citazione
[cite]Autore: Kagura[/cite]A ogni modo, in pratica secondo me si finiva che uno giocava a RM, gli altri non giocavano RM ma giocavano una storia... sembra un concetto un po' contorto :P

Beh, lo è :-P
Lord Zero - (Domon Number 0)

Simone Micucci

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Giocare con un Regolamento "nascosto"
« Risposta #17 il: 2010-09-04 21:17:21 »
io adoro le regole.
mi piacciono.
Mi piace quando le cose si incastrano alla perfezione, producendo effetti visibili in gioco e mentre i giocatori rispondono con le loro idee VERE queste vengono immediatamente accolte dalle regole e riportate subito nel gioco.

Nasconderle mi toglierebbe buona parte del divertimento.



Citazione
[cite]Autore: JudeBass[/cite][p]Giocare con un master che, per assurdo, usa le meccaniche finanche di Rolemaster ma "in segreto" e non bara, come lo vedete?[/p]


fatta la mia premessa? Noioso.
Ma ovviamente esisteranno delle eccezzioni.

Sono sicuro che esiste una lunga coda di persone pronte a dirmi che loro si divertono di più quando:

-non conoscono il gioco e le regole (perché interpretano meglio)
-il master pensa a tutto (così si immedesimano di più)
-non vedono le schede (così i powerplayer non gli rovinano il gioco)
-non portano contributi al gioco, preferiscono essere passivi (si, me lo hanno detto davvero!)
-preferiscono che sia il master a dirgli cosa devono fare (questo rientra nell'erotismo, secondo me XD )
-altre simpatiche varianti di queste stronzate baggianate (si, per me sono baggianate)

La mia risposta ufficiale...io non ho problemi a immedesimarmi, a interpretare e a divertirmi quando conosco il gioco e lo uso. Se ci sono persone che hanno questi problemi mi spiace per loro. Il loro sistema già lo conoscono e gli piace, è "decide il master" (con o senza seguire le regole...il risultato, nella mia esperienza, è praticamente indistinguibile).
Se decide il master è il master che decide. Dopo averlo provato per anni è un sistema che mi è venuto a noia, se a qualcuno ancora piace è libero di giocarci. Al tavolo con me si sentirà stressato e io al tavolo con lui mi annoierò. Quasi sicuramente (le eccezioni sono previste, anche se fin'ora non le ho mai trovate).
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JudeBass

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Giocare con un Regolamento "nascosto"
« Risposta #18 il: 2010-09-05 04:10:51 »
Allora sono felice di sapere che siete giunti alla mia stessa conclusione. Sono rilassato, perché avevo sviluppato una certa ipocondria per questo mio tardivo amore per le regole. Mi spiego: in principio le vedevo antifluide, non c'era niente di più dinamico della recitazione-improvvisazione pura, era quasi jazz, poi mi sono convinto che, sebbene si perda in rapidità e scioltezza di gioco se ne guadagna troppo in contributi narrativi.
Tirare per un conflitto, sebbene più lento (ma di quanto sarà mai più lento?!?) rispetto a non tirare, trova comunque troppi vantaggi nella collaborazione creativa da riscattare la perdita ampiamente.
Anche se comunque, di tanto in tanto, qualche tendenza "erotica strana" come dice Spiegel, ci vuole.
Secondo voi questa cosa è Sim?
« Ultima modifica: 2010-09-05 04:11:07 da JudeBass »
"Il mondo è tutto ciò che accade." Wittgenstein.

Giocare con un Regolamento "nascosto"
« Risposta #19 il: 2010-09-05 04:35:55 »
Citazione
[cite]Autore: JudeBass[/cite]Tirare per un conflitto, sebbene più lento (ma di quanto sarà mai più lento?!?) rispetto a non tirare, trova comunque troppi vantaggi nella collaborazione creativa da riscattare la perdita ampiamente.

Considera anche che lo stesso lasso di tempo che interrompe il "fluire delle parole" c'è anche se dovesse essere solo il master a "tirar dadi" dietro lo schermo. :-)
E poi hai detto bene, i vantaggi sono maggiori delle perdite.. anche perché non c'è una reale perdita: si passa da un non-gioco (da spettatori praticamente passivi) a partecipanti attivi di un gdr.

Poi ci sono pure gdr dove non si tirano nemmeno i dadi come Montsegur ad esempio.

Citazione
[cite]Autore: JudeBass[/cite]Anche se comunque, di tanto in tanto, qualche tendenza "erotica strana" come dice Spiegel, ci vuole.
Secondo voi questa cosa è Sim?

Non credo di aver capito cosa intendi per "tendenza eroica strana".. forse intendi l'avatarismo?
Comunque SIM è una Creative Agenta.. quindi l'intento creativo prioritario che emerge durante una giocata. Si dice che c'è simulazionismo quando l'intento creativo prioritario emerso dalla giocata risulta essere quello della celebrazione di un aspetto dell'esplorazione.
Detta in parole povere, c'è sim quando la priorità durante il gioco è celebrare qualcosa come un setting, un tipo di personaggio ecc...  Insomma il voler esser fedeli ad un certo canone, come ad esempio, situazioni aderenti al canone Lovecraftiano.
Lord Zero - (Domon Number 0)

LucaRicci

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Giocare con un Regolamento "nascosto"
« Risposta #20 il: 2010-09-05 07:36:10 »
Citazione
[cite]Autore: JudeBass[/cite]Mi spiego: in principio le vedevo antifluide, non c'era niente di più dinamico della recitazione-improvvisazione pura, era quasi jazz, poi mi sono convinto che, sebbene si perda in rapidità e scioltezza di gioco se ne guadagna troppo in contributi narrativi.


Penso che sia un territorio comune: il fatto di aver cercato nel gioco di ruolo uno strumento per raccontare storie, ha portato molti, pian piano ad abbandonare sempre più le regole di molti giochi vecchi, in quanto esse, più che interrompere il flusso narrativo, oberavano la storia con dettagli e lungaggini insignificanti ai più ("Ma che mi frega di stare a vedere ogni colpo di spada che tiro? Io voglio un duello epico, non noioso!").
Ora, molte regole ti permettono di avere momenti interessanti e non dettagli oberanti.

P.S.: e poi si chiama gioco di ruolo: se non c'è la parte dove si gioca, rimane solo un esercizio di "narrazione con autorizzazione"
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Mattia Bulgarelli

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Giocare con un Regolamento "nascosto"
« Risposta #21 il: 2010-09-05 11:32:22 »
Citazione
[cite]Autore: JudeBass[/cite][p]la domanda provocatoriamente è questa:[/p][p]Giocare con un master che, per assurdo, usa le meccaniche finanche di Rolemaster ma "in segreto" e non bara, come lo vedete?[/p]


Lo vedo potenzialmente nefasto: se i giocatori si convincono che è il GM che decide, si torna al solito problema "facciamo pressioni sul GM", con l'aggravante che non servono a nulla. O_o;
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Giocare con un Regolamento "nascosto"
« Risposta #22 il: 2010-09-05 15:33:03 »
Parlo per esperienza ho provato sia come giocatore che come arbitro in tempi passati, una fatica improba e inutile!!!

Lo sconsiglio vivamente e tra l'altro rishci che i giocatori ti vedano come il Deus Ex mchina e non come colui che tira i dadi1

E poi tirare i dadi è parte del divertimento dei GDR se lo togli tanto vale che vai a fare improvvisazione teatrale.

Mattia Bulgarelli

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« Risposta #23 il: 2010-09-05 16:01:26 »
Citazione
[cite]Autore: mirkolino[/cite]E poi tirare i dadi è parte del divertimento dei GDR se lo togli tanto vale che vai a fare improvvisazione teatrale.

Oppure un Jeepform! ^__^
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Lollo

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Giocare con un Regolamento "nascosto"
« Risposta #24 il: 2010-09-05 16:18:23 »
Citazione
[cite]Autore: mirkolino[/cite][p]E poi tirare i dadi è parte del divertimento dei GDR se lo togli tanto vale che vai a fare improvvisazione teatrale.[/p]


Era ironico?
Siamo qui per giocare, mica per divertirci.

Simone Micucci

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« Risposta #25 il: 2010-09-05 16:22:54 »
Citazione
[cite]Autore: Lollo[/cite]
Citazione
[cite]Autore: mirkolino[/cite][p]E poi tirare i dadi è parte del divertimento dei GDR se lo togli tanto vale che vai a fare improvvisazione teatrale.[/p]
[p]Era ironico?[/p]


no, era un palese insulto all'improvvisazione teatrale.
A MORTE MIRKOLINO!!!!!

XD

probabilmente intendeva dire "se non usi le regole di un gioco che caspita ci giochi a fare?" ^_^
È che nei giochi di ruolo c'è questa strana idea che le regole possono non essere usate, come se fossero un orpello decorativo invece che il gioco stesso.
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Giocare con un Regolamento "nascosto"
« Risposta #26 il: 2010-09-05 16:34:41 »
grazie Spiegel hai detto esattamente quello che intendevo scusate a volte sono troppo sintetico

PS Odio l'improvvisazione teatrale nel GDR GRRRR!!! :)

Mattia Bulgarelli

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« Risposta #27 il: 2010-09-05 16:48:30 »
Citazione
[cite]Autore: mirkolino[/cite]grazie Spiegel hai detto esattamente quello che intendevo scusate a volte sono troppo sintetico

No problem.

C'è un sacco di gente a cui piace giocare "coi dadi": il brivido del rischio, della gestione del personaggio, della sfida... (ora contiamo fino a 3 e poi compare Domon che parla di Agon ^_^ )
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« Risposta #28 il: 2010-09-05 19:18:08 »
Citazione
[cite]Autore: JudeBass[/cite][p]Allora sono felice di sapere che siete giunti alla mia stessa conclusione. Sono rilassato, perché avevo sviluppato una certa ipocondria per questo mio tardivo amore per le regole. Mi spiego: in principio le vedevo antifluide, non c'era niente di più dinamico della recitazione-improvvisazione pura, era quasi jazz, poi mi sono convinto che, sebbene si perda in rapidità e scioltezza di gioco se ne guadagna troppo in contributi narrativi.
[/p]


invece c'è una frase di Jude che mi ha mandato in sollucchero, perché va a titinnare su un pertugio che mi sfruzzica abbastanza.

In principio le regole erano antifluide. Non c'era niente di più dinamico della recitazione-improvvisazione pura, era quasi jazz.
Figo.

Jude io adoro l'apporto al tavolo. Quando mi siedo al tavolo con gli altri mi piace apportare il mio contributo e mi piace vedere il contributo altrui.
Quello che ne viene fuori è una figata pazzesca (in contrapposizione alla Villaggiana Cagata Pazzesca).
Quello che tu hai detto sul Jazz mi ha ricordato le Jam Session, dove si ritrovano vari musicisti e improvvisano dei pezzi.

Ora io non sono un esperto, ma rimaniamo un attimo in tema di creatività e regole.
Posso ipotizzare che in una Jam Session, pur non essendoci spartiti o prove preliminari vigano delle regole non stabilite e dei taciti accordi. Posso immaginare che con una tromba nessuno suoni per rompere i maroni agli altri, ma esclusivamentre per contribuire con le proprie idee e il proprio talento a quello che si sta facendo tutti insieme.

Ora, che valore avrebbe la Jam Session se un suonatore a caso (diciamo "il musicista con la chitarra") avesse il dovere di cassare ciò che non ritiene consono? I contributi di tutti dovrebbero passare attraverso di lui. Oggi va bene. Domani va bene. Dopodomani è noioso.

Nel gioco di ruolo si contribuisce tutti insieme per creare un'esperienza collettiva.
Eppure le regole che vanno bene per un'esperienza non vanno bene per altre esperienze, eppure esistevano solo regole simili e spesso quell'esperienza non era più sufficente. Il phisical engine non ci arrivava più.
Quando vuoi un suicidio drammatico per il tuo eroe e segui le regole....lo vedi cadere da quel dirupo scosceso e...sopravvive. Che due maroni!

Quando le regole non sono più andate bene per riprodurre esperienze fuori da quella si è iniziato a dire che ostacolavano tutte le esperienze valide di essere provate.
Che era meglio non usarle.
E hanno cominciato a diventare consigli, suggerimenti, indicazioni di massima.
E hanno trasformato il "musicista con la chitarra" nel guardiano di "ok, non seguiamo le regole, ma non esageriamo". E purtroppo per far questo il musicista con la chitarra deve vagliare i contributi di tutti.

Quello che fa un gioco diverso è semplicemente fornire un set di regole che diano un'esperienza diversa. Adeguate a quell'esperienza.
Seguire quelle regole non è più castrante. Ora sai che se vuoi ottenere una musica diversa non devi avere un chitarrista bravo a dirti cosa devi suonare...devi soltanto seguire regole diverse per suonare. ^_^
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

Giocare con un Regolamento "nascosto"
« Risposta #29 il: 2010-09-05 19:45:59 »
Citazione
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]
Citazione
Citazione
[p]E poi tirare i dadi è parte del divertimento dei GDR se lo togli tanto vale che vai a fare improvvisazione teatrale.[/p]
[p]Era ironico?[/p]
[p]no, era un palese insulto all'improvvisazione teatrale.
[/p][p]XD[/p][p]probabilmente intendeva dire "se non usi le regole di un gioco che caspita ci giochi a fare?" ^_^
È che nei giochi di ruolo c'è questa strana idea che le regole possono non essere usate, come se fossero un orpello decorativo invece che il gioco stesso.[/p]


Spero di non turbare nessuno distruggendovi un mito, ma l'improvvisazione teatrale HA delle regole ^__^
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

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