E' più facile scrivere un gdr o un libro?
Dipende. "un libro" che roba è? State parlando di "le barzallette di Totti", o di "tempo di uccidere" di Flaiano?
Questo dilemma terrificante si risolve presto: i gdr SONO libri, quindi dire che un gdr non merita il rispetto che si deve dare ad un libro è come dire che ad un africano non si deve il rispetto che si deve dare ad un uomo (e ha la stessa base scientifica/culturale).
Se poi andiamo a parlare di fatica... un Parpuzio da cinque lira la dozzina, come quelli che sono stati pubblicati a frotte negli anni 70-90 dalle principali case del settore, lo scrive anche la mia portinaia (non sto insultando nessuno perchè il mio condominio non ha la portinaia, è solo un esempio). Che ci vuole? Scopiazzi qualche altro gioco, ci metti una maniera di tirare i dadi qualunque (tanto anche se non funziona, chi se frega?), qualche pezzo "pseudoletterario" da ragazzina (o ragazzino, a seconda del genere) di 13 anni, senza capo né coda (basta che riempi un po' di pagine). E poi ci metti una bella regola zero che dice che se non funziona è colpa di chi l'ha comprato che non è capace.
(certo, poi ti serve un amico che abbia pasticciato un po' con photoshop per fare qualche sgorbio che sembri "figo" ad un adolescente in piena crisi ormonale, ma non è difficile trovarne che lavorano praticamente gratis ormai...)
Esattamente come scrivere certe schifezze che vengono vendute come "fantasy" in libreria, insomma (vedere il blog "Gamberi Fantasy" per i dettagli)
Ma fare un gdr che funzioni... eh, quello non è da tutti. Non nel senso che ci vogliano capacità sovrumane: ci vuole impegno. Ci vuole il tempo di provare e riprovare, e l'umiltà di cancellare una regola che ti pareva "fica" quando vedi che in gioco non dà i risultati sperati. Ci vuole la costanza di lavorare a questo progetto per ANNI (11 anni per Sorcerer, 3 per Spione, 7 anni per Acts of Evil... e dopo sette anni, l'autore l'ha abbandonato perchè "funzionava ma non dava il gioco che voleva lui").
Io alla persona che ha scritto Spione gli stringo la mano e gli faccio i complimenti. (l'autografo non lo conto neanche, basta che qualcuno faccia "solo" un bel gioco perchè io ne voglia la copia autografata, non occorre rivoluzionare completamente l'idea di gdr come fa Spione). Perché per me se li merita.
(se li merita molto, molto di più di tanta gente che viene acclamata da folle esaltate senza che a nessun "benpensante" venga in mente di stupirsi...)
Infine.. se qualcuno non ritiene i gdr un qualcosa di valido che merita rispetto... che cavolo ci fa a perdere tempo QUI?

Un paradosso logico-ricorsivo che viene specificatamente sanzionato dal regolamento, proprio ai fini di avere una conversazione su basi civili, in questo brano:
* “sono solo giochi”: variante della tecnica precedente, sottintende che il proprio interlocutore sta sbagliando a prescindere nel cercare di parlare con cognizione di causa di qualcosa così infimo e ridicolo come i giochi. Stranamente, la cosa pare non applicarsi a chi usa questa tecnica, che non si dà mai torto a prescindere con essa.Senza questa norma di basilare convivenza, sembriamo due clown che litigano, con quello con il naso verde che dice a quello col naso viola "sta zitto, cosa vuoi capirne più di me tu che sei un clown?"