Autore Topic: Walls of text...  (Letto 9029 volte)

Walls of text...
« Risposta #30 il: 2010-09-02 20:52:26 »
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[cite]Autore: Airone[/cite]Ma neanche dalla pigrizia di chi scrive. Son buoni tutti di scrivere a raffica, spiegando tutto con 20 parole quando ne bastano 10, ripetendosi, senza fare 1 esempio perfetto bensì 5 esempi passabili, e sprecare altri caratteri a specificare che non sono perfetti.

Assolutamente vero anche questo :-)
Lord Zero - (Domon Number 0)

Simone Micucci

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« Risposta #31 il: 2010-09-02 21:41:11 »
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[cite]Autore: Airone[/cite]
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[cite]Autore: Lord Zero[/cite][p]Ora, non sono sicuro di essere capace di calcolare questo numero, ma sono convinto però, che esso non debba mai dipendere dalla pigrizia di chi legge[/p]
[p]Ma neanche dalla pigrizia di chi scrive. Son buoni tutti di scrivere a raffica, spiegando tutto con 20 parole quando ne bastano 10, ripetendosi, senza fare 1 esempio perfetto bensì 5 esempi passabili, e sprecare altri caratteri a specificare che non sono perfetti.[/p][p]Ci vuole la volontà di rileggere ciò che si ha scritto, limarlo, renderlo organico, trovare le espressioni più adatte e non riempirlo di "immagina più o meno che, ma non proprio".[/p]


power
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« Risposta #32 il: 2010-09-02 22:32:52 »
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[cite]Autore: Mr. Mario[/cite]
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[cite]Autore: khana[/cite]
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[cite]Autore: Mr. Mario[/cite][p]Scusa se mi permetto, ma ho come il sospetto che lo sforzo richiesto per allungare una tesi di lingue sia un po' diverso da quello richiesto per allungarne una di matematica. :)[/p]
[p]Secondo me invece richieste lo stesso sforzo, a parità di allungo percentuale.[/p]
[p]Mi permetto di dissentire. Non c'è lo stesso livello di granularità nella materia, né in ampiezza, né in profondità.[/p]

Non concordo. Una tesi in lingue non è necessariamente una tesina (di maturità) in letteratura scritta in una lingua differente, anche se capita spesso.

Come dice Davide, è possibile strutturare testi di complessità analitica non inferiore a quella di una dimostrazione matematica - e con un linguaggio analogamente settoriale, in particolar modo nei campi di approfondimento propri della linguisitca e della filologia.
Il fatto che poi questo accada raramente non è indice della pochezza della materia, ma della pigrizia mentale degli studenti.
« Ultima modifica: 2010-09-02 22:33:56 da Matteo Turini »

Rafu

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« Risposta #33 il: 2010-09-03 00:21:04 »
Scusate, ma se conosco Mario lo stiamo fraintendendo già da un po': lui, a parer mio, intende dire che in matematica quando un argomento è esaurito esso è esaurito, e non c'è direzione sensata in cui un trattato si possa ampliare. Al contrario, è mio parere di storico orientalista che, nelle discipline umanistiche che più tratto come nelle altre di cui semplicemente mi diletto, ogni trattato (tesi, articolo, saggio) sia sempre il risultato di una mediazione pragmatica e spesso dolorosa fra l'immensa varietà di argomenti potenzialmente trattabile, la sconfinata profondità potenzialmente raggiungibile, e invece i limiti oggettivi del tempo e del conto pagine a disposizione. Ma questo, forse, è proprio di tutte la materie tranne la matematica? In ogni materia della quale mi ritengo sufficientemente competente da leggere un trattato, comunque, ne sono certo: non vi è argomento che possa umanamente essere "esaurito".

Antonio Caciolli

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« Risposta #34 il: 2010-09-03 14:50:31 »
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[cite]Autore: Rafu[/cite]Scusate, ma se conosco Mario lo stiamo fraintendendo già da un po': lui, a parer mio, intende dire che in matematica quando un argomento è esaurito essoè esaurito, e non c'è direzione sensata in cui un trattato si possa ampliare.


ma ce ne sono mille insensate per allungare il brodo e io che ho fatto due tesi in fisica te lo posso assicurare :D ;P

Rafu

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« Risposta #35 il: 2010-09-03 18:18:09 »
Appunto.

Mattia Bulgarelli

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« Risposta #36 il: 2010-09-05 11:45:04 »
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[cite]Autore: Antonio[/cite]ma ce ne sono mille insensate per allungare il brodo e io che ho fatto due tesi in fisica te lo posso assicurare :D ;P

Proseguite in altro thread, per favore? In "Chiacchiera", ovviamente.
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« Risposta #37 il: 2010-09-09 21:01:43 »
Un pensiero conciso: dei wall of text mi spaventa, più che la lunghezza, il rischio che si divaghi e si diano spunti a ramificare troppo la discussione. Se in un post lungo ci sono spunti per altre 3 questioni ecco che tutti, invece di splittare, parleranno contemporaneamente di tutti e 3 le cose, prevaricandosi e rendendo difficile capire. Ma a parte ciò mi vanno bene, perchè scoraggiano l'OT che è il vero male.

Simone Micucci

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« Risposta #38 il: 2010-09-09 21:40:01 »
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[cite]Autore: robur[/cite][p]Un pensiero conciso: dei wall of text mi spaventa, più che la lunghezza, il rischio che si divaghi e si diano spunti a ramificare troppo la discussione. Se in un post lungo ci sono spunti per altre 3 questioni ecco che tutti, invece di splittare, parleranno contemporaneamente di tutti e 3 le cose, prevaricandosi e rendendo difficile capire. Ma a parte ciò mi vanno bene, perchè scoraggiano l'OT che è il vero male.[/p]


una delle strategie che uso quando creo un thread che mi interessa particolarmente è di chiedere a chi risponde di rispondere soltanto al mio primo post (o al limite ai successivi), in modo che la discussione rimanga all'interno dell'argomento. Se desidera chiarire o ramificare l'argomento di un altro di sforzarsi di farlo rispondendo a me. È un pò castrante forse, ma è un sistema per limitare gli OT e le ramificazioni di OT.
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Emanuele Borio

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« Risposta #39 il: 2010-09-10 07:53:38 »
Sinceramente i wall of text non mi scoraggiano dalla lettura, anzi, mi invogliano a leggere, perchè di solito esco dal Topic con molta più esperienza e conoscenza dei pareri degli altri, e sicuramente preferisco un commento esaustivo a uno incompiuto.

L'unico mio rammarico è che piacerebbe anche a me avere il tempo per piantare dei padelloni ben fatti, riassunti e riveduti delle mie idee e di ciò che penso qui, ma ultimamente trovo appena il tempo di leggere e postare un commento sommario, e mi devo mordere la lingua T_T
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Simone Micucci

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« Risposta #40 il: 2010-09-10 10:37:44 »
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[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]e mi devo mordere la lingua T_T


è la prescrizione di qualche medico? O.o'
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Emanuele Borio

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« Risposta #41 il: 2010-09-10 11:28:09 »
Sì U_U
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« Risposta #42 il: 2010-09-16 16:39:17 »
Più che contro i "walls of text" io sono a favore della "capacità di sintesi".
« Ultima modifica: 2010-09-16 16:39:48 da Gabriele Pellegrini »

Suna

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« Risposta #43 il: 2010-12-09 11:04:50 »
Scusate il necroposting ma non avrebbe avuto senso aprire un altro thread.
Vi do un esempio pratico del perché i walls of text sono inutili, anzi deleteri. Soprattutto del perché essere concisi è molto meglio. E cito questo thread dove esprimevo dei miei dubbi riguardanti l'avversione dei giocatori tradizionali per il metagaming (intendendo poi qualcosa di completamente diverso dalla definizione del glossario di Edwards), e soprattutto per quanto riguarda il concetto di positioning, che da quello che avevo capito rappresenterebbe la radice del problema. Sbagliando, come Baker mi ha spiegato. E non me lo ha spiegato con decine di righe di sproloqui mirati a farmi sentire un imbecille a cui serve spiegare l'ABC. Me lo ha spiegato in maniera concisa, con alcuni esempi semplici e precisi, e non ha sprecato una sola parola.
Capisco che c'è gente che invece si diverte a leggere pagine e pagine di dissertazioni, ma è anche vero che è poco funzionale e rischia di causare effetti opposti rispetto a quelli desiderati.
Riporto qui il post di Baker:

Citazione

Here's sort of the typical setup with positioning and effectiveness:

I'm a knight. Knights get +2 to hit. I get +2 to hit!

"Knights get +2 to hit" is a currency rule: it establishes a relationship between one component of a character ("I'm a knight," positioning) and another ("I get +2 to hit," effectiveness).

Here's how knowing something can work, and can cause problems:

My knight knows that the beast of Dunford Ridge is vulnerable to silver, so he loads his musket with a silver ball. He inflicts double damage!

"My knight knows that the beast of Dunford Ridge is vulnerable to silver, so he loads his musket with a silver ball" is, yes, positioning. There's a currency rule in play - "if you attack something with a material it's vulnerable to, you do double damage" - so this small detail of positioning becomes increased effectiveness, the double damage. So far so good.

But what about this?

As a player, I know that the beast of Dunford Ridge is vulnerable to silver, but my knight character doesn't. Nevertheless, he loads his musket with a silver ball. He inflicts double damage!

Here I've short-circuited the currency rule, which is supposed to turn character knowledge into increased effectiveness. All my friends shout at me that I'm cheating!

The real culprit isn't "metagaming," but the combination of two factors. Factor 1 is the currency rule, "if you attack something with a material it's vulnerable to, you do double damage." Factor 2 is the circumstance where I, as a player, happen to already know that the beast of Dunford Ridge is vulnerable to silver, before my character knows it. Together, they create a conflict of interest for me as a player: I want to do double damage, and I want to have my character act with internal integrity, but now I have to choose between the two.

You can attack the problem two ways, then: you can take on the problem of player's vs character's knowledge, or you can take on the problem of the currency rule. There's no single ideal solution; there are a million solutions (one per game design) and you choose the one that best suits your precise needs. The fights start when someone takes one solution, like "make sure that the player doesn't know anything the character doesn't know," and insists that it IS the single ideal solution, or else that it's NEVER a suitable solution.
Citazione


Capite ora che intendo? Non una parola in più del necessario, ma non direi che ha nemmeno lesinato. E' a questo che mi riferisco quando ci si mette a fare filippiche su filippiche. Per inciso, io ormai quando vedo un wall of text qui su GcG lo salto a piè pari perché statisticamente ho la quasi certezza che è INUTILE. Ma spero che questo esempio lasci uno spunto di riflessione.

Tronk

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« Risposta #44 il: 2010-12-09 12:17:07 »
A mio modesto parere una risposta concisa e diretta è sempre la scelta migliore. Purtroppo però occorre avere il tempo per "curare la forma" con la quale si esprimono le proprie idee e questo tempo molte volte è quasi un lusso.

Un wall of text ben ponderato non è affatto difficile da leggere: è come un articolo di giornale e scorre senza problemi. Quando però non è possibile investire il tempo necessario e un commento breve non è sufficiente, penso sarebbe preferibile scrivere prima il succo, anche in maniera lapidaria e poi nel wall argomentare fino a consumare la tastiera. E' chiaro che per rispondere e confutare è necessario leggere tutto, ma intanto è possibile farsi un'idea.

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