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vonpaulus:

--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]
--- Citazione ---[cite]Autore: vonpaulus[/cite][p]Tornando alle definizioni, trovo strano riferirsi all'indipendenza di un gioco e non di un autore. Se dipendi da qualcuno per un interesse (es. distribuzione del gioco) è difficile che questo non riesca a condizionarti anche su altri interessi (altri giochi). Si sviluppa un rapporto di forze tra professionisti in cui ciascuno opera nel proprio interesse ma in cui l'indipendenza è ormai subordinata al calcolo economico.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Quindi, se una volta in vita tua ha pubblicato un articolo su un gdr, non potrai MAI PIU' essere "indie"?[/p][p]Vallo a dire a Greg Stolze o a John Wick!  :-)[/p][p]E' come dire che, nel campo dei fumetti, Frank Miller non potrà mai fare fumetti indie perchè ha fatto in passato Daredevil.  O che tutti i fumetti indie fatti da Winick cessano di essere indie perchè dopo ha fatto Green Lantern...[/p][p]In realtà, il fatto che "indie" sia l'opera specifica e non l'autore (se non come "autore di questo fumetto/gdr indie) è normalissimo. Sarebbe strampalato il contrario.[/p]
--- Citazione ---[cite]Autore: vonpaulus[/cite][p]D&D è stato indipendente per pochissimo, tipo tre anni,[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Nemmeno. Gygax aveva il 33%, non controllava la società nemmeno all'inizio. D&D non è mai stato indie. Ed inoltre, bisogna vedere quanto c'era di Arneson nel manuale...[/p]
--- Citazione ---[cite]Autore: vonpaulus[/cite][p]comunque si. Gurps lo è ancora adesso[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Ah. quindi tutti quelli che scrivono per GURPS si autopubblicano e possono decidere in libertà formato, distribuzione e prezzo? Ma guarda, non lo sapevo...[/p][p]Sinceramente, ti invito a rileggerti questo con più attenzione:
Definition of Indie RPGs[/p][p]Se poi vogliamo metterci a discutere "indie sì, indie no" è meglio andare in altro thread.[/p]
--- Termina citazione ---


Le espansioni no ma il manuale base di Gurps si che è indie.
Altrimenti per qualsiasi gioco basterebbe un qualsiasi contributo da parte di autore diverso dal creatore editore che il gioco sarebbe Small-Press
Altrimenti anche Burning dovrenne essere considerato non indie a causa dei significativi contributi accreditati a Thor e Drozdal sulla wiki.

Ron dice:
1. Independent = self-published, creator-owned

Se il publisher/creator si avvale successivamente di collaboratori si perde lo status di Indie? me lo sono perso

Comunque resto della mia idea che indipendenti lo sì è come persone e non come prodotti perché gli interessi economici si intrecciano ed una volta che uno mi tiene con le palle inchiodate su un prodotto non morto mi tiene in generale inchiodato.

Renato Ramonda:
La domanda di fondo e': chi ha il potere decisionale sul futuro del gioco? Chi puo' decidere di metterlo gratis su internet se gli gira? Chi puo' decidere di fare o NON fare una nuova ristampa? Chi ha il potere di decidere sull'uscita o meno di una riedizione, o di un restyling? A chi rimangono i diritti intellettuali sull'opera?

Se la risposta e' "il creatore", allora e' "creator owned".

Aggiungerei che "creator-owned" e "self-published" non sono obbligatoriamente due cose che vanno a braccetto: Swashbucklers of the Seven Skies e' "creator-owned" (i diritti sono di Chad Underkoffler su tutto) ma non e' "self-published" perche' della parte di produzione fisica e delle magagne di marketing, ect, se ne e' occupata EvilHat. Cosi' come per Happy Birthday Robot di Daniel Solis.

Moreno Roncucci:
Riportando il thread in topic, ecco un altro punto di vista (e altri dati):
Internet Killed the Tabletop Star

vonpaulus:
Interessanti i dati ma scontate le riflessioni. Siamo in un mondo che cambia ed è normale che i miei giochi di bambino (tipo il Subbuteo) siano sostituiti da giochi elettrici (tipo il fifa 2010).
Oggi ogni forma di informazione ed intrattenimento deve fare i conti con la multimedialità.
E, come ho detto qualche topic fa, i giochi di ruolo in cui il contributo dei giocatori è esclusivamente esecutivo e mai creativo possono già da ora essere gestiti dai server e sono quelli che vedono una migrazione profonda verso i sistemi elettrici. Infatti sono passati sul Pc i Wargame epoi certi tipi di RPG e pian piano arriveranno tutti. Magari fra vent'anni ci saranno IA programmate per i fare i Master di CNV.

Matteo Suppo:
Turing non vede l'ora

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