Autore Topic: Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"  (Letto 11724 volte)

Mattia Bulgarelli

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Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« Risposta #30 il: 2010-05-31 17:12:19 »
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite]di sicuro aiuterebbe me a capire cosa ci si può trovare nel giocare i cosidetti "sfigati" (continuo ad usare questo termine per capirci,

Chiarissimo.

Dunque, vediamo un po' come metterla... Da qualche parte (che non riesco a trovare -_- ) si discuteva di come aumentare "il soprannaturale" fosse un buon modo, tendenzialmente, di aumentare la "distanza emotiva" dalla storia (ovvero, "giocare più safe", come si usa dire).

Se giochi un personaggio più "vicino a te", è molto più facile, ceteris paribus, il "sentire" il personaggio, provare empatia per esso, immedesimarsi, e quindi ricevere emozioni "forti" dal gioco.

Actual Play: io non disdegno il provare cose diverse tra loro (anche se ho una GROSSA dose di pudore per cui un gioco molto molto unsafe forse mi metterebbe a disagio, lo ammetto candidamente!). La mia PG in AiPS (siamo a metà della 4a Stagione) ha una grossa carica di marysuaggine intrinseca ed intenzionale (ma se è intenzionale, è ancora marysuaggine? ?_? ), nello spirito della serie (supereroi stile Ultimates o The Authority): grossi poteri, ecc. ecc.
Ma la parte più divertente è l'evoluzione del personaggio, ovvero il modo in cui "i poteri" ci parlano dei nostri personaggi, il come è passata dall'essere un Capitan America in gonnella nella prima stagione alla portavoce dell'umanità in mezzo agli "dèi moderni" nell'ultima (con tanto di Spotlight con tanto di classicissimo "matrimonio da supereroe/celebrità" giusto 2 settimane fa).

Actual Play (2): in Anima Prime facciamo a gara a chi fa più lo sborone con le descrizioni delle manovre, dei colpi, delle evocazioni, ecc. Safe? Puoi scommetterci. Divertente? Puoi scommetterci! Cosa ci piace dei personaggi? Usarli per "fare scena" ma anche per farli interagire tra loro e con i (pochi, dovrò aggiungerne) PnG.
Ovvero: non c'è NULLA di "male" o "sbagliato" nel giocare "safe". Però provare cose diverse fa sempre bene. ^_- E, come dice qualcuno sull'INCbook, "divertimento non è solo ridere".


Anche CnV, anche col Supernatural Dial al minimo, pone la questione di base "se avessi il potere, che cosa faresti"? Situazione ipotetica, pochi di noi (spero) hanno in mano una pistola e credo che nessuno di noi abbia mai sperimentato la sensazione di poter legiferare sulla vita degli altri con impunità... Però abbiamo tutti affrontato scelte "di coscienza", grandi o piccole.

LMVcP è un gioco che, ho notato, si presta a ENORMI fraintendimenti.
Non si gioca LMVcP per "vivere la vita del servo", ma per "vediamo di costruire questa storia di orrore prima e liberazione poi".
Il PG, oltretutto, ha dei veri e propri poteri enormi, molto più grandi di quelli di un PG di AD&D che muore se (o APPENA!) sbaglia qualcosa.
E, non a caso, giocando La Mia Vita Con Angelica, in cui togli il soprannaturale e al posto del Dott. Frankenstein c'è La Bionda Stronza, la paura del giocatore aumenta, proprio perché il tuo PG non è il deforme Igor, ma è uno come te, che hai conosciuto, o che potresti essere tu stesso. E se si parla di rianimare i morti, ok, ci ridiamo su. Ma se è una cosa che può capitarti... oh-oh!

(*): (che sarebbe una stranissima CA SIM o sbaglio? :P )

Ho risposto? Domande?


EDIT: crosspost coi 2 signori qui sopra. ^_^;
« Ultima modifica: 2010-05-31 17:13:36 da Korin Duval »
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« Risposta #31 il: 2010-05-31 17:21:38 »
Citazione
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite]aggiungere più 2 che posso a me sembra controproducente; solitamente mi porta a giocar personaggi piatti che sanno cavarsela senza grossi problemi in ogni situazione


Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Se giochi un personaggio più "vicino a te", è molto più facile, ceteris paribus, il "sentire" il personaggio, provare empatia per esso, immedesimarsi, e quindi ricevere emozioni "forti" dal gioco.

Rileggendo queste due frasi (con cui a prima vista concordo) mi viene però in mente che... aggiungendo sempre più "2" al personaggio, basta aggiungere sempre più "2" anche ai suoi problemi che il livello di introspezione non cambia.
Diventa questione di gusto e di "color", ma forse il problema del distacco personaggio/giocatore è tanto forte quanto più esiste un divario tra il "figonzo" e i problemi che incontra.

Per riprendere l'esempio di Airone... il Batman di Darknight è un sociopatico... ma le sue nemesi sono il Joker e Harvey Dent... non certo due personalità da "ragazzo della porta accanto". Il confronto regge perché "l'equipaggiamento figo ++" di Batman non lo rende superiore ai "due problemi" che sta affrontando.
Sulla scheda di Batman ci sarà un tratto "un sacco di gingilli spacchiu-tronici sempre pronti. Neri.".
Sulla scheda di Joker ci sarà "passo per scemo, ma so come gira il mondo e te ne accorgi quando te l'ho già messo..."
Sulla scheda di Harvey Dent ci sarà "tutti i miei scrupoli sono bruciati con la mia mezza faccia".
E tutti questi tratti valgono lo stesso "modificatore" nel sistema.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Niccolò

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Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« Risposta #32 il: 2010-05-31 17:28:04 »
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite]Se devo giocare solo per provare emozioni... beh, anche no. Emozioni ordinarie come amore, amicizia, rifiuto, paura, tensione... le provo nella vita di tutti i giorni. Nel gioco, voglio un contorno diverso. Voglio soddisfare il mioright to dream. Le emozioni aggiungono umanità al personaggio, ma non è ciò per cui gioco.


giocheresti un personaggio figo SENZA problemi da risolvere?
e se no, allora che dicotomia è?

ma parliamo di film: i soliti sospetti parla di personaggi senza superpoteri. fa schifo?
parliamo di boardgame: agrigola parla di contadini tedeschi. fa schifo?
parliamo di videogiochi: in silent hill sei uno sfigato. fa schifo?
parliamo di gdr narrativisti: in cani nella vigna puoi giocare un cane che para pallottole col cappotto, vola, ed evoca colonne di fiamme dal cielo. però il gioco si impernia sui suoi problemi, non sui suoi poteri. fa schifo?

giocare wish fulfillment non è "avere i personaggi fighi". è "evitare di mettere i personaggi in difficoltà" o "evitare di mettere in dubbio i personaggi". è questo che vuoi dalle tue partite? se si, allora cerchi il right to dream.

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« Risposta #33 il: 2010-05-31 17:31:41 »
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]è "evitare di mettere i personaggi in difficoltà" o "evitare di mettere in dubbio i personaggi". è questo che vuoi dalle tue partite? se si, allora cerchi il right to dream.

Non è vero.
Il Right to Dream incentrato su opere/romanzi/film dove i protagonisti sono sempre in difficoltà o in dubbio, è cmq right to dream ma i personaggi vengono messi in dubbio secondo uno schema ben preciso che è quello che si sta omaggiando.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Moreno Roncucci

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Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« Risposta #34 il: 2010-05-31 17:40:11 »
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]è "evitare di mettere i personaggi in difficoltà" o "evitare di mettere in dubbio i personaggi". è questo che vuoi dalle tue partite? se si, allora cerchi il right to dream.[/p]
[p]Non è vero.
Il Right to Dream incentrato su opere/romanzi/film dove i protagonisti sono sempre in difficoltà o in dubbio, è cmq right to dream ma i personaggi vengono messi in dubbio secondo uno schema ben preciso che è quello che si sta omaggiando.[/p]


[BM Watch ON]

Tecnicamente, quello che ha detto Domon è verissimo: quella maniera di giocare è una forma di "right to Dream", quindi, SE vuoi giocare così, ALLORA vuoi giocare Right to Dream.

E' vero anche quello che dice Khana sul fatto che esistono ALTRE forme di Right to Dream (perchè nel momento in cui vuoi "sognare" di essere il protagonista di una storia, il fatto che questo protagonista sia pieno di problemi o non ne abbia nessuno, dipende dal tipo di storia che vuoi omaggiare, non dalla Creative Agenda), ma questo non contrasta con quello che ha detto Domon. Domon non ha detto "se giochi Right to Dream, allora..."

[BM Watch OFF], potete proseguire la discussione...
« Ultima modifica: 2010-05-31 17:43:04 da Moreno Roncucci »
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Matteo Suppo

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« Risposta #35 il: 2010-05-31 17:42:09 »
Right to dream è una creative agenda e credo abbia ben poco a che vedere con ciò di cui stiamo parlando.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Mauro

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« Risposta #36 il: 2010-05-31 17:54:41 »
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite]faccio fatica a vedere come aggiungere delle capacità "fighe" al personaggio possa essere qualcosa di non positivo

Ci possono essere varie motivazioni; per esempio, aggiunge un filtro: è piú difficile sentire quello che capita a personaggi che sono lontani da noi, e il sovrannaturale è sempre una valvola di sfogo. Per fare un esempio:

Grey Ranks: L'amatissimo PNG muore? Esperienza devastante.
• D&D: L'amatissimo PNG muore? Chi se ne frega, tanto posso resuscitarlo.

In Cani il sovrannaturale è uno sfogo proprio per questo: se il giocatore non sopporta quello che capita nella città, alzando il sovrannaturale può persino riscrivere gli eventi.
È vero che aumentando il PG basta aumentare anche i PNG per mantenere il rapporto, ma... Batman contro Joker? Superman contro Doomsday? Ra contro Zeus? Si riesce ancora a empatizzare con personaggi cosí lontani dalla nostra realtà quotidiana?
Certo: si possono fare personaggi profondissimi, con mille problemi, ma sentire questi problemi diventa piú difficile, arrivando a personaggi che sono non umani (e sí: Batman non ha super-poteri ed è Umano, ma non è che sia piú vicino di tanto all'Umano medio, rispetto a Superman).
Grey Ranks è un gioco che voglio provare da quando ho scoperto che esiste; se parlasse di super-bambini che lottano con il super-esercito che ha invaso il loro pianeta... mi attirerebbe già di meno.
Per quanto mi riguarda, girerei la domanda: perché aggiungere capacità fighe dovrebbe necessariamente essere positivo?

Per rispondere alla tua analisi della "figosità di un personaggio", faccio mia una citazione (che riporto dopo):
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite]L'analisi della "figosità di un personaggio" (nella fiction così come nei PG di un GdR) può essere ricondotta a due parametri: quello che il personaggio prova emotivamente (1), e quello che il personaggio può fare materialmente (2)

È davvero ciò che il personaggio può fare materialmente a renderlo figo? Batman che lotta il crimine con i suoi miliardi è, solo perché può fare materialmente di piú, piú figo della ragazzina povera che, di nuovo violentata dal padre, trova ancora la forza di alzarsi? Maybe who we are isn’t so much about what we do, but rather what we’re capable of when we least expect it (Jodi Picoult, My Sister’s Keeper, 2004); parafrasandola: Maybe how much we are cool isn’t so much about what we do, but rather what we’re capable of when we least expect it.

Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« Risposta #37 il: 2010-05-31 17:57:45 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Ra contro Zeus? Si riesce ancora a empatizzare con personaggi cosí lontani dalla nostra realtà quotidiana?
Certo: si possono fare personaggi profondissimi, con mille problemi, ma sentire questi problemi diventa piú difficile, arrivando a personaggi che sono non umani (e sí: Batman non ha super-poteri ed è Umano, ma non è che sia piú vicino di tanto all'Umano medio, rispetto a Superman).

Omero non sarebbe molto d'accordo con te.
Nella logica della poetica greca invece, l'allontanamento dalla vita quotidiana aiuta a focalizzare l'attenzione sul topos e quindi sull'universalità dei problemi, secondo l'idea che "se anche Zeus ha questi problemi, è normale che li abbia anche io".
Fa parte dei processi di catarsi (che è un modo come un altro per dare un nome all'unsafe)
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Fabio Airoldi

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« Risposta #38 il: 2010-05-31 18:00:41 »
Citazione
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite]Kaiser Soze è indubitabilmente fico, e non ha bisogno di super-accessori o drammoni morali.


Vero. Shame on me per non averlo specificato.

Citazione

Anche quando gioco in ambientazioni fantasy, io tendo a creare personaggi semplici (anche con grossi problemi, magari), perché mi piace concentrarmi su poche cose per volta, per godermele di più.
Se il mio personaggio, principe adolescente che si trova d'improvviso a scoprire quali orrori abbia compiuto suo padre per ottenere il regno, potesse anche sparare palle di fuoco ed invocare fulmini dal cielo, sinceramente perderei empatia nei suoi confronti. Mi verrebbe da focalizzarmi sull'idea di magia (è occultismo? Come si rapportano i personaggi alla magia? Eccetera...).
Allo stesso modo, se il mio personaggio mago, studioso di demonologia che ha inavvertitamente scatenato la furia di un demone sulla città, fosse anche un forgiato (tipo quelli di d&d), mi verrebbe automaticamente da pensare anche al problema dell'integrazione e della schiavitù.[/p][p]Insomma, per risponderti: aggiungere più 2 che posso a me sembra controproducente; solitamente mi porta a giocar personaggi piatti che sanno cavarsela senza grossi problemi in ogni situazione, e anziché affrontare i loro conflitti mi limito a recitare la particina dei grandi eroi con grandi responsabilità e grandi drammi morali. Che non mi piace.[/p][p]Poche cose, ma buone e ben srutturate.[/p]


Sì, ok. Ma vedi che anche tu, come aggiungi magia, o l'essere un forgiato (2) aggiungi parallelamente  paura dell'occultismo, problema dell'integrazione, ovvero 1.

Aggiungere 2 non tglie spazio all' 1, anzi, dà più spunti. Si tratta quindi di vedere quando sei "soddisfatto" con i tuoi 1 e 2.
Forse "aggiungerne più che posso" è un'espressione sbagliata. Diciamo "aggiungerne finchè ce ne sta, poi diventa un minestrone".

Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite][p]di sicuro aiuterebbe me a capire cosa ci si può trovare nel giocare i cosidetti "sfigati" (continuo ad usare questo termine per capirci,[/p]
[p]Chiarissimo.[/p][p]Dunque, vediamo un po' come metterla... Da qualche parte (che non riesco a trovare -_- ) si discuteva di come aumentare "il soprannaturale" fosse un buon modo, tendenzialmente, di aumentare la "distanza emotiva" dalla storia (ovvero, "giocare più safe", come si usa dire).[/p][p]Se giochi un personaggio più "vicino a te", è molto più facile, ceteris paribus, il "sentire" il personaggio, provare empatia per esso, immedesimarsi, e quindi ricevere emozioni "forti" dal gioco.[/p][p]Actual Play: io non disdegno il provare cose diverse tra loro (anche se ho una GROSSA dose di pudore per cui un gioco molto molto unsafe forse mi metterebbe a disagio, lo ammetto candidamente!). La mia PG in AiPS (siamo a metà della 4a Stagione) ha una grossa carica di marysuaggine intrinseca ed intenzionale (ma se è intenzionale, è ancora marysuaggine? ?_? ), nello spirito della serie (supereroi stile Ultimates o The Authority): grossi poteri, ecc. ecc.
Ma la parte più divertente è l'evoluzione del personaggio, ovvero il modo in cui "i poteri" ci parlano dei nostri personaggi, il come è passata dall'essere un Capitan America in gonnella nella prima stagione alla portavoce dell'umanità in mezzo agli "dèi moderni" nell'ultima (con tanto di Spotlight con tanto di classicissimo "matrimonio da supereroe/celebrità" giusto 2 settimane fa).[/p][p]Actual Play (2): in Anima Prime facciamo a gara a chi fa più lo sborone con le descrizioni delle manovre, dei colpi, delle evocazioni, ecc. Safe? Puoi scommetterci. Divertente? Puoi scommetterci! Cosa ci piace dei personaggi? Usarli per "fare scena" ma anche per farli interagire tra loro e con i (pochi, dovrò aggiungerne) PnG.
Ovvero: non c'è NULLA di "male" o "sbagliato" nel giocare "safe". Però provare cose diverse fa sempre bene. ^_- E, come dice qualcuno sull'INCbook, "divertimento non è solo ridere".[/p][p]Anche CnV, anche col Supernatural Dial al minimo, pone la questione di base "se avessi il potere, che cosa faresti"? Situazione ipotetica, pochi di noi (spero) hanno in mano una pistola e credo che nessuno di noi abbia mai sperimentato la sensazione di poter legiferare sulla vita degli altri con impunità... Però abbiamo tutti affrontato scelte "di coscienza", grandi o piccole.[/p][p]LMVcP è un gioco che, ho notato, si presta a ENORMI fraintendimenti.
Non si gioca LMVcP per "vivere la vita del servo", ma per "vediamo di costruire questa storia di orrore prima e liberazione poi".
Il PG, oltretutto, ha dei veri e propri poteri enormi, molto più grandi di quelli di un PG di AD&D che muore se (o APPENA!) sbaglia qualcosa.
E, non a caso, giocando La Mia Vita Con Angelica, in cui togli il soprannaturale e al posto del Dott. Frankenstein c'è La Bionda Stronza, la paura del giocatore aumenta, proprio perché il tuo PG non è il deforme Igor, ma è uno come te, che hai conosciuto, o che potresti essere tu stesso. E se si parla di rianimare i morti, ok, ci ridiamo su. Ma se è una cosa che può capitarti... oh-oh![/p][p](*): (che sarebbe una stranissima CA SIM o sbaglio? :P )[/p][p]Ho risposto? Domande?[/p][p]EDIT: crosspost coi 2 signori qui sopra. ^_^;[/p]


Il gioco unsafe non offre alcuna attrattiva per me. Ma proprio zero. Non vedo per quale oscuro motivo dovrei ricreare in gioco situazioni che attivamente evito nella vita reale.

Vorresti, nella vita reale, trovarti a dover decidere se "vado alla cena d'anniversario di 2 anni con Yvonne, oppure le do il pacco, e resto in laboratorio a finire un progetto per Angelica perchè forse un giorno me la darà..."? Non credo, son situazioni di merda.
Se invece son le situazioni che ti piace vivere, beh, contento per te: la vita ti offrirà un sacco di casini tipo questo che ti faran sbattere la testa al muro.

Ora, una decisione "vado alla cena d'anniversario di 2 anni con Yvonne, oppure le do il pacco, indosso un costume nero e un lanciarampini e passo la notte a correre dietro ad un serial killer perchè non uccida un'altra prostituta di Hell's Kitchen", QUESTA è una decisione che la vita non mi proporrà mai e che voglio ricreare al tavolo.


* * *

Comunque, ADORO il fatto che tu abbia citato l'Authority, perchè è l'esempio perfetto per quello che voglio dire.

L'Authority è esattamente la serie di supereroi che NON PUOI giocare con un motore fisico, alla Mutants & Masterminds. Diciamocelo, il più sfigato è un Wolverine volante che è pure un'asiatica sexy. Il più forte è grossomodo dio.

In questo momento della mia vita giocare una cosa tipo Authority con un gioco tipo AiPS corrisponde al mio ideale di GdR perfetto.
« Ultima modifica: 2010-05-31 18:03:18 da Airone »

Matteo Suppo

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« Risposta #39 il: 2010-05-31 18:01:15 »
No, la ragazzina non è figa. Credo che la traduzione inglese migliore non sarebbe Cool ma Awesome. E sappiamo tutti cosa è awesome. Basta fare una ricerca su google immagini. Non ci trovi ragazzine, e se le trovi sono nude.

Citazione
Il gioco unsafe non offre alcuna attrattiva per me. Ma proprio zero. Non vedo per quale oscuro motivo dovrei ricreare in gioco situazioni che attivamente evito nella vita reale.
Vorresti, nella vita reale, trovarti a dover decidere se "vado alla cena d'anniversario di 2 anni con Yvonne, oppure le do il pacco, e resto in laboratorio a finire un progetto per Angelica perchè forse un giorno me la darà..."? Non credo, son situazioni di merda.
Se invece son le situazioni che ti piace vivere, beh, contento per te: la vita ti offrirà un sacco di casini tipo questo che ti faran sbattere la testa al muro.


Per questo parlo di wish-fulfillment e di vedere un personaggio come "quello che vorrei essere e fare". Io non voglio essere un servitore, ma voglio giocarlo.
« Ultima modifica: 2010-05-31 18:05:55 da triex »
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Mr. Mario

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« Risposta #40 il: 2010-05-31 18:06:51 »
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]ma parliamo di film: i soliti sospetti parla di personaggi senza superpoteri. fa schifo?


Una sceneggiatura da orgasmo _è_ un superpotere. :)
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Mattia Bulgarelli

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« Risposta #41 il: 2010-05-31 18:17:00 »
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite]In questo momento della mia vita giocare una cosa tipo Authority con un gioco tipo AiPS corrisponde al mio ideale di GdR perfetto.

Pensa che io dopo 18 mesi mi ci sto quasi stufando... ^_^; Però sì, è fighissimo e AiPS è nato per 'ste cose qua. ^__^

Tornando sul "vivere situazioni di meLMa":
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite]Se invece son le situazioni che ti piace vivere, beh, contento per te: la vita ti offrirà un sacco di casini tipo questo che ti faran sbattere la testa al muro.


Attenzione, che non è che il gioco sia basato (ripeto, è un equivoco frequentissimo!) sul vivere 'ste situazioni, ma piuttosto sul gestire una storia che contenga questi temi.
Perché nella vita reale la "redenzione" forse ce l'hai, forse no, e come giustamente dici non è divertente.
Ne LMVcP, a sfuggire dal Padrone alla fine ce la fai, per struttura del gioco, e la catarsi è garantita da prima di iniziare. ^_-
E quella ***** di Angelica, come tutti i Padroni, finirà presa a pesci in faccia, prima o poi.

E poi ne LMVcP a volte i PG non hanno proprio scelta, sono immersi nell'orrore di non avere il completo controllo delle loro vite. Ripeto: orrore. È un gioco horror.

Voglio dire: piacciono i film horror? Sì, hanno un pubblico nutrito.
L'emozione di farsi inseguire da uno psicopatico la vorrebbero, i fan dei film horror, nella vita reale? Diciamo di no.
Il personaggio che fa da "tramite" per la finzione genera quel livello di distacco (tanto o poco) che ti regoli tu (e ci sono Tecniche di gioco che lo permettono: lines, veils, ecc.).
Ancora una volta ti rimando all'INCbook, con la storia di Zippolo, per un altro esempio reale che più di così non si può. ^_-
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Fabio Airoldi

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« Risposta #42 il: 2010-05-31 18:22:10 »
Aah! Troppe risposte! Sono Caneammucchiato! Aah!

Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite][p]Se devo giocare solo per provare emozioni... beh, anche no. Emozioni ordinarie come amore, amicizia, rifiuto, paura, tensione... le provo nella vita di tutti i giorni. Nel gioco, voglio un contorno diverso. Voglio soddisfare il mioright to dream. Le emozioni aggiungono umanità al personaggio, ma non è ciò per cui gioco.[/p]
[p]giocheresti un personaggio figo SENZA problemi da risolvere?
e se no, allora che dicotomia è?[/p][p]ma parliamo di film: i soliti sospetti parla di personaggi senza superpoteri. fa schifo?
parliamo di boardgame: agrigola parla di contadini tedeschi. fa schifo?
parliamo di videogiochi: in silent hill sei uno sfigato. fa schifo?
parliamo di gdr narrativisti: in cani nella vigna puoi giocare un cane che para pallottole col cappotto, vola, ed evoca colonne di fiamme dal cielo. però il gioco si impernia sui suoi problemi, non sui suoi poteri. fa schifo?[/p][p]giocare wish fulfillment non è "avere i personaggi fighi". è "evitare di mettere i personaggi in difficoltà" o "evitare di mettere in dubbio i personaggi". è questo che vuoi dalle tue partite? se si, allora cerchi il right to dream.[/p]


Giocherei un personaggio figo senza problemi: sì, per un paio d'ore prima di stufarmi.
Lo stesso motivo per cui di Die Hard guardo il film e bon, basta, finisce lì.
Di Batman guaro il film, seguo i fumetti, compro gli speciali, etc... ho provato a leggere il fumetto di Die Hard: è terribile.

I Soliti Sospetti... sono comunque più fighi di me. Sono ladri e truffatori internazionali.
I Cani... sono comunque più fighi di me. Innanzitutto vivono nel Far West e non nelle Prealpi. Usano pistole, hanno potere.

Non mi interessa che la figosità sia il cardine del gioco. Ma deve esserci, anche come contorno. Proprio perchè se devo giocare problemi di un tizio qualunque... beh, li ho, non li devo ricreare al tavolo.

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite][p]faccio fatica a vedere come aggiungere delle capacità "fighe" al personaggio possa essere qualcosa di non positivo[/p]
[p]Ci possono essere varie motivazioni; per esempio, aggiunge un filtro: è piú difficile sentire quello che capita a personaggi che sono lontani da noi, e il sovrannaturale è sempre una valvola di sfogo. Per fare un esempio:[/p][p]•Grey Ranks: L'amatissimo PNG muore? Esperienza devastante.
• D&D: L'amatissimo PNG muore? Chi se ne frega, tanto posso resuscitarlo.[/p][p]In Cani il sovrannaturale è uno sfogo proprio per questo: seil giocatorenon sopporta quello che capita nella città, alzando il sovrannaturale può persino riscrivere gli eventi.
È vero che aumentando il PG basta aumentare anche i PNG per mantenere il rapporto, ma... Batman contro Joker? Superman contro Doomsday? Ra contro Zeus? Si riesce ancora a empatizzare con personaggi cosí lontani dalla nostra realtà quotidiana?
Certo: si possono fare personaggi profondissimi, con mille problemi, ma sentire questi problemi diventa piú difficile, arrivando a personaggi che sono non umani (e sí: Batman non ha super-poteri ed è Umano, ma non è che sia piú vicino di tanto all'Umano medio, rispetto a Superman).
Grey Ranksè un gioco che voglio provare da quando ho scoperto che esiste; se parlasse di super-bambini che lottano con il super-esercito che ha invaso il loro pianeta... mi attirerebbe già di meno.
Per quanto mi riguarda, girerei la domanda: perché aggiungere capacità fighe dovrebbe necessariamente essere positivo?[/p][p]Per rispondere alla tua analisi della "figosità di un personaggio", faccio mia una citazione (che riporto dopo):
[/p]
Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite][p]L'analisi della "figosità di un personaggio" (nella fiction così come nei PG di un GdR) può essere ricondotta a due parametri: quello che il personaggio prova emotivamente (1), e quello che il personaggio può fare materialmente (2)[/p]
[p]È davvero ciò che il personaggio può fare materialmente a renderlo figo? Batman che lotta il crimine con i suoi miliardi è, solo perché può fare materialmente di piú, piú figo della ragazzina povera che, di nuovo violentata dal padre, trova ancora la forza di alzarsi?Maybe who we are isn’t so much about what we do, but rather what we’re capable of when we least expect it(Jodi Picoult,My Sister’s Keeper, 2004); parafrasandola:Maybe how much we are cool isn’t so much about what we do, but rather what we’re capable of when we least expect it.[/p]


Non abbiamo la stessa definizione di figosità, mi devo essere espresso male io.

La figosità è solo in minima parte data dalla tempra morale. Sì, il bimbo-soldato è tostissimo. Sì, la ragazzina violentata è tostissima. Ma non è "figo". Non ti fa dire "WOAH!". É una figosità da assaporare in silenzio. Quella che dico io è loud o quantomeno visibile (tipo Corto Maltese, che non è WOAH! ma ne sa tantissime).

Ho fatto un breve riassunto mentale delle maggiori opere di fiction che ho visto/letto/etc, e credo che il personaggio di riferimento sia Andy Dufresne, protagonista di the Shawshank Redemption (le Ali della Libertà). Lui, che è indubbiamente tosto e un figo "morale", è a metà strada tra l'essere anche "figo WOAH!" e non esserlo. É lo spartiacque della figosità.
« Ultima modifica: 2010-05-31 18:23:45 da Airone »

Matteo Suppo

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Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« Risposta #43 il: 2010-05-31 18:23:27 »
Zippolo sta diventando più famoso di me...
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Fabio Succi Cimentini

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Wish-fulfillment - Split da "due o tre Sessioni"
« Risposta #44 il: 2010-05-31 18:50:21 »
Mi sa che la figosità cercata da Airone è il Badass, alla fine. Comunque personaggi e contesti che suonino dichiaratamente fittizi, per mantenere un elemento di evasione. Giusto?

Citazione
[cite]Autore: Airone[/cite]Non vedo per quale oscuro motivo dovrei ricreare in gioco situazioni che attivamente evito nella vita reale.


Molti queste situazioni le vogliono ricreare senza riluttanza. E per motivi non così dissimili (con la differenza, certo, che le vivono da partecipanti e non spettatori) da quelli per cui un sacco di persone guardano film e leggono libri che ricreano situazioni che attivamente evitano nella vita reale. La fiction che tocca situazioni che normalmente possiamo vivere, senza evasioni o badassery, ha comunque un suo perchè (per esempio per catarsi, come diceva Korin).
Ma mi sa che qui si andrebbe Off Topic.

Personalmente (dato che il primo post finiva con un "E voi?") credo con incredibile banalità che, se giocare di ruolo permette tante attitudini, una alla volta, non voglio ancorarmi ad una sola. E se comunque ho visto le potenzialità del gioco unsafe, emotivo, capace di farti fermare e riflettere, di dare pugni in pancia, e sono grandiose, e le voglio padroneggiare sempre più... a prescindere mi piacerà ogni tanto andare a cercare botte, tamarria e cool. Finchè il personaggio e il gioco non diventano un pretesto per sentirmi capace da qualche parte, direi che giocare a fare il figo ha sempre una sua dignità.
« Ultima modifica: 2010-05-31 18:54:17 da Tozzie »
nel dungeon nessuno può sentirti belare  |  emo gamer, sense of wonder gamer, pucci-un-cazzo gamer, vive la varieté.

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