Autore Topic: Michele explains it all  (Letto 6086 volte)

Michele Gelli

  • Amministratore
  • Membro
  • *****
    • Mostra profilo
    • narrattiva
Michele explains it all
« il: 2010-05-23 23:59:35 »
Capitolo 1:
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
«Chi è amico di tutti non è amico di nessuno» (Michele Gelli)

Faccio un esempio un poco forte (che non vuole implicare nulla su nessuno, vuole solo essere un esempio chiaro).

[INIZIO ESEMPIO]

Il tuo amico Tizio trova offensivo che tu chiami “persona” il tuo amico Caio; secondo lui dovresti chiamarlo “sporco negro”. Di “Tizio” simili che ne saranno a decine là fuori, e non credo che su questo punto qualcuno possa smentirmi.

Magari Caio non ha la minima intenzione di chiamare “buana” Tizio (e ti cita la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo) e Tizio non ne vuole sapere di considerare Caio più di un animale (e ti cita un libro sacro della religione che professa). Ci sono buone possibilità che nessuno dei due si smuova di un millimetro dalla sua posizione.

Che fai?

Non è che ci siano esattamente millemila soluzioni…

Cerchi molto democristianamente di trovare una posizione di equidistanza, un compromesso che salvi capra e cavoli. Ti inventi “diversamente colorato”, “white impaired”, “dermatologicamente svantaggiato” o un’altra mostruosità simile. E ti illudi di poter essere amico sia di Tizio che di Caio.

Oppure prendi uno straccio di posizione. E anche se non “mandi a cagare” Tizio (o Caio, a seconda di quello che decidi) ma gli spieghi la tua posizione con calma e civiltà, ci sono ottime possibilità che non prenderai più il caffè con lui con lo stesso piacere con cui lo prendevi prima.

[FINE ESEMPIO]

Nel mondo perfetto dello zucchero filato e della frutta candita sarebbe bello potere essere amici di tutti. Non lo nego. E non nego neppure che si debba lavorare per tendere a questo risultato. MA nel brutto e cattivo mondo reale capita di dover prendere una posizione. E nel momento in cui prendi una posizione è probabile che ti “rovini” un compagno di caffè.

Ora, in tutta l’impostazione del forum abbiamo sempre cercato di stimolare un confronto di opinioni franco e “a viso aperto” (già dal chiedere che  ci fosse il nome vero delle persone in sign). Solo passando sul mio freddo cadavere questa community diventerà un covo di ipocriti-politically-corretti in onore ad un qualche Tizio là fuori che potrebbe trovare “parpuzio” offensiva o scorretto “GenteCheGioca” perché già dal nome si implica che gli altri non giochino.

Ed infiliamoci in testa che molti dei concetti di cui parliamo SONO offensivi. Di per se. Anche se si chiamassero Paperino o Clarabella. Perché io ricordo ancora con distinta chiarezza che, leggendo il manuale di Cani nella Vigna, sono scoppiato con indignazio maxima in un “Ma come si permette questo %&/%%&$ di venirmi a insegnare come si scrive una avventura?!”. E ricordo altrettanto distintamente che molte delle spiegazioni di Avventure in Prima Serata mi risultavano offensive esattamente come sentirsi dire che gli asini volavano. Cozzavano con la pratica e tutta l’esperienza che avevo accumulato. Sembrava che il libro mi volesse dare a bere cose folli.

Rassegniamoci. Non potremo essere amici di tutti. E prendersela con le parole è solo FUFFA, fumo, nebbia che nasconde questo problema. Anche se non amo alla follia la parola “parpuzio” (e tento abitualmente di non usarla), in questo momento è diventata sinonimo di “avere il diritto di guardarsi alle spalle e giudicare il proprio passato” che è un concetto che difenderò con le unghie e con i denti.

Prendiamo anche nota che siamo in una fase di cambiamento, e un certo eccesso di foga da una parte e una certa incredulità / incomprensione dall’altra saranno patologici e inevitabili. Lo ho vissuto con i videogiochi, con i fumetti, con i manga / anime. Se ci armiamo di Santa Pazienza e ci rassegniamo a gestire un minimo di conflittualità in più in questa fase di transizione, invece di farci masturbazioni mentali sulla prevenzione di ogni possibile problema, ne avremo metà della vinta.

Io per certo non smetterò di chiamare il mio amico Caio “persona” nell’off chance  che ci sia un Tizio che trova la cosa offensiva (e che in ogni caso troverebbe offensivo proprio il concetto che Caio sia una persona, non la parola in se).


Capitolo 2:
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
«Meglio un cattivo piano che nessun piano del tutto» (Napoleone Buonaparte)

O come dicono in un episodio di Buffy “where do we go from here”?

Indipendentemente da come sia nato GenteCheGioca (che per il discorso che vado a fare potrebbe essere anche stato fatto per volontà dei pirati spaziali del pianeta O) sta di fatto che è stato saldato e plasmato dalla INC (e da tutte quelle iniziative a cui la INC ha “dato il la”: GNOCCOcon, COTTOcon e chi più ne ha più ne metta).
Se prima INC era la con di GenteCheGioca, ora posso dire con poche possibilità di smentita che GenteCheGioca è il forum della INC (e della GNOCCOcon, della COTTOcon, etc.). Nel senso che se prima gli incontri live erano “propaggini”, orpelli dell’attività online, ora è l’attività online che è “propaggine”, un palliativo degli incontri live, un modo per respirare l’entusiasmo e tenersi in contatto fra una volta e l’altra in cui si sarà tutti materialmente nella stessa stanza. Il che spiega l’incredibile proliferare di iniziative ludico-gastronomiche: le persone vogliono conoscersi, giocare e l’unico modo di farlo è IRL.

Non voglio che GenteCheGioca diventi una donna di facili costumi che si prostituisce al primo che passa con lo scopo di diventare un forum da millemila accessi unici al giorno. Ogni volta che ti prostituisci perdi un pezzo di te, cedi parte della tua identità, modifichi il tuo piano di battaglia fino a perderlo e non averne più uno.
Voglio che GenteCheGioca diventi un ambiente sociale sano per gente che vuole parlare di gioco, ma soprattutto giocare e ritrovarsi IRL. E se questo repelle o offende qualcuno, mi dispiace per lui. Non sa cosa si perde ;-)

Ora: il mitologico “nuovo arrivato” sarà sempre patologicamente fuori dai meccanismi che legano la community (questo in tutte le community, e  non solo qui). Non conosce il lingo, non capisce gli in-jokes, deve imparare a conoscere le persone in condizioni (via internet) obbiettivamente svantaggiate rispetto a IRL. Ma è lui che deve fare il salto, non possiamo essere noi a spingerlo.

Possiamo rendere il salto meno impegnativo? Indubbiamente, pur negli indubbi limiti di cui al punto 1.  Quello che dobbiamo fare è trasmettere con più efficacia l’entusiasmo e l’energia dietro alle con IRL. Le idee ci sono, e fra non tantissimo vedrete che qualcosa si muove.

Capitolo 3:
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Ed ora arriviamo alla "questione Moreno".
Partiamo facendo notare che dalla poltrona del salotto tutti sono bravi a criticare, e che, ammesso e non concesso che Moreno abbia sbagliato (e molto meno di quello che si tenta di fissare nel immaginario collettivo), è anche il moderatore in assoluto più presente ed attivo. Se un Moderatore mediamente fa una cretinata ogni x interventi (in quanto fallibile essere umano) è ampiamente possibile che Moreno ne abbia fatte più di tutti, ma solo sulla base della pura forza dei numeri. E sulla base della stessa forza è anche quello che ha fatto più da “parafulmine” alla community (pensate cosa sarebbe successo se le stesse cose che Ezio ha detto a Tobias le avesse dette Moreno!).

Proseguiamo facendo notare che la questione si dovrebbe chiamare “questione di Michele”, non “questione di Moreno”. Perché, se da un lato Moreno ha avuto alcune uscite non particolarmente morbide, dall’altro lato è anche vero che gran parte dei problemi che le hanno causate sono derivati dal fatto che per parecchi mesi è stato un moderatore “azzoppato”. Perché sapeva perfettamente che se avesse preso alcuni provvedimenti che reputava necessari (e che avrebbero evitato l’incancrenirsi dei problemi che poi sono rimbalzati nelle chiappe a lui) le ripercussioni “politiche” poi sarebbero rimbalzate fra le chiappe a me (esempio: “Potrò riprendere Sempronio con la severità che merita, sapendo che è il cugino del fratello del nipote del tipografo con cui domani Michele ha un appuntamento?” “Ma se banno Sempronio che lavora a ‘PippoPress’ con cui Michele vuole avere buoni rapporti, poi che succede?”). Ed ha tentato di barcamenarsi fra il desiderio di far funzionare la community e il voler preservare il fegato di un suo amico (il mio, nella fattispecie).

Sai cosa ti dico Moreno? Ti ringrazio della premura, ma voglio più bene a GenteCheGioca che al mio fegato. Catafottitene. Questo tipo di beghe devono stare a milioni di chilometri da GenteCheGioca. Se permetto a queste beghe di influenzare l’operato dei moderatori, le case editrici non hanno fatto un passo indietro ma due avanti rispetto al Narraforum. Fai il moderatore, che con le beghe me la vedo io. Le tue vacanze sono finite con effetto immediato.

E sapete che dico a tutti quanti? Che voglio più bene ad Ezio, Lavinia, al Vellu ed allo Zanna che al mio fegato. E si dovrà passare sul mio freddo cadavere perché la carica di energia ed entusiasmo che genererà la GNOCCOcon venga dispersa e avvelenata come è successo a quella della INC. E’ un rispetto MINIMO che tutti dobbiamo a chi alza le chiappe e si sbatte per organizzare occasioni di gioco. E lo stesso vale per Arconate, Cottocon, Strinùcon, Utopia e chi più ne ha più ne metta.
--
Michele Gelli - Narrattiva
<< I'm the next Avatar. Deal with it. >> Korra (Legend of Korra)

Michele explains it all
« Risposta #1 il: 2010-05-24 06:58:37 »
Gran Bell'intervento Michele.. per leggerlo tutto probabilmente arriverò in ritardo a scuola >.<

Comunque sottolineo la parte più bella:

Citazione
[cite]Autore: MicheleGelli[/cite]Non voglio che GenteCheGioca diventi una donna di facili costumi che si prostituisce al primo che passa con lo scopo di diventare un forum da millemila accessi unici al giorno. Ogni volta che ti prostituisci perdi un pezzo di te, cedi parte della tua identità, modifichi il tuo piano di battaglia fino a perderlo e non averne più uno.
Voglio che GenteCheGioca diventi un ambiente sociale sano per gente che vuole parlare di gioco, ma soprattutto giocare e ritrovarsi IRL. E se questo repelle o offende qualcuno, mi dispiace per lui. Non sa cosa si perde ;-)
Trevor Devalle - Programmer and unanonymous alcoholic

Luca Veluttini

  • Archivista
  • Membro
  • *
    • Mostra profilo
Michele explains it all
« Risposta #2 il: 2010-05-24 09:35:47 »
Grazie, Michele.

Michele explains it all
« Risposta #3 il: 2010-05-24 10:22:46 »
Non posso che concordare su tutta la linea.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Francesco Berni

  • Membro
  • ma chiamatemi Fra
    • Mostra profilo
Michele explains it all
« Risposta #4 il: 2010-05-24 11:33:55 »
Mi accodo, al giro di esultanze. Gran bell'articolo e concordo completamente
Nearby Gamersfan mail 34

Michele explains it all
« Risposta #5 il: 2010-05-24 11:44:41 »
Citazione
[cite]Autore: MicheleGelli[/cite]Non voglio che GenteCheGioca diventi una donna di facili costumi che si prostituisce al primo che passa con lo scopo di diventare un forum da millemila accessi unici al giorno. Ogni volta che ti prostituisci perdi un pezzo di te, cedi parte della tua identità, modifichi il tuo piano di battaglia fino a perderlo e non averne più uno.

Il problema è che a causa di quote rielaborati (malissimo), è passato il concetto che a qualcuno invece interessi un forum-prostituta.

Citazione
[cite]Autore: MicheleGelli[/cite]
Voglio che GenteCheGioca diventi un ambiente sociale sano per gente che vuole parlare di gioco, ma soprattutto giocare e ritrovarsi IRL. E se questo repelle o offende qualcuno, mi dispiace per lui. Non sa cosa si perde ;-)

Mentre si stava soltando esprimendo opinioni personali per rendere questa cosa il più fattibile possibile.
Perché l'impressione che ho avuto io, come credo altri, è che si usano (si siano usati?) toni che potevano impedire questo.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Mauro

  • Membro
    • Mostra profilo
Michele explains it all
« Risposta #6 il: 2010-05-24 12:04:03 »
Faccio mia la struttura di Michele.

Capitolo 1

«E vidi i maghi della parola, che dicendo "afroamericano" facevano sparire il razzismo, e dicendo "diversamente abile" davano dignità agli handicappati, almeno fino al prossimo scalino» (Leo Ortolani, Le Meraviglie del Mondo).

Personalmente sono totalmente d'accordo con la parte sul politicamente corretto: è una cosa che non ho mai apprezzato, ed è lo stesso motivo per cui rifiuto di usare termini come "diversamente abile" (che non vuol dire nulla, perché tanto è diversamente abile un handicappato rispetto a un normodotato, quanto lo è un normodotato rispetto a un handicappato), preferendogli consciamente termini come "handicappato" (che non ha nulla di offensivo, fuori da un politicamente corretto che vuole nascondere i problemi invece di risolverli).
Sono però parimenti convinto che la scelta debba essere conscia e ragionata, presa considerando ogni aspetto: io non uso "handicappato" invece di "diversamente abile" fregandomene di come gli altri potranno reagire; io ho scelto di usarlo sapendo che altre persone potrebbero offendersi e tenendolo in considerazione.
Mi rendo conto ragionandoci che probabilmente lo faccio anche perché gli altri si offendano, perché nel momento in cui uno mi avvicinerà accusandomi di discriminazione potrò fargli notare che "handicappato" non ha nulla di offensivo, e che a ghettizzarli veramente è chi si ostina a trovare mille denominazioni "corrette" in un ipocrita tentativo di difenderli.
Spesso vedo un approccio "Se altri si offendono sono fatti loro, non è importante"; invece è importante, perché avrà delle ripercussioni, e quindi ogni scelta va presa considerandolo. Altrimenti non sarà una scelta ragionata, ma un semplice capriccio.
Il ragionamento quindi per me non deve essere "Non lo considero, chi se ne frega", quanto piuttosto "Lo so, ma non mi interessa".

Capitolo 2

Our integrity sells for so little, but it is all we really have. It is the very last inch of us, but within that inch, we are free (V for Vendetta, 2005).

Chiedersi quale sia la natura del forum, e come questa sia percepita all'esterno, è diventato un po' lo sport nazionale, ultimamente; credo che dietro questo ci sia un genuino interesse verso la salute del forum e della comunità dietro esso, in quanto dubito che qualcuno voglia davvero un forum con tremila utenti, di cui il 90% disinteressato a quello che sta dietro tutto (e parlo dei giochi e delle discussioni costruttive, non di cosa c'è Sotto il Cofano).
Ora, qual è questa natura? Per me, quello che ho detto nella parentesi: persone che si incontrano per giocare e/o per discutere, criticamente ma costruttivamente, la propria esperienza di gioco; che si incontrano (dal vivo e su Internet) per poter dire "Questo gioco fa schifo per questi motivi", sapendo che l'interlocutore (1) capirà il "secondo me" sottinteso; (2) non leggerà "tu fai schifo"; (3) magari non concorderà, ma lo farà sulla base di ciò che ha esperito e argomentando.

È questa l'impressione che passa? No. Nel momento in cui qualcuno mi dice che conosce tre persone interessate che hanno rinunciato a iscriversi per il clima percepito, io non li considero tre fantomatici utenti persi, ma tre reali utenti persi. Perché io potrò anche non conoscerli, ma se quel qualcuno me lo dice e non ho motivi di non credergli, allora prendo per vero che tre persone interessate si sono allontanate.

(Parentesi: l'impressione che sia il forum di Narrattiva e Janus non è strana: ci sono sezioni di Narrattiva e Janus, uniche tra tutte le case editrici, quindi vedere un legame tra esse e il forum è naturale.)

Che esca una simile impressione, a fronte di una natura totalmente diversa, per me è indice di un filtro tra noi e l'esterno, filtro che dovrebbe essere ragionato.
Non è questione di prostituirsi, sono perfettamente d'accordo col non vendersi; è semplicemente questione che, se il forum vuole avere una natura, cercare di fare in modo che da fuori si percepisca proprio quella natura mi pare naturale.

In tal senso, per me sarebbe estremamente positivo poter avere delle categorie tipo "Giochi da tavolo" "Giochi di carte" "Gioco di ruolo" e simili; perché avere un calderone "Generale" in cui finisce tutto, ma non proprio tutto (perché i giochi di Narrattiva e di Janus non finiscono lì), non fa percepire la pluralità di intenti che sta dietro al nome "Gente che Gioca" (che non è "Gente che Gioca di ruolo"). E sì: toccando l'argomento tangenzialmente, dubito che Vanilla possa aiutare in tal senso.

Sono d'accordo col fatto che non ci si debba vendere per attirare gente con quella che non è la propria natura; ma penso anche che non abbia molto senso allontanare persone con quella che non è la propria natura.

Capitolo 3

"Da un grande potere derivano grandi responsabilità scocciature" (l'Uomo Ragno, modificato da non ricordo chi, unione delle due frasi mia).

Ora, "questione Moreno"; premetto che sono stato un po' dubbio se mandare questa parte, ma soprattutto forte del fatto che ho detto cose analoghe in faccia a Moreno alla INC reputo verrà letto (almeno dalle persone cui è rivolto) per quello che è, ossia un intervento che vuole essere esplicativo e non distruttivo-polemico.

Per alcuni - Moreno in primis - quello che dirò ora non sarà una novità, ma credo che Moreno oscilli tra momenti in cui è un buon moderatore (a volte persino troppo zelante) a quelli in cui capisco chi si chiede perché è moderatore.
Non è questione di "È scorbutico" (mi rifaccio a questo messaggio): per quanto io reputi che un moderatore dovrebbe avere un comportamento un po' più accomodante (perché essere scorbutici può alimentare e generare flame, cosa che un moderatore dovrebbe invece evitare), il punto sono altri atteggiamenti.
Sono sempre stato convinto che, piaccia o no, un moderatore debba contenersi più di un utente; questo per un semplice motivo (premesso che questo esempio è generico, non tratto specificamente da Moreno): se un moderatore insulta un utente, nel momento in un cui un utente ne insultasse un altro e venisse ripreso avrebbe, a mio parere, tutte le ragioni di chiedersi con quale diritto il moderatore lo riprende, visto che per primo lo ha fatto lui.
Detto in altri termini: per poter dire a me "Non devi fare quello", chi me lo dice deve per primo non farlo. Ripeto: questo non significa che un moderatore debba essere infallibile, siamo umani e quindi sbagliamo. Ma del concetto che ci sta dietro, che piaccia o no un moderatore deve limitarsi più degli utenti, sono fortemente convinto.

(Parentesi generale, slegata dalla questione specifica: questo è uno dei motivi per cui i messaggi sullo stile "Sull'argomento la penso così, ma è fuori tema quindi non proseguite/aprite un'altra discussione" mi infastidiscono: quello stesso messaggio è fuori tema, mandarlo in quanto tale è stato un atto conscio, e si chiede agli altri di evitare senza averlo per primi fatto. L'azione giusta sarebbe, a mio parere, o scrivere solo "È fuori tema quindi non proseguite/aprite un'altra discussione", o aprire direttamente la discussione; cosa che sarebbe anche d'esempio.)

Moreno ha reputato "troppo aggressivo" questo messaggio; posto che quello sia troppo aggressivo, credo che non poche persone potranno pensare ad almeno un messaggio di Moreno che, secondo gli stessi criteri mostrati da lui in questo messaggio, lo era anche di più (qualcuno ha detto "ghisa"? E qualcuno lo ha esplicitamente trovato inadatto, soprattutto da parte di un moderatore?).

Michele si chiede, giustamente, cosa sarebbe capitato "se le stesse cose che Ezio ha detto a Tobias le avesse dette Moreno"; da parte mia, nulla, perché spesso la "questione Moreno" non è nei contenuti, ma nei modi. Se quindi Moreno avesse detto le stesse cose, avrei difeso lui come ho difeso Ezio.

Toglierei i poteri di moderatore a Moreno? No, anche perché, come detto da Michele, il numero di errori è ovviamente legato alla presenza. Ma, questo sì, credo sarebbe positivo se cercasse di contenersi maggiormente nei modi.

Niccolò

  • Membro
    • Mostra profilo
Michele explains it all
« Risposta #7 il: 2010-05-24 12:19:25 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]non fa percepire la pluralità di intenti che sta dietro al nome "Gente che Gioca" (che non è "Gente che Giocadi ruolo").


certo che lo è, solo che stava male.
al massimo una sezione "altri giochi"... ma è mettere il carro davanti ai buoi, al momento non ci sono discussioni numerose su altri giochi...

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Ma, questo sì, credo sarebbe positivo se cercasse di contenersi maggiormente nei modi.


dovrebbe forse, per primo, applicare più charitable reading e trattenere il sarcasmo, ma non è strettamente necessario. molto meglio se imparasse a fare il moderatore in maniera più asettica, comminando sanzioni senza convincere (come dice lui stesso ultimamente e pensavo da un po')

Mattia Bulgarelli

  • Facilitatore Globale
  • Membro
  • *****
  • Mattia Bulgarelli
    • Mostra profilo
Michele explains it all
« Risposta #8 il: 2010-05-24 13:00:45 »
Citazione
[cite]Autore: MicheleGelli[/cite][p]Ora: il mitologico “nuovo arrivato” sarà sempre patologicamente fuori dai meccanismi che legano la community (questo in tutte le community, e  non solo qui). Non conosce il lingo, non capisce gli in-jokes, deve imparare a conoscere le persone in condizioni (via internet) obbiettivamente svantaggiate rispetto a IRL. Ma è lui che deve fare il salto, non possiamo essere noi a spingerlo.[/p][p]Possiamo rendere il salto meno impegnativo? Indubbiamente, pur negli indubbi limiti di cui al punto 1.  Quello che dobbiamo fare è trasmettere con più efficacia l’entusiasmo e l’energia dietro alle con IRL. Le idee ci sono, e fra non tantissimo vedrete che qualcosa si muove.[/p]

Fanmail ritornata con pallino per TUTTO l'articolo, ma soprattutto per questa parte qua sopra (che va letta nel co-testo E ANCHE nel contesto).

Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite]fare il moderatore in maniera più asettica, comminando sanzioni senza convincere (come dice lui stesso ultimamente e pensavo da un po')

Fanmail anche a Domon.

Alla fine, "aprire la porta" a spiegoni serve fino ad un certo punto, tanto chi è stato bacchettato sarà COMUNQUE:
1) convinto di avere ragione
2) in grado di portare altri mille esempi di violazioni ed appellarsi al "ma a lui non hai detto niente" (ignorando, volontariamente o ingenuamente, che non ci sono abbastanza Mod per fare uno screening tipo 1984 del forum: automoderatevi e "keep your forum clean"; il che credo sia già nell'elenco delle Tecniche Ninja Alogiche).

Sono Mod da poco, ma l'ho già visto succedere TROPPE volte per il mio fegato.
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Michele explains it all
« Risposta #9 il: 2010-05-24 16:32:34 »
Michele, non una fanmail, ma una cazzo di standing ovation. Letteralmente. Ero lì che applaudivo.

Grazie della considerazione, faremo di tutto per non deluderti e per non deludere la comunità ;-)
Appena mi torna il PC "bello" si ricomincia a fare pubblicità virale per GnoccoCON ^^

(PS: poi, qualcuno, mi spiegherà, in privato, cosa ho detto di strano a Tobias: "Considero questo gioco il peggiore che ho giocato" u.u)
« Ultima modifica: 2010-05-24 16:34:16 da Aetius »
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Moreno Roncucci

  • Big Model Watch
  • Membro
  • *****
    • Mostra profilo
Michele explains it all
« Risposta #10 il: 2010-05-24 16:39:30 »
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite]Sono Mod da poco, ma l'ho già visto succedere TROPPE volte per il mio fegato.


Pensa per il mio...  :-(

Non ho intenzione di smettere di postare come utente con le mie opinioni, i miei rant e i miei scazzi, ma una cosa che ho capito è che nel momento in cui metto "il cappello da moderatore" non posso farlo da "uno del gruppo", che cerca di spiegarsi al bar con gli amici. Finisce che invece di mantenere i toni calmi, si discute e poi si litiga. E quello che in origine era un tentativo di spiegarsi e far capire il perchè di un ammonimento porta ad avvelenare il forum, e al fenomeno dell'"eterno ritorno". Distinguerò molto di più i momenti in cui parlo da moderatore (usando il blu) e in quei momenti NON CI SARANNO PIU' DISCUSSIONI.  Chi troverà qualcosa da ridire sul mio operato potrà comunque rivolgersi alla "corte di appello" rappresentata da Michele, ma via email o via whisper in un nuovo thread. Non sarà più consentito di infestare il forum con continue contestazioni sull'operato di uno o più moderatori, sindacandone ogni singola decisione solo perchè non si è d'accordo...
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Mattia Bulgarelli

  • Facilitatore Globale
  • Membro
  • *****
  • Mattia Bulgarelli
    • Mostra profilo
Michele explains it all
« Risposta #11 il: 2010-05-24 17:16:04 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Distinguerò molto di più i momenti in cui parlo da moderatore (usando il blu) e in quei momenti NON CI SARANNO PIU' DISCUSSIONI.


Idem C.S.

Ovviamente, m'impegno ad usare gli strumenti di moderazione con Charitable Reading e in modo proporzionato: ovvero, niente condanne a morte per divieto di sosta, il blu non vuol dire "ora ti faccio male", può contenere anche solo consigli, ma "ufficiali".
Ma "proporzione" vuol dire anche "niente buffetti sulle guance per violazioni pesanti".

Tutti avvisati, ok?

Altra cosa:
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Chi troverà qualcosa da ridire sul mio operato potrà comunque rivolgersi alla "corte di appello" rappresentata da Michele, ma via email o via whisper in un nuovo thread.

Per i motivi detti sopra, non abusate di questa opzione, o Michele poi vi tira un missile autoguidato.
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Mauro

  • Membro
    • Mostra profilo
Michele explains it all
« Risposta #12 il: 2010-05-24 17:28:49 »
Chiarifico una cosa: io non ho detto né volevo dire che le reazioni di Moreno siano state immotivate, non sono nemmeno entrato nel merito; quello che ho detto è che il modo in cui alcune sono state fatte non è a mio parere adatto a un moderatore, perché per me un moderatore deve limitarsi piú degli altri (per i motivi detti).
Questo significa che un moderatore deve tenersi nel gozzo certe cose (o, almeno, certi modi), mentre per un utente dirle sarebbe meno grave? Per me, sí. Non pretendo (e lo dico senza ironia) che sia globalmente accettato, ma per me, per i motivi detti, è cosí.

Nota:  
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Chi troverà qualcosa da ridire sul mio operato potrà comunque rivolgersi alla "corte di appello" rappresentata da Michele, ma via email o via whisper in un nuovo thread

Segnalerei la modifica anche nel regolamento (che ora dice: «Quando un utente moderatore vi fa un appunto con la “Voce da Moderatore” vi sta facendo un appunto ufficiale e formale. Dategli retta, e se non siete d’accordo con le sue decisioni non discutetene lí, ma aprite un thread apposito nella sezione Regolamento»).

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Michele explains it all
« Risposta #13 il: 2010-05-24 17:28:59 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Non ho intenzione di smettere di postare come utente con le mie opinioni, i miei rant e i miei scazzi, ma una cosa che ho capito è che nel momento in cui metto "il cappello da moderatore" non posso farlo da "uno del gruppo", che cerca di spiegarsi al bar con gli amici. Finisce che invece di mantenere i toni calmi, si discute e poi si litiga


Mettiamola così, Moreno. quelli che ti accettano veramente come "parte del gruppo" come Moreno e non come Moderatore Moreno (Mo.Mo.) lo capiranno e non se la prenderanno con la persona, consci del suo ruolo sociale (mica tolgo il saluto al mio amico vigile, anche se una volta mi ha multato... lo stronzo... XD )
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Michele explains it all
« Risposta #14 il: 2010-05-24 17:35:43 »
Tra l'altro, possiamo considerare questo il topic definitivo?
Basta discussioni sull'argomento, credo che siano tutt'altro che positive.

E poi detto tra noi... Mi mi hanno davvero rotto le palle questi argomenti, peggiorano il cima della Community e non si va da nessuna parte!!!!
« Ultima modifica: 2010-05-24 17:37:19 da 3evil »
Trevor Devalle - Programmer and unanonymous alcoholic

Tags: