[cite]Autore: giullina[/cite]1. niente master
2. si conclude in serata
3. no-prep
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite][p]Roba giocattolosa, il telo puccioso, schede con bei disegni, carte, segnalino e custodia simil-Boardgame.[/p][p]Ah, sì, e aggiungo:
-Non servono dadi
-Non servono matite
-Non servono fogli[/p]
- si spiega in pochi minuti (non intendo solo le regole, intendo anche se devi spiegare a qualcuno cosa si gioca a casa tua dopodomani, nel caso fosse interessato)
- elimina il "panico da foglio bianco" con (1) una storia circostante già definita e nota (è davvero "Storia", nota e studiata), (2) carte con elementi sensoriali per aiutare a visualizzare la scena (3) personaggi già fatti (o che SEMBRANO già fatti) (4) obiettivi chiari (rispondere alle domande)
A proposito di quest'ultimo punto, una cosa che sostiene Edwards (dovrei avere i link ad alcune discussioni al riguardo, e comunque basta vedere come è fatto Spione...) è che la fase di "creazione del personaggio" fatta prima di giocare è un "feticcio" del gdr tradizionale, che i giocatori sono abituati a fare e che considerano "normale" in un gdr (tanto che se sanno che "non ti puoi fare il tuo personaggio" storcono il naso) ma che per le persone "normali" (nel senso di "non abituate a giocare ai gdr") è una fase noiosa in cui non hanno idea di cosa scegliere, e che li respinge senza dar luogo a nessun attaccamento verso il personaggio (vedere per un esempio filmato la reazione di Sasha Grey nella versione filmata di "D&D with Pornstars" quando gli fanno fare il personaggio di D&D senza che lei abbia la minima idea di "cosa debba scegliere"...). Mentre invece se gli dai un personaggio in apparenza già pronto (tipo quelli di Spione o Montsegur) la "creazione del personaggio" (l'aggiunta dei pezzi mancanti, fra cui la personalità) sarà automatica e "invisibile", il giocatore non si accorgerà nemmeno di averla fatta (magari sostenendo di giocare il personaggio esattamente com'è scritto... anche se a parte il nome e la professione non c'era scritto niente!) e inizierà il gioco usando l'immaginazione e non la penna...
Oltre a Spione e Montsegur, ho visto anche alcuni Jeepform usare lo stesso sistema (Dubbio per esempio) con risultati eccezionali.
Degli altri giochi citati, Serial Homicide Unit ha una prima fase di creazione dei personaggi, anche se condivisa (in una scala di facilità di ingresso nel gioco e di eliminazione del Panico da Foglio Bianco, direi che il creare i personaggi in gruppo, come si fa con Sporchi Segreti per esempio, è più facile che farli da soli, e il farlo tramite liste rende il tutto sempre più facile). Shock: addirittura ha una prima fase di Creazione del Mondo (anche se condivisa, che come abbiamo visto aiuta parecchio). Penny a quanto ricordo - ma l'ho solo letto diverso tempo fa, mai giocato, e quindi potrei sbagliarmi - crea il personaggio in gioco ma senza discussione e senza un appiglio iniziale, quindi ha ancora un po' del panico da foglio bianco, SIA nel personaggio SIA nelle storie risultanti.
Riguardo al "giocattoloso", per me il gdr viene "compreso meglio" dal pubblico che non lo conosce se si avvicina a cosa conosciute. Montsegur (SOLO nell'edizione italiana, quella originale è diversa) fa meno paura perchè non è una via di mezzo fra libro e gioco, ma appare come un gioco.
Spione va dall'altra parte, diventa Libro e basta, ma il principio è lo stesso: assumere una forma nota e conosciuta al pubblico.